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Autore: ___Arwen    29/07/2013    1 recensioni
-..Nel senso che non mi arrenderò. Ti conquisterò e sarai mia, mia per sempre.
Prima o poi ce la farò, spero solo che il "poi" non arrivi troppo tardi. Ti ruberò a Fabio, e da tutti quelli che ci proveranno con te, e alla fine, io e te, diventeremo un "Noi"-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Marco's pov.

I capelli ricci, scuri, ricadono morbidi sulla schiena, mentre alcune ciocche piú corte, delicate, le accarezzano la guancia e la spalla.
Gli occhi sono chiusi, le labbra socchiuse.
Ha la testa poggiata sul cuscino, mentre con il braccio destro, ne stringe un altro.
Si è addormentata di nuovo nel mio letto, ed io, rimango affianco a lei, ad ammirarla come quasi ogni sera. Mi da le spalle, e la voglia di stringerla fra le mie braccia, aumenta sempre di piú.
Vorrei poggiare il mento nell'incavo della sua spalla, e non lasciarla andar via.
Ma, come ogni sera, non ne trovo mai il coraggio.
Mi sistemo meglio sul letto, in modo da lasciarle più spazio, e a pancia in sù, rimango a fissare il soffitto bianco.
Ovviamente, passano dei secondi, ma il mio sguardo ricade di nuovo su di lei, Keira. Una sconosciuta a cui è bastato poco per diventare mia amica. Col passare del tempo, si è guadagnata il titolo di migliore amica, e adesso, a due anni di distanza dal giorno in cui ci incontrammo, è diventata molto di più.
Rimango a guardarla per un altro paio di minuti, poi mi giro: meglio non torturarsi da soli.

Il tempo sembra non passare mai, e la stanchezza non sembra farsi sentire.
E' la mezza passata, eppure, ancora non riesco a tenere gli occhi chiusi.
Per fortuna, questa notte il mio auto-controllo è decisamente migliore: sono ancora girato verso sinistra, e continuo a fissare la porta della mia camera, dando le spalle a Keira.
E non riesco a capire dove trovo la forza.
All'improvviso, una vibrazione, cattura la mia attenzione e mi fa scattare sull'attenti.
Allungo una mano sul mio comodino, prendo il mio cellulare, ma vedo che è tutto apposto. A squillare deve essere stato quello di Keira.
Di sicuro è la mamma scassa palle che preoccupata, cerca di sapere dove sta la figlia.
Mi alzo, prendo il cellulare, ma nel leggere il mittente, scopro che non è la mamma, ma un certo "Fabio <3"
E questo chi cazzo è?!
Apro il messaggio, la curiositá è troppa per riuscirla a controllare.
"Ti auguro la buona notte, dolcezza. Se stai già dormendo, sogni d'oro.
Ti proteggo io dagli incubi e mi raccomando, sognami.
Non vedo l'ora di stringerti ancora, farti dire di nuovo il mio nome... Non vedo l'ora che venga domani"
Sento la rabbia impossessarsi di me, di ogni minima parte del mio corpo.
Le narici dilatate, e le labbra contratte in un'espressione furiosa.
Chiudo gli occhi, e faccio un respiro profondo.
Con meno pressione nelle dita, inizio a comporre il messaggio.
"Brutto stronzo. Primo: ci sono io qui, quindi, la proteggo IO dagli incubi. Vedi dove cazzo te ne devi andare tu e le tue frasi dementi trovate chissà dove su internet, e non scassare più i coglioni.
Secondo: ti sognerò io. Sognerò di darti una dozzina di calci in culo.
Terzo: non ti avvicinare a Keira domani. Giuro che ti faccio fuori. Non osare toccarla mai più. LEI è MIA." invio il messaggio.
La risposta non tarda ad arrivare.
"A stronzo, ma chi cazzo sei?"
"Queste non sono cose che ti riguardano, tu chi cazzo sei."
"Senti, io sono il ragazzo di Keira. Quindi, a stronzo, se non vuoi ritrovarti senza palle, lasciala stare. Fra 10 minuti sto sotto casa, inizia a scappare"
Rileggo più volte la prima frase. Non è possibile.
Keira me lo avrebbe detto.
Mi giro verso di lei, e la guardo mentre dorme.
Possibile che mi stia nascondendo la verità?
O questo stronzo, sta raccontando solo un mare di cazzate? Oh Keira, qual è la veritá?
Cerco di scrivere qualcosa, ma sono bloccato. Cosa devo dirgli adesso? Cosa faccio se viene qua?
Proprio in quel momento, Keira si gira, e si rannicchia vicino a me, poggiando la testa vicino il mio petto, e col braccio destro mi stringe. Di sicuro mi ha scambiato per un cuscino.
-Marco smettila di fare rumore..- sussurra, con gli occhi chiusi e la bocca impastata.
-Scusa... Ora la smetto-
Poso il cellulare sul comodino, lo risponderó dopo.  
Con la mano sinistra -visto che la destra è bloccata, sotto il peso di Keira- le accarezzo la guancia, spostando dal viso, varie ciocche più corte.
Col pollice delineo il contorno delle sue labbra mordide, e le lascio un bacio sulla fronte.
Chiudo gli occhi, e finalmente,  riesco a prendere sonno.

