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A BULLET WITH (YOUR NAME) ON IT
scritta da irishais, tradotta da Alessia Heartilly

Ci sono cazzate, e poi ci sono cazzate, e dopo la guerra Squall pensa finalmente di saperle distinguere. Questa sta diventando una del secondo caso.

Appoggia il boccale, che colpisce uno spazio irregolare sul bancone e gli manda un po' di birra sulla mano. Si guarda intorno alla ricerca di un tovagliolo, ma non si aspetta di trovarne uno vagamente pulito, quindi si pulisce il liquido sui pantaloni e aspetta che Quistis continui.

"È logico," dice lei con calma, con il tono da insegnante che era solita avere. "Non c'è modo di sopravvivere a questa."

"Sei ubriaca."

"No. Sono perfettamente sobria. Inoltre, non sono io quella che ha bevuto tre di queste finora."

Squall contempla la condensa sul suo bicchiere, e poi beve un lungo sorso. È amara e sa troppo di luppolo per i suoi gusti, ma stasera i SeeD in divisa pagano la metà, e pensa di poterlo sopportare. Birra forte, e tutte quelle cose.

Quistis si sistema gli occhiali sul naso. Non le stanno a posto dalla loro ultima visita a Deling City, dove qualche stronzo galbadiano ha resistito all'arresto e le ha fratturato il naso. Lei, in cambio, si è resa dannatamente sicura che l'uomo non abbia figli nell'immediato futuro, comunque. Non è stata una bella cosa da vedere. Scordatevi la frusta; doveva registrare gli stivali come armi mortali.

Adesso, comunque, sta preparando una formazione di battaglia sul bancone con qualche nocciolina. "La manovra Ensley," spiega, sistemando una noce al suo posto in testa alla formazione. "Teoria brillante, garanzia di fallimento."

"Sì, ma-"

Dannazione. Fine della birra. Ne ordina un'altra e scambia la noce con un mezzo anacardio.

"Se le raggruppi così, funziona."

"In teoria, sì. Dipende dal ruolo che gioca," spiega, tamburellando con un'unghia ben curata l'anacardio, "questa."

Lui si imbroncia, e prende in mano il nuovo bicchiere. "Era un Komoguri."

"Vedi, ecco perché non ha funzionato. Non puoi mettere una carta piccola come quella in questo schema." Quistis spinge le noccioline con il dito, e poi le sistema in una piccola pila ordinata per sistemare il pasticcio che ha fatto. A Squall viene così ricordato che non è la Regina delle Carte di Balamb per nulla.

Beve altra birra e sente la pelle che tira sull'avambraccio, dove la carne è scorticata fino al vivo e fa un male boia. Se non si fosse gettando rotolando, sarebbero tutti a suonare l'arpa, adesso.

Quistis alza il bicchiere, ancora quasi pieno, e lo fa tintinnare contro il suo, un inaspettato bacio di vetro. Lui alza un sopracciglio.

"Allo schivare proiettili," brinda lei solennemente.

"Allo schivare proiettili," ripete lui. Perché no? È vero. La birra fa ancora schifo, comunque.

"E alle persone con una pessima mira," aggiunge Quistis, ridendo mentre il bordo del suo boccale le sfiora le labbra. Lui berrà a questo.