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Autore: kasumi    28/07/2013    4 recensioni
Un inaspettato potere rivela qualcosa di altrettanto inaspettato a Spike...
(Okay, non c’è questa gran trama... l’ho scritta solo per farsi due risate)
Avvertimenti: situazioni sessuali
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Buffy Anne Summers, Un po' tutti, William Spike
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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--- A Bloody Revelation ---

 
 
Tutti i personaggi di BTVS sono proprietà di Joss Whedon, 20th century fox e degli altri aventi diritto.
 
Trama: un inaspettato potere rivela qualcosa di altrettanto inaspettato a Spike
Collocazione: tarda quarta stagione
Genere: What If, commedia
Rating: R (arancione)
Avvertimenti: situazioni sessuali
 
Okay, non c’è questa gran trama... l’ho scritta solo per farsi due risate, sullo stile delle one-shot di NautiBitz :)
 
Scritta a fine luglio 2013
 
 
 

Capitolo unico

 
 
Spike era dannatamente stanco di fare la parte del cagnolino ammaestrato, dopo che l’Iniziativa l’aveva reso impoten- ehm, senza zanne, o come diavolo lo si voleva chiamare, perciò, quando aveva scoperto che poteva picchiare gli altri demoni senza far attivare il chip, aveva iniziato a sfogare la propria frustrazione su chiunque gli capitasse a tiro. Motivo per cui quella sera stava trovando fottutamente soddisfacente prendere a calci nel sedere un malcapitato demone Ungschgulash.
«Ehi, amico! Che ti ho fatto?»
«La tua presenza mi disturba. E poi che diavolo di nome è Ungschgulash?! La tua razza vale l’estinzione solo per il nome così stupido.»
Tuttavia, sebbene avesse un grande corno sulla fronte e grandi orecchie d’elefante che lo rendevano piuttosto ridicolo, il demone non sembrava affatto stupido.
«Che cosa pensi di dimostrare? Chi se la prende con le razze più deboli dimostra solo di essere un gran codardo!»
Il vampiro ringhiò e gettò il Ungschgulash a terra, mettendosi a cavalcioni sul petto ricoperto di scaglie e preparandosi a spezzargli il collo. Si sentiva già abbastanza patetico di suo, senza che il demone glielo puntualizzasse, e quella constatazione l’aveva solo fatto arrabbiare di più.
«Forse devi solo trovare un altro modo per sfogarti, uh? Ce l’hai una compagna? O forse è per causa di una donna che sei così arrabbiato con il mondo?»
«Ehi, per una volta che non è colpa di una donna...»
Non era colpa di Drusilla o di Harmony se era in quel casino, era colpa di quei coglioni dell’Iniziativa che l’avevano scambiato per un topo da laboratorio con cui giocare all’allegro chirurgo. Tutto perché era rimasto a Sunnydale per uccidere quella stronza di... Ecco, in fin dei conti era sempre colpa di una donna.
«Stai zitto! Stai solo posticipando l’inevitabile.» pronunciò a denti stretti, preparandosi alla mossa finale.
«Aspetta!»
Il vampiro si fermò, chiuse gli occhi ed emise un lungo sospiro. «Che cosa c’è adesso?»
«E se mi risparmiassi la vita? Se ti offrissi qualcosa d’interessante in cambio?»
Gli occhi del vampiro si aprirono per stringersi in due fessure sottili. «E cosa sarebbe questo qualcosa d’interessante?»
Il demone sorrise e si rilassò per un momento. «La capacità d’influire sulla volontà delle persone.»
Spike alzò un sopracciglio. «Uhm... Una specie d’ipnosi?»
Il sorriso del demone si allargò leggermente, «Esatto, però sarebbe una cosa temporanea, un effetto collaterale del mio sangue in circolo nelle tue vene.»
«Uhm, sì, mi sembra abbastanza interessante. Ma su chi funzionerebbe? E come faccio a sapere che non mi stai fregando?»
«Ti farei bere il mio sangue, altrimenti? Ma se tutto quello che occorre per aver salva la vita è un piccolo morso, beh... Il gioco vale la candela.»
Spike valutò velocemente le proprie alternative: uccidere il demone e sentirsi un codardo per il resto della serata, annegando successivamente il dispiacere –e i suoi risparmi- nell’alcool, o aver pietà di questo demone, dandogli la soddisfazione di averlo giocato? Un demone che, in fin dei conti, aveva solo avuto la cattiva sorte di incappare in una delle sue serate peggiori.
«Va bene.» disse infine, sentendosi magnanimo. Se l’Ungschgulash l’avesse giocato, avrebbe potuto rifarsi con un altro demone, sempre che il suo sangue non fosse stato letale per un vampiro, un piccolo dettaglio che... era troppo tardi da prendere in considerazione, visto che lo stava già bevendo. Merda. Se conteneva davvero un veleno, comunque, sarebbe stato bloccato da tutto quell’alcool che aveva in corpo...
 
