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Autore: Daisy    01/10/2004    12 recensioni
Sullo stile di: “weasly? È una parola” una fic che racconta le piccole avventure dei piccoli di Molly e Arthur ancor prima che Hogwarts entrasse nelle loro vite. La famiglia parte per un weekend tra i babbani.... prende l'aereo... immaginate cosa possono combinare Fred e George in un aereoporto? una fic a piccoli capitoli incalzanti...
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Arthur, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Molly, Weasley, Percy, Weasley, Ron, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PICCOLE GRANDI PESTI

 

 

PICCOLE GRANDI PESTI

 

Capitolo 8

 

 

Dedicato a Kiara-chan! Senza di te nella verifica cos’avrei combinato? Grazie grazie grazie!

 

 

Trenta..

 

-Tenta!-

 

Esclamò Ron entusiasta del nuovo gioco, ripetere i numeri che la madre minacciosa scandiva al microfono, era troppo divertente.

 

-mamma siamo qui! Mamma!-

 

Molly alzò lo sguardo verso la porta lucida che sussultava per il frenetico bussare dei gemelli.

Percy fece scattare la serratura permettendo alle due identiche furie di scagliarsi nella saletta, completamenti sudati e con i capelli arruffati.

 

-SI Può SAPERE COSA DIAVOLO…-

 

Incominciò a strillare Kathleen

 

-oh stai zitta strega!-

 

Disse seccato uno dei bambini.

 

Katlenn, sulla soglia, fece un balzo all’indietro per evitare che la porta che Charlie gli aveva sbattuto in faccia con evidente soddisfazione le rompesse il naso. A disagio, scambiò uno sguardo con il direttore.

 

-ce l’abbiamo fatta mamma!-

 

Esultò George saltando elettrizzato

 

-siamo arrivati in tempo! Li possiamo usare ancora i fuochi filibuster vero? Vero?-

 

Aggiunse speranzoso Fred

 

-CHE NON VI SALTI IN MENTE MAI PIU’ DI SPARIRE IN QUESTO MODO! SI PUO’ SAPERE CHE FINE AVEVATE FATTO?-

 

-cavoi votti-

 

Disse Ron ripetendo quello che Charlie mormorava da cinque minuti. Percy lo guardò storto.

 

-feed-

 

Fred sorrise a Ginny, che in precario equilibrio sul tavolo sorrideva allegra

 

-ciao sorellina dolcissima ci sei mancata taaanto…-

 

-Fred non attacca-

 

Sibilò Molly

 

-ora voglio che mi diciate dov’eravate finiti, per quanto tempo, come vi è venuto in mente di sparare quella stella all’edicola…-

 

-ecco, ve lo volevo chiedere anche prima, perché avete sparato la stella rossa e non la cometa gialla?-

 

Chiese Percy sinceramente interessato. Charlie sbuffò e lo trascinò via.

 

-vostro padre ha dovuto cancellare una ventina di memorie, senza contare il fatto che vi avrò detto cento volte di non allontanarvi…-

 

Continuò Molly infuriata

 

-vero Arthur?-

 

Arthur, intento a studiare il computer, ebbe bisogno di altri tre richiami per alzare lo sguardo

 

-cosa Molly?-

 

Bill parve allarmato

 

-papà stai attento a non peggiorare la situazione…-

 

-HO APPENA DETTO CHE NON SI DOVEVANO ALLONTANARE-

 

Arthur deglutì fissando un attimo i gemelli

 

-giusto. Giustissimo. Non fatelo mai più-

 

-papaaa-

 

Arthur prese in braccio Ginny e la appoggiò per terra, evitando lo sguardo di sua moglie.

 

-ma dov’eravate?-

 

Chiese Bill curioso

 

-un po’ qua un po’ la…-

 

Rispose evasivo Fred cercando con lo sguardo qualcosa che lo salvasse dalla situazione mentre Ginny, un po’ gattonando, un po’ camminando incerta sulle gambe esplorava la stanza

 

-ma dove?-

 

Insistette Molly seccata

 

-oh Percy… volevi sapere perché non abbiamo sparato la cometa gialla?-

 

Chiese Fred con un sorrisone voltando le spalle a Molly che sospirò tentando di calmarsi. Percy alzò le spalle.

