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Autore: _browns eyes_    28/07/2013    5 recensioni
Una rottura riesce a distruggere l'equilibrio con se stessi?
Una rottura riesce a deprimere una persona?
Ma se quella rottura fosse causata da un tradimento? Cambierebbe le cose?
Un tradimento riesce a uccidere?
Ovviamente non fisicamente, ma emotivamente?
A ucciderlo portandolo a commettere un piccolo errore o sbaglio che ti perseguiterà per il resto della vita come una scritta fatta con l'indelebile che non riuscirai mai a togliertelo dalla mente..
Ma soprattutto una rottura riesce a far diventare il cuore un posto vuoto e vacante?
Secondo Niall nessuno riuscirebbe ad occuparlo o a salvare quel cuore infranto..
Ma se arriverà qualcosa che gli far cambiare idea?
Come si comporterà il nostro irlandese?
(tematiche delicate)
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Heart Vacancy

I hear your heart cry for love,
But you won't let me make it right.
You were hurt, but I decided,
That you were worth the fight.
Every night, you lock up,
You won't let me come inside.
But the look in your eyes,
As I can turn the tide.
In your heart, in your heart, in your heart,
I can tell you can fit one more.
In your heart, in your heart, in your heart,
I don't care who was there before
-The Wanted: Heart Vacancy-

 Erano passati due mesi da quando Samantha l’aveva lasciato, eppure Niall non era arrabbiato con lei per averlo tradito, ma ce l’aveva con se stesso perché non era riuscito a darle il meglio di lui. Tutto quello che nascondeva per paura di sembrare troppo stupido ai suoi occhi o troppo immaturo per i gusti della ragazza. Ma se lo avesse fatto? si chiedeva. Samantha sarebbe lì con lui a stretta fra le sue braccia accanto al fuoco e una coperta di lana che li copriva entrambi. Niall si strinse le spalle e, continuando a fissare vuoto la fiamma, si perse nella tranquillità della sua casa. Viveva da solo, anche se i suoi migliori amici lo andavano a trovare molto spesso, ma lui non dava segni di divertimento con loro e di questo se ne accorsero i quattro ragazzi. Oramai non era il vecchio Niall Horan che si divertiva a fare musica e a stare con i suoi amici, no era totalmente cambiato: era un Niall Horan amante della solitudine e della tranquillità. Era vuoto come se ci fosse un posto vacante nel suo cuore, era deluso, triste come se qualcuno gli avesse passato sopra tante volte.
Scosse la testa come se potesse fare qualcos’altro e alzandosi si diresse in bagno per darsi una sciacquata perché quella sera avevano una premier e i One Direction non potevano non mancare. Così si spogliò restando solo in boxer davanti allo specchio. Si guardava, disorientato, il suo corpo con qualche muscolo ben fatto, per poi tornare al viso: i suoi occhi blu mare che sembravano più un blu notte cioè oscuro, spento; la faccia ricoperta da una sottile barbetta. Scosse la testa portandola sul ripiano del lavandino: il ripiano dove metteva le cose per farsi la barba. In un primo momento non seppe neanche lui perché lo aprì prendendo un nuovo rasoio, ma dopo averlo messo sul polso tirando una riga dritta, la fissò quasi piacevole o meglio quasi sollevato perché concertava il dolore sul taglio e non su quello che stava provando. Così continuò, due, tre, prese l’altro polso e lo ricominciò, ma questa volta non era stato fortunato perché il terzo taglio era abbastanza profondo da farlo cadere a terra. Il sangue che usciva era davvero tanto, da riuscire solo a chiamare Zayn e sussurrandogli un aiuto con le ultime forze per poi perdere i sensi.

