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Autore: myloveboobear    28/07/2013    10 recensioni
“ Il nome Hope mi ha sempre incuriosito, ho sempre pensato che le persone che hanno questo nome sono speciali, sono diverse dagli altri perché hanno qualcosa in cui credere”. Lo scrutai guardandolo in quegli occhi color ghiaccio, e gli sorrisi timidamente. “ Io credo di essere l’eccezione che conferma la regola, non sono speciale, sono solo una ragazza di diciassette anni con dei sogni normali”. Lui mi guardò incuriosito e interessato da tutto ciò che stavo dicendo. “ Non sono d’accordo con te, una persona che non si crede speciale è già speciale in sé.”
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Mi sento estremamente vuota, come se dentro di me fosse appena passato un uragano in grado di distruggere tutte le emozioni che un essere umano possa provare. Provo indifferenza per tutto ciò che mi circonda.  Quella strana sensazione che non mi abbandona, da quel giorno, quando un pezzo di me stessa, che ormai mi apparteneva da anni, se ne andò. Da quella sera di autunno niente è stato come prima, ma forse il destino voleva farmi intraprendere una nuova strada, che però non ho ancora iniziato a percorrere. “Il tempo suol far lieto ogni dolore”, questo è ciò che mi ripete ogni giorno mia madre, dice che devo andare avanti, che sono giovane e non posso rimuginare sul passato, sue testuali parole, ma come faccio ad andare avanti sapendo che non riuscirò ad amare più nessun altro come ho amato lui? Sapendo che ogni cosa che farò mi ricorderà lui? Sapendo che ogni cosa al mondo si colleghi a lui? E’ già passato un anno dal suo incidente, un uomo di mezza età ubriaco me l’ha portato via, ha ucciso la miglior cosa che mi fosse mai successa, ha ucciso l’angelo che mi aveva salvato dalla crudeltà, dalla insensibilità delle persone. Sono passati esattamente sette anni da quando ci siamo conosciuti, ricordo ancora ogni particolare del nostro primo incontro…

Il nome Hope mi ha sempre incuriosito, ho sempre pensato che le persone che hanno questo nome sono speciali, sono diverse dagli altri perché hanno qualcosa in cui credere”. Lo scrutai guardandolo in quegli occhi color ghiaccio, e gli sorrisi timidamente. “ Io credo di essere l’eccezione che conferma la regola, non sono speciale, sono solo una ragazza di diciassette anni con dei sogni normali”. Lui mi guardò incuriosito e interessato da tutto ciò che stavo dicendo. “ Non sono d’accordo con te, una persona che non si crede speciale è già speciale in sé.”

I suoi occhi mi avevano letteralmente stregato, due iridi celesti, che spruzzavano sempre gioia, e spensieratezza. Ricordo anche quando, durante la lezione di scienze, mi aveva svelato la sua voglia di rimanere sempre giovane, ma non era un semplice sogno, che si è certi non possa diventare realtà,  la sua era speranza, speranza di non crescere mai, perché troppo impaurito dal futuro, e da ciò che il fato gli aveva tenuto in serbo.

Sai Hope, vorrei essere come Peter Pan, mi ha sempre affascinato il suo personaggio. Non voglio crescere, il futuro mi spaventa.” Gli sorrisi, intenerita dalla faccia buffa che aveva in quel momento, e dalla convinzione con la quale mi si era rivolto. “ Io invece non vedo l’ora di diventare indipendente, fin da bambina volevo essere autosufficiente, senza dover dipendere dai propri genitori. Lou, non credi sia noioso dipendere da qualcuno?” Lui mi rivolse un ghigno divertito e poi concluse il discorso. “ No, insomma, perché dovrei rinunciare ad essere servito e riverito da mia madre?”

Il suo senso dell’umorismo è stata forse la prima cosa a farmi innamorare di lui. Era un ragazzo enormemente divertente, ma quando qualcuno, a cui lui teneva molto, aveva bisogno del suo aiuto, era il primo a prendere seriamente la faccenda. Non era affatto una persona superficiale, come lo dipingeva certa gente. E’ stato il primo a starmi accanto quando venivo derisa dai nostri compagni di scuola, ed essendo alquanto timida non riuscivo a rispondere a tono, così scappavo dai problemi e facevo finta che non fosse successo niente. Lui mi ha insegnato ad affrontare i problemi …

Hei Hope, non devi piangere per quelle persone, non meritano le tue lacrime, e non devi starci male, così dai loro solo una grande soddisfazione. Quindi adesso smetti di singhiozzare e ritorniamo insieme a mensa, ok?” Alzai il viso, e mi persi nei suoi occhi, poi annuì lentamente sapendo che aveva pienamente ragione.