 

-no bhe…-

 

-no no lo volevi sapere.. è una cosa fondamentale…-

 

George corse in aiuto al fratello nel tentativo infantile di risolvere la situazione. Le guance di Molly si colorarono lentamente di rosso.

 

-voi due! Guardatemi in faccia!-

 

Esclamò incrociando le braccia sul petto. George fece per rispondere quando, con un rumore assordante la porta cedette sotto le spallate di sei impiegati. Si schiantò a terra con un rumore sordo, finendo a pochi centimetri dalle manine di Ginny che cacciò un urlo penetrante più per la sorpresa che per lo spavento.

 

-signori Weasley, avete gravemente disturbato tutto il sistema e il lavoro di decine di impiegati…-

 

-razza di imbecille stavate tirando sotto Ginny con la vostra stupida porta!-

 

Urlò Bill furioso interrompendo bruscamente il direttore, un uomo attempato e rotondetto con la testa calva lucida di sudore.

 

-li si è schiantata a due centimetri delle dita! Lo sapete quando sono delicate le manine di un bimbo piccolo?-

 

Incalzò Charlie improvvisamente rosso di rabbia

 

-d’accordo, bambini… non si è fatta niente…-

 

Provò a calmarli Arthur cercando l’appoggio di Molly, che invece era intenta a riprendere anche lei gli irruenti intrusi…

 

-SAPEVATE CHE C’ERANO DEI BAMBINI QUI! POTEVATE A ANCHE FARE ATTENZIONE!-

 

-ma insomma avete monopolizzato tutti i modi di comunicare le informazioni di servizio a proposito del…-

 

Tentò debolmente una donna in precario equilibrio sui tacchi a spillo

 

-e chissene importa! Io a due anni mi sono rotto un dito e fa male!-

 

Urlò Percy sentendosi coinvolto nella situazione

 

-E’ MIA SOELLA-

 

La piccola folla spostò la sua attenzione un attimo il serio bambino di due anni con le orecchie scarlatte, che gli aveva appena urlato contro.

 

Ron sentendosi osservato fece una spudorata linguaccia stringendo i pungnetti, sinceramente arrabbiato.

 

-ora gli chiedete scusa capito?-

 

Disse deciso Fred rivolto verso la folla sconcertata

 

-c-che?-

 

-sì!-

 

Continuò George prendendo Ginny per mano. La porto di fronte al direttore mentre Ginevra non smetteva un attimo di succhiare il ciuccio concentrata.

 

-ora le chiedete scusa!-

 

-tutti quanti!-

 

Aggiunse Charlie

 

-gli chiedete scusa tutti quanti-

 

-si!-

 

esclamò Ginny con la voce soffocata dal ciuccio vagamente consapevole di quello che stava accadendo.

 

Arthur tacque definitivamente, imitando Molly che si limitava a fissare la scenetta con un mezzo sorriso sulle labbra.

 

Una donna con corti capelli neri sorrise imbarazzata

 

-mi dispiace…-

 

-si chiama Ginny-

 

Disse Bill incrociando le braccia

 

-mi… mi dispiace Ginny…-

 

La bambina, in equilibrio precario sulle gambette la fissò interessata.

 

-bè?-

 

Sbottò Fred fissando con astio gli impiegati

 

-non vi ho sentito-

 

-scusa Ginny…-

 

Mormorò quasi senza rendersi conto un uomo possente con corti ricci castani

 

-scusa…-

 

-mi dispiace piccola…-

 

Uno a uno, visibilmente imbarazzati, gli impiegati dell’aereoporto mormorano qualche scusa, indecisi se sentirsi stupidi, o semplicemente divertiti da quella singolare insurrezione.

