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Autore: outlawsoflove    31/07/2013    4 recensioni
Mai lasciare i micetti dispettosi a casa da soli... potrebbero combinare un sacco di guai e la cosa peggiore è che... adorano le punizioni.
Genere: Comico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Lambert, Tommy Joe Ratliff
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’aria mattutina mi smuove i capelli, mi giro a pancia in giù nella speranza di riaddormentarmi. Ho freddo… Dov’è quel forno di Adam quando serve? E’ la prima notte che dormo da lui e non mi sono ancora del tutto abituato ad un letto che non abbia almeno tre strati di plaid come il mio. Lo cerco a tastoni sotto le coperte, niente. Le lenzuola sono fresche, dev’essersene andato da un po’. Mi rannicchio alla meglio ammucchiandomi più coperta possibile addosso. Sto gelando… Chi cazzo ha avuto la brillante idea di aprire la finestra?
Mi decido ad aprire gli occhi. Una luce accecante mi trafigge le cornee come una lama. Mi giro imprecando per dare le spalle alla finestra. Appoggio la testa su qualcosa che scricchiola – Che cazz..! – Mi alzo di scatto, troppo di scatto, e ruzzolo giù dal letto sul pavimento dannatamente freddo. Se scopro cosa mi ha fatto cadere… Un biglietto? Un fottuto foglio di carta?! Mi arrampico di nuovo sul letto, mi siedo, rannicchiandomi e coprendomi il più possibile con un lembo di coperta, e inizio a leggere. Riconosco subito la calligrafia snella e leggermente inclinata di Adam.

‘Buongiorno mio piccolo micetto,
Se stai leggendo questo foglietto vuol dire che hai già aperto i tuoi bellissimi occhi e hai già imprecato contro la finestra aperta.
Perdonami, cucciolo, non ho ancora avuto modo di far prendere aria alla stanza e siamo a metà Marzo!
Fai il bravo micetto mentre sono a fare la spesa e fai la colazione che ne hai bisogno dopo tutta la “ginnastica” di ieri sera!
Ti amo,
Adam’

Sbadigliai, sorridendo. Va persino a capo nei punti giusti. Quanto è pignolo. Salto giù dal letto, m’infilo pantaloni e felpa e trotterello giù in salotto. Bene, bene… Sono solo soletto a casa sua… Cosa potrei fare? Un istinto maturo e responsabile mi dice di stare fermo dove sono e tutt’al più mettermi a ripassare con la mia Fender. L’altra parte di me, quella più forte, infantile e stupida mi urla di mettermi a ficcare il naso in giro.
Come mi è solito fare do retta alla seconda e comincio a curiosare tutti i premi appesi nel salone.
- Concorso per miglior attore della categoria musical… Concorso per migliore voce bianca… Questo dev’essere un po’ vecchiotto… - Mi avvicino, forse troppo, e il quadretto si muove. Riesco a prenderlo prima che cada. Me la sono vista brutta!
Mi sposto in bagno prima di fare danni. E’ veramente enorme! C’è una specie di cofanetto zebrato vicino al lavandino… - Non posso resistere! - Lo prendo e scappo in sala sul divano. – Devo riuscire a capire come si apre… - Provo a tirare quello che sembra il coperchio ma non funziona. Infilo le unghie mangiucchiate in tutte le fessure che trovo ma non succede niente. Provo a forzarlo con la limetta che c’è sul tavolino ma niente! Non si vuole aprire! – Cazzo! Vaffanculo! – No Tommy non farlo non farlo! – Non ti vuoi aprire? Allora muori! – Ecco… l’ho fatto!
Il cofanetto vola per terra e il coperchio si stacca completamente. L’ho rotto. Ma sono troppo preso dal mio momento stupidità per darci peso. – Che figata! – dico e mi ci avvento sopra. – E’ pieno di smalti! – Mi brillano gli occhi. Ce ne sono veramente di tutti i tipi! Ne prendo uno bellissimo di quelli da usare con il magnete. Non ho la più pallida idea di come si faccia ma non importa!
