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Autore: bambi88    07/02/2008    12 recensioni
Shino si era avvicinato, in mano una piccola mantide – non sono soli – aggiunse, lapidario. Hinata sollevò gli occhi, spaventata – oh, no…- disse, mentre una piccola perla di sudore iniziava a scenderle lungo la schiena -…no…- ripeté ancora, divincolandosi dalla presa di Kiba. - ma cosa?!- borbottò lui, vedendola scattare in avanti, il riflesso lucido del Byakugan nello sguardo.
Quando lui diventa davvero l'unica ragione...
Piccola Neji/Hina, accenni ad altre coppie - Hina/Kiba/Naru, Neji/Ten/Lee, Naru/Saku -
Spero vi piaccia
DEDICATA A ARWEN E KAHO
Roberta
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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nejihina Gettò un ramoscello secco tra le fiamme avide del focolare da campo, mentre un lupo, in lontananza, alzava nella notte il suo ululato.
-    serata lugubre, vero Ten?– Lee alzò gli occhi sulla compagna, intirizzita e spaesata, presa a lucidare la katana.
Lei sollevò lo sguardo, annuendo leggermente.
Il ragazzo alzò le spalle, afferrando la maschera da ANBU e rigirandosela scontento tra le dita
-    non è molto giovanile tutto questo – ammise, osservando il cielo nero – affatto giovanile – mormorò ancora, sbuffando.
Tenten sorrise, facendo saettare la lama nell’aria umida della sera.
La figura accasciata alle sue spalle si sollevò si scatto, svegliata dal sibilò dell’arma.
-    Neji, sta calmo…-  Lee gli rivolse un caldo sorriso, reso straziante dalla grossa ferita che gli si apriva sul labbro, arrossata e tesa – siamo amici!-
Lo Hyuga si sollevò a sedere e Tenten gli rivolse un’occhiata glaciale – ben svegliato – prima di riprendere a lucidare l’elsa dell’arma.
Neji si guardò attorno, spostandosi un ciuffo dalla fronte – nulla di nuovo?- chiese, sottovoce
Lee negò con il capo, sconsolato – niente. Solo buio e ancora buio. – si stiracchiò le gambe, giocherellando con dei manrikigusari – e tanta noia!- sbottò infine.
Neji lo fissò torvo. Era strano vedere Lee lamentarsi per qualcosa.
-    smettila di fare lo scemo -  Tenten lo fissava severa, tradita solo dal tono divertito della voce – …Lee…- aggiunse infine, scuotendo la testa, sentendo lo sguardo della bestia verde di Konoha fisso sulle sue labbra.
-    scusate…- li interruppe Neji, alzando lo sguardo al cielo.
Lee spostò lo sguardo su di lui, in lieve imbarazzo, notando con preoccupazione il suo Byakugan attivato – che c’è Neji? –
-    i rinforzi avrebbero dovuto essere qui da ore…- sbottò, sollevandosi
Tenten si voltò verso di lui, scorgendo il velo di preoccupazione nei suoi occhi – e senza di loro…-
-    ….siamo tagliati fuori dal gruppo, Ten…- concluse lo Hyuga, perdendo lo sguardo tra le foglie.
-    Tagliati fuori?- ripeté meccanicamente Lee, afferrando inconsciamente quella cosa calda che gli sfiorava la mano.
Troppo teso per notare che era quella di Tenten.


-    duecento metri a sud…poi per tre chilometri ad ovest–
Kiba fece scattare il naso nell’aria, annuendo.
Shino, accanto a lui, lanciò minuscoli insetti in quella direzione, fermando la sua corsa su un grosso ramo.
-    sei sicura, Hinata?- chiese poi, con il suo classico tono lugubre.
La ragazza gli rivolse i grandi occhi chiarissimi annacquati, portandosi una mano alla bocca – cre…do di si..- balbettò, incerta.
Kiba le si avvicinò, poggiandole una mano sulla spalla, sfiorandole i capelli neri – li sento anche io…- la rassicurò, osservandole i bei lineamenti tesi.
Gli occhi di lei si abbassarono tremanti, e il ragazzo si chiese cosa diavolo le fosse successo.
Strinse il pugno, ringhiando. Certo che lo sapeva.
Quell’idiota di Naruto aveva sposato l’Haruno.
-    andiamo, forza…-
Shino si era avvicinato, in mano una piccola mantide – non sono soli – aggiunse, lapidario.
Hinata sollevò gli occhi, spaventata – oh, no…- disse, mentre una piccola perla di sudore iniziava a scenderle lungo la schiena -…no…- ripeté ancora, divincolandosi dalla presa di Kiba.
-    ma cosa?!- borbottò lui, vedendola scattare in avanti, il riflesso lucido del Byakugan nello sguardo.
Si voltò stupito verso Shino, che annuì seccato – andiamo –