 

Percy, che non aveva staccato nemmeno per un attimo gli occhi dalla scenetta, indicò apertamente il direttore.

 

-manchi tu-

 

Annunciò facendo in modo che l’attenzione si spostasse sull’uomo visibilmente a disagio

 

-TU-

 

urlò Ron

 

Anche Ginny tese un dito verso l’uomo imitando il fratello, che sorrise.

 

Arthur nascose il viso tra le mani indeciso se ridere o piangere, mentre il direttore mormorava delle parole di scuse, cercando di dare a queste un tono esageratamente indulgente.

 

-e comunque non siamo deficienti-

 

Aggiunse seccamente Bill riferendosi al tono accondiscendente

 

-ok Bill… bambini… basta così…-

 

Molly riprese il controllo della situazione prendendo in braccio Ginny e dirigendosi spedita verso la porta.

 

-signori Weasley…-

 

Aggiunse Kathleen sistemandosi nervosamente la collana d’oro

 

-saremo tutti d’accordo che dovreste pagare una penale per i danni che…-

 

-e noi siamo tutti d’accordo, che avete quasi ammazzato nostra figlia-

 

Replicò Arthur tranquillamente

 

-e ora… Ronnie smettila di fare quelle linguacce e vieni qui… ora scusateci dobbiamo ancora passare dal check-in-

 

Bill si illuminò

 

-andiamo a quello di Jennifer?-

 

********************************************************************************

 

Jennifer sorrise alla numerosa, stravagante famiglia che davanti a lei, gli porgeva un vero e proprio mazzetto di biglietti aerei

 

-ehi chi si rivede-

 

Mormorò facendo un cenno in direzione di Bill che sorrise con presunta malizia

 

-è lei la signorina a cui mio figlio ha parlato… dal microfono?-

 

Jennifer annuì incominciando ad etichettare le valigie

 

-già…-

 

Molly sospirò

 

-mi scusi se l’ha messa in imbarazzo…-

 

Bill tirò a disagio la maglietta di Molly in una muta preghiera di smetterla di parlare…

I gemelli stavano apertamente sghignazzando.

 

-a volte il mio bambino è così impulsivo…-

 

-mamma!-

 

Supplicò Bill aggrappandosi ancora più forte alla maglietta della madre. Arthur nascose un sorriso.

 

-oh non si preoccupi! Nemmeno il mio fidanzato mi ha mai detto niente di simile!-

 

La rassicurò Jennifer facendo un occhiolino a Bill, che si sentì andare a fuoco.

I gemelli abbandonarono ogni contegno mettendosi a ridere così forte che molte gente si girò a guardarli. Percy prese Bill per un braccio.

 

-e io dovrei imparare a rimorchiare da Bill?-

 

Charlie fece un sorrisetto sarcastico

 

-magari imparerai da me-

 

Gli sussurrò raddrizzando le spalle. Percy gli lasciò il braccio sbuffando

 

-andiamo bene!-

 

mormorò rivolgendo il suo sguardo a Ron che li aveva appena raggiunti

 

-cosa dici?-

 

Charlie sopirò mentre Ron lo guardava incuriosito. Quel bambino doveva sempre ficcare il naso dappertutto

 

-niente Ron, solo ricordati di lasciare perdere Bill quando ti servono consigli sul rimorchio.-

 

Il bambino assunse un aria completamente persa.

 

-andiamo?-

 

Chiese Molly dirigendosi velocemente verso dei gabbiotti per il controllo dei passaporti.

 

-prendete Ron, che abbiamo fretta-

 

Mormorò Molly aumentando il passo. Ron si rivolse allegramente verso Bill.