***
 
Appena Giles gli aprì la porta, Spike non si stupì troppo di trovare tutta la gang riunita in casa sua.
Nel tempo che aveva trascorso con gli Scoobies, infatti, aveva imparato le loro abitudini, di come trascorrevano la maggior parte delle serate a fare ricerca e a riempirsi di ciambelle alla crema, di come la Rossa era diventata un hacker esperta, di come la biondina sembrava aver dimenticato Peaches e aveva iniziato a frequentarsi con uno smidollato ragazzone dell’Iowa tutto sorrisi e paroline dolci, come il Bamboccio piegava i calzini prima di riporli nel comò e quante volte andava al cesso durante la giornata... Okay, avrebbe fatto volentieri a meno di quella convivenza forzata con Xander, ma con gli stronzi dell’Iniziativa alle costole non aveva avuto molta scelta.
Inoltre, per uccidere il proprio nemico è bene conoscerne i segreti, no?
L’ex bibliotecario gli rivolse uno sguardo seccato. «Che vuoi, Spike? Qui non c’è niente per te.»
«Oh, non essere scorbutico. Lascia quel compito a Buffy.»
«Bene. Che cosa vuoi?»
Il vampiro proruppe in una risatina. «Beh, perché non ti metti a saltellare come un coniglio? Così intanto mi viene in mente.»
Cacchio, non era andato lì per un motivo preciso, era andato lì tanto per passare il tempo e rompere un po’ le scatole a qualcuno. Ma proprio mentre stava per voltarsi e andarsene, Rupert iniziò incredibilmente a saltellare davanti ai suoi occhi.
Spike si bloccò sul posto, gli occhi sgranati. E se... e se l’Ungschgulash non l’avesse preso in giro? Sarebbe stata la seconda novità piacevole della serata, dopo aver scoperto che il suo sangue aveva un retrogusto di paprika. E Spike adorava le cose piccanti, accidenti. Forse c’era un perché del ‘gulash’ in mezzo al nome, e questo apriva un mondo di possibilità. Non come preparare il famoso piatto ungherese con la carne del demone, s’intende, ma come divertirsi un mondo alle spalle di questi mentecatti.
Il vampiro strofinò insieme i palmi delle mani col pensiero, pregustando la sua vendetta.
«Okay, okay, ora smettila, stavo solo scherzando.» si affrettò a dire, prima che i ragazzi seduti alla tavola rotonda di Re Giles si accorgessero che c’era qualcosa che non andava.
L’uomo si fermò e fece spallucce, prima di tornare a fissarlo come stava facendo prima.
«Che ne dici di lasciarmi entrare, uh? Ti assicuro che non ho nessuna cattiva intenz...»
Non servì terminare la frase, perché Giles si era già fatto da parte. Beh, se bastava chiedere...
Avanzando in casa con le mani nelle tasche dei jeans e un sorriso da sbruffone, Spike rifletté sulle possibilità che si aprivano di fronte a lui.
 
***
 
«Xander, che ne dici di lasciarmi il tuo posto?»
Il ragazzo si alzò dalla sedia senza dire una parola, lasciando Buffy esterrefatta. «Xander? Che stai facendo?»
«Uh, mi sono stancato di fare ricerca. Tanto con quell’Adam in giro non serve a molto.» Il moro si passò una mano tra i capelli.
«Sì che serve, invece! Per capire che poteri possiede, in base ai pezzi di demone che ha in sé, e per trovare il modo di annientarlo.»
Povera piccola Buffy, sempre in prima fila per sgominare le forze del male.
«Okay, non serve più» disse Spike, adocchiando un posto più comodo sul divano. Se doveva infastidirli, poteva farlo anche da lì.
Xander si sedette di nuovo, come se niente fosse.
Spike fece schioccare le nocche delle mani, schiacciandole contro i palmi. Oh, sarebbe stato divertente metterli l’uno contro l’altro.
 