Era inutile dire che Zayn era preoccupato nella richiesta di aiuto di Niall. Si vestì alla velocità di un fulmine e si diresse dall’amico. Accelerava, e più accelerava più si preoccupava per l’amico. Non appena arrivò, corse alla porta l’aprii con la chiavi che Niall teneva sempre sotto il tappeto ed entrò. Zayn entrò di corsa e visitò ogni stanza urlando il nome dell’amico e finalmente on l’ultima porta lo trovò. Il moro spalancò gli occhi alla scena: Niall disteso a terra con una pozza di sangue attorno a lui; corse verso di lui e iniziò a muoverlo con lacrime che tratteneva a stento.
-Cazzo rispondi- urlò il moro dandogli schiaffi sulla faccia con mani sporche di sangue, il suo sangue. Andò a prendere delle ovatte in modo da fermare il liquido. Le tamponò velocemente con acqua ossigenata e con le sue lacrime che non riusciva a fermare.
-Zayn- disse Niall con un filo di voce
-Sono qui, non ti lascio- esclamò tirandolo su
-Scusami- sussurrò al suo orecchio con una lacrima che scivolò fino a toccare la mano dell’amico per poi svenire definitivamente
Zayn lo prese in braccio con le lacrime, lo mise in macchina e andò in ospedale dove presero il biondo e lo portandolo in pronto soccorso.

Il moro prese il cellulare e compose il numero degli amici che arrivarono non appena sentirono Niall e ospedale. Liam, Louis ed Harry che corsero verso Zayn.
-Che è successo?- chiese Liam
Il moro li fece vedere le sue mani di un colore rossastro facendoli capire che era dell’amico.
-è sangue?- chiese preoccupato Harry
-è di Niall- rispose Zayn fissandoli spalancare gli occhi che si inumidirono in un istante.

L’attesa era insostenibile per i quattro. Quanto tempo era passato? Un’ora? Dieci minuti? Non lo sapevano, sembrasse quasi l’eternità che finì quando un medico togliendosi la mascherina bianca si avvicinò ai ragazzi che scattarono subito in piedi.
-Sto cercando i parenti di Niall James Horan-
-Siamo qui- rispose Louis
-La prego ci dia buone notizie- continuò Liam
-I tagli erano davvero profondi, almeno il terzo sul polso destro-
-Quanti ce ne sono?- chiese titubante Harry stringendo la presa di Liam
-Tre sul polso destro e quattro sul quello sinistro- rispose il dottore
Harry abbassò il viso strofinandosi gli occhi con la mano per non piangere.
-Come sta ora?- chiese Liam
-Gli abbiamo trasfuso il sangue che necessitava e ora sta meglio, ma è meglio che lo tenete sotto d’occhio per qualche giorno. Potrebbe rifarlo anche se ha rischiato la vita-
-Non lo lasceremo- affermò Louis
-Vi consiglio anche di prendere in considerazione di portarlo da uno psicologo-
-No- esclamò Zayn
-L’aiuterebbe davvero molto, io ne conosco uno davvero brav..-
-Abbiamo detto di no, grazie- ripeté il moro con un tono duro
-In ogni caso il vostro amico si trova nell’area A, stanza 34-

-Grazie- risposero tutti dirigendosi dall’amico che era disteso sul letto attaccato a macchine e con i polsi fasciati con delle bende bianche. A tutti e quattro tremavano le gambe ad entrare, ma dovevano fare.
-Sei un maledetto coglione- esclamò Zayn vicino a Niall che aprì lentamente gli occhi che furono accecati dalla luce.
-Dove sono?- chiese guardandosi intorno con aria disorientata
-Dove sei? Niall ci pigli per il culo? Sei all’ospedale razza di cretino- sbraitò il moro
-Zayn- lo rispese Liam con un’occhiata gelida avvicinandosi a Niall
-Come stai?- chiese quest’ultimo, mentre Niall guardava fuori dalla finestra con occhi lucidi perché era arrivato a farsi del male da solo per una stupida rottura.
-Potresti anche rispondere dato che ci hai fatto prendere un infarto- disse Louis sedendosi accanto a Harry sulla sedia che si trovava vicino a letto.
-Niall parlaci per favore- disse Harry prendendogli la mano che tolse subito dalla presa. Non voleva essere toccato da loro perché già si sentiva uno schifo e si vergognava con tutto se stesso per averlo fatto e con questo era fortemente convinto che aveva deluso tutti in quella stanza. Così preferiva stare zitto e guardare fuori dalla finestra concentrandosi a trattenere le lacrime. Harry al quel gesto si sentì male tanto che Louis capendo mise la mano sulla sua spalla e gli fece un sorriso di conforto.
-Ok ora basta- esclamò Zayn andando dalla parte del biondo e mettendosi davanti a lui.
-Perché quale cazzo di motivo l’hai fatto? Venire da noi a confidarti ti faceva troppo schifo e hai preferito tagliarti?-
-Zayn finiscila. Se continui così lo fai solo stare peggio- lo riprese Louis
-Rispondi!- urlò il moro a Niall che lo fissava triste
-Ora basta Zayn, vieni fuori- l’ordinò Liam prendendolo e portandoselo fuori seguito da Harry

