L'immagine di questa bambina , di questi colori sul rosa e sul pesca si sono fatti strada così nella mia testa...ho visto quelle bambine che sciamavano nel camerino dopo la lezione di danza, tutte ridenti, con le scarpine e i body rosa, così piccole e tenere...era un immagine troppo dolce. DOVEVO scriverci qualcosa. e così...è uscito questo. non mi aspetto che ne capiate il significato perchè quasi non lo capisco neanche io^^ ma almeno speriamo che vi lasci quella sensazione mielosa che ho provato nello scriverla.
La bimba apre
cautamente la porta e si guarda attorno con fare circospetto.
Nessuno.
Stringe più
forte l’oggetto sotto il maglione e s’infila nella stanzetta chiudendosi in
fretta la porta dietro alle spalle. Con una corsetta eccitata si accovaccia sul
pavimento scostando con i piedini i giocattoli. Glielo dico sempre che è troppo
disordinata.
Poi, sempre
guardinga caccia lentamente il sacchetto rosa da sotto il maglione e lo poggia a
terra, davanti a lei. Guarda a lungo il raso lucido del sacchetto, la rosellina
ricamata in un angolo…
Così…bella.
Si siede sulle ginocchia in posizione
eretta e si sistema i corti capelli chiari dietro le orecchie.
È un momento
importante.
Le scappa un risolino eccitato ma subito
si tappa la bocca con la manina paffuta. Con dita tremanti slaccia il nastro che
chiude la bustina e… quasi trattiene il respiro appena racchiude le manine
intorno a quella nuvola di tulle.
La stringe forte, quasi che possa sfuggirle.
Sembra
zucchero filato.
Con il tutù
stretto al petto corre davanti lo specchio e guarda con quegli occhi luminosi il
suo riflesso. Piega un po’ la testa con le labbra piegate in un sorrisetto
sghembo, come se il suo stesso riflesso la facesse ridere. In effetti è
piuttosto divertente l’idea di una bambina uguale a te dall’altra parte.
Ride lei, come
se mi avesse sentito, pavoneggiandosi davanti allo specchio con il suo nuovo
vestito. Spalanca gli occhioni, sorpresa della bellezza di quella bambina.
Quell’altra.
Che bel
vestito che ha…tutto rosa!
Muove i
piedini davanti allo specchio e alza le braccia a corona, come le ballerine.
Sotto la nuvola di tulle che le copre il volto sento ancora la sua risata. Ride
sempre, il mio piccolo
corcontento.
Poi, forse
stanca, poggia il tutù per terra. Lo guarda ancora per un attimo ammirata poi
scuote la testa e corre via dalla stanza ridendo. Corre sempre. Insegue la vita.
Non vuole sprecare neanche un po’ di quel dono prezioso.
Io non ho più
bisogno di correre, è lei il mio dono prezioso.
Sorrido.
Socchiudo
l’anta e ritorno alla mia posizione nell’armadio, incespicando tra una manica
azzurrina e una sciarpa a pois.
Piaciuta? non so forse la continuerò...farò una sorta di raccolta ogni volta su colori e su temi diversi...dipende da come recensite questo mio piccolo lavoretto^^ bacini
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