Fanfic su attori > Logan Lerman
Ricorda la storia  |      
Autore: LedyHoran    30/07/2013    2 recensioni
Lui continuava a stringermi con un braccio, mentre con l'altro mi sfregava la schiena, come se volesse calmarmi. Ma semplicemente, non potevo calmarmi. Avevo praticamente il mio tutto fra le braccia, come avrei potuto calmarmi?
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
One Day, Your Dreams Will Come True


ATTENZIONE: la fanfiction è basata su un sogno personale.
la prima parte (in corsivo) è ciò che è successo davvero, il resto è quello che ho sognato qualche notte dopo.







Qualche giorno prima ero davanti il suo albergo, aspettando che scendesse per poter vivere finalmente il mio più bel giorno di tutta la vita. Logan era il mio attore preferito dal marzo del 2010, e aspettavo da tanto il momento in cui avrei abbracciato uno dei miei più grandi idoli. Peccato però che quel giorno, poco dopo che me ne andai lui uscì, fece foto e autografi per tutti i fan che come me erano lì fuori all'hotel ad aspettarlo. Ovviamente ci rimasi malissimo, ma ci rimasi ancora peggio quando seppi che la mattina seguente partì. Avevo sprecato la mia unica opportunita di vedere lui ed Alexandra Daddario, protagonista, insieme a Logan, in Percy Jackson (il mio film preferito, d'altronde). Mi tormentai da sola, fra le lacrime, incolpandomi e ripetendomi che se fossi rimasta appena dieci minuti in più lo avrei visto. 
Poi il giorno precendente a quello in cui Logan doveva  essere al Giffoni Festival, accadde una cosa bellissima. Mi svegliai, e mi ritrovai mia zia e mia madre con tre biglietti per Napoli, andata e ritorno. Capii subito che volevano portarmi a vedere Logan, così le abbracciai, ringraziandole tra singhiozzi strozzati. Partimmo e andammo nello stesso posto in cui si doveva svolgere il Giffoni Festival. Entrammo in un capannone, pieno zeppo di gente. Sapevo che però non era nei programmi del Giffoni, quello che stava accadendo lì dentro. La gente si accalcava in massa in diversi angoli del capannone, lasciando me, mia madre e mia zia spiazzate. Non sapevamo dove guardare, nè tantomeno dove andare. Cercavo a tutti i costi di allungare il collo e alzarmi sulle punte, per cercare di individuare Logan. Non avevo nessuna certezza scritta sul fatto che si trovasse lì, ma in cuor mio lo sentivo vicinissimo. Lo sentivo più vicino persino di come lo sentivo quando ero davanti il suo albergo, che poi in quel caso almeno avevo la certezza di avere il mio idolo a pochi metri da me. Poi notai una ragazza riccia, sul castano chiaro, era girata ma potevo benissimo vedere il suo cellulare attaccato al suo orecchio. Mi iniziò a battere forte il cuore, era Alexandra Daddario. Cioè, almeno lo pensai fino a quando si girò, perchè infatti non era lei. Era vestita molto elegante, aveva dei fogli raccolti in una cartellina nella mano sinitra, mentre con la destra teneva il telefono incollato alla testa. Mi rattristai, continuando a fissare la ragazza che un attimo prima mi era sembrata la mia ancora di salvezza. Intanto mia madre e mia zia si erano sedute, e non potevo biasimarle, dopo il viaggio non avevano avuto tempo di riposarsi neanche per mezzo secondo. Continuai a guardare la ragazza, parlava in inglese, molto velocemente. Infatti non riuscivo a capire quasi niente. Però una cosa la capii. Disse "lo so Logan.". Lo capii bene. Il cuore riprese a battere, non ci capii più niente. Probabilmente non era al telefono con il mio idolo, forse era solo una coincidenza. Ma quando vidi che la ragazza stava per immischiarsi nella folla, la presi per un braccio, facendola fermare. Continuava a tenere il telefono all'orecchio anche quando si voltò per guardarmi. Mi stava prendendo il panico, mi ero scordata tutte le parole in inglese, eppure dovevo al più presto far uscire qualcosa dalla bocca, altrimenti non avrei neanche saputo se quel Logan con cui la ragazza stava parlando era lo stesso Logan che io amavo. Borbottai sottovoce qualche parolina, poi mi feci coraggio.
"Are you talking with Logan Le.. Lerman?" dissi, e deglutii, sperando di aver pronunciato bene. Lei mi guardò con un'aria dolce, e capii che la risposta era affermativa. Iniziai a sudare, sentivo gli occhi pizzicare e le gambe cedere.
"Please i need to see him, he's my favorite actor from 2010, he is my idol. Please. I need to hug him. I need to say to him how much i love him. He's my everything. Please, help me to meet him. Please." sentivo le lacrime che spingevano per uscire, ma mi sforzai per ricacciarle dentro. Ancora una volta sperai di non aver sbagliato a pronunciare qualcosa, ma subito dopo mi accorsi che non c'era bisogno di parlare in inglese. La ragazza sapeva parlare anche in italiano.
