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Autore: maripotter    08/02/2008    6 recensioni
Lei odiava il suo corpo. Era magra le braccia erano sottili, le gambe aggraziante, il bacino piatto,i fianchi stretti. Si sentiva orribile.
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nel mezzo del cammin di nostra vita xD

{ Selene.



Era mattina.

La luce filtrava delicatamente dalle finestre, creando piccoli giochi di luce sulle pareti e illuminavano il pulviscolo nell’aria. LA camera cominciava a prendere vita: il gatto panciuto si stiracchiò le zampe e annusò intorno a sé, sbadigliando fece un pigro balzo sul davanzale e strusciò il muso contro il vetro freddo della finestra. Miagolò.

Qualcuno lo fece uscire, aprendo le imposte un po’ arrugginite e la stessa persona si avvicinò al piccolo letto, chiamando una ragazza, tutta avvolta in coperte e lenzuola.

Selene, sveglia se no farai tardi”.

La ragazza mugugnò qualcosa mentre la donna, probabilmente sua madre, usciva dalla stanza per andare a preparare una prelibata colazione.

Decise di alzarsi.

Le esili gambe spuntarono fuori dalle coperte e poco dopo i piedi toccarono il marmo freddo del pavimento, e si ritrassero.

Una seconda volta si poggiarono a terra e questa volta la ragazza riuscì ad alzarsi.

Infilò le ciabatte colorate e si diresse ancora assonnata verso il bagno.

Era stanca. Si sciacquò la faccia due volte e le piccole mani si affrettarono a pettinare i lunghi capelli biondi. Le piacevano molto i suoi capelli.

Però erano di un colore troppo appariscente e avrebbe voluto cambiare il loro colore, ma la madre glielo impediva.

Sua madre si che aveva dei bei capelli.

Neri corvini, corti e sbarazzini, non appariscenti, ma la gente si fermava comunque ad osservarla, sia per i suoi capelli, ma in particolare… per il suo fisico.

Portava una taglia 58. I vestiti le scendevano quasi dolcemente sul corpo grosso e le forme arrotondate lo rendevano perfetto. Il seno era generoso e lievemente cadente, per via dell’ età. Le piaceva indossare blue jeans come una ragazzina e le cosce soffrivano strizzare nella stoffa, ma lei sapeva bene come muoversi nel mondo. Gli uomini impazzivano per quello.

Selene non era così. Lei odiava il suo corpo.

Era magra le braccia erano sottili, le gambe aggraziante, il bacino piatto,i fianchi stretti. Si sentiva orribile.

Si guardò allo specchio e sbuffando cercò di riempire la pancia d’aria, ma senza risultato: si gonfiò in modo percettibile, ma non abbastanza.

Si tolse il pigiama e l’intimo, e cominciò a lavarsi con cura.

Sui ripiani del bagno erano poggiati dei vestiti semplici, poco colorati e di una misura troppo piccola per essere accettata da Selene. E dal resto del mondo.

Uscì dalla doccia rabbrividendo e dopo essersi asciugata, lasciò cadere la tela bianca sul pavimento e si riguardò meglio.

Più mangiava più rimaneva così com’ era. Le piaceva correre, ballare, cantare, ma così “secca” nessuno l’avrebbe accettata. Non era grassa come gli altri, non aveva chili su chili da far svenire i ragazzi o da far morire di invidia le amiche.

Invece era sola, una secca sconfinata nel mondo dei grassi.

Non che non avesse amici, anzi. Alcuni però l’avevano avvicinata un po’ per pena, un po’ per curiosità, un po’ perché il destino aveva deciso così.

Mangiava ciò che mangiavano loro, se non di può: loro ingrassavano felici, innamorandosi, scoprendosi, e lei non sapeva nemmeno cosa fosse in realtà il sentimento delle farfalle nello stomaco.

Se fosse stata grassa…tutto sarebbe stato migliore.

L’unica speranza che poteva avere era che qualche ragazzo, magari grasso e bello, con i capelli chiari come i suoi, guardasse ciò che lei avesse dentro di sé e non com’era fuori. Chissà se sarebbe successo.

Infilò i vestiti, un velo di matita sugli occhi azzurri.

Stava per uscire dalla porta. Si fermò, e guardò la finestra, aperta… Sorrise. Si avvicinò ad essa… e Sparì.

  
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