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Autore: Arky    07/02/2008    0 recensioni
Mily era una ragazza sedicenne, capelli corti, lisci e occhi neri come la pece. Era una ragazza apparentemente normale...sì...tranne che per un piccolo particolare: era una ladra. Non una ladra di quelle pericolose, semplicemente una ragazza che ruba qualcosina di utile per la vita quotindiana e di non troppo appariscente da vendere al mercato per guadagnarsi un pò di quattrini.
Modificata la presentazione...spero possa attirare più gente dato che l'altra faceva schifo anche a me...
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E’ tempo di parlare

La sera scese per la cena e trovo Lerella con un coltello puntato alla gola.
Estrasse di fretta il suo pugnale e si mise tra Lerella e il ceffo mascherato.
-Abbassa quel coltello-disse con voce calma.
-Se no che mi fai?-disse l’altro.
Mily gli puntò il pugnale alla gola.
-Giuro che lo faccio se non abbassi quel coltello-disse Mily.
Il ceffo lo abbassò.
Mily lo prese per la casacca.
-Che sei venuto a fare qui? Rispondi- gridò, sempre con il pugnale alla gola del ceffo.
-Mi manda il re- disse il ceffo.
Mily lo lasciò.
-Il re, riporta il pugnale a suo figlio e non farti più vedere-
Così gli ridiede il pugnale e attese che uscisse dalla locanda.
-Lerella, come stai? Sei ferita?- chiese la ragazza preoccupata.
-No sto bene. Grazie!-
-Figurati. Che voleva quello?-
-Non so, diceva qualcosa su di una ladra. Credo parlasse di te-
-Capisco, credo che una chiacchierata con il principe non mi faccia male, torno prima possibile-
E prima che Lerella potesse dire niente, scappò via.
Arrivò correndo davanti al palazzo del re, le voci dicevano che la stanza del principe fosse affacciata sul mare, quella più in alto.
Questa volta le conveniva ascoltare le voci, così fece appello al suo coraggio e iniziò a intrufolarsi nel palazzo del re.
Incontrò poche sentinelle e si nascose bene.
Arrivata alla stanza del principe bussò, questo aprì e si ritrovò Mily di fronte senza cappuccio.
-Chi sei e che vuoi?- disse il principe.
Mily lo spinse dentro e bloccò la porta.
-Voglio solo parlare- disse Mily calma.
Il principe non disse niente.
-Mi chiamo Mily e sono, ehm, quella di oggi, al mercato-
-Ecco dove ti avevo visto, guar…-
Ma non finì la frase che Mily gli mise una mano alla bocca.
-Aspetta, cinque minuti e poi non mi rivedrai mai più-
Il principe annuì con la testa e Mily lo liberò.
-Bene, tuo padre oggi ha mandato un uomo alla locanda “Attenti al gatto”, che voleva?- chiese la ragazza.
-Cosa? Non ne sapevo niente! Perché?- disse il principe esterrefatto.
-Non so, non ne ho idea, tu hai dato una mia descrizione?- chiese Mily.
-No, non…non avevo intenzione di farlo, solo per un pugnale- disse il principe imbarazzato.
-Oh! Allora gli avrà detto qualcosa qualcuno che mi conosceva e che mi avrà riconosciuto- disse Mily anche lei imbarazzandosi.
-Molto probabilmente, comunque io sono Ceris, il principe- disse il ragazzo.
-Bene, piacere- disse Mily.
-Non capisco perché quell’uomo abbia cacciato il coltello- disse la ragazza.
-Coltello? Forse ho capito!- disse Ceris.
-Cosa?- chiese la giovane.
-In…in questo periodo abbiamo avuto delle notizie sul conte Norton, sa tutto delle nostre mosse e noi non sappiamo come mai, forse mio padre ha creduto che tu non volessi rubarmi il pugnale, ma uccidermi, così non ci sarebbe stato un erede al trono e Norton avrebbe avuto vantaggio. Avrà creduto che tu fossi una spia del conte- disse il principe pensieroso.
-Cosa? Non oserei mai! Io rubo piccoli oggetti e li rivendo per vivere, non ho mai voluto rubare oggetti molto costosi o anche meno uccidere qualcuno- cercò di discolparsi Mily.
-Si, immagino, ma mio padre non lo sa, potrebbe mettere anche una taglia su di te- disse il ragazzo.
-Davvero? Non va bene per niente, io non posso morire, non voglio morire-
-Nessuno vuole morire, ma se non facciamo qualcosa tu morirai e anche presto-
-Parlerò con tuo padre- disse convinta Mily.
-No! Ti farà ammazzare! No! Se ci deve parlare qualcuno, lo farò io!- disse Ceris.
-Mi sono messa nei guai io e io me ne tirerò fuori!- disse la ragazza.
-Non te lo permetterò! Non permetterò che tu muoia per colpa mia!- disse il giovane quasi gridando.
Seguì un lungo istante di silenzio poi Mily sussurrò:
-Come vuoi tu. Grazie di tutto-
E prima che il principe potesse replicare, scomparve nel buio del corridoio.
-Prego, di niente- sussurrò il principe richiudendo la porta, poi ci si appoggiò.
-Mily- sussurrò e andò a dormire.
Tornata alla locanda non disse niente e andò subito a stendersi sul letto.
Lerella la raggiunse.
-Cos’è successo?- chiese la contadina.
-Il principe, io, … non lo so- disse Mily girandosi dalla parte opposta del letto.
-Ti sei innamorata di lui- disse calma Lerella.
-Già- disse Mily con le lacrime agli occhi.
-Perché! Non lo conosco neanche!- disse lei in lacrime.
-Dai, ti sei persa nei suoi bellissimi occhi castani- disse Lerella stuzzicandola.
-Sono verdi-
-A già, va bene su, succede a tutti-
-Innamorarsi di un principe?-
-No, innamorarsi, poi di chi non ha importanza, se è amore vero trionferà, trionfa sempre- disse Lerella con semplicità.
Mily non rispose.
-Va bhe! Io torno giù. Ci sentiamo, Buonanotte-
-Notte- rispose Mily
Lerella sorrise e scese giù.
La mattina dopo Mily scese giù per la colazione e si ritrovò Ceris di fronte.

E rieccomi!!!!!!!!i miei capitoli sono mini, lo so, però non potrei dividerli decentemente in capitoli grandi, comunque recensite in tanti, immagino non ci sia bisogno dire che sono accettate anche critiche negative!!!!!!
Baci da
Arky ssy 4

  
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