15 Aprile 1913                                                                                                                                                                                                                                                                          2:20
Caro Diario,
È passato un anno dalla morte di Jack. L’unico mio grande e vero amore. Ricordo quel viaggio come se l’avessi appena terminato. Terminato nel peggiore dei modi. Quando salii su quella nave, la odiavo, odiavo il lusso. Odiavo tutto quello che mi circondava. Tutte quelle persone che credevano che la ricchezza era l’unica via per salvarsi. Ma poi salvarsi da cosa? Ognuno di noi nasce per morire. Questo è quello che pensavo e penso tuttora. Ricordo quando mi volevo buttare da quella nave credendo che morire fosse l’unica soluzione. Poi arrivò lui, un dono dal cielo, un angelo. La cosa più bella che potesse capitarmi.

“ Piacere Jack Dawson”

“Rose Dewitt-Bukater”

“Il suo me lo deve scrivere ”

Quella risata, me ne innamorai subito. Amavo i suoi occhi, i suoi capelli, le sue labbra. