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Autore: __avatar__    29/07/2013    2 recensioni
Questo è il seguito di "Non sei solo".
Uno nuovo pericolo minaccia la terra e i nostri Vendicatori, ma si alleeranno con una vecchia squadra
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Sorpresa, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati un paio di giorni dalla scherzo di Tony e altri tre bambini troppo cresciuti. Vennero incaricati di riportare alla normalità le tute, e dovettero prendere parte alle lezioni di Xavier sulla fisica. Non serve dire che l’unico in grado di restare sveglio fu Tony, gli altri tre dopo quindici minuti erano già da Morfeo.
Arrivò finalmente sabato, il giorno più desiderato di tutta la settimana. Durante tutto il giorno il gruppo poté prendere una pausa dalla settimana infernale appena passata. Tempesta, Colosso e Clint erano nell’Hangar a controllare l’aereo, Sam in cortile con Richards e stavano facendo qualche altro allenamento. Altri erano sparsi per la scuola, Tony nello studio con Xavier e Freccia Nera (dal problema con la tuta non aveva più fatto battutine a Tony), mentre altri erano in salotto a guardare un film. Loki, Ben, Johnny e Steve erano spaparanzati sui vari divani e poltrone a mangiare caramelle e bere coca-cola; verso metà dal film la porta del salotto si aprì e entrarono alcuni studenti, i quali si bloccarono quando videro li gli uomini.

<< Oh scusate, non sapevamo che c’era qualcuno. >> iniziò a parlare una ragazza. Loki la guardò pensando che l’aveva già vista, o meglio aveva visto tutti quei ragazzi, ma lei gli era rimasta impressa. Poi ricordò.

<< Te sei Hayleen, giusto? Sai maneggiare il fuoco. >> ricordando il giorno in cui l’aveva vista in giardino

<< Si esatto. >> rispose quella arrossendo perché il dio si era ricordato di lei. Steve poi invitò tutti a partecipare alla visione del film, durante il quale la ragazza continuava a fissare il moro ad intervalli regolari.
Quando finì, Steve si alzò e prese a conoscere i vari ragazzi. Uno, che probabilmente era il più giovane nel gruppo data l’altezza e il viso, aveva la supervelocità e sputava acido in modalità attacco. Una ragazza controllava gli elementi della terra, dal far crescere gli alberi a intrappolarti in cespuglio di rose con spine affilatissime. Poi Hayleen chiese, da quando il gruppo era arrivato alla scuola voleva fare quella domanda

<< Ma è vero che te ti trasformi in un gigante di ghiaccio? >> rivolta a Loki, il quale la guardò sorpreso

<< Come fai a saperlo? >> puntando le iridi verde smeraldo addosso alla ragazzina

<< Oh ecco, il professore ci aveva parlato di voi. Da quel problema a New York, e io mi sono documentata su di voi. Sono affascinata dalla mitologia norrena. >> parlò quella diventando ancora più rossa. 

<< Dai Loki, fai vedere. Non capita tutti i giorni di incontrare un gigante puffo. >> scherzò Johnny. Il dio si girò a guardarlo fulminandolo con lo sguardo, poi prese a trasformarsi. Sui volti dei giovani mutanti si dipinse un’espressione di incredulità e sorpresa.

<< Non è l’unico gigante del gruppo. >> aggiunse Ben

<< Non sei l’unico? >> domandò il ragazzo superveloce 

<< Sono l’unico di ghiaccio, ma c’è una ragazza che è di fuoco. >> rispose Loki tornando normale

<< Ah giusto la ragazza che ho visto in cortile. >> disse Hayleen, ricordando il giorno in cortile quando Sam aveva tirato un pugno infuocato a Clint.

<< Bene, eccola qui. Il gioco si fa più interessante. >> esclamò Johnny quando Sam, Reed e Susan, che li aveva raggiunti poco prima, entrarono in salotto. La bruna guardo Storm con l’espressione di domanda

<< Come scusa? Che gioco? >>

<< Vedi, i ragazzi qui ci hanno mostrato i loro poteri – iniziò la torcia, prima che qualcuno potesse fermarlo – e la giovane Hayleen ha chiesto a Loki di trasformarsi, perché affascinata dal dio tuo ragazzo. >>

<< Ma davvero? >> rispose quella, lanciando una rapida occhiata alla mutante

<< E’ vero che sei un gigante anche te? >> domandò un ragazzino. Sam lo guardò curiosa di sapere come faceva a saperlo

<< Ben ha avuto la brillante idea di dire che c’era un secondo gigante, poi i ragazzi ci sono arrivati. >> disse velocemente Steve., che sperava di far cadere così il discorso. Sfortunatamente Loki parlò

<< Sai, potresti veramente allenarti con Hayleen. Siete entrambe capaci di maneggiare il fuoco. >> Loki parlò guardando Sam

<< No grazie. Non voglio la vita di una ragazzina sulla coscienza. >> rispose la bruna lanciando un’occhiata ad Hayleen.

