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Autore: Miss Yuri    30/07/2013    4 recensioni
La Coppa Adriano si è appena conclusa.
Vera ne approfitta per farsi una passeggiata con il suo Beautifly lungo il Lago Valore, anche se la giornata non è proprio delle migliori.
Durante il cammino, incontrerà una sua vecchia e fin troppo nota conoscenza...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drew, Vera | Coppie: Drew/Vera
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Riflessi sull’acqua
 

 
Una sottile brezza fresca le scompigliò i capelli castani, legati nella sua fascia color verde smeraldo. L’odore della alghe del Lago Valore, mescolato a quello del mare non molto distante, le invase le narici. E quello strano abbinamento le piaceva. Strinse il nodo della bandana, per evitare che una ennesima folata di vento rischiasse di portargliela via.
Il cielo era terso di nuvole, anche se talvolta uno sprazzo di azzurro non tardava a mostrarsi in mezzo alle nubi.
Il suo Beautifly le svolazzava intorno, sovrastando le correnti ventose e  sfruttandole per piroettare. Sembrava quasi che stesse preparando un numero per una gara Pokémon.
La superficie dell’acqua era increspata da piccole onde, le quali si infrangevano sulla riva sassosa con un lieve e piacevole scroscio.
Le fronde degli alberi, invece, producevano un lento fruscio, unendosi al sussurrare delle folate d’aria.
Nonostante il vento, quella passeggiata intorno al Lago Valore si stava rivelando stimolante e paradisiaca. Prima di tornare a Hoenn, si voleva concedere un momento di tranquillità.
Le suole di gomma delle sue scarpe scivolavano sui sassi bagnati, producendo uno Squash! Squash! per niente fastidioso.
Sollevò lo sguardo, trovandosi davanti la faccina sorridente e allegra di un Masquerain.
« Mas! Masquerain! » Fece il coleottero, sbattendo le ali energico.
« Beautifly! Beautifly! » Lo salutò la farfalla, volando radiosa per un breve tratto insieme al nuovo arrivato.
Vera strabuzzò gli occhi. Che cosa ci faceva lì un Masquerain?
Osservò meglio il Pokémon simile ad una falena. Le parve di riconoscerlo, ma voleva averne la conferma.
« Ma tu sei il Masquerain di Drew? » Domandò, interrompendo il gioco tra i due insetti.
« Mas mas! » Annuì il diretto interessato, addentando il foulard legato intorno alla testa della coordinatrice per incitarla a seguirlo.
La castana lo scostò via, ma decise comunque di provare a vedere dove la conduceva.
Camminò svelta fino alla riva opposta del lago, rimanendo sempre dietro al coleottero entusiasta.
Una folata di vento, l’ennesima, sciolse il nodo ormai debole della bandana.
Vera saltellò, cercando di afferrarla in tempo prima che volasse via.
Beautifly fece per prenderla con le corte zampe anteriori, ma il tessuto verde sfuggì anche al Pokémon.
La ragazza la rincorse per qualche metro più in là, superando Masquerain senza curarsene.
Seguiva l’oggetto smarrito con lo sguardo, senza prestare attenzione a dove metteva i piedi. Scivolò su un sasso umido con la suola di gomma della sue scarpe da ginnastica, andando a sbattere contro qualcuno.
Finì a terra dolorante, balbettando uno Scusa! strascicato.
Alzò gli occhi color turchese, trovandosi di fronte un ragazzino più o meno della sua stessa età. I capelli verde praticello erano lucenti e presentavano alcune ciocche ribelli sul ciuffo, pettinato alla bel e meglio. I suoi occhi smeraldini la osservavano quasi con superiorità e scherno. Indossava un gilet viola sopra ad una maglietta nera a maniche lunghe, abbinati a dei pantaloni verde acqua e a delle scarpe nerastre. Il suo viso era contornato da un sorriso furbetto e nella mano alzata reggeva la sua bandana.
« Drew, ma...? Perché sei qui a Sinnoh? Non dovresti essere a Hoenn? » Balbettò confusa, rialzandosi e pulendosi i vestiti.
« La solita sbadata, a quanto vedo. » Commentò il verde, porgendogli la bandana che aveva recuperato « Speravo almeno che le buone maniere te le ricordassi. Non si saluta un vecchio rivale valente come me? »
Vera si indispettì, serrando i pugni intorno ai fianchi e diventando tutta rossa per la rabbia.
« Non ti ho chiesto questo! Cosa ci fai qui?! »
« Ero passato a fare le congratulazioni alla vincitrice della Coppa Adriano, che domande! » Rispose il coordinatore, alzando le mani e scuotendo la testa.
« Intendi Lucinda? È al Pokémon Center dall’altra parte del lago, se vuoi saperlo. » Lo informò la castana, un po’ delusa. Pensava che il Masquerain del rivale fosse venuto a cercarla per un motivo in particolare, più profondo o confidenziale. Evidentemente, si era illusa troppo presto.
Drew le si avvicinò e le infilò una rosa rossa e profumata tra i capelli, appuntandogliela dietro l’orecchio.
La ragazza alzò lo sguardo, arrossendo per qualche breve attimo e si carezzò il dono, quasi consolata.
« Ma no, sciocca! Sono venuto per te, chi altro! » Rivelò lui, schioccando le dita con un gesto teatrale e indicandola con l’indice.