Tenten si gettò a terra, sfiorando l’ennesimo kunai che avevano iniziato da qualche ora come a piovere dal cielo.
-    Lee, cavolo quando servi non ci sei mai!- sbottò, intravedendo la figura verde dell’altro agitarsi a pochi metri da lei.
Il ragazzo le apparve alle spalle, sollevandola di peso – eccomi e con tutta la forza della giovinezza! – replicò, saltando su un ramo, trascinandola con sé.
Tenten sollevò lo sguardo afflitta – si, si…- ripose, osservandosi la ferita sulla gamba
– puoi muoverti? - Neji era alle loro spalle, in posizione di difesa.
-    non credo…mi dispiace – ammise la ragazza, sconfortata.
Il jonin sbuffò sotto la maschera da falco, socchiudendo gli occhi.
-    Lee rimani qui…- gettò le braccia lungo i fianchi – stalle accanto mentre vado a cercare di aprirci strada –
-    Sicuro?- il moro osservò le foglie da cui erano spuntati i ninjia nemici, ora deserte.
-    Se ne sono andati…- confermò Neji, vibrando di stanchezza - …ma non posso rischiare la vita di entrambi facendovi muovere ora…- aggiunse, con tono solenne.
Lee annuì, sedendosi accanto a Tenten, afferrandole la gamba ferita – vedrai guarirà presto…tornerà una gamba giovane e fresca tra pochissimo –
Lei arrossì violentemente, cercando di divincolarsi, inutilmente, dall’ingenua presa dell’altro.
Neji scoccò loro un’occhiata seccata prima di sparire tra il fogliame.



Neji non si era neanche reso conto che tutta quella calma fosse solo una trappola.
Per questo, correndo a perdifiato, non aveva attivato il Byakugan. Era stanco, avrebbe solo diminuito l’andatura.
Si guardò attorno, gettando la maschera insanguinata ai suoi piedi.
Se fosse morto, lo avrebbe fatto da Neji Hyuga.
Non da shinobi qualsiasi.
-    avanti…non è la prima volta che guardo in faccia una freccia!- sbottò, osservando l’arciere tendere l’arco.
Fu un attimo.
La freccia saettò nell’aria, infilandosi tra le minute scapole.


Kiba si fermò, ringhiando – Akamaru!- urlò al cagnone che impaurito si voltò trepidante verso il padrone.
Shino era fermo accanto a lui, assorto in non so quale conversazione con un coleottero.
-    l’hanno persa – mugugnò poi, seccato.
Kiba sferrò un pugno all’albero, facendolo tremare.
-    senti Lee e Tenten? –gli  chiese Shino, mentre l’insetto si lanciava in un volo dal palmo della sua mano.
-    Si…puzzano di sangue ma sono vivi…- sibilò Kiba, furioso – l’unica che abbiamo perso è Hinata, dannazione!- sputò, come veleno.
-    Ma dove si è potuta cacciare…- meditò Shino, infilandosi ancor di più nel largo collo.
-    Cazzo…- imprecò Kiba, annusando l’aria - …cazzo!- urlò poi, lanciandosi nella boscaglia.
Shino lo osservò sparire con un balzo, voltandosi verso una larva – una freccia?- ripeté, a vuoto, mentre nel suo sguardo passava un brivido di preoccupazione.


Neji fissava i grandi occhi grigi che gli sorridevano.
-    Neji- kun…- un fiotto rosso di sangue le bagno le labbra turgide – ti ho trovato Neji - kun…- ripeté la vocina sottile, mentre piccole mani bianche gli si stringevano attorno ai polsi.
Il ragazzo continuava a fissare il viso delicato della cugina e il sangue imbrattarle la maglia chiara
-    Hinata…- le sussurrò, passandole le labbra riarse sulla fronte
Lei strinse con più forza i polsi di lui, lasciando frusciare l’erba secca sotto il corpo minuto.
Nascosti tra l’erba alta, i due avvertivano la presenza sinistra degli shinobi nemici, ancora a caccia.
La ragazza si lasciò sfuggire un sospirò di dolore, mentre lui gli osservava i lati slabbrati della ferita.
-    sei una sciocca Hinata…- sussurrò lui, accarezzandole la pelle chiara - …devi vivere…-
il ragazzo si morse un labbro – te l’ho detto, Neji – kun…-
Neji la guardò prendere fiato, tristemente - …ora l’unico senso…- socchiuse gli occhi.
Lui gli passò una mano sulla fronte umida – sta zitta – la rimproverò, senza troppa fermezza.
Hinata riaprì gli occhi, sorridendogli.
Neji avvertì il cuore sprofondare nel petto.
Come spiegarle che era per quel sorriso che aveva rinunciato a Tenten, gettandola tra le braccia di Lee?
Come spiegarle delle sue braccia che avrebbero voluto stringerla, invece che colpirla, durante i loro allenamenti?
Come spiegarle che era con i baci che avrebbe voluto asciugarle tutte le lacrime che le aveva visto versare per Naruto?
Come…
-    Neji…- Hinata lo interruppe, passandogli una mano sulle guance pallide – Neji…- ripeté ancora, arrossendo, nonostante il sangue che continuava a imbrattarle la maglia chiara.
Il ragazzo si avvicinò al suo viso, inebriandosi del calore del sottile respiro.
-    non morire…- le sussurrò, dolcemente.
Lei sorrise – con te vicino non potrei…-
Le labbra si sfiorarono lentamente, dolcemente, come un brivido.
Neji aprì gli occhi, specchiandosi nel grigio di quelli di lei.
-    l’unico senso…- Hinata si sollevò, portandosi una mano alla spalla ferita – sei tu…- confessò, abbassando lo sguardo.






Posto che sono una sostenitrice delle NaruHina, questa ficcy è stata creata appositamente per Cami…la dedica è quindi assolutamente scontata. Vorrei però dedicarla anche a Kaho, perché come lei ha ammesso, in fondo IO sono per le canon…XD Un bacione…e direi sempre forza shika/biond…ona! XD



  
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