-Che cazzo fai? Più continui così più lo distruggi- disse Liam guardandolo negli occhi
-Non è più lui- mormorò Harry guardandolo sdraiato nel letto con Louis che cercava di farlo parlare. I due annuirono e spostarono lo sguardo sull’amico che ci stava parlando.

Louis ci stava provando con tutte le sue forze, ma non ci riusciva: otteneva solo un silenzio fastidioso e triste da parte del biondo che fissava la pioggia cadere fuori dalla finestra. Aveva la rabbia che gli saliva, ma riusciva a controllarla. Così mise la mano vicino all’amico per prendere la sua attenzione.
-Niall ti prego guardami- lo supplicò Louis esausto
-Ci uccidi facendo così. Ti prego parlami- continuò
-Cosa vuoi che ti dica?- domandò Niall girandosi e affondando i suoi occhi con quelli del castano che vedendoli così spenti, tristi, senza emozioni si sentì male.
-Perché?- domandò a sua volta
-Va dagli altri- rispose cambiando argomento
-Niall ti prego non allo..-
-Ho detto esci- urlò Niall facendo spalancare gli occhi di Louis che iniziarono a inumidirsi di lacrime. E vedendolo si pentì di averlo trattato così, voleva fare qualcosa magari scusarsi e abbraccialo, ma ritornò soltanto a guardare fuori con una lacrima che gli scese sulla guancia che Louis non poteva vedere..
-Tu non sei solo Niall, mettitelo bene in testa- disse uscendo dalla stanza e iniziando a parlare con i ragazzi.
-Ti sbagli.. io sono solo- sussurrò una volta fuori abbassando lo sguardo sulle fasce bianche. Alzò la mano e un dolore lo prese, ma non fece nulla tranne avvicinarsi i polsi vedendo cosa aveva fatto. Le lacrime uscirono senza controllo. -Salvatemi- sussurrò tra le lacrime e le testa appoggiata delicatamente sui polsi. 

Tutti fissarono quella scena e fu come lame per i quattro. Vederlo in quelle condizioni e incapaci di fare qualcosa si sentirono per la prima volta inutili. Louis scosse la testa e si asciugò velocemente la lacrima che gli scese sfuggendo al controllo.
-Mi dispiace Zayn- esclamò iniziando a camminare. Zayn lo fissò per qualche secondo confuso per poi spalancare gli occhi.
-Cosa? Lou cavolo.. lui non è pazzo- disse bloccandolo
-Non è questione se è pazzo o no! Lui non ci vuole parlare, l’avevamo capito appena Samantha se n’era andata eppure facevamo finta di niente. E cosa abbiamo ottenuto? Lui si è tagliato. Zayn guardalo non è il nostro amico. Non è il nostro irlandese che si godeva la vita con un sorriso sempre stampato in faccia. Non è il nostro irlandese che si confidava con noi anche per una stupidata. E.. se per riaverlo devo mandarlo da uno strizzacervelli, mi dispiace ma ci andrà- disse Louis con le lacrime che gli scendevano sul viso. Lui scosse la testa e se le asciugò e se ne andò. Zayn sapeva che aveva ragione, ma mandarlo lì non migliorava la situazione secondo lui.
-Anch’io lo rivoglio. Quindi mentre te vai a fissare un appuntamento con quell’uomo, noi glielo diciamo- rispose Zayn guardando Liam e Harry annuire.
-Va bene- acconsentì Louis correndo a cercare quel medico. 