-Marco..pss..Marco-
-Oi Marco..-
Apro lentamente gli occhi, e metto a fuoco, è Keira.
-Che c'è?- sussurro.
-C'è qualcuno sotto al palazzo, sta urlando, e sento delle voci... Ho paura- dice,rannicchiandosi ancora piú vicina a me. Giuro, se ogni volta che ha paura si sistema sempre più vicina a me, cercheró di farla spaventare ogni giorno, ogni minuto.
Farò di tutto per tenerla sempre vicina a me.
-Non ti preoccupare, qui ci sono io- dico, godendomi quel momento. Mi sistemo meglio vicino a lei, piego le gambe e cerco di farmi piccolo piccolo, giusto per starle il più possibile vicino.
L'abbraccio e la stringo a me.
Chiude gli occhi, e appoggia la fronte sul mio petto.
Sento il suo respiro sulla mia pelle farsi regolare e profondo, si è addormentata fra mie braccia. Forse, ho trovato il paradiso, forse, ho trovato il mio posto.
Le urla iniziano a cessare, Fabio e non so chi altro, si sono rassegnati, e finalmente, riesco ad addormentarmi.

La sveglia fastidiosa, e senza interrutore -mia madre- inizia a gracchiare precisa alle 10:00, irrompendo in camera, giá con un diavolo per capello. Questa donna è esaurita a tutte le ore, peró la mattina, è un qualcosa di insopportabile.
-Ogni volta sempre la stessa storia!! Marco me lo devi dire quando Keira viene a dormire qui! Non sapevo niente, e quindi ho detto alla madre -sperando che mi abbia capito- che Keira non era qui. La sta cercando ovunque, è disperata!-
-Mammaa zittaa- rispondo, invitandola ad uscire.
-Ahh!!- urla, esasperata, uscendo dalla camera sbattendo la porta.
-Keira..- sussurro vicino al suo orecchio. La sento mugugnare, e lentamente, apre gli occhi, prima uno e poi l'altro, cercando di abituarsi alla luce.
Sono verdi, scuri e profondi.
-Buongiorno my friend- risponde lei, con quel suo accento inglese che ancora si sente.
Si alza, si stiracchia per bene, e inizia a girare per la stanza cercando le sue cose.
Permettendo a me, di guardarla. I pantaloncini e la cannottiera, mi permettono di osservare la sua pelle bianca, candida, tipicamente londinese, quasi porcellana.
-Hai veduto la mia maglia?-
-Visto Keira, si dice visto- rispondo ridacchiando, alzandomi per aiutarla a trovare le sue cose.
-Sisi, vabbe, è lo stesso-
Pian piano troviamo tutte le sue cose, e va in bagno a cambiarsi. Dando anche a me il tempo di sistemarmi.
Dopo vestiti scendiamo a fare colazione, e troviamo mia madre, intenta a discutere con la madre di Keira.
-Signora Evans, davvero è così, io non lo sapevo, l'ho scoperto adesso! ..E come mai? ..E perchè adesso sono andata a controllare.. Si signora Evans.. Ho detto di no! Sisi.. Bye!- mia madre attacca il telefono e sbuffa, guardando male a Keira.
-Tesoro mio, ma ti costa tanto avvisare your mum la sera? Dirle dove vai a dormire, che fai, se torni a casa o no?- chiede esasperata a Keira, passandosi una mano fra i lunghi capelli neri, come i miei.
-Mi sono dimenticata..- risponde flebilmente Keira, nascondendosi dietro di me.
-E vabbene, non fa niente... Dai forza, ora fate colazione-
Ci ingozziamo di latte freddo e gocciole, un must da quando Keira ha iniziato a dormire da me. Altro che uova strapazzate, le gocciole sono le migliori.
-Ancora un po'?- le chiedo, notando che ha finito il latte.
Lei annuisce, e inzuppa un altro biscotto.
Beviamo quasi tre tazze ciascuno, e pieni, risaliamo in camera mia.
Io mi getto sul letto, e accendo la tv, mentre vedo che Keira, è all'impiedi, fra le dita, stringe il suo nokia.. Cazzo i messaggi! Mi sono dimenticato di cancellarli.
-Marco.. Ma.. Ma che significa?- chiede, guardandomi stupita, corrugando la fronte.
-Keira io..-
-É meglio che io vado via- dice, prendendo la sua borsa, dandomi le spalle. Sta scappando.
Non perdo tempo a correggerle la grammatica, mi alzo e l'afferro per il polso.
-Perchè non mi hai detto di Fabio?-
-Te lo avrei detto quando la storia sarebbe diventata piú seria, ci sto solo uscendo..-
-Ma ci sei andata a letto- pronuncio l'ultima parola con un senso di vomito in gola.  
