-Un altro cocktail per favore- ordinò la ragazza al barista dopo l'ennesimo cocktail, si presupponeva visti i bicchieri vuoti davanti a lei.

Finito l'ultimo cocktail pagò e uscì barcollando.

Avevo visto tutto ma non feci nulla, non era affar mio. Giusto? Cosa me ne può importare se una ragazza si ubriaca, se ne ubriacano tante.. Una più, una meno.

-Cinque birre- ordinai, mi seguirono i miei quattro migliori amici e poi delle ragazze iniziarono a urlare e dovettimo uscire. Siamo famosi, veniamo riconosciuti dappertutto.

La mattina seguente stavo camminando per le strade di Bradford e mi sembrò di vedere di nuovo quella ragazza.

La vidi inciampare e corsi subito da lei preoccupato -Va tutto bene?- chiesi rispettosamente, lei in tutta risposta si scrollò da me e sbuffò -Fregatene!-

Non poteva essere, dai son famoso! O è una hater o non mi conosce.. Spero proprio la seconda così posso essere me stesso davvero e essere sicuro che lei non abbia pregiudizi su di me.

Cercò di tirarsi su ma cadde di nuovo -Vuoi una mano?- chiesi accovacciandomi a lei, si scrollò per la seconda volta -No, faccio da sola- e riprovò a tirarsi su ma ricadde.

-Cazzo questa caviglia..- disse tra se e se mentre se la toccava, forse era slogata.

-Fa male?- dissi poggiandole una mano sulla spalla e una sulla caviglia, sbuffò di nuovo -Ma che palle che sei.. che cazzo vuoi?-

-Aiutarti- risposi cercando di aiutarla

-Riesco da sola- si alzò e si incamminò ma ricadde per colpa della caviglia, mi affrettai da lei e la presi tra le braccia -Ma che fai???- urlò così risposi serio -Non me ne frega un bel niente di quello che vuoi, ti sei fatta male e devo aiutarti anche contro la tua volontà-

Mi guardò stupita e dopo tre o quattro volte che si mosse di nuovo sbraitando, si accoccolò al mio petto e si lasciò portare; arrivammo a casa mia e la posai nel giardino sul retro sul gradino della veranda -Aspetta qui- le dissi sorridendole e lei sorrise di conseguenza.

Entrai e trovai la cassetta del prontosoccorso, uscìì e le toccai la caviglia piano -Fa male ancora?- chiesi e balbettò -Un-- p-p-pochino-

-Ti aiuto io- risposi e poi le toccai la caviglia -Qui fa male?- annuì e le misi un po' di analgesico poi gliela fasciai mentre lei ogni tanto urlava qualche -Ahia- e rideva così come ridevo io dicendole -Stai ferma però-

Finii di fasciarle la caviglia e mi sedetti vicino a lei -Ecco fatto, adesso dovrebbe andare meglio spero..-

-Perchè?- mi guardò negli occhi

-Beh.. Perchè è fasciata e..- ma mi interruppe subito -Nono, perchè mi hai aiutato?-

-Perchè avevi bisogno d'aiuto e ne hai bisogno tutt'ora-

-Non è vero- disse girandosi dall'altra parte.

"E riecco la scontrosa che era sparita, diavolo!" pensai -Si, non devi ubriacarti- le dissi girandole la testa e appoggiandola al mio petto.

-Chi sei per dirmi questo?- chiese

-Piacere Zayn- e le porsi la mano -Kate- rispose stringendola e continuò -Mi hai visto ieri sera allora?-

-Ehm.. si- risposi sistemandomi i capelli

Guardò frettolosamente il cellulare e si volle alzare rispondendo velocemente -Scusami, è ora che io vada.. è tardi- e si alzò ma si attaccò subito alla parete

-Non riesci neanche a camminare- e mi alzai andando accanto a lei, la presi tra le braccia e uscimmo, mi disse dove andare e la lasciai davanti a casa.

-Grazie- rispose arrossendo e cercò di chiudere la porta ma la bloccai -Kate?- si girò

-Vediamoci ancora ti prego-

-Non sono adatta a te- mi rispose freddamente

-Kate, sei perfetta per me. Solo un'altra volta e poi basta. Solo una-

Annuì e le lasciai chiudere la porta. Il giorno dopo ci vedemmo, la andai a prendere sottocasa e la portai al parco, ridemmo tutto il giorno e a fine giornata guardammo il tramonto, mi avvicinai a lei e lei volutamente, penso, si avvicinò alle mie labbra e ci baciammo per la prima volta.

-Forse mi sto innamorando di te- disse staccandosi dalle mie labbra -Ma chi sei veramente?-

-Tutto ciò che vuoi, Zayn Malik-

-Non è nuovo questo nome- disse appoggiando la testa sul mio petto e guardandomi

-Faccio parte di una band famosa.. One Direction- mi arresi aspettando le conseguenze peggiori ma non avvenne nulla di tutto ciò.

-Non voglio dividerti con nessuna però- e ci ribaciammo.

Dopo quell'uscita ce ne fu un'altra e un'atra ancora e un'altra ancora e un'altra ancora e un'altra ancora..