Mentre i tre tornarono nella stanza e videro Niall guardare i suoi tagli senza bende.
-Che cavolo hai fatto?- chiese Liam
-Mi davano fastidio- rispose Niall passandosi il dito sul taglio profondo e facendo una smorfia di dolore.
-Vado a chiamare l’infermiera- esclamò Harry uscendo dalla stanza
-Perché te li sei fatti?- domandò Liam con accanto Zayn vicini al biondo
Niall fece una risata isterica per poi alzare le spalle
-Forse perché sono pazzo- esclamò schiacciando un taglio
-Niall finiscila- lo riprese Zayn prendendogli il viso e facendo incrociare i loro occhi. Zayn si impaurì vedendo quelli dell’amico. Non erano mai stati così.. così privi di emozioni..
-Ti dobbiamo dire una cosa- iniziò Liam portando la sedia più avanti e sedendosi. Il biondo annuì in modo da continuare a parlare, mentre lui ammirava in modo deludente quello che si era fatto.
-Andrai da uno psicologo- continuò il ragazzo
-Perché?- sussurrò con sguardo basso
-Perché ti farebbe bene- finì l’amico
-No- esclamò facendo una risata nervosa
-No cosa?- domandò Zayn inarcando un sopracciglio
-Non la pensate davvero così. Mi mandate li perché sono pazzo-
-La vuoi finire di definirti pazzo- sbuffò Zayn
-è la verità-
-Non..-
-Vi faccio paura.. riesco ad avvertirlo-
I due spalancarono gli occhi e si guardavano a vicenda
-E come biasimarvi.. mi faccio paura anch’io- continuò

I due stavano per replicare finché un’infermiera con Harry alle spalle entrò nella stanza
-Signor Horan che ha fatto- esclamò sorpresa guardando le bende a terra
-Mi davano fastidio- si difese con un'alzata di spalle continuando a toccare le ferite.
-La finisca se no si infetteranno e peggioreranno-
-Meglio così- esclamò togliendosi la crosta di uno e facendo uscire il sangue. I ragazzi lo guardavano impauriti e preoccupati. Quello non era di certo il loro irlandese.
-Ma che.. Dottor Green.. venga subito- urlò la ragazza uscendo dalla stanza per poi rientrare con un uomo abbastanza robusto e abbastanza alto.
-Horan che ha fatto?-
-Mi davano fastidio-
-Ora stia fermo-
Niall annuì, mentre dentro urlava agli amici di salvarlo da quel dolore che stava provando. Il dottore finì di mettergli di nuovo la fasciatura e mettendosi a posto lo stetoscopio che era intorno al collo parlò con l’infermiera per poi voltarsi verso il paziente.
-Mi raccomando-
Lui annuì. Intanto in quella stanza entrò Louis che raggiunse gli amici.
-Che è successo?- domandò
-Nulla, vero Horan. Ora se mi volete scusare, dobbiamo andare. Ve lo lascio-
-Quando potrò uscire?-
-Domani mattina-
Tutti annuirono e si prepararono alla nottata che dovranno affrontare.

 
#Una settimana dopo:
Era passata una settimana da quando era uscito dall’ospedale e tutti non lo lasciavano solo neanche un minuto. In quella settimana ci furono tanti impegni di lavoro ai quali il biondo recitò benissimo con qualche sorriso e risata: praticamente si comportava come se non fosse successo nulla, ma cercava di coprire i tagli il più possibile e per sua fortuna nessuno li notò.