 

-pendi mbaccio?-

 

Bill scosse la testa sistemandosi lo zaino pesante

 

-devo già tenere d’occhio i gemelli… chiedi a Charlie-

 

-tarlie pendi mbaccio?-

 

-nooo Ron sei grande, hai le gambe cammina!-

 

Percy lo superò velocemente

 

-sei pesante per me-

 

Ron si voltò dubbioso verso i gemelli che alzarono gli occhi al cielo

 

-niente da fare Ronnie-

 

Ron fissò per un attimo i fratelli che si allontanavano prima di incominciare faticosamente a corrergli dietro, usando contro di loro proprio una parola... una parola che sentiva molto spesso uscire dalle loro bocche…

 

-BATTARDI!-

 

********************************************************************************

 

-ecco-

 

Molly porse all’uomo in uniforme il suo passaporto.

 

-tutti i miei figli sono sul mio documento… almeno credo-

 

Il finanziere gli scoccò uno sguardo diffidente prima di controllare con un lieve sorriso, che le foto rispondessero ai bambini.

 

Sì… Bill Weasley, il più grande era il bambino con lo zaino e i capelli un po’ troppo lunghi che non staccava gli occhi dai due fratellini… poi… Charles Weasley… il ragazzino con il cappellino a rovescio e l’aria vispa.. Percival Weasley il seienne dall’espressione saputella… Fred e George Weasley…

 

L’uomo indugiò un pò troppo sulla coppia di bambini identici che lo ricambiarono diffidenti

 

-lui è Fred e io sono George-

 

Sbottò Fred con un sorrisetto falso mentendo deliberatamente.

 

-no!-

 

Esclamò Molly allarmata

 

-è il contrario… mi scusi…-

 

-signora non cambia molto-

 

l’uomo annuì e si riconcentrò sul passaporto.

 

Ronald…il bambinetto con gli occhi blu che respirava affannosamente per una corsa… e ultima Ginevra Weasley, era passata prima in braccio alla madre… la piccoletta con il ciuccio in bocca e occhi stanchi.

 

Restituì il passaporto a Molly e prese quello di Artuhr fulminando con lo sguardo i gemelli per l’ultima volta prima che la madre li trascinasse via.

 

Che famiglia strana…

 

********************************************************************************

 

 

Eccomi! Scusate, per un po’ non ho aggiornato! Vi è piaciuto questo cap? nel prossimo farò in modo di farli salire su quel benedetto aereo! Forse… ho cercato di inserire Ginny in questo cap…

 

Briseide: ciao! Ti è piaciuto anche questo cap? grazie di recensire!

 

Serry Black: sono contenta che ti piaccia come li rendo questi Weasley! Ah grazie per avermi recensito con così tanta cura la mia fic equivoci! Un giorno o l’altro correggerò tutti i congiuntivi!

 

Kiara-chan: su Sirius Sara succederà qualcosa sicuramente! Riguardo Ginny Draco… naaa non ti arrendi mai eh? Cmq tranquilla ce ne sono così tante di queste fic! Grazie per la verifica mi hai salvato!

 

Riley: ciao! (ora vado a scaricarmi il tuo capitolo… sono sicura che è stupenda!) come va? Ti sono piaciuti? Che bello! Anche in questo cap ho cercato di non escludere nessuno… non è facile! Grazie per la recensione! Un bacione!

 

Hobbit: uau grazie! Come ti è sembrato questo cap?

 

Elian: non preoccuparti se ti dimentichi di recensire ogni tanto! Figurati! Poi chi ti capirebbe più di me… cosa ne pensi di questo cap? alla prossima!

 

Dorothea: grazieeee! Anche  a me piace Bill! Sull’aereo ho già in mente due o tre danni… quindi saranno almeno cinque… i gemelli faranno la loro parte! (noooooooo Nd Molly)

 

WichRita: sono contenta che tu abbia iniziato a leggere questa fic! E ancor più che ti piaccia!

 

Cloudy_ cosa ti scusi a fare? Lo sai che non ti perdonerò MAI! A parte gli scherzi non vedo l’ora di passare il weekend con te… anche se questo comporta… sospetti… va bè smetto di fare la deficiente! A domani allora… va bene se vengo verso le 2 e mezza- 3 – un quarto…

 

 

 

 

  
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