"Ti prego di calmarti, ora te lo chiamo. Ho visto come ti brillano gli occhi quando parli di lui, e ho notato le lacrime che volevano uscire. So che lo meriti, ti aiuterò ad incontrarlo." Cascai in ginocchio, tremante dalla testa ai piedi. Una volta calmata, la ragazza mi aiutò a rialzarmi. Poi si riposò di nuovo il cellulare sull'orecchio, e in inglese disse a Logan di raggiungerla, più qualche altra cosa che, presa dall'emozione, non capii. Iniziai a guardare davanti, dietro, destra e sinistra. Ancora non ci credevo che di lì a poco lo avrei visto per davvero. Finalmente guardai nella direzione giusta. Quegli occhi azzurri inconfondibili, risaltavano in mezzo alle guardie di sicurezza in abito nero. Aveva un maglione bianco, i capelli ordinati e un sorriso stupendo. Quel sorriso che amavo. Feci un gesto incomprensibile con la mano verso di lui. Poi realizzai che in realtà c'era una marea di gente che lo salutava, sperando di essere notata. Così scrollai la spalla della ragazza che me lo avrebbe fatto incontrare e glielo indicai. Lei mi sorrise, e gli fece un breve saluto col dorso della mano. Lui sorrise di nuovo, facendo un breve cenno con la testa. Non potevo crederci. Pochi secondi distanziavano me e il mio idolo. Pochi secondi che sembravano eterni. In quel momento non sentii più le urla e il chiasso della folla. C'eravamo solo io e lui. Appena fu davanti a me, gli saltai praticamente addosso. Lo strinsi forte, con la testa ero appoggiata tra l'incavo del collo e della spalla e le braccia intorno alla sua vita. E lì, scoppiai in lacrime. Lui continuava a stringermi con un braccio, mentre con l'altro mi sfregava la schiena, come se volesse calmarmi. Ma semplicemente, non potevo calmarmi. Avevo praticamente il mio tutto fra le braccia, come avrei potuto calmarmi? Lanciai una breve occhiata a mia zia e mia mamma sedute lì vicino. Entrambe avevano una mano sul cuore e sorridevano commosse. Chiusi gli occhi, cercai di assaporare il suo profumo, cercai di studiare con la guancia il materiale del maglione. Cercavo di impregnare nella memoria ogni più piccolo dettaglio. Volevo che quel abbraccio durasse per sempre. Poi, prendendomi alla sprovvista, lui mi baciò sulla tempia, e io alzai gli occhi, e sorrisi.
"Thank you Logan. Thank you" dissi, per poi richiudere gli occhi e vivere quegli ultimi istanti con lui. Fu l'abbraccio più bello della mia vita. Avete presente quando un abbraccio è tutto quello che ci vuole per poter riparare tutto ciò che è stato rotto dentro di voi? Ecco, quello fu l'abbraccio che ricucì tutte le mie ferite. Finalmente, dopo tanto tempo, fui felice. La cosa più bella era che quell'abbraccio, io l'avevo ricevuto dal mio idolo. Una delle persone più importanti per me. Non avrei desiderato altro.
Non avrei voluto mai staccarmi da lui, da quell'abbraccio. Non volevo andarmene, perchè sapevo che subito dopo mi sarebbe mancato, e sarei stata vuota. Ma dovetti sciogliere l'abbraccio, controvoglia. Continuavo a guardarlo negli occhi, sorridendo come un ebete. Eravamo così vicini, che ero tentata di riabbracciarlo per non staccarmi mai più. Lui anche mi guardava, e mi sorrideva, come per rassicurarmi. E wow, non mi ero mai sentita così. Il suo sorriso, il sorriso che mi aveva fatto innamorare di lui, il sorriso che amavo, il sorriso più bello del mondo.. quella volta era per me. Era solo per me, era tutto mio. Mi uscirono ancora altre lacrime. Mia mamma mi raggiunse, e mi porse un suo poster e il libro di "Noi Siamo Infinito" di Stephen Chbosky (Logan aveva interpretato il protagonista nel film, tratto dal libro). Li feci autografare, e li strinsi a me. Lo guardai un'ultima volta, e lo riabbracciai, ma stavolta misi le braccia intorno al collo e lo strinsi più forte di prima.
"You're my idol, i love you. Thank you. For everything. You make me smile everyday. I'm so thankful to you. I love you. Please don't forget about me." gli sussurrai. Lui mi scostò i capelli dall'orecchio.
"I will never do. I love you too." mi sussurrò lui. Mi alzai in punta di piedi e misi una mano dietro la sua nuca. Lo strinsi ancora, tra i singhiozzi.
"Thank you" sussurrai ancora. Poi mi staccai da quell'ultimo abbraccio e con le labbra imitai un altro "Thank you". Mi sorrise, e poi le guardie lo portarono via, lontano da me. Lui continuava a girarsi per potermi salutare, ed io, ad ogni saluto, mi sentivo morire sempre di più, perchè non sapevo quale sarebbe stato l'ultimo e non sapevo per quanto tempo l'ultimo saluto sarebbe stato l'ultimo ricordo che avevo di lui e di quella giornata. Iniziai a piangere più forte. Ma di gioia. Avevo visto il mio idolo. Avevo un vuoto nella pancia, ma ero felice, finalmente ero davvero felice. 
Tornai a Roma con mia zia e mia mamma la stessa sera, continuando a raccontare le mie emozioni fra le lacrime e rigirandomi il poster e il libro firmato tra le mani. Eravamo quasi a casa, quando mia madre si girò verso di me. 
"Mhh, allora. Quando ci sarà Logan al Giffoni Festival come ospite?"
"Domani" risposi alla domanda di mia madre. "Perchè me lo chiedi?"
"Mah.. perchè pensavo che domani potremmo casualmente tornare a Napoli per un paio di giorni.." disse con un aria svagheggiante.
"Seriamente?" dissi, sentii di nuovo le lacrime pizzicarmi gli occhi.
"Probabile.." disse, e mi sorrise.
 