Era giovedì quando Niall si mise a camminare alla ricerca dello studio di Keith Dallas, lo psicologo che i ragazzi trovarono per lui, seguendo le indicazioni. Il biondo si trovò davanti a un edificio bianco, entrò e vide tante persone che svolgevano diverse cose. Alcuni erano pazienti perché stavano seduti nella sala d’attesa, altri erano impiegati: c’erano segretarie, uomini che facevano le fotocopie, stagisti e molti altri. Niall disorientato si avvicinò alla prima segretaria che vide.
-Salve, in cosa posso aiutarla?- chiese la donna senza togliere lo sguardo dal computer
-Avrei un appuntamento con il dottor Dallas-
-Signor Horan?- domandò titubante mentre Niall annuì
-Terzo piano, seconda porta a destra. Il dottor Dallas la starà aspettando- finì la donna indicandogli la strada.
-La ringrazio-

Niall si incamminò finché non arrivò nello studio ed entrò vide che non c’era nessuno. Si guardò attorno finché non trovò un bigliettino:

“Signor Horan, l’informo che sono uscito a prendere delle cose tornerò tra 15 minuti intanto si accomodi”

Niall buttò il bigliettino nel cestino e iniziò a guardarsi intorno.
-Papà mi potresti..- esclamò una ragazza entrando nella stanza e bloccandosi alla vista del biondo. -Che ci fai qui?- chiese confusa
-Ehm.. Storia lunga- balbettò Niall fissandola
Lei era una bella ragazza: capelli castani davvero lunghi, due occhi verdi, alta, probabilmente grazie ai tacchi che portava, e abbastanza magra.
-Niall Horan in uno studio psichiatrico. Come mai internet non lo sa?- disse lasciando le cartelle che aveva in mano sulla scrivania.
-Ti prego non dirlo a nessuno..- la supplicò unendo le mani
-Va bene, però devi fare una cosa-
-Tutto quello che vuoi-
-Mi fai un autografo-
-Sei una directioner?-
-Già-
Niall si avvicinò e autografò il blocchetto che aveva la ragazza che lo guardava con un sorriso stampato sul viso.
-Come ti chiami?- chiese Niall porgendole il blocchetto
-Georgia-
-Bel nome-
-Grazie-
-Allora tu lavori qui?-
-No, ero passata perché mio padre doveva firmare alcune cose per la scuola. E te? che ci fai qui?-
Niall si limitò ad alzare le spalle, senza dare una risposta ben precisa. Lei sorrise dolcemente e incrociò le braccia al petto, appoggiandosi alla scrivania del padre.
-Tipo misterioso mi dicono. Non dovrebbe essere Zayn a fare quella parte?- domandò, accennando una lieve risata. Lui rise e quella era la prima volta in una settimana che rideva spontaneamente. Quella ragazza aveva qualcosa che Niall non riusciva a decifrare eppure l’attirava a se. Persino il suo cuore che era a pezzi sembrasse riprese vita.
-Gli ho rubato la parte una settimana fa, ma lui non lo sa- rispose divertito, tenendole il gioco. Si passò una mano tra il ciuffo. La ragazza lo stava scrutando, visto che aveva il suo idolo davanti e non sapeva comportarsi, ma una cosa attiro la sua attenzione: dei piccoli segni rossi sul polso.
-Che cos'hai sul polso?- chiese curiosa. Niall sbarrò gli occhi in maniera disumana e si abbassò velocemente le maniche, deglutendo rumorosamente.
-Nulla..-
-Ed io non ti credo- affermò avvicinandosi. Niall indietreggiava, ma non riuscì a sfuggire alle sue grinfie. Lei le prese il polso, procurandogli un leggero dolore, ma sopportabile. -Ti sei tagliato?- domandò meravigliata.
-Ora crederai che sono pazzo o psicopatico- ribatté guardandola negli occhi
-Non potrei mai e mi dispiace, non so per quale motivo l’hai fatto, però non voglio che il mio idolo soffra..- disse avvicinandosi e prendendogli i polsi per poi passarci le dita delicatamente sopra.
-Georgia..-
-Dimmi-
-Che stai facendo?-
-Permettimi di aiutarti- sussurrò Georgia con i suoi polsi tra le sue mani.
-C’è tuo padre che lo farà..-
-Niall. Mio padre appena verrà si sederà su quella poltrona e mentre tu parlerai continuerà a dirti: ah.. ah.. come si sente al riguardo. Mentre io potrei farlo in modo diverso-
-Ma..-
-Ti prego.. è gratis-
Niall scoppiò a ridere mentre la ragazza sorrise.
-Non è una questione di soldi..-
-E allora non hai nulla da temere- affermò Georgia affondando i suoi occhi verdi nei suoi azzurri.
-Va bene, mi fido di te-
-Perfetto, andiamo-
-Dove?- chiese confuso Niall
-Andiamo e non fare storie-