Inizio a metterlo su un’unghia. – Devo metterne un bel po’ così funziona meglio… credo… - Poi prendo il magnete. – Come funzionerà?... Ci saranno le istruzioni… Vabbè proviamo così! – Ce lo spiaccico sopra come se fosse un adesivo. Guardo il dito e mi accorgo che lo smalto è tutto appiccicato al magnete. – Forse dovrò lasciarlo asciugare così. –  Dopo pochi minuti però inizio ad annoiarmi così mi alzo e mi avvicino allo stereo. Dentro c’è già un disco dei Queen. – Perfetto! – Lo faccio partite. Sembra che non inizi… “I WANT IT AAAAAAALL”
Il volume è altissimo. Mi spavento e cado, sporcando il divano di smalto.  – Vabbè non si vede! – Mi alzo e mi massaggio il sedere. Sento qualcosa di appiccicoso. Guardo per terra dove sono caduto:
Il boccettino di smalto è rovesciato sul pavimento e io mi ci sono seduto sopra ! Fantastico!
- I miei pantaloniiiiiii!!! I miei bellissimi pantaloniiiii!!! – Corro nella lavanderia vicino al bagno. La lavatrice era già in funzione ma dovevo fermarla. Schiaccio il pulsante stop e, assolutamente non curante del display con scritto attendere, spalanco l’oblò, rovesciando per terra un bel po’ di acqua e detersivo. Mi tolgo i pantaloni con lo smalto ancora mezzo fresco e li butto insieme agli altri vestiti di Adam dentro alla lavatrice.
- Ok! I mie pantaloni sono salvi adesso! Ora devo trovare qualcosa da mettermi addosso… - Mi metto a zampettare in mutande fino alla camera di Adam. Nel suo enorme armadio ci dev’essere qualcosa per me.
Lo apro. E’ pieno di roba! Mi metto ad aprire tutti i cassetti:
Pantaloni zebrati, leopardati, di pelle… Giacche con le borchie, piene di lacci…
Finché non ne apro uno zeppo di maglioni caldi e colorati. Di quelli che si mettono per stare a casa i freddi pomeriggi d’inverno o che metti quando riunisci la famiglia a casa il giorno di Natale. – I miei preferitiiiiiiiiii!!! – Ne tiro fuori subito alcuni! Sono bellissimi! Morbidi e caldi! Poi ne vedo uno con i buchi per i pollici, le maniche all’interno rivestite con del finto pelo, rosa shock con il disegno di una stella con gli occhiali da sole. – Wooooow!! – Mi tolgo la felpa e me lo infilo subito. – E’ enormeeeee!!! – Le maniche sono il doppio delle mie braccia e il maglione è talmente lungo da arrivarmi quasi fino alle ginocchia, rimpiazzando sia la felpa che i pantaloni, Mi piace un sacco!
In sala, nel frattempo, era partita da un po’ Bohemian Rapsody. La  mia preferita.
Abbandonata ormai ogni briciola di salute mentale e di buon senso mi metto a saltellare per la casa cantando e muovendomi come un bambino di 2 anni.
- OHMAMMAMIAMAMMAMIAAAAALALAALALALAAAA – Sembro proprio un deficiente strafatto…
La porta d’ ingresso nel frattempo si è aperta ma io sono troppo occupato nel mio delirio per accorgermene.
- BEELZEBUB HAS THE DEVIL PUT ASIDE FOR ME, FOR MEEEEEEEEEE - No Tommy! Non farlo! L’acuto no! Non adesso!
- FOR MEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE –
- Tommy? –
- EEEEEE… E … E… ADAM! – Cerco di coprirmi tirando giù più che posso il maglione. Che figura di merda!
