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Autore: AwwSelena    30/07/2013    1 recensioni
Un cugino comparso dal nulla, una richiesta inaspettata, una scommessa deficiente tanto quanto il suo ideatore e un amore che si sgretola ma da lì nascerà una nuova amicizia.
Loro due, così diversi eppure così uguali.  
Gli opposti si attraggono? Loro due si odiano ma nonostante ciò non possono stare uno lontano dall'altra.
Cosa ne uscirà fuori?
 
-Mamma d’inglese non ne capisce nulla, io le ferie le ho ad agosto e poi ci sei tu…l’unica capace di farsi capire da un inglese senza comprare una cucina al posto di un pollo allo spiedo. Spiegami, dovevo bruciare quest’opportunità?-
-Papà, se intendi la figuraccia di zia Margherita in Inghilterra, stai tranquillo, non credo che Louis la voglia con se. E comunque almeno lasciarmi decidere no, eh?-
-Come, lui non te l’ha chiesto?-
-Si, ma se me lo avessi direttamente detto tu, tipo “Faith, tu andrai in Inghilterra perché ho appena scoperto che tu e un 1/5 dei One Direction siete cugini” mi sarei evitata una figura di merda con Louis Chiappe D’Oro Tomlinson, MI SPIEGO?-
 
Prequel de "Il matrimonio del mio migliore amico"
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Ok, Faith mantieni la calma, stai tranquilla, respiiiira, reeeeespira, REEEEEEEEEEEESPIRA.- Mi ripetevo fino allo sfinimento. Mi dovevo trattenere.

-AMOREEEEEEEEEEEEEEE-

-Che c’è mamma?-

-Sto uscendo a fare la spesa, vieni?-

-Mamma, ti ricordo che devo farmi la valigia perché mi hanno COSTRETTA  ad andare a Londra.-

-VA BENE, CIAO!- Urlò un’ultima volta prima di chiudersi la porta alle spalle.

Respira. Devo respirare. Devo calmarmi. Non è nulla, hanno solo deciso per me che andassi a Londra e ci starò un mese, non è poi così male. C’è Louis, andrà tutto bene.

Ma a chi voglio prendere per il culo? In una città che conosco a malapena, con dei tizi che conosco a malapena, MA PORCA MISERIA!

-WAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!- Urlai. Ero sola in casa, nessuno poteva sentire i miei gridi di guerra se non io.

Ok, basta complessi mentali, meglio che comincio a farmi la valigia, vah.

Allora…Cominciamo dal beauty: spazzolino, dentifricio, bagnoschiuma, shampoo, spazzola, phon…WAIT A MINUTE.

Il dentifricio, il bagnoschiuma e lo shampoo me li tolgono all’aeroporto. E poi credo che Louis ce l’abbia un phon, no? Idem per bagnoschiuma, shampoo e dentifricio. E se i suoi non sono buoni? Vabbè, ne comprerò qualcuno lì.

Ricominciamo: spazzolino, spazzola, una “manciata” di elastici, il trucco da viaggio, pillole per il mal d’aereo (che non soffro, ma mia madre si ostina a credere che io dia di stomaco ogni volta che salgo su un aeroplano)…e basta.

ASPETTA! Il trucco da viaggio è troppo poco per un mese! Ora che ci penso, ci sono solo una matita nera, del mascara e un lucidalabbra alla pesca!

Decisi così di aggiungere una matita viola acceso, una verde acqua scuro, una mini-trousse con vari ombretti colorati, un altro lucidalabbra color carne e un rossetto rosa. Molto meglio.

Valigia, a noi due. Lou mi ha detto che a Londra c’è freddino quindi dovrei portare maglioncini o cose così… E se facesse caldo? E se piovesse? Se nevicasse?

-Le domeniche d’agosto quanta neve che cadrààààààà- Cominciai a cantare a squarciagola. Come facevano le persone a giudicarmi una brava cantante? Louis e gli altri erano bravi, ma io?! IO? No no, anche se so fare gli acuti alla Demi Lovato non vuol dire che io sappia cantare decentemente.

Bisogna vedere poi se chi ha sentito i miei acuti è ancora vivo.

Mentre facevo riflessioni sulla mia voce, sul tempo meteorologico di Londra e su i vari problemi che affliggevano la mente di Gigi D’Alessio, finii di preparare la valigia.

Controllai l’orario: le otto di sera. La mia famiglia ha sempre mangiato alle otto e mezza o alle nove meno un quarto. Credo di avercelo il tempo per una doccia, pensai.

Mi ci infilai dentro e cominciai a smanettare qua e là per avere la temperatura ideale. Ma quando finalmente trovai la giusta combinazione, un getto di acqua calda (per tutti rilassante, ma per me NO) mi trafisse.

-SI PUO’ SAPERE CHI CA…SPITA HA APERTO L’ACQUA FREDDA?-

-Amoreee sto lavando i piatti!- Urlò mia madre dalla cucina. Ma che fa, lava i piatti ancora PRIMA di mangiare?