Georgia prese per mano Niall che rabbrividì a quel contatto, però si sentì felice e sollevato. Così per mano 
iniziarono a correre fuori dall’edificio. Una volta scoppiarono a ridere entrambi.
-Tu sei pazza-
-Sai com’è ho voi come idoli-
-Touché-
I due scoppiarono a ridere. Forse Niall sarebbe tornato come prima con il suo aiuto e forse anche qualcosa di più.

#Un mese dopo:
Niall si trovava dentro lo studio di registrazione con i ragazzi. Loro non si parlavano ancora, o almeno, non come una volta, magari si scambiavano due parole, ma una discussione e una chiacchierata come ai vecchi tempi non c’era mai stata. Però notarono che l’amico era cambiato. Era più felice e questo rallegrava anche loro a fin fine, anche se li dispiaceva non essere più come prima cioè tanto legati. Niall seduto alla sedia si girava il telefono tra le mani poiché in quella stanza non voleva una mosca.
-Io vado a prendere da bere. Voi volete qualcosa?- disse Harry alzandosi e seguito da Liam scesero in caffetteria. 
-Io vado a fumare- esclamò Zayn andandosene.
“Perfetto” pensò Niall tra sé notando che era solo con Louis.
Louis non faceva nulla a parte messaggiare con la sua fidanzata aspettando che Niall dicesse qualcosa.
Il telefono del biondo vibrò e vide che gli era arrivato un messaggio:

“Senti un po’ questa: ho provato a imitare il tuo accento irlandese e pensa un po’ mi ha scambiato per una del posto.
Posso spacciarmi per te **
Sii fiero della tua rossa ;D
x”