Vera rimase perplessa. Spalancò leggermente gli occhi azzurri e le sue gote si colorarono di un leggero color lampone.
« Ma non ho vinto io! Sei sicuro di aver seguito bene il torneo alla tv? » Domandò, sempre più confusa.
« Ovviamente, cara la mia piccola e ingenua Vera! Bisogna sempre tenere d’occhio i propri rivali. » Rispose il coordinatore, socchiudendo gli occhi.
La castana rimase in attesa di una risposta, incrociando le braccia al petto.
Il verde sembrò aver notato il suo fare impaziente. Aprì una palpebra lentamente, distendendo le labbra in un sorriso soave.
« E non mi interessa cosa dicano i giudici. La Coppa Adriano l’hai vinta tu per me e dovevano assegnarla a chi era più meritevole. » Spiegò infine, riavviandosi il ciuffo.
Lei abbassò lo sguardo, voltando leggermente la testa in direzione del Lago Valore. Si aspettava qualcos’altro dalla sua spiegazione e da quello che le aveva detto non poteva ritenersi pienamente soddisfatta. Drew la considerava la vincitrice della Coppa Adriano solo per la maggiore esperienza rispetto a Lucinda. Ed era finita lì, non c’era null’altro da aggiungere.
Osservò le loro sagome riflesse sull’acqua, tremolanti e non perfettamente nitide ma comunque riconoscibili. Vedeva il viso di un'altra lei che la guardava, con la stessa espressione delusa e amareggiata dipinta in volto.
L’alter ego di Drew era immobile che la fissava, con una mano lungo il fianco sinistro. In mezzo a loro, Beautifly e Masquerain giocavano sereni come due amici di vecchia data.
Quanto avrebbe voluto che lui le si avvicinasse, che i loro visi si sfiorassero, che le loro mani si stringessero e che i loro corpi si toccassero. Ma l’acqua di quel lago era esattamente lo specchio della realtà. Drew non si sarebbe mai mosso da lì e ne era consapevole, come lei non si sarebbe azzardata a compiere un singolo passo.
Il vento increspò improvvisamente la superficie azzurrina, impedendole di vedere chiaramente le loro sagome scure e quelle dei Pokémon Coleottero. Aguzzò la vista, attendendo che i riflessi tornassero chiari e visibili.
Le onde si acquietarono, tornando a mostrare lei, il rivale e le due farfalle. Ma c’era qualcosa di diverso. Drew le era a un palmo del viso e le si trovava proprio davanti. Non se lo stava immaginando?
Alzò la testa e il coordinatore era proprio dove le aveva suggerito lo specchio d’acqua.
Avvampò imbarazzata e le sue guance passarono dal rosa carne ad un rosso fiammeggiante. Se qualcuno la avesse vista in quello stato, non avrebbe saputo definire se la rosa era quella fra i suoi capelli o la sua stessa faccia!
Lo trovava così bello da vicino, potendone ammirare ogni dettaglio del viso. Dalle ciocche di capelli verdeggianti che ondeggiavano leggermente col venticello, al sorriso quasi prepotente in volto. Dagli occhi color della giada cinese, alle labbra sottili come due petali di rosa. Si soffermò soprattutto su questi due particolari che la avevano sempre attratta e affascinata. E che adesso, la avevano conquistata in tutti i sensi.
Il gesto fu spontaneo quanto veloce. Aveva voglia di assaporare quel momento. Non le si sarebbe mai ripresentata un’occasione così perfetta.
Una folata d’aria scompose nuovamente la superficie del lago, facendo disperdere i riflessi proiettati su di esso.
Quando l’acqua si riappacificò, le loro figure si stavano baciando.
Vera chiuse gli occhi serafica, cercando la sua mano fra la propria. Non sapeva come comportarsi ma pensava che stesse facendo la cosa giusta.
Premette di più le labbra sulla sue, cercando di imprimersi il sapore nella mente e al tatto. Il loro aspetto, così simile alla corolla di una seducente rosa rossa, non tradiva sul gusto. Sapevano del fiore color cremisi degli innamorati, del fiore che le aveva regalato poco prima e appuntato fra i capelli, del fiore più meraviglioso e splendido di tutti. Ma soprattutto, sapevano di lui.
Intrecciò le dita sottili della mano con la sua, stringendola delicatamente. Drew gliela carezzò lento e costante e la ragazza ne avvertì il tocco.
Si staccarono dopo diversi secondi e la castana era quasi senza fiato, sia per l’emozione sia per il troppo caldo che aveva improvvisamente.
Il verde le baciò leggermente la guancia destra, facendo arrossire ancora di più la rivale già troppo imbarazzata.
Vera rimase ammutolita. Cercò di distendere i nervi con un sospiro.
Allargò le braccia e lo abbracciò di slancio, facendo combaciare perfettamente i loro corpi.
« Ti amo, Drew. » Mormorò contro la sua spalla, con un sorriso sereno.
« Anch’io, Vera. » Le sussurrò in un orecchio, avvicinandola a sé con una mano.


 
 
 Ciao a tutto il fandom dei Pokémon!
Vi ringrazio per essere arrivati a leggere fino a qui! Grazie infinite!
Era da un po’ che avevo in mente di scrivere questa One Shot e finalmente ci sono riuscita.
Ho cercato di rendere al meglio sia Vera che Drew, ma se sono OOC vi prego di dirmelo e io aggiungerò l’avvertimento.
Ringrazio chiunque recensirà o inserirà la storia nelle tre liste.
Bacioni! 

  
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