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Autore: Alex98    28/07/2013    1 recensioni
I principali nobili inglesi sono stati invitati a Windsor Castle per un'asta al fine di poter comparare il meraviglioso castello ereditato da lord Lloyd dopo la morte del padre. L'asta avrà luogo nell'arco di una settimana a seconda di chi riuscirà a stare al passo con le offerte, ma un atroce mistero si nasconde dietro all'incantevole dimora di lord Lloyd e spetterà a pochi uomini dall'animo integro, non coinvolti negli aristocratici complotti del castello, scoprire chi è il colpevole di omicidi risalenti a molto tempo prima che spesso erano stati definiti opera di fantasmi da tanto questo pazzo criminale è sempre riuscito a mascherare la sua identità. Forse il colpevole è tra gli invitati, magari proprio tra questi uomini che lord Williams, il protagonista, definisce brave persone, oppure tra i padroni della villa. Nessuno può essere cancellato dalla lista dei sospettati, soprattutto l'apparentemente innocente lady Norrington o il povero vecchio scrittore rinchiuso nelle segrete del castello. Scoprite chi è il colpevole in questa avvincente storia piena di colpi di scena!
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL MISTERO DI WINDSOR CASTLE
 
 
 
CAPITOLO 1
KING'S CROSS
 
Lord Williams era un conte molto famoso in tutta l'Inghilterra per la sua nobile famiglia e per ciò che aveva ereditato e che gestiva con perizia.
Era infatti il proprietario di molte industrie sparse in tutta la Gran Bretagna.
Era un uomo di mezz'età, indossava sempre abiti molto eleganti ed era preciso in tutto ciò che faceva.
Anche quel giorno, il 28 giugno 2013, era giunto puntualmente alla stazione di King's Cross per prendere il treno delle 9:00 per il Windsor Castle.
Un giovane marchese che aveva ereditato il castello aveva invitato tutti i principali nobili inglesi al fine di annunciare un'asta per vendere il suo patrimonio.
"Uno sciocco arricchito." pensò lord Williams, leggendo il giornale.
Osservò il suo orologio da taschino: erano le 8:50, il treno stava per partire.
Una giovane signora molto elegante ed educata si sedette accanto a lui sulla panca, pulendola prima un po' con i suoi guanti bianchi.
"E' una magnifica giornata, non trova?" gli domandò.
In effetti fuori il sole splendeva e il caldo dell'estate si faceva sentire sempre di più.
"Altroché, signorina..." rispose lui, attendendo che lei completasse la frase.
"Mi perdoni, sono lady Norrington." concluse lei.
"Io sono lord Williams." si presentò lui, baciandole la mano coperta dal guanto.
"Per caso anche lei è qui per incontrare lord Lloyd, il proprietario di Windsor Castle?"
"Precisamente." rispose lui, sorridendo con fierezza.
"Mi spiace solamente che saremo concorrenti all'asta."
"Non si preoccupi. Le mie vere intenzioni sono altre: voglio soggiornare per una settimana lì come promette. Certo, ci riuscirò solo se ogni giorno riuscirò a puntare abbastanza soldi, ma alla fine lei potrà benissimo fare la sua offerta senza temere."
"Lei non si smentisce mai. Ho letto i suoi articoli sulle principali riviste finanziarie e sono rimasto stupita dalla sua bravura nel gestire le sue industrie. Sarei rimasta stupita se avesse deciso di sprecare il suo denaro per i soliti litigi tra nobili. Anch'io ne farei a meno, ma..."
Lady Norrington crollò in un pianto liberatorio.
"Non pianga, mia lady. Cosa la turba in tal modo?" la consolò lui.
"Mia sorella è in una grave situazione finanziaria e se ereditassi quel castello potrei aiutarla seriamente."
"Ahimè!" pensò lord Williams. "Che povera donna! Eppure mi sembra strano. Perché, se la situazione è così disperata, non vuole spendere i suoi soldi per la sorella siccome è già ricca? E' un vero mistero. Credo che non parlerò più di questa storia. Non voglio avere a che fare con questi- come li chiama lei- litigi tra nobili. Probabilmente sta cercando a tutti i costi di raggiungere il tanto agognato premio. Non voglio immaginarmi quali lord e lady taccagni come lei ci siano. Forse non sarei mai dovuto venire!"
Tutti questi pensieri passavano per la mente di lord Williams mentre il controllore annunciava: "Il treno è in partenza!"
Tutto gli parve confuso.
"A presto!" lo salutò lady Norrington salendo sul treno.
In quel momento si ricordò qualcosa che aveva letto su dei giornali vecchi riguardo al Windsor Castle.
Molte leggende erano state tramandate, ma le principali erano sui fantasmi, spesso mai spiegate.
Omicidi mai risolti si erano svolti in quell'apparentemente incantevole villa.
Si chiese se ormai fosse troppo tardi per tornare a casa, ma poi pensò che fosse tutta un'assurdità.
Gli sembrava di avere le allucinazioni.
Quella donna gli era sembrata molto strana.
Si chiese se fosse pronta ad uccidere pur di ereditare il castello, ma in fondo lui le aveva spiegato che non era intenzionato a comprarlo.
Ciò che non gli aveva detto è che lui voleva anche incontrare un celebre scrittore che viveva in quel castello, all'ombra del suo proprietario e dei suoi sudditi.
Voleva assolutamente incontrarlo.
Si chiese nuovamente se qualcuno avesse intenzione di fargli del male.
Si osservò spesso intorno mentre saliva sul treno.
Vide sagome confuse di moltissimi nobili, apparentemente non molto diversi da lui.
Un baldo giovanotto gli corse incontro ed esclamò: "Signore, si sente bene?!"
Lord Williams non rispose, era troppo confuso dal rumore dei treni, dalla voce dei passeggeri e dai ricordi che pian piano spuntavano di fronte a lui.
Il caldo era sempre più intenso.
"Chiamate un'ambulanza! Quest'uomo non si sente bene!" urlò il giovane.
Il lord controllò il battito del cuore che non smetteva di pulsare, sempre più veloce.
Cadde tra le braccia del giovane, cercando dei fazzoletti per asciugare la fronte grondante di sudore.
I capelli neri erano bagnati fradici.
I suoi occhi marroni parevano emanare fumo per il calore che si espandeva anche tra gli scompartimenti del treno.
Tutti lo osservarono, bisbigliando tra loro, colti dal terrore.
Sentiva moltissime voci, eccetto quella di lady Norrington.
Forse si era già seduta al suo posto, incurante di ciò che stava accadendo.
"Signore, stia calmo! Ora arriva l'ambulanza!" lo rassicurò il giovane.
Ma il treno partì.
"Quest'uomo sta male!" gridò il giovane.
Il capotreno lo ignorò.
"Fatemi largo! Permesso! Sono un medico!" strillò un uomo, avanzando tra la folla impazzita.
"Grazie al cielo!" esclamò il giovane, affidandogli il malato.
"Oh, buon dio!" urlò il medico, esaminando il corpo.
Lord Williams non capiva più nulla, vedeva tutto sfocato.
"Cosa c'è?!" domandò il giovane, preoccupato.
Il dottore lo osservò, condividendo il suo timore, e rispose: "Cercherò di salvarlo, ma sarà difficile...è stato avvelenato."
   
 
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