<< Come scusa? – sbottò la ragazzina indignata per il modo in cui si era rivolta Sam – Io sono brava, e non mi farei mettere sotto. >> Sam la studiò per un attimo, poi con un’alzata di spalle disse

<< A tuo rischio e pericolo. Lanciami una palla di fuoco. >> parlò, mettendosi le mani davanti al viso come a formare un specie di scudo.
Hayleen la guardò, con una luce di sfida negli occhi. Poi l’espressione cambiò assumendo concentrazione. Sulla mano le si creò una palla di fuoco, restò immobile per qualche minuto poi la lanciò a Sam. Appena quella stava per raggiungere la bruna, le braccia di Sam presero fuoco e risucchiarono la palla lanciatagli da Hayleen. La ragazza era sbalordita. Non aveva mai sbagliato.

<< Mi spiace. Sarà per la prossima volta. >> enunciò Sam, con finto tono dispiaciuto. Poi si girò a guardare gli altri, a parte Redd, erano tutti con la bocca aperta per quello che aveva fatto.

<< Da quando sei un’aspirafuoco? >> chiese Johnny. Sam lo guardò, scuotendo la testa per la battuta, ma poi pensando un attimo rispose

<< Da dieci minuti più o meno. Adesso andiamo, eravamo venuti a chiamarvi. >>

<< Il professore ci aspetta urgentemente nel suo ufficio. >> concluse Susan avviandosi verso la porta e aprirla. Tutti seguirono la donna, diventati seri per il tono che aveva usato. Sam raggiunse la porta e girandosi vide Loki dare un oggetto di ghiaccio a Hayleen, per poi girarsi e raggiungere la ragazza.

Nell’ufficio ad attenderli c’erano già tutti, Clint con qualche macchia di grasso di motore in faccia e sulle mani. Quando venne chiusa la porta, notarono che nell’aria c’era tensione. Infatti Xavier disse, in tono grave

<< Ho avvertito un problema. Credo siano ancora gli Skrulls, ma conviene che andiate a controllare. – iniziò, guardando poi ognuno di loro – Convengo che vada una squadra di perlustrazione, quelli che rimarranno qui saranno pronti con il secondo Jet, per ogni evenienza. >> e concludendo diede parola a Tony

<< La squadra che deve andare ad Atlantic City sarà composta da Clint, Sam, Loki e me per i vendicatori. Ben e Reed, Namor, Colosso e Tempesta. Voi altri interverrete solo in caso di bisogno, vi conviene avvertire anche lo SHIELD, se le cose si mettono male. >>e così dicendo uscirono dallo studio e si incamminarono verso l’Hangar. Si misero le tute modificate e presero le armi. Prima che salirono a bordo Clint venne preso in disparte da Nat che lo abbracciò

<< Vedi di stare attento, e tornare tutto intero. Altrimenti ti faccio dormire in corridoio. >> Clint rise, diede un leggero bacio alla ragazza e confermò

<< Tornerò tutto intero. Il corridoio è scomodo, e sarei un ottimo bersaglio per Loki e Tony. >>
Anche Susan e Johnny stavano parlando con Ben e Reed, mentre Bruce e Steve si avvicinarono e Tony, Loki e Sam augurando loro buona fortuna. Una volta a bordo, Occhio di Falco e Tempesta si sedettero ai comandi del Jet, mentre gli altri si sedettero ai vari sedili e allacciarono le cinture. Venne aperto il portellone dell’Hangar e il jet decollò.
Il volo con quel tipo di velivolo durò pochissimo, era molto più veloce dei normali aerei. E molto più moderno.

<< Ma è militare questo aereo? >> domandò Tony dal suo posto

<< Il nostro amico Hank McCoy ci ha dato una mano a costruirlo, e dato che sta al governo, in un certo senso si, è militare. E’ simile al suo primo prototipo.- rispose Tempesta toccando dei pulsanti – Preparatevi, tra venti minuti saremo ad Atlantic City. >>

<< Forse ci conviene atterrare in un posto isolato, o trovare un modo per non farci vedere. >> optò Clint. L’ultima cosa che voleva fare era scatenare il panico

<< Non c’è problema. Vedi quel pulsante giallo? Vicino alla cloche? Premilo. >> disse Tempesta indicando un bottoncino giallo. Non successe nulla, all’interno; esternamente il jet era diventato invisibile, così da non essere visti e passare sulla cittadina indisturbati.

