Peeta mi guarda negli occhi. Il suo sguardo magnetico mi fa impazzire. Allora lo bacio, e sento quella cosa che sento quando lo bacio. Non sono farfalle nello stomaco. Sono farfalle, coccinelle, libellule, passerotti, ghiandaie (imitatrici naturalmente!), e tutti i tipi di animali che posseggono un paio di ali. Sono tutti dentro di me. Nel mio stomaco. Ora non eravamo più davanti le telecamere di Capitol City. Eravamo soli. Nessuno ci spiava . L'avevo portato nel prato, che in quel periodo era colorato dai vari tipi di fiori. Tutto intorno l'atmosfera era silenziosa. Ogni tanto, si sentiva qualche sbattere d'ali e qualche cinguettio. Indossavo un vestito turchese, con in vita un fiocco grigio che risaltava il colore dei miei occhi. Lui invece, portava una camicia a quadri e dei pantaloni al ginocchio neri.  Mi regaló una margherita e me la mise tra i capelli. Era  il momento adatto per dirglielo. Dirgli per la prima volta quanto lo amavo. Gli presi la mano e sussurrai - Peeta...devo parlarti.   Lui rispose- dimmi Katniss.    -Non sono brava con le parole...-ripresi.  -Dimmi solo quello che senti di dirmi.-  -Peeta...quando pensavo di perderti, quando ero sicura che tu fossi morto nelle mani di Capitol City...ero morta anche io. Cioè ero viva, ma dentro di me ero morta. Non potevo pensare  di averti perso. Non potevo pensare di non averti più accanto.- e inizio a piangere. - Katniss...sei tutta la mia vita. E lo sarai sempre.  Così dicendo, mi stringe forte a se e ci sdraiamo sul Prato abbracciati. - Peeta...io ti amo.- dico - e voglio passare il resto della mia vita con te.   Lui mi sorride. Quel sorriso sincero...Oddio quanto lo adoro. Poi mi sussurra in un orecchio - Guarda il cielo.     Nel bel mezzo della grande volta celeste, le nuvole avevano formato una figura - Sembra un bambino.- dico - un bambino che gattona.  - sembra anche a me.     -Forse...è nostro figlio- dico.  -Katniss sei incinta?!- esclama Peeta. -No!- rispondo io. - Parlo...di nostro figlio. Quello del futuro. Quello che verrà.   Peeta mi guarda meravigliato. -E così, all'improvviso vuoi avere dei figli.    - Sei tu che mi hai fatto cambiare idea- gli dico sorridendo. Lui ricambia il sorriso e mi bacia. Restiamo su quel prato per tutto il giorno. Anche se ci sarei voluta restare per tutta la vita.