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Autore: unhovoja    30/07/2013    0 recensioni
Descrivo chi e come ho conosciuto lei, e come stiamo vivendo la nostra storia.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Scolastico
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La vedevo ogni settimana tornare a casa, camminavamo sulla stessa strada, stesso tragitto, si faceva gli stessi passi per tornare da scuola, io mi fermavo, lei proseguiva passandomi accanto con la testa bassa ad ascolatre chissà che cosa, aveva quelle cuffie che la facevano sparire dal mondo, come un’ombra che cammina, piena di pensieri, incertezze, malinconia, solitudine, questo è la tua prima impessione vedendola. Cercando le chiavi di casa in tasca la vedevo con la coda dell’occhio, volevo conoscerla, volevo farmi accompagnare da lei, volevo sapere cosa le passasse per la testa. Non avevo il coraggio di avvicinarmi, avevo paura di un suo rifiuto, salgo le scale, vado in camera butto lo zaino a terra, mi spoglio, vado a prendere il piatto lasciato sul tavolo da mia madre e mi metto a sedere, il tavolo affacciava proprio alla finestra, da quella finestra riuscivo a vedere lei, bellissima e irraggiungibile. La sentivo cantare, ogni volta che cantava io chiudevo gli occhi e sognavo, di parlarle di poterla toccare senza timore. Apro gli occhi, realizzo che era tutto un sogno, non mi fa più male come prima, ci ho fatto l’abitudine. Passavo i pomeriggi alla finestra, aspettavo che lei si affacciasse per fumare una sigaretta e godermi i pochi minuti che mi restavano per osservarla al meglio. Ogni suo gesto era così leggero e forte, vederla mi metteva al sicuro, mi immaginavo tra le sue braccia e mi sentivo intoccabile, immortale al suo fianco. La mattina cercavo di incrociarla per strada, io andavo a piedi lei si faceva accompagnare in auto, il traffico la faceva rallentare, potevo vederla ancora addormentata appoggiata al finestrino con gli occhi chiuso. Mi piaceva, mi piaceva davvero tanto, solo vederla una volta al giorno mi metteva di buon umore, mi sono sicuramente innamorata di un’immagine irreale, non so come sia veramente, non le ho mai parlato, osservandola ho capito che lei è quella giusta, senza chiedere le darei la mia vita. La prima volta che mi sono avvicinata davvero, lei parlava con il suo amico, abbiamo fatto finalmente la strada insieme, avrei voluto abbracciarla, sentire il suo odore, mi sono semplicemente presentata, lei ricambiò con un sorriso dicendo il suo nome, la sua voce era magnifica, indescrivibile, così piena di sicurezza, ogni mia impressione su di lei svanì, era molto meglio di quello che avessi immaginato, il cuore mi batteva forte, sarei svenuta da un momento all’altro. Mi portò fino a casa, non si fermò, proseguì, si girò mi fece ciao con la mano e se ne andò a testa bassa, pareva felice, felice quanto me di questo incontro. Salgo le scale di corsa, per poterla vedere dalla finestra, ero piena di adrenalina. Ripensavo a quando mi ha stretto la mano dicendomi il suo nome. Vado alla finestra ed eccola lì che mi risaluta, il mio cuore va a mille, sudo freddo, per fortuna non mi vede. Accendo il pc, le scrivo, le scrivo in modo impacciato, solo per non farle vedere come mi sento, lei risponde. Ancora una volta mi sento svenire. Ci parliamo per una mezzora, parliamo di scuola, del tempo, ci stiamo conoscendo, sono al settimo cielo.
  
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