Una lacrima scivolò sulla sua guancia andando a posarsi sulle labbra. Inconsciamente pensai a quanto fosse fortunata per aver tastato la morbidezza della sua bocca come avevo fatto io poco prima.
Non l’avevo mai visto così fragile.
[...]
Le mie braccia si mossero da sole, anche se in ritardo, e l’avvolsero in un abbraccio. Uno di quelli che ti fanno sciogliere il cuore per la dolcezza, uno di quelli profondi di cui si sente la piena necessità. Uno di quelli sbagliati, ma che in quel momento ti sembrano tremendamente giusti e perfetti.
E al mio cuore prese un colpo quando lo sentii tirare su dal naso, perché sulla mia spalla lui, ora, stava piangendo in silenzio. Lacrime che avrebbe dovuto versare in molti altri momenti, ma che solo ora aveva avuto il coraggio di far uscire. E questo mi faceva capire quanto fossi realmente importante per lui. E per un attimo mi sentii come se fossimo ancora dei bambini.