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Autore: iniustaverba    29/07/2013    4 recensioni
Camille non guarda mai dove mette i piedi, ama il cinema muto, e ama il rumore delle onde che si sente dal terrazzino di casa loro ad Antibes, le piaceva fumarsi una sigaretta con Luke dopo aver mangiato un piatto di insalata, mentre il sole tramontava e mentre giocavano a burraco.
Una cosa che Camille non sapeva era che Luke la lasciava sempre vincere, a burraco.
Dice sempre a Luke «Pensa quando sulla superficie resteranno soltanto sacchetti di plastica svolazzanti, dei libri con fotografie e ritagli di giornale.»
Ma Luke, non ci aveva mai capito un cazzo, nei discorsi di Camille.
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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(*)

«Se solo anche tu fossi stata di plastica o di un altro materiale stabile non degradabile.»



 

Sott'acqua tutto è tranquillo, non rifletti, pensi solo a nuotare ed ascoltare il rumore del mare e delle onde che si infrangono sulla riva.
Il motore delle barche che passano per andare a pesca, i sassi che si scontrano fra loro, provocando quel fastidioso ticchettio.
«Sembra il rumore di due ossa che si rompono» Camille batte i sassi fra loro e Luke sorride, perché le sembra una bambina, mentre cerca le conchiglie su quegli scogli taglienti, ma a lei non importa, ha i piedi sbucciati.
Il sole batte, picchia forte sulle loro pelli bagnate dall'acqua del mare della Francia, mentre cercano conchiglia da portare a Sidney al loro ritorno, ma Camille è così felice di essere lì ancora, e di avere Luke con lei.
Camille ha i capelli color camomilla, d'inverno diventano rossi quasi e d'autunno s'increspano più del solito, ha le labbra piene di innocenti bugie, le narici del naso piene di salsedine, che le ha fatto passare quella maledetta allergia ai cipressi, tocca la sua borsa di stoffa e sbuffa, perché è impregnata di sale marino, e il contatto le fa
venire la pelle d'oca.

Luke invece ha gli occhi color del mare limpido della Costa Azzurra, e pure nonna Marina gliel'ha detto.
«Hai gli occhi più belli del mondo, caro mio!»
Luke ha gli occhi pieni di Camille, dei suoi capelli dei fiori di camomilla e del suo sorriso da bambina, le narici impregnate di fumo di sigaretta e arance, perché nonno Peter gliene aveva appioppato un intero cesto, che portano nella casa con molta felicità.
Camille è abituata ai geranei sui davanzali fra i vicoli di Antibes, è abituata alle zanzare che la pungono in ogni caso e ha fatto anche l'abitudine ai costanti lividi sulle sue gambe bianche, perché Camille non guarda mai dove mette i piedi, ama il cinema muto, e ama il rumore delle onde che si sente dal terrazzino di casa loro ad Antibes, le piaceva fumarsi una sigaretta con Luke dopo aver mangiato un piatto di insalata, mentre il sole tramontava e mentre giocavano a burraco.
Una cosa che Camille non sapeva era che Luke la lasciava sempre vincere, a burraco.
Dice sempre a Luke «Pensa quando sulla superficie resteranno soltanto sacchetti di plastica svolazzanti, dei libri con fotografie e ritagli di giornale.»
Ma Luke, non ci aveva mai capito un cazzo, nei discorsi di Camille.
Anni ed anni di muri di gomma, barriere di protezione e meccanismi di difesa demoliti, scardinati, spiazzati in 3.38 minuti.
Sul lungomare, le stelle bianche e i bar aperti, il profumo di tulipani e il gelato fra le mani.
«Guarda! L'eclissi»
«Meraviglioso» dice Luke, stringendola.
Camille è come l'eclissi, bellissima, rara, chiara.
Gli occhi azzurri sempre più chiari, con dentro bellissimi cieli primaverili.
I capelli dei fiori di camomilla svolazzano, mossi dal vento, mentre con le mani minute tiene il gelato.
«Sei bellissima»
I loro corpi creano esplosioni che rallentano i momenti, che rendono ogni attimo magico e bellissimo, spettacolare.
Luke e Camille quell'estate del duemilaundici, si erano amati tanto.
Luke pensa ai campi di grano in cui vanno spesso, i capelli dei fiori di camomilla ormai diventati quasi rossi nell'autunno, mentre Camille tiene in bocca ridendo un filo di grano, facendogli pressione sullo sterno, sorridendo come una bambina.
E Luke vorrebbe averla per sempre con sé.
Luke e Camille, si erano amati tanto.

 

 

 

Io non so da dove mi escano queste cagate che pubblico praticamente ogni giorno, mi dispiace per voi che dovete sorbirvele HAHAHA
Ok.
Sono ventiquattro ore che non dormo, anzi, di più, ho rischiato di perdere cinquant'anni di vita la sera scorsa e non mi reggo più in piedi dal sonno, ma avevo questa OS in mente, ed eccomi, spero vi sia piaciuta!
Sono talmente sfatta che non so manco che cazzo ho scritto AHHAHA
ok, vado dai, VI VOGLIO BENE <3
Cleo xx

 

 

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