Niall scoppiò a ridere leggendo quel messaggio: era ufficiale quella ragazza era pazza, ma almeno lo faceva stare bene e in armonia con sé stesso, proprio come una volta. Era ufficiale il vecchio Niall Horan era tornato. Louis sentendo una risata si voltò di scatto verso Niall e senza volerlo si lasciò sfuggire una sorriso perché era da tanto tempo che lo sentivano ridere. Così butto il cellulare sul divano e si avvicinò a lui.
-Chi è rossa?- chiese Louis sedendosi accanto a Niall che lo fissò sorpreso perché non si aspettava che avrebbero parlato.
-è una ragazza-
-Ma davvero e io che pensavo che fosse un maschio- esclamò ironico il castano mentre Niall scoppiò a ridere e gli tirò un piccolo schiaffo sul braccio.
-No idiota.. è una ragazza che ho conosciuto dallo psicologo-
Il sorriso che aveva Louis scomparve subito e abbassò lo sguardo.
-è la figlia del dottor Keith. È davvero simpatica.. è un po’ come te in versione femminile.. e inoltre è una directioner quindi punti in più per lei-
-Com’è?-
-Bella e simpatica proprio come piace a me-
-Allora ti piace- trasse le conclusioni il castano, lanciadogli uno sguardo di chi la dice lunga.
-Cosa? No!- rispose prontamente Niall diventando bordò mentre Louis scoppiò a ridere
-Si certo Niall.. non me la dai a bere.. sei cotto di lei- 
-Chi è cotto di chi?- chiese Liam entrando nella stanza
-Niall è cotto di una bellissima ragazza- annunciò ai due.
-Lou-
-Che c’è? È la pura verità-
-Davvero? Come si chiama la fortunata?- chiese Harry avvicinandosi con il suo tè in mano
-Ok sta diventano troppo imbarazzate..-  esclamò, grattandosi la nuca.
-Dai Niall non fare il prezioso- replicò Liam mettendo un braccio sulla spalla di Louis
-Chi è prezioso?- domandò Zayn entrando e andando a buttarsi sul divano
-Niall.. gli piace una ragazza e non ci vuole dire chi è- rispose Harry
-Davvero ti piace una? Ok chi è?- affermò quest'ultimo, raddrizzandosi per bene.
-O mio dio.. sembrate delle zabette quando fate così-
-Ok ok se ce ne vuoi parlare noi siamo qui- finì Liam andando accanto a Zayn seguito da Harry. Sentì come se gli amici si stessero allontanando di nuovo perché li sentiva così lontani. Louis lo guardava e capì che ci rimase male all’esclamazione di Liam, ma non sapeva che fare per tirarlo su di morale.
-Directioner? Uhm.. te la sei scelta proprio bene- esclamò Louis dandogli una pacca sulla schiena
-Perché?- chiese Niall guardandolo
-Perché è una tua fan e lei non vorrebbe mai che ti succedesse qualcosa. Quindi sei in buone mani-
-Lo so.. diciamo che mi ha curato lei-
-Come ti ha curato lei?- chiese confuso Liam
-Non sono mai andato dallo psicologo o almeno la prima volta si, poi no..-
-Perché? A noi ci di..- continuò Zayn guardando gli altri
-Lo so cosa vi dicevo e ve lo dicevo per non deludervi un’altra volta-
-Niall- dissero
-Lo so che vi ho deluso non c’è bisogno di negare e se andare da Keith era un modo per ritornare ad essere orgogliosi di me, l’avrei fatto anche se non ero d’accordo..- ammise il biondo con la testa bassa e continuando a guardare il cellulare.
-Niall- esclamarono tutti dirigendosi dall’amico
-Noi non siamo delusi da te.. noi eravamo preoccupati che è diversa la cosa- disse Louis mettendo la mano sulla sua spalla
-Lou ha ragione. Noi siamo sempre orgogliosi di te- sorrise Liam
-Abbraccio di gruppo- urlò Harry buttandosi su Niall che rideva.
-Voi siete pazzi- rise, sciogliendo quell'abbraccio.
-Eh no caro anche tu lo sei- disse Zayn
Niall annuì mentre il telefono iniziò a vibrare. Lo lesse e un altro sorriso si dipinse sul suo volto.

“Niall sei morto?
Oddio ti hanno preso i lepricauni
Sta tranquillo vado a prendere una pentola d’oro per liberarti..
aspetta mi sa che quelli erano gli gnomi D:”

I ragazzi sorrisero a loro volta.
-Hai ragione Niall.. lei non ti piace. Ne sei innamorato- esclamò Louis mentre gli altri se la ridevano
-Zitto idiota-
Erano tornati come hai vecchi tempi e nessun altro li poteva dividere.

Finalmente quel posto vacante riuscì ad essere colmato dall’amore e dalla felicità che gli trasmetteva quella ragazza.


Ciao (:
Sono in vena di OS e non so che fare, mi piace scrivere e dato che non riesco ad iniziare una nuova storia dato che devo finire le altre; ho pensato di pubblicare un'altra OS (:
Spero che vi sia piaciuta...
FATEMELO SAPERE: accetto di tutto.
Grazie in anticipo (:
Ciao x

  
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