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Autore: VahalaSly    29/07/2013    5 recensioni
Paralizzata dal terrore, ascolto impotente il battito sempre più accelerato del mio cuore. Possibile che me lo sia immaginato? No. Il suono era ben chiaro. C'è qualcuno nella stanza.
Genere: Horror, Suspence, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
Apro lentamente gli occhi, il suono della vecchia sveglia sul mio comodino che scandisce fastidiosamente i secondi che passano.
Ascolto il lento respiro di Luca alle mie spalle, che dorme pesantemente come suo solito.
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
Ricordo che mi sono addormentata verso le 18:00, un feroce mal di testa che mi ha impedito di concentrarmi sui documenti che avrei dovuto compilare.
Avevo deciso di riposare un paio d'ore prima di rimettermi al lavoro, ma evidentemente ho dormito molto di più. 
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
Sento le palpebre farsi nuovamente pesanti e lentamente scivolo nel torpore, accompagnata dal leggero russare del mio compagno.
A differenza di molti, trovo quel suono incredibilmente rilassante. Non come il seccante ticchettio dell'orologio.
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
Il cellulare vibra improvvisamente, facendomi sobbalzare. Lo afferro assonnata, cercando di sbloccarlo.
Quando finalmente ci riesco, ci vuole un po' perché i miei occhi si abituino al forte bagliore dello schermo.
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
C'è un nuovo messaggio. Clicco velocemente su leggi, sperando che non sia qualcosa di urgente. Tutto quello che voglio è rimettermi a dormire.
“Scusa il ritardo, incidente sulla A4. Arrivo per le 10. Come segno di pace ho preso cinese. Aspettami alzata, ho anche un'altra sorpresa ;) Luca”
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
Impiego qualche secondo a capire il messaggio. Luca. Luca è bloccato sulla A4. Luca non è in casa. 
Eppure il rumore del suo respiro mi giunge chiaro alle orecchie. 
Con un brivido, mi rendo conto che mi giungeva. Ora attorno a me c'è completo silenzio, fatta eccezione per il ticchettio della sveglia.
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
Paralizzata dal terrore, ascolto impotente il battito sempre più accelerato del mio cuore. Possibile che me lo sia immaginato? No. Il suono era ben chiaro. C'è qualcuno nella stanza. 
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
Il silenzio è opprimente. La stanza mi sembra improvvisamente ghiacciata. Sposto la mano tremante sull'interruttore della luce, ma questa non si accende. Nella penombra, mi sembra di vedere qualcosa muoversi.
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
Mi alzo di scatto, decisa a lasciare la camera da letto. Afferro il cellulare e, tremando, compongo il numero di Luca. 
All'improvviso sento di nuovo quel respiro, questa volta incredibilmente vicino. Il cellulare mi cade di mano. Mi giro di scatto, ma dietro di me non vi è nessuno. Non riesco a trattenere un singhiozzo. 
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
Voglio uscire da quella stanza. Lascio il cellulare a terra, troppo spaventata per raccoglierlo. Velocemente corro verso la porta, inciampando su qualcosa. 
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
Sono sdraiata a terra e lo sento. Sento il respiro pesante accanto al mio orecchio. Lo sento sfiorarmi il collo.
Il mio urlo squarcia il silenzio della casa.
Tic-tac. Tic-tac. Tic-tac. 
  
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