Erano le sei del mattino,mi misi a guardare il paesaggio nuvoloso che vi era in quel paesino sperduto dove vivevo. Tutto era cosi' quieto e calmo quando all'improvviso vidi entrare nella mia camera mio padre,che premurosamente,mi ricordava che dovevo andare a scuola.
Anche se abitavo al sud italia faceva molto freddo a marzo,cosi' scelsi una felpa lunga e dei jeans da abbinare agli anfibi.
Io sono Claudia,l'ultima ragazza di cui ti potresti innamorare. Non c'e' poi cosi' tanto di intrigante in me,dovreste solo sapere che vado all'artistico e frequento il secondo anno,ma,purtroppo dovreste sapere che sono un autolesionista. Non mi piace parlarne quindi vi lascero' col dubbio del perche' io lo faccia. Ad ogni modo,arrivata in bagno trovai gia' mia sorella che si truccava peggio di Moira Orfei. Io e mia sorella siamo gli opposti totali.

«Ciao».
«Ciao».
Che buongiorno cadaverico!
Mi lavai,e mi misi quel poco di trucco che serviva per coprire quel volto orribile che avevo stampato dalla nascita sul viso. Uscii di casa alle sette e dieci,mi incamminai verso la fermata dell'autobus con le mie fedeli cuffiette,aspettai un po' e poi arrivo' l'ast. Salii,un po' turbata dal freddo glaciale che c'era fuori,e mi misi a sedere mentre ascoltavo una canzone dei bring me the horizon. Arrivai a scuola per le otto e dieci,avevo ancora dieci abbondanti minuti da trascorrere con il mio migliore amico,Lorenzo.

«Ciao Lore'.» Dissi con voce graffiante provocata dalla corse fatta dalla fermata a scuola.
«Eila'! Tutto bene?.» Disse sorridendo.
Tsk,solita domanda,solita risposta.
«Si,tutto bene..Te?.» Dissi accennando un sorriso,direi,finto.
«Bene,bene.» Concluse.
Rimasimo a parlare del piu' e del meno per un paio di minuti quando incominciammo a salire le scale per arrivare alla nostra aula dove dovevamo avere matematica,suppongo.

Mi voltai verso la solita aula dove stavano quelli di 1^A. C'era una ragazza,dai lunghi capelli castani,con uno sorriso stranamente bello che dava contrasto con i suoi occhi neri,per la eccessiva matita. Sembrava una di quelle ragazze che quando sorridevano in una foto se gli coprivi con un dito il sorriso,riuscivi a vedere la tristezza nei suoi occhi. Proprio come me. Rimasi a fissarla per un po',ma lei non si accorse di me,cosi' andai dritta per la mia aula. Nessuno ancora sapeva della mia bisessualita' oltre lorenzo,infatti,capii subito che avevo preso una 'cotta' per la ragazza di prima.

«Allora,ti piace Graziana,eh?» Disse ridendo con quell'aria sfacciata.
«C-chi?» Risposi confusa e interrotta dall'arrivo della professoressa.
Sarebbero state tre lunghe ore fra le due di matematica e quella di disegno geometrico.

Arrivati alla fine dell'ora di disegno geometrico,una mia compagna disse al professore che era ricrezione,cosi' ci lascio' andare. Presi il mio amatissimo pacco di pal mal rosse dallo zaino e estrassi con loro anche l'accendino blu. Mentre mi fumavo qualla dannata sigaretta,Lorenzo,riprese l'argomento di prima. «Allora?.» Disse il moro.
«..Allora cosa?.» Dissi perplessa.
«Guarda dritto davanti a te.»
Era lei,la ragazza bassina ed adorabile con una bellezza straordinaria di prima.
Ma non potevo di certo fammi vedere nello stato di una che si sta per 'fissare' con una persona,quindi feci finta di niente...Piu' o meno. «Fammi fare un tiro,vah.» Aggiunse per rompere il silenzio.
Io amavo starmene zitta e pensare,motivo,forse,del perche' i miei genitori mi dassero' dell'asociale.

Finita la giornata mi presi l'autobus per la citta',per andare in ufficio dai miei,pioveva a dirotto infatti mi bagnai tutta,ma tanto amavo la pioggia,non mi dava alcun fastidio. Quando scesi dall'autobus,feci un po' di strada a piedi per arrivare dai miei,sempre in compagnia delle mie cuffie. Misi 'dark paradise' di Lana Del Rey,e quella dolce e malinconica melodia,accompagno' i miei pensieri rivolti a graziana,la ragazza di 1^A.
Sara' il caso di scrivergli un messaggio su facebook,almeno potro' incominciare anche solo un'amicizia con lei,pensai.

Arrivata a casa,dopo aver mangiato in citta',mi collegai su facebook,e girovagando fra i contatti di lorenzo la trovai. Portava un nome strano 'grax'.
Strano ma bello. Inviai un messaggio banale,colpa del fatto che non pensassi mai due volte prima di fare una cosa.
“Ei,sei della mia scuola?”.
Che cogliona.
Me ne pentii subito dopo averlo scritto. Alle cinque e un quarto,visualizzo' il messaggio,ma non ebbi mai una risposta.
Beh,forse non le piacevo.
Forse lei non era bisex o lesbica.
Forse era gia' fidanzata.
Ma,infondo,non avevo scritto nulla di male,no?.
Mi lasciai andare,cosi' incominciai a fare i compiti.
Nonostante tentassi di riuscire almeno nel fare i compiti,fallivo subito dopo aver letto la seconda riga del testo.
Non facevo altro che pensarla. Chiusi i libri e mi buttai sul letto.
I miei erano giu' in cucina che,come sempre,litigavano.. Litigavano per me. Perche' gli costavo troppo per via dell'insegnante privata di matematica. Mia mamma era disoccupata e mio padre portava uno stipendio di milleduecentoventi,ma non bastavano per via del mutuo. Cosi' grazie ai miei sensi di colpa e alla mia autostima inferiore allo zero presi una lama del mio taglierino e diedi un taglio lungo e secco.
Me lo meritavo.
Andai in bagno,presi un ceretto e glielo misi di sopra,domani avrei messo il polsino. Quella sera non mangiai e litigai con mia madre per questo,cosi' andai a letto presto,ma mi addormentai verso le due per via degli innumerevoli pensieri che mi passavano per la testa.

Quella ragazza doveva essere mia.
Fu questo il mio ultimo e primo pensiero.

*spazio autrice* ciao a tutti! Questa è la mia prima ff qui su efp,io sono Claudia e si sono la protagonista di questa fan fiction inspirata alla vera storia d’amore che sto vivendo con la mia ragazza,Graziana. Oh,amore sicuramente starai leggendo..shgjsgzzk ti amo.