Come? Vi state chiedendo se il giorno dopo andai veramente al Giffoni Festival? Beh.. questa è un altra storia...






dopo aver fatto questo sogno, svegliatami, mi sono ritrovata gli occhi bagnati. ho pianto nel sonno mentre facevo questo sogno.
so che può sembrare un sogno stupido, ma mi sembrava tutto così reale che, il vuoto che provavo nel sogno dopo essermi staccata dal suo abbraccio, lo provo anche nella realtà. come se fosse tutto accaduto sul serio. ovviamente continuo a sperare, che un giorno Logan ritorni qui. e magari non sognerò più un suo abbraccio. ma lo avrò davvero.




 
"Ma il mio cuore sai, me l'ha giurato,
sa che un giorno tornerai.. si,
dice presto tornerai..

E saremo quel che tutti sognano,
quell'amore che i cantanti cantano,
tanto forte, potente, immenso che
sembra esagerato ed impossibile..

Con il petto che sembra esplodere,
che non serve altro in più per vivere..
Che non c'è parola per descrivere,
che non ti sceglie e che non si fa scegliere.
E saremo quel che tutti cercano,
quell'amore che i cantanti cantano,
tanto forte, potente, immenso che
sembra esagerato e irrealizzabile..

E che il petto fa quasi esplodere,
senza il quale non si può più vivere..
Che potrebbe scomparire l'universo,
tranne noi.

Tranne noi."
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Logan Lerman / Vai alla pagina dell'autore: LedyHoran