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Autore: Underline    30/07/2013    21 recensioni
"Volevo essere diversa e un poco alla volta avevo cambiato tutto, partendo dall'aspetto.
Il primo segno era l'eliminazione di colori vivaci nei vestiti, sostituiti da magliette con i Nirvana e i Gun 'n Roses. Avevo scoperto che riscoprire gruppi del passato aiutava molto.
Come secondo segno un piercing al naso. Aveva fatto un male cane.
Come terzo segno era toccato al nuovo, nonchè primo, tatuaggio. Un leone che ruggiva sulla spalle, un avvertimento a stare lontani da me."
***
"Malinconia, sorpresa, felicità, allegria, rabbia. Queste furono le emozioni che si susseguirono dentro di me mentre avanzavo verso di lei. Ora che me la ritrovavo a dei piccolissimi quanto fastidiosissimi centimetri di distanza la voglia di abbracciarla, di stringerla forte in una morsa ferrea piena di nostalgia e contentezza stava diventando insopportabile. Ma dovevo resistere. Avevo sempre resistito, perchè non riuscire a resistere ora? "
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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The Past Is Past.

 








Bisbigli.
Ogni volta che passavo per i corridoi di quell'odiata scuola i bisbigli mi seguivano fra le file di armadietti, nei bagni fino ad insidiarsi fra le classi.
Tutti avevano qualcosa da commentare, chi sul mio aspetto, chi sui miei piercing, ma la maggior parte era riservata all'essere stata la migliore amica di una cantante di fama internazionale.
 Interessante no? No, non lo era per niente.
 Nessuno sapeva cosa avevo passato, cosa voleva dire perdere giorno per giorno la speranza sul fatto che non l'avrei più avuta al mio fianco. La sua normalità era stata cancellata dalla sua voce, aveva raggiunto gli apici del successo cantando, era riconosciuta in tutto il mondo la mia Cher. 
Oh, ma chi la davo a bere! Lei non era più la mia Cher da tre anni, e per lei sarei rimasta solo un ricordo felice e ben vissuto. Perchè se da una parte era conosciuta da tutti dall'altra aveva dovuto dire addio a chi la sosteneva fin da quando aveva 5 anni. Aveva detto addio a me.
Non davo la colpa a lei del mio cambiamento, lei non mi aveva cambiato, mi aveva semplicemente aperto gli occhi. E nonostante cercassi in tutti i modi di allontanare tutti da me e di costruirmi una corazza di indifferenza, i bisbigli derisori mi perseguitavano ancora. Bastava solo la mia presenza e si scatenavano esclamazioni del tipo: "Ehi quella non Rose, la ex migliore amica di Cher Lloyd?" oppure "Oddio sta arrivando Rose.".
 Le persone potevano essere estremamente superficiali, potevano mettere in secondo piano il loro buon senso per dare sfogo alla loro cattiveria senza rendersene conto. Era quello che facevano inconsciamente: mi ricordavano ogni fottuto giorno della mia vita la mancanza di una persona di fondamentale importanza nella mia vita. Per quei corridoi i fantasmi dei passato giocavano a nascondino sbucando nei posti meno indesiderati e dando sfogo al flusso di ricordi incontrollati.
Nei bagni: "Cazzo è rimasta solo una sigaretta nel pacchetto."
 "Un tiro a testa allora."
In palestra: "Scommetti che riesco a colpire Chelsea in pieno volto."
"Ok ci sto! 20 dollari, più cena pagata al Mcdonald's se vinco."
"Idem se vinco io." E alla fine ero io quella a ritrovarmi con svuotato il portafoglio di 20 dollari e una serata passata a mangiare Happy Meals.
In classe i ricordi si facevano più difficili da scacciare :"Hai fatto i compiti?"
 "No, tu?"
 "Sì."
 "Fammeli copiare."
 "In cambio di...?"
 "Dai non fare la stronza!"
