La camera è fredda, fanno trenta gradi ma sono fredda dentro. Forse perché dopo tante delusioni il tuo cuore di spegne, ed una stella che muore gela. Come il fuoco, è caldo finché deve riscaldare qualcuno, poi viene spento e dimenticato. Ed e un po' come me ora, non ho più nessuno da riscaldare e quindi sono fredda, ghiacciata. Sono seduta sul miosi to in pizzo rosa, con il telefono in mano e le lacrime in viso. Ma forse è meglio tornare a circa cinque mesi fa, le farvi capire meglio la situazione. Il telefono squillò incessantemente. "Pronto" "Camilla ti prego scrivi tu a lui, ci ho litigato" dopo aver detto questo Paola attaccò. LUI, lui era quel ragazzo che dal primo momento avevo visto la mia mente aveva già etichettato come obbiettivo irraggiungibile. Come una ragazza come me potrebbe a ere lui. Una ragazza bassa, con i fianchi larghi e la pancetta. Comunque era da tempo che quando vedevo il suo nome in chat mi veniva il pensiero di scriverli, ma ero troppo timida, davvero. Quel gioro però una ondata di coraggio mi di inflisse e bene, e gli porsi un timido " ciao "