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Autore: Crowley_    28/07/2013    2 recensioni
" In questa lettera ti spiegherò il motivo di ogni mia lite, rottura, abbandono di una relazione nei confronti del gentil sesso. Ma vedrai tutto più avanti. "
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alex Gaskarth, Jack Barakat
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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‘cause there’s no one like you in the universe.

 

 

“ Mi giro continuamente nel letto, non riesco ad addormentarmi. E quest’affluire di pensieri di certo non aiuta.
Sai, sono sempre i soliti. La band, il nuovo tour, le nuove canzoni e la mia vecchia fiamma.
In questa lettera ti spiegherò il motivo di ogni mia lite, rottura, abbandono di una relazione nei confronti del gentil sesso. Ma vedrai tutto più avanti.

Poi ci sei tu.
Tu che dormi al mio fianco, accucciato in posizione fetale come un bambino alla ricerca di protezione e calore dalle coperte. E’ una cosa insolita, di solito dormi a pancia in su con una classica mano all’interno dei pantaloni.
Sembri così indifeso in questo momento. Se solo avessi la possibilità di guardarti, diresti la stessa cosa.
Lo ammetto, quando non riesco a dormire mi fermo e ti guardo dormire. So che è qualcosa che farebbe solo un maniaco o Edward Cullen, eppure lo faccio perché ai miei occhi non esiste creatura più bella di te. ”

Jack si fermò un attimo, il tempo di riuscire a percepire nel silenzio qualche rumore o semplicemente un sospiro meno pesante. Il ragazzo al suo fianco stava ancora dormendo, fortunatamente.
Il moro tornò chinato sul comodino, attento a non far il minimo rumore.

“ Insomma, avrai capito di cosa parla questa specie di lettera. E adesso arrivo al motivo dei miei problemi con le ragazze: tu. No, Alex, non fraintendermi. Il punto è che in loro non trovo quello che trovo in te. E non parlo di qualcosa a livello fisico, ma tu hai qualcosa in più rispetto a tutti gli altri abitanti del pianeta.

Guardo nei tuoi occhi e cerco di non perdermi in quel colore così scuro e misterioso che riesce ugualmente ad infondermi sicurezza e tranquillità anche nel peggiore dei momenti.
I tuoi occhi sono rare pietre preziose. E come ogni milionario che si rispetti, sono a dir poco geloso dei miei averi.
Per non parlare poi del tuo sorriso che quando si accende mi fa perdere qualche battito.
Il sorriso che mi piace tanto spunta sempre insieme a due meravigliose fossette che contribuiscono al farmi rimbambire. Spero che tu non ti sia mai accorto dell’effetto che quel sorriso mi fa, perché sarebbe qualcosa si altamente imbarazzante.

Si, ho un “debole” per te da quasi tre anni. Ti ho visto crescere, cambiare fisicamente ma riuscire ugualmente a rimanere quel ragazzino di Baltimora che ho conosciuto anni fa. Non so come tu ci riesca, ma ti prego, non cambiare ciò che sei. Alexander, sei qualcosa di a dir poco meraviglioso, un diamante allo stato grezzo che finalmente è riuscito a dimostrare il suo essere a tutto e tutti.

Non so se saprai mai ciò che provo. Non so nemmeno se troverai mai questa lettera, ma non ho il coraggio di buttarla o bruciarla.

Credo che le parole giuste per riassumere questa lettera siano: ti amo.

Si, ti amo, finalmente sono riuscito ad ammetterlo! E spero che riuscirai a capirlo, in un modo o nell’altro. Non so se questa rimarrà solo una speranza o meno, ma voglio che tu sappia che io sono con te, in un modo o nell’altro. Amicizia o amore che sia.

Adesso smetto di guardarti, perché ho paura che tu possa svegliarti da un momento all’altro.

Ti amo, Alex. ”

Jack non rilesse ciò che aveva scritto. A dire il vero aveva paura di cambiare improvvisamente idea e strappare tutto.
Decise di alzarsi e scendere di sotto in soggiorno. Toccò con un piede il pavimento, ma qualcosa gli impediva di muoversi maggiormente: era il giovane Alex che, ancora addormentato, aveva stretto con forza il polso di Jack, costringendolo a rimanere steso sulla sua parte del letto.

« Jack, no… » le uniche parole che riuscì a mugugnare, preso com’era dal sonno.

Jack cambiò espressione in un millesimo di secondo. Il suo sguardo si addolcì e rimase a guardare Alex per un poco prima di avvicinarsi alla sua figura e cingergli la vita con delicatezza.
Sorrise con leggerezza e respirò il profumo che emanava il ragazzo, rilassandosi completamente mentre lo stringeva fra le braccia.

 

 

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Okay, è un mezzo obbrobrio. Ammetto che potevo risparmiarmelo, ma mi annoiavo e sinceramente l'idea mi è venuta verso le due di notte. 
Non uccidetemi. .c.c

  
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