Fogli, fogli sempre più bianchi. Più chiari.
Le parole mancanti sono il problema peggiore dello scrittore, quello più paradossale.
La mente è piena di idee, di frasi che si potrebbero trascrivere lì per iniziare, di trame coinvolgenti e originali… ma non riesci a scrivere. Quei fogli rimangono bianchi come all’inizio.
E poi ti viene un’idea e corri subito a scriverla, cliccando i tasti con le dita, vedendo le lettere formare parole.
Ma non ti piace, e quindi realizzi che è tutto inutile. Che è meglio smetterla, staccare la spina almeno per quel momento.
E ti alzi dalla sedia, chiudendo la porta alle tue spalle rumorosamente, ed esci in cerca d’altra ispirazione.