-PORCA MISERIA MAMMA, CHIUDI QUELLA FOTTUTA ACQUA FREDDA!- E prima ancora di rendermene conto, la rilassante (come no) acqua calda lasciò spazio ad un getto d’acqua gelida che mi fece raggelare.

-MA PORCA PUTTANA, CE L’AVETE CON ME O COSA?- Sbottai infuriata. Anzi mi ero trattenuta, chissà cosa sarebbe potuto uscire dalla mia bocca se non mi fossi auto-convinta a mantenere la calma almeno fino alla partenza.

Uscii dalla doccia, scazzata, mi asciugai e misi il pigiama per poi correre a tavola.

 Non toccai nemmeno l’argomento “Londra” per evitare di uccidere qualcuno. Mi avevano fregata alla grande, me l’avrebbero pagata cara.

Andai in camera mia per gli ultimi preparativi e salutai per bene mia madre, tanto lo sapevo che non si sarebbe svegliata in tempo per salutarmi dato il suo vizio di dormire fino a tardi il sabato.

**

*Ore sei e dodici minuti*

*DRRRRRRRINNNN*

Staccai per la trensedicesima volta la sveglia e mi girai dall’altra parte del letto.

A un certo punto il suono della sirena dell’allarme antifurto inondò le mie orecchie. E li mi ricordai di Londra, di Louis, del volo.

-Oh cazzo, il volo!- Urlai lanciando in aria le coperte, il cuscino e Macchia, il mio gatto.

-Ma si può sapere perché l’allarme sta suonando?- Strillai per farmi sentire, ma in un attimo qualcosa si aggrappò poco delicatamente alla mia schiena e mi graffiò tutta.

-Ciccio, levati dalla mia schiena! EH LEVATE DE MEZZO!- Ok, parlare con un gatto alle sei e un quarto del mattino non è il massimo, figuriamoci urlare.

Quando il mio adorabile micetto si staccò dalla mia schiena ero già sul punto di salire in auto.

Andammo a 50 Kmh per qualcosa come cinque chilometri. Erano le 7:00 e mezz’ora dopo sarei dovuta essere su un aereo diretto a Londra. E avevamo ancora un sacco di strada da fare. Eh, no. Mi hai costretta ad andarci, ora però ti muovi.

-Papà, sono le sette.-

-Lo so tesoro.-

-E ALLORA PREMI QUEL CAZZO DI PEDALE, SONO STATA CHIARA?- Mio padre, sentendomi gridare in questo modo, non ci pensò su due volte a premere l’acceleratore e dirigersi a tutto gas all’aeroporto più vicino.

**

Devo dire che urlare con mio padre fu una svolta positiva, dovrei farlo più spesso.

Se avessi urlato per la questione di Londra magari ora non sarei seduta tra un bambino iperattivo e una nonnetta tutta spaventata.

Com’è possibile che ci siano ancora persone spaventate all’idea di volare? Non finiamo mica tutti in mare a mo’ di Titanic, per l’amor del cielo! Ok, la probabilità c’è, ma è bassa!

-ODDIO SANTISSIMO DI SANTA MARIA DOLORES, MORIREMO TUTTI!!!- Strillò la vecchietta accanto a me facendomi sobbalzare. La guardavo con occhi sgranati mentre si agitava.

-Signora, andrà tutto bene!- Cercai di rassicurarla.

-Come fai a dirlo tu, sciocca ragazzina?! Mica sai come funzionano ste cose, quindi stai zitta.-

-MA STIA ZITTA LEI! La informo che ho la patente aerea e probabilmente so pilotare questo aereo meglio dei tizi nella cabina di pilotaggio quindi, prima di giudicarmi come ignorante, si informi!- Sbottai contro l’anziana, che ormai mi guardava storto. Voglio vedere se i due piloti svengono come mi implori di prendere il controllo, eh!

-Pff, giovani- La sentii sussurrare.

-La giovane ha più fegato di lei, quindi chiuda il becco.- Dissi sicura di me. Non mi rispose nemmeno, stava già russando. Mah.

**

-Ah, finalmente arrivati!- Dissi ottimista, fin troppo ottimista per i miei gusti.

 C’era una bella arietta fresca, decisamente meglio del caldo tropicale del sud Italia. A un certo punto qualcosa mi distolse dai miei pensieri: la signora di prima stava baciando a terra. Rimasi a fissarla per un po’, dopo di che mi notò e mi colpì con la sua borsa.

-Ma si fotta!- Sbraitai, dirigendomi all’interno.

Mi guardai intorno: l’aeroporto era enorme. Heatrow… Interessante.

Cercavo Louis con lo sguardo: mi aveva avvertito per messaggio che sarebbe venuto di persona, tanto era impaziente di vedermi.

Finalmente lo vidi.

-Louis!- Mi avvicinai sorridente. All’inizio parve dubbioso: in fondo io sapevo com’era fatto, ma lui non sapeva nulla del mio aspetto fisico. Chiuse gli occhi fino a farli diventare fessure, forse stava cercando di analizzare la mia voce.