***
 
«Xander, perché non ti metti una matita nel naso?» «Willow, perchè non trasformi Riley in uno Yeti?» Dio, si stava veramente annoiando. Non c’era nulla di divertente a vederli fare esattamente quello che chiedeva loro senza battere ciglio, senza opporsi nemmeno un po’... era semplicemente senza scopo. Ma forse poteva ancora divertirsi un po’ con Buffy.
«Cacciatrice, vieni fuori con me un secondo.»
Appena furono fuori, Spike si diresse verso il retro dell’abitazione, dove nessuno poteva vederli. Si appoggiò al muro con le spalle e si accese pigramente una sigaretta.
«Vieni qui, tesoro, davanti a me.»
Buffy eseguì l’ordine prontamente.
«Inginocchiati e dimmi che sono il vampiro più malvagio che tu abbia mai visto.» disse e la fissò inginocchiarsi con un ghigno. Okay, era davvero patetico, ma l’ego di Spike era a livelli talmente bassi negli ultimi tempi che un po’ di adulazione non gli avrebbe fatto poi tanto male.
«Sì padrone, sei il vampiro più malvagio che io abbia mai visto.»
Spike iniziò a tossire, la gola irritata per aver deglutito mentre aspirava il fumo. Perché aveva deglutito così improvvisamente? E perché la sua salivazione era andata alle stelle?
«Dimmi che sono il vampiro più attraente che...»
«Sei il vampiro più attraente che.»
«Il vampiro più sexy...»
«Sei il vampiro più sexy.»
Da dove cavolo gli era venuta questa? Certo che avere Buffy in ginocchio davanti a sé, mentre lo guardava con occhi adoranti e diceva quelle cose... Spike si aggiustò il cavallo dei pantaloni.
«Dimmi che non vedresti l’ora di toccare il mio piccolo corpo muscoloso, di mettere le mani sul mio petto, di succhiare i miei capezzoli...»
«Non vedo l’ora di toccare il tuo-»
«Okay, ora prendimelo in bocca, cazzo!»
 
***
 
Spike rientrò in casa di Giles molto più tardi, diretto al bagno. Aveva proprio bisogno di una doccia, porca miseria, dopo aver passato gli ultimi minuti ad affondare la schiena nel giardino dell’uomo, senza contare che non poteva andarsene in giro con quel sangue che gli fuoriusciva dal naso. Farsi colpire dalla Cacciatrice mentre scopavano sarebbe stato più eccitante, se solo non gli avesse centrato il viso con quel pugno.
«Ehi, dove pensi di andare? La mia casa non è un albergo.» disse l’ex Osservatore, guardandolo da sopra le lenti degli occhiali.
«Baciami il culo, Rupert.»
L’uomo si alzò di scatto e ne intercettò la camminata, anteponendosi tra lui e la porta del proprio bagno. «Ti ho detto che la mia casa non è un albergo.»
«Ehi, che succede, amico? Stanco di...» poi gli venne in mente. L’Ungschgulash gli aveva detto che l’effetto di quel potere sarebbe stato solo temporaneo. «Cazzo... Credo di aver sbagliato bagno.» Gli sorrise, prima di invertire la rotta.
«Che diavolo hai fatto lì fuori, comunque?» Xander lo guardò divertito.
«Sono stato aggredito da una tigre in calore.»
Mentre si avviava verso l’uscita, Buffy entrò in quel momento. «Eh no, carina, io e te dobbiamo parlare.» la prese per le spalle e la fece ruotare, prima di spingerla fuori. «Quand’è che l’effetto della magia è terminato, uh?»
«Quale effetto? Non so di che diavolo stai parlando. E ora, se permetti.» fece per scansarlo e rientrare, ma Spike la bloccò prontamente.
«Forse tra un ‘leccami le palle’ e un ‘cavalcami come una valchiria’?»
Buffy roteò gli occhi e incrociò le braccia, imbarazzata, guardando ovunque tranne che il suo viso.
«Per l’inferno, che cavolo è successo?» la pressò lui.
«E a te, che diavolo è preso?»
Dopo qualche secondo di silenzio teso, il vampiro si scansò dalla porta e iniziò a camminare avanti e indietro davanti l’entrata, a testa bassa. «Beh, mi ero lasciato un po’ prendere dalla situazione...»
«Pure io, e ora che abbiamo chiarito l’equivoco-»
«Ehi! Che equivoco?» Spike si raddrizzò di scatto.
«Eh? Non penserai che possa accadere di nuovo, vero?»
«Oh, amore, credo proprio sia inevitabile. Quell’esperienza è stata una dannata rivelazione.»
«Pensa ciò che vuoi, Spike.»
Dopo averla lasciata entrare in casa, il vampiro sorrise tra sé. Poteva anche essere iniziato tutto per un equivoco, ma quello che ne era seguito non lo era stato per niente, ed era stato anche piuttosto elettrizzante. E poi, se tutto quello che ci voleva per farla cedere era un poco di sangue di Ungschgulash... Beh, avrebbe concesso al demone la sua protezione in cambio di una fornitura perenne del suo sangue. Che erano poche gocce in meno per lui, dopotutto?
 
 

*** Fine ***

 
 
Note finali: Sebbene mi piaccia pescare i nomi dei demoni dalla wikia di BTVS, Ungschgulash è una parola di mia invenzione.
Mi sono un po’ ispirata all’episodio 4x20 ‘The Yoko Factor’, anche se qui Spike vuole mettere zizzania fra la gang di sua spontanea e malvagia volontà XD
Spero che la fic vi abbia divertito e auguro a tutti buone vacanze :)
 
  
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