- … Quello è mio? –
- C-cosa? Ah questo! No! Cioè si! E’ che ho aperto il tuo armadio… Per sbaglio! E poi ho trovato questo maglione, per sbaglio, e siccome avevo freddo l’ho messo… -
- E ti sei tolto i pantaloni? –
- Si… Io… Gli ho sporcati… -
- Con cosa? -
- Ehm… Non mi ricordo… -
- Tommy… - Ecco che mi lancia quello sguardo maledettamente rassicurante e penetrante a cui non so resistere.
- Adam scusa!!! Ho rovinato il magnete poi ho rovesciato smalto poi mi ci sono seduto sopra poi ho aperto il tuo armadio poi ho preso la tua maglia e poi… E poi ho fatto tante altre cose brutte che adesso non mi ricordo! Scusaaa!! – Mi metto a frignare come un marmocchio. Non posso credere di aver fatto una figura di merda simile. Prima di poter aggiungere altro mi ritrovo un dito sulle labbra. Alzo lo sguardo, sta sorridendo. – Non sei arrabbiato? -
- Come potrei essere arrabbiato con te, micetto? E poi dovevo immaginarlo che rischiavo a lasciarti da solo con tutta questa roba da… Quello è il mio beauty?! -
- Ah si il beauty ecco cosa mi dimenticavo… Adam? Adam? -
- … Corri… -
- Eh? -
- Corri!! -
- Perché dovr-aaaahhhhh – Lui scatta come un predatore verso di me io mi giro inciampo sul tappeto e rovino a terra con il sedere per aria, il maglione completamente rivoltato sulla testa. Sono spacciato. Ora mi ammazza. Niente. Ancora niente. Mi muovo appena e qualcosa mi sferza con violenza una chiappa. – Ahi! – Ancora silenzio. Non mi azzardo a muovermi dopo l’ultimo trattamento subito. Poi pian piano i miei slip vengono rimossi e qualcosa di caldo e umido inizia ad accarezzarmi lo sfintere. Gemo sommessamente. Lui smette subito. Non riesco a trattenere un’imprecazione quando un’altra sberla si abbatte sul mio culo.
- Quanto sei vulnerabile così, diavoletto mio. Sai che potrei farti tutto quello che voglio? -
- Aiuto… - sospiro. Non faccio nemmeno in tempo a prender fiato che ecco di nuovo quella cosa calda sulla mia apertura. Sono già al limite maledizione. Mi afferra i capelli costringendomi a reclinare la testa all’indietro. Il ritmo della sua lingua nel frattempo è sempre più frenetico . Gemo e uno schiaffo mi colpisce nuovamente una chiappa.
- Non hai ancora capito che devi tacere, micetto? O hai bisogno di un incentivo? – Non ho il tempo di recepire il messaggio che al posto della lingua si fa strada il suo membro fin troppo ben conosciuto.
Vengo subito dopo, stringendomi intorno a lui con un urlo sordo. Non faccio più nemmeno caso alla secca e inevitabile sculacciata. Viene anche lui, accasciandosi sulla mia schiena. Dopo un po’ si allontana, io rimango nella stessa posizione, tremando un po’. Un braccio mi circonda la vita e mi solleva delicatamente da terra. Le gambe mi tremano e fatico a reggermi in piedi. Lui mi adagia con dolcezza sul divano. – Vado a farmi una doccia mentre ti riprendi, passivella mia -
Mi rannicchio alla ricerca di una posizione meno dolorosa possibile, con scarsi risultati. Ho un sonno maledetto e dopo un po’ mi assopisco leggermente.
- Tommyyy!!! – Mi sveglio di soprassalto e cado rovinosamente sul pavimento. – Ti conviene avere una buona spiegazione per  tutto ‘sto detersivo  sulle scale!! –
Oh, oh… Beh, se la punizione che mi aspetta è come l’ultima… Quasi, quasi gli faccio vedere il casino che ho fatto nel suo armadio.
 
  
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