Tempo fa guardando le stelle,
compiangevo il mio cuore solitario,
spesso insicuro e privo di luce propria.
Una stella, cadde in quel momento:
- voglio te- desiderai ardentemente.
i giorni passarono con lentezza,
quasi un'amara deludente stanchezza.
.
Arrivasti tu, una sorpresa continua,
un nero carbone, ma di pelle contigua
ero certo del pensiero: "quest'uomo non č
reale, sembra torppo serio".
Passorno i gorni passarono i mesi,
i nostri cuori, contemporaneamente
sono sospesi.
Tra una lite una baruffa e un capriccio,
compresi : "quest'essere č un bene,
non il solito impiccio".
Aldilā degli occhi di un ragazzo deluso,
non vi č pių traccia di cor disilluso.
penso a quest'essere forte e virile,
che rende me non pių tanto puerile,
completa in me la parte mancante,
come la luna, non pių calante.
gaudio e amore, son alla nostra base,
fede e coraggio, tale č il nostro
ventiquattro di maggio