Dal quel giorno non mi ha intimorito più nessuno. Con Louis accanto, mi sentivo protetta, sapevo di poter affrontare qualunque cosa.                         Credo che il momento più bello sia stato il nostro primo bacio, avevamo appena litigato, perché lui pretendeva che non uscissi con Chad, mi aveva invitata al cinema, e io presa dalla felicità non avevo pensato a Lou. Quando gliel’avevo detto, mi aveva guardato con uno sguardo inespressivo, e se n’era andato …

Lou! Perché hai reagito così?” Urlai, cercando di ricacciare dentro le lacrime. Era da due giorni che non mi parlava, non era mai successo prima. “Hope, non hai veramente capito?” Scossi la testa. Lui si avvicinò lentamente e mi lasciò un bacio umido vicino all’angolo della bocca, poi diede uno sguardo alle mie labbra, e portando le mani sui miei fianchi, le baciò con un’estrema dolcezza. Quando ci staccammo mi tuffai tra le sue braccia, sentendomi subito a mio agio. “Allora adesso hai capito?” Mi rivolse uno sguardo malizioso.” Gli sorrisi, un sorriso vero. “ Credo proprio di si, Tomlinson”.

Da quel giorno, non ci fu momento in cui ci separammo. Eravamo sempre insieme, e stavamo bene. Quando ero con lui mi sentivo completa. Non avevo bisogno di altro, era diventata la mia droga. Ricordo anche il nostro primo anniversario, mi aveva invitato ad uscire, dicendomi che avevi una sorpresa per me, quella sera mi avevi portato sul London Eye …

Cosa ne dici?” Mi sorrise, sperando in una risposta positiva. “Lou è veramente stupendo, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere per me. Grazie” Gli diedi un bacio a fior di labbra, “Hope, ho un’altra sorpresa per te” Lo guardai stupida, con gli occhi che mi brillavano per la felicità.”E sarebbe?” Lui mi sorrise, un sorriso che poteva fare invidia al mondo intero. E iniziò a cantare.

Oh your eyes, your eyes
Make the stars look like they’re not shining
Your hair, your hair
Falls perfectly without your trying

You’re so beautiful
And I tell you every day

Yeah I know, I know
When I compliment you
You won’t believe me
And its so, it’s so
Sad to think you don’t see what I see

But every time you ask me do I look okay
I say

When I see your face
There’s not a thing that I would change
Cause you’re amazing
Just the way you are
And when you smile,
The whole world stops and starts for awhile
Cause girl you’re amazing
Just the way you are

Your nails, Your nails
I could kiss them all day if you’d let me
Your laugh, Your laugh
You hate but I think it’s so sexy

You’re so beautiful
And I tell you every day

Oh you know, you know, you know
I’d never ask you to change
If perfect is what you’re searching for
Then just stay the same

So don’t even bother asking
If you look okay
You know I say

When I see your face
There’s not a thing that I would change
Cause you’re amazing
Just the way you are
And when you smile,
The whole world stops and stares for awhile
Cause girl you’re amazing
Just the way you are

The way you are
The way you are
Girl you’re amazing
Just the way you are

When I see your face
There’s not a thing that I would change
Cause you’re amazing
Just the way you are
And when you smile,
The whole world stops and starts for a while
Cause girl you’re amazing
Just the way you are”

 

Quella sera ci dicemmo anche il nostro primo ‘Ti amo’, e fu una sensazione meravigliosa sapere che qualcuno mi amava per com’ero.

Hei Smith, ti amo” aveva appena finito di cantare quando mi rivolse questa frase. Mi persi nei suoi occhi per un momento che parve infinito, poi mi avvicinai e gli sussurrai “Tomlinson, ti amo anche io”.

Ora mi ritrovo qui, ripensando a tutti i ricordi di noi due insieme, e senza neanche accorgermene, inizio a singhiozzare come una bambina che ha appena perso il suo giocattolo preferito. Lui era il mio punto di riferimento, e sapere che non potrò più sentire la sua risata, che non potrò più specchiarmi nei suoi occhi, che non potrò più sentirlo cantare, che non potrò più assaporare le sue labbra, mi fa sentire peggio, perché sento di non avere più una ragione per vivere. Ma sapere che lui mi ha donato tutto il suo amore mi fa stare meglio. So che anche se non è presente fisicamente, rimarrà sempre una parte di me, perché ci apparteniamo a vicenda.

I don’t need a reason to love you. I just do”

 

Splendori! Ho sentito il bisogno di scrivere questa one shot, nata da un sogno della sottoscritta. Spero di avervi trasmesso le emozioni che ho provato scrivendola! Se leggete, lasciate una recensione, anche negativa, mi basta sapere cosa ne pensate.

Un bacio, Chiara. xx

  
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