Immaginare Keira fra le braccia di un altro, è una cosa bruttissima. Ma doverlo dire a voce, ancora di più.
Per la mia risposta lei rimane di sasso, pietrificata.
-Non volevo che succedesse così in fretta, ma è capitato..-
-Non sarebbe proprio dovuto capitare, è questo il punto-
Lascio la presa, non voglio farle male.
Come potrei, visto che la amo?
Mi vado a sedere sul letto, e con i gomiti sulle ginocchia, appoggio la fronte sulle mani.
Lei mi viene vicino, e prendendomi per mano, mi fa alzare.
-I'm sorry...- sussurra, abbracciandomi. Poggia la testa sul mio petto, e mi stringe, togliendomi il respiro.
-Marco ti prego, non ti innamorare di me, non voglio perdere il mio migliore amico-
Troppo tardi, ormai.
Contraccambio l'abbraccio: meglio sfruttare a pieno questo momento.
-Da quanto?- chiede lei, all'improvviso.
-Da quanto cosa?-
Lei si stacca, e alzando il mento quel poco che serve per guardarmi negli occhi, continua. -Da quanto tu sei, tu provi qualcosa per me?-
Oh Keira, da tantissimo ormai.
Da quando mi sono accorto della bellezza dei tuoi occhi verdi, profondi, sinceri.
La tua risata cristallina e il tuo menefreghismo.
Il tuo mandare a fanculo chiunque osi prenderti in giro per il tuo accento o per i tuoi errori grammaticali.
Per il tuo carattere, e da quando ho scoperto che il profumo della tua pelle, è un qualcosa di meraviglioso, per non parlare del fisico.
-Da un bel po'..-
-Credi che potremo continuare ad essere amici?-
-Non credo di poter resistere ancora. É da più di un anno che mi piaci, Keira- rispondo, avvicinandomi di nuovo a lei.
Vedo nei suoi occhi la paura di quella vicinanza, si sente in trappola.
Non vuole che le stia così vicino, e la cosa mi uccide.
Nel giro di minuti, ho rovinato tutto. Adesso mi teme, adesso si vergogna.
Adesso per lei sarà strano abbracciarmi, baciarmi sulla guancia.
Non troverà più conforto fra le mie braccia e nel mio letto.
Adesso, la nostra quotidianità, tutte quelle piccole cose, le sembreranno fuori posto, sbagliate, inopportune.  Compreso me.
-É un no?- risponde lei, guardandomi dritto negli occhi. Vedo che hanno iniziato ad inumidirsi, cazzo.
Keira ti prego, non piangere.
-No- l'abbraccio all'improvviso, e sul mio petto, scoppia a piangere.
La stringo con le braccia intorno al collo, e lei con forza, stringe il tessuto della mia maglia.
-Keira non è colpa tua-
-Really?-
-Sure-
Allento leggermente la presa, in modo da poter alzare leggermente il suo viso, voglio guardarla negli occhi.
Con i pollici, faccio sparire le lacrime dalle sue guancie, e lei, torna a sorridere.
-Però non ti posso assicurare niente..-
-In che senso?-
-Nel senso che non mi arrenderò. Ti avrò e sarai mia, mia per sempre.
Prima o poi ce la farò, spero solo che il "poi" non arrivi troppo tardi. Ti ruberò a Fabio, e da tutti quelli che ci proveranno con te, e alla fine, io e te, diventeremo un "Noi"- non ho idea da dove mi siano uscite queste parole, forse dalla parte più segreta e profonda della mia anima, la parte più vera e sincera dei miei sentimenti.
Lei sfodera un sorriso stupendo, e gli occhi le brillano.
-Devi riuscirci prima di Fabio, prima che mi inizi a piacere sul serio.  Prima che io vada a Londra per le vacanza estive. Hai dodici giorni di tempo-
-A partire da adesso?-
-Da adesso- risponde lei, con quel solito sorriso malizioso sulle labbra.
Che la sfida abbia inizio.



_ArwenKjoy_'s pov.
Prima One Shot, scritta all'improvviso. Ideata, all'improvviso.
Beh, ho immaginato cosa potrebbe accadere, se un Lui, si innamorasse della sua migliore amica. Di sicuro è un Lui determinato, quindi, farà di tutto per ottenere ciò che vuole. E una Lei, che anche se da poco sta uscendo con un ragazzo, non rinuncia alle attenzioni di Marco, e anzi, fa nascere questa sfida!
Avevo anche pensato di continuarla, di farla diventare una storia, ma non so, boh!
Voi che dite?
Fatemi sapere con una recensione! :3

Alla prossima, Arwenkjoy_

  
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