Atterrarono in una zona industriale, dove alcuni capannoni erano molto vecchi e abbandonati da anni. Il terreno era cosparso di pozzanghere, bidoni di rifiuti chimici lasciati sul ciglio della strada insieme a macchine mezze bruciate e sfasciate. Quando tutti scesero, Tony fece passare vari aggeggi, degli auricolari trasparenti. Subito sentirono la voce di Xavier che diceva

<< Ottimo ragazzi, quella è la zona giusta. Non so bene in quale edificio siano, quindi prestate la massima attenzione. Se avete bisogno contattateci. >> e così chiuse la comunicazione. Presero a camminare, Sam e Loki trasformati in giganti, poi Tony raggiunse la ragazza e le porse una cosa

<< Tieni. L’ho modificato, ho aggiunto le frequenze di questi auricolari. E i dati di tutti gli altri. >> e le porse il suo localizzatore. Sam lo prese e lo indossò subito accendendolo, vari numeri e scritte comparvero sullo schermino, appena disse il nome di uno dei compagni, apparvero i battiti cardiaci, la pressione del sangue e che era in perfetta forma

<< Fortuna che questa volta l’ho portato. >> commentò Tony, lanciando un’occhiata a Clint, il quale gli fece un gestaccio.

<< Basta ragazzi. Occhi e orecchie ben aperti. >> li spronò Tempesta, mettendo a tacere Tony, che voleva rispondere alla spia
Camminarono per i vari vicoli per un bel po’ di tempo, notando che erano pressoché tutti uguali. Ogni tanto trovavano una traccia di vita come gatti o cani randagi, ma appena si avvicinavano quelli scappavano.
Era ormai pomeriggio inoltrato quando entrarono in un nuovo vicolo e si fermarono per prendere fiato a riposare qualche minuto.

<< Ma siamo sicuri che sono in questa città ? >> iniziò a parlare Clint, quando una finestra del capannone di fronte a loro scoppiò e vennero risucchiati all’interno, come da un gigantesco aspirapolvere. Atterrarono su una superficie dura e fredda. L’interno era semi buio, con catene che pendevano dal soffitto e alcune lampade al neon erano a terra completamente rotte.

<< Ottimo scenario da film horror. >> parlò Tony, l’unico a non essere caduto a terra grazie a sui propulsori.

<< Dobbiamo uscire subito da qui. Stark fai un po’ di luce per favore. >> disse Tempesta. In quel momento Tony fece più luce, ma constatò che fu una cattiva idea. Davanti a loro c’erano soppalchi di metallo alti almeno quattro metri, sopra i quali c’erano almeno trenta Skrulls. Loki capì che erano loro perché quelli fecero scattare le loro lunghe lingue biforcute.

<< Direi che possiamo uscire adesso. >> Tony parlò avviandosi verso la finestra rotta, ma venne fermato da un alieno che gli afferrò una gamba con la lingua lunga.

Il genio si girò per metà e mozzo quella cosa viscida con uno dei razzi. Brutto sbaglio, quelli non aspettavano altro, attaccarono in contemporanea. ma quello che non si aspettarono fu che gli alieni fecero scoppiare delle bombe fumogene, facendo alzare un muro di fumo verde intenso. In quel modo era difficile capire chi fosse nemico o amico, così Tony diede l’odine di non attaccare per nessuno motivo, si alzò in volo e fece esplodere le finestre rimaste ancora integre, così da far uscire più in fretta il fumo.
Una volta che la visibilità tornò nella norma, degli alieni non c’era più traccia. Sam che aveva il dispositivo si fece avanti e controllò le varie impalcature e travi sul soffitto, ma di loro niente. Così spense il dispositivo e disse che era un falso attacco, probabilmente per studiarli. Attero ancora un po’ prima di uscire e tornare al jet; Tempesta si mise in contatto con Xavier e raccontò l’accaduto, il quale comunicò che non sentiva forme di vita ostili nei paraggi e che era molto preoccupato per quanto era accaduto, disse loro di tornare immediatamente alla scuola, e stare attenti che nessuno li seguisse.
Tony riuscì ad aprire il portellone principale dell’edificio, così da far uscire senza problemi i compagni. Ripercorsero quel labirinto di vicoli fino a tornare al jet. Quando scese la rampa iniziarono a salirla, tutti tranne Loki, il quale rimase bloccato a terra fissando il velivolo. Tony e Clint fissandolo dissero

<< Ehi vedi di darti una mossa. Dai che ci staranno aspettando una montagna di muffin al cioccolato. >> il moro sembrò riprendersi, e salendo guardò torvo i due e disse con uno strano tono di voce, come arrabbiato

<< Mangiateveli voi. >> e si sedette verso il fondo, lontano da tutti. La spia e il genio si fissarono increduli.

<< Sam -  chiamo Clint – mi sa che quel fumo verde ha fatto male al tuo ragazzo. Ci ha risposto di merda. >>

<< Già, nessuno sano di mente rifiuta i muffin di Steve. >> constatò Tony

<< Va bene, quando arriviamo a alla X Mason gli parlerò. Adesso sediamoci, e Clint, Tempesta ha chiesto di te. >> concluse la mora, che una volta seduta, si girò a guardare il fidanzato che stava fissando fuori dal finestrino imbronciato. 


 

Angolo autrice
Va bene, in questo capitolo c'è un po' di azione,
non volevo farvi leggere sempre capitoli dove non succedeva niente.
Spero vi piaccia :)
Buona lettura :)

 
  
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