-Louis, ehm…sono, come dire…IO SONO FAITH!- Dissi incoraggiante. Lui parve illuminarsi. Allungai una mano per stringergliela, ma mi abbracciò.

-Io non stringo mani, do abbracci.- Disse lui ancora tra le mie braccia.

-Sei…Wow.- Disse lui staccandosi dall’abbraccio e squadrandomi.

-Io cosa dovrei dire di te?!- Risposi sinceramente. Non ero una directioner, ascoltavo tutt’altra musica, ma lui era davvero…Wow.

Mi sorrise, Dio mio che sorriso. Dire che stavo per svenire è scontato, ma avere un tipo come lui davanti è una visione angelica. A distogliermi dalla mia visione furono quattro volti.

Scommetto tutto l’oro del mondo che sapete già di chi sto parlando, vero?

-Faith, loro sono Niall, Zayn, Liam e Harry. Ragazzi… lei è Faith.- Ci presentò Louis con una semplicità disarmante. Di sicuro questo ragazzo ha le idee chiare, pensai sul momento.

-Piacere, Niall- Disse il biondo stringendomi la mano. Non avevo mai notato il suo accento, seppure sapessi della sua nazionalità irlandese.

Zayn e Liam fecero lo stesso mentre Harry… beh, lo vedrete.

-Io sono Styles, Harry Styles.- Disse facendomi l’occhiolino.

-Tu dovresti essere Faith Tomlinson, giusto?- Chiese sensuale.

-Per prima cosa mi chiamo Faith Bresmes.- Dissi mentre lui diventava paonazzo. - Secondo, mio caro Harry Styles…Hai la cerniera aperta.- Scoppiammo tutti a ridere, mentre lui si sistemava con fare imbarazzato.

-Forse è meglio andare…- Mormorò Louis evitando altre figuracce all’amico.

-Direi di si…- Trattenni a stento una risata, mentre Harry mi sorpassava dirigendosi velocemente all’auto.

Ne vedremo delle belle.

Harry’s POV.

Eravamo ad Heatrow perché Louis doveva venire a prendere sua cugina. Ma che rottura. Che se ne rimanga a casa quella contadinotta del sud! Di sicuro è una bambina totalmente schizzata.

-Ragazzi, che ne dite di andare a mangiare qualcosa? Sto praticamente morendo di fame!- Supplicò Niall.

-Niall, descrivimi un momento della giornata in cui tu non hai fame!- Disse Zayn sarcastico. Tecnicamente, era vero.

-Ragazzi, io ho già mangiato, voi andate.- Disse Louis. A quanto pare ci teneva a conoscere sua cugina, mentre io avrei solo voluto andarmene a casa.

-Haz, ti unisci a noi?- Chiese Liam.

-Tutto pur di non vedere quella…- Fui interrotto dallo sguardo assassino di Louis, che non prometteva niente di buono.

**

-Perché la giudichi così presto?- Disse Niall mandando giù l’ultimo sorso del suo caffè.

-Niall non fare il paparino, sappiamo entrambi che con il 90% di probabilità non sarà una dea greca scesa in terra.-

-Ma se nemmeno la conosci!- Protestò Zayn.

-Ragazzi, se non è una racchia allora è una contadina del sud, fidatevi.-

-Questo è ancora da vedere.- Ribatté Liam. Pagammo e ci dirigemmo verso il posto in cui avevamo lasciato Louis. Aveva accanto una ragazza altissima, bionda e sembrava avere gli occhi verdi. No, non può essere lei, è troppo bella perfino per Louis.

-Faith, loro sono Niall, Zayn, Liam e Harry. Ragazzi… lei è Faith.- Oh, cazzo. Che meraviglia. Quale bambina? Quale contadina? Quella come minimo è una modella di Victoria’s Secret! Gesù mio. Si vede che la bellezza non l’ha presa dai Tomlinson.

Ero talmente assorto nei miei pensieri che non mi accorsi che i ragazzi si stavano presentando. Per fortuna mi risveglai appena in tempo, ma la bellezza di quella ragazza mi giocò un brutto scherzo.

Provai a presentarmi decentemente, ma l’unica cosa che ottenni fu la più grande figuraccia che io abbia mai fatto in tutta la mia vita. La voglia di stare solo si fece sentire sempre di più, fin quando non accelerai il passo e arrivai all’auto.

 Quella biondina me l’avrebbe pagata, e cara anche.

 

 

Spazio autrice

Faccio schifo, lo so.

Non uccidetemi, è una cosa orrenda, lo so S: Migliorerò, ma per ora questo è stato tutto quello che sono riuscita a fare.

Non ho novità da darvi, solo che il terzo capitolo sarà decisamente meglioe che presto ci sarà una svolta decisiva. Il terzo arriverà SOON, VEEEERY SOON. Feel like Justin Bieber, ma ok.

Pace & Amore, Io devo scappare DDD:

Vi amo heart

  
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