 "Ok, ok. Keep calm and love Cher." ammiccava sempre melodrammatica, e scuotendo i suoi capelli con falsa modestia scenica.
Anche in presidenza, quando le sgridate del preside diventavano troppo noiose lasciavo vagare lo sguardo scontrandomi con quell'arredamento professionale, ricordando i tempi passati.
"Secondo te quanta punizione ci becchiamo per aver messo la colla sulla sedia della Brown?"
 "Bo."
 "Rassicurante..."
 "Già."
"Però se lo meritava."
"Eccome." sorridevo beffarda, ripensando all'espressione della professoressa. Epica.
Forse era anche per quello che cercavo in tutti i modi di farmi espellere, ma non c'ero mai riuscita e il passato continuava a perseguitarmi ovunque. Ero stufa fino al midollo di quella cazzo di scuola, delle due ragazze invincibili ne era rimasta una che di invincibile non aveva niente. Cher e Rose era state spinte via, il tempo scorreva verso nuovi orizzonti, e se prima aveva fatto in modo che la incontrassi in un parchetto mezzo abbandonato e distrutto ora aveva fatto di tutto per separarci. Era stato il tempo che aveva scandito la nostra duratura amicizia,con le nostre promesse sul non separarci mai e regalandoci due stupide collane di vetro trasparente. La mia era diventate un miriade di pezzettini di vetro su un asfalto bagnato. La sua non lo so.
Ed infine era stato il tempo a dare l'occasione a Cher di farle cambiare la sua vita con 4 sì a X-Factor. E con un cuore spezzato a casa.
Con Cher per il mondo avevo scoperto che le lacrime non facevano altro che farti abbattere maggiormente, che non servivano a niente se non a farti cadere nella trappola dell'autocommiserazione. E io avevo chiuso con l'autocommiserazione. 
Volevo essere diversa e un poco alla volta avevo cambiato tutto, partendo dall'aspetto.
Il primo segno era l'eliminazione di colori vivaci nei vestiti, sostituiti da magliette con i Nirvana e i Gun 'n Roses. Avevo scoperto che riscoprire gruppi del passato aiutava molto.
Come secondo segno un piercing al naso. Aveva fatto un male cane.
Come terzo segno era toccato al nuovo, nonchè primo, tatuaggio un leone che ruggiva sulla spalla destra, avvertimento a stare lontani da me.
E come ultimo, ma non meno importante volevo essere espulsa da quello scuola, eppure sembrava che mai bastassero tutte le cazzate che avevo commesso. Fare casino mi era costato solo un pomeriggio di punizione, con nerd che cercavano di spiegare i nuovi video giochi in uscita. Insultare la professoressa mi era valsa una settimana di sospensione, ma non l' espulsione. Avevo tentato anche con l'allarme anti-incendio accendendo una sigaretta e facendo in modo che il fumo finisse sui sistemi, e aveva funzionato. Peccato che l'unica cosa che ci avevo guadagnato era stata un doccia fredda. Avevo 17 anni ed avevo le mani legate, avevo perso la mia migliore amica e dovevo aspettare un altro fottuto anno prima che, legalmente, potessi essere libera di far quel che volevo. Fantastico.
A volte mi ritrovavo a pensare a come sarebbe stato se Cher non fosse mai partita. Se fosse rimasta in questa piccola cittadina e avessimo continuato la nostra vita di sempre.  Saremmo rimaste unite oppure qualcos'altro si sarebbe intromesso separandoci?
Non avrei mai potuto scoprirlo e avrei dovuto frequentare la stessa scuola di sempre. Per un anno ancora.
Quella massa di bisbigli non si smentiva neppure in quel momento, anzi era diventata ancora più fastidiosa. Strano, ma non impossibile. Mentre percorrevo l'ennesimo corridoio uguale altre decine di corridoi in quel labirinto scolastico, avevo l'impressione che quelle parole sussurrate si stessero accumulando in un punto unico, lasciando lo spazio a frasi sconnesse : "Oddio sei davvero tu!" "Non ci posso credere, ne è passato di tempo." "Ditemi che non sto sognando!"
 Esclamazioni rivolte verso un'esclusiva persona, tanto famosa e tanto talentuosa: Cher Lloyd, alias la mia ex-migliore amica.
Si lasciava trapassare da quelle voci donando loro un leggero sorriso, indegno aggiungerei. Quei bastardi non aveva fatto altro che prenderla in giro, scoraggiandola giorno dopo giorno e lasciando trapelare il loro disgusto quando vennero a sapere che lei cantava. Invece ora se ne stavano impettiti nelle loro divise, scoccando falsi sorrisi e cercando carta e penna per un autografo. Patetici.
Eppure Cher non prestava loro attenzione, teneva gli occhi fissi su una sola persona, la sola persona in grado di attirare il suo sguardo da cerbiatto indifeso: io. Anche lei era cambiata, ora aveva un trucco elaborato a lambirgli il viso, i capelli di un blu elettrico acconciati in un'alta coda che enfatizzavano e mettevano in risalto i suoi occhioni color cioccolato.
Gli stessi occhi che mai sarebbero cambiati: la sua sorpresa, il livido stupore ed infine la contemplata felicità nel rivedermi facevano a gara in quelle pupille cremisi. Non era più la ragazzina indifesa che cercava aiuto in piccoli ma confortevoli abbracci, era diventata forte.
Anch'io era cambiata dentro, non ero più la ragazza in cerca di qualcuno a sostenerla, avevo capito che l'unica in grado di sostenermi era me stessa. Eravamo cambiate entrambe, ma non per volontà, per la costrizione ad adattarci ad una nuova realtà dove io non potevo contare su di lei e lei non poteva contare su di me.
Malinconia, sorpresa, felicità, allegria, rabbia. Queste furono le emozioni che si susseguirono dentro di me mentre avanzavo verso di lei. Ora che me la ritrovavo a dei piccolissimi quanto fastidiosissimi centimetri di distanza la voglia di abbracciarla, di stringerla forte in una morsa ferrea piena di nostalgia e contentezza stava diventando insopportabile. Ma dovevo resistere. Avevo sempre resistito, perchè non riuscire a resistere ora? 
"Ciao Rose." parlò infine la ragazza con voce tremante, rotta dall'emozione.
 "Ciao Cher." replicai atona, davvero ero riuscita a non far trasparire nessuna emozione?
"Dio quanto mi sei mancata!" esclamò buttandosi letteralmente fra le mie braccia, non ero io a non aver resistito ma lei. E se Cher fosse stata abbastanza forte da non farlo, sarei stato io quella debole ad abbracciarla. 
Perchè non riuscii a resistere dal non ricambiare l'abbraccio e dal non trattenere le lacrime? 
Perchè Cher Lloyd aveva fatto parte della mia vita da sempre. Avevano condiviso risate e lacrime, pacchetti di sigarette e tequila, notti insonni passate a parlare e parlare.
 Perchè non ero riuscita a resistere? Perchè Cher Lloyd era entrata la mia vita come un urgano, l'aveva sconvolta e riportata sulla via del non ritorno. Quella via che non avrei mai avuto il coraggio di intraprendere da sola.
"Non lasciarmi di nuovo, promettilo."
"Lo prometto."
 
 
 
 
 
 
 
 
 






 
 
 
 
 
 
SPAZIO ME!
Aloa! *saluta con la manina* ^_^
Non mi ero mai spinta oltre il fandom dei One Direction ed oggi ho tentato con questa One-Shot in questo nuovo Fandom c:
Cioè, mi spiego, sono una Brats, adoro Cher. Non so proprio cosa avrei fatto senza di lei e questa OS è in parte il frutto di questo pensiero (:
Wow! Siete arrivate a leggere fino a qui, siete coraggiose. Avete la mia stima bellezze <3
Che ne dite di farmi sapere cosa ne pensate con una recensione? Vi è piaciuta o è un completo disastro?
Crediti Banner: @xdrewsvoice
Ho rotto anche troppo, vi lascio! ^^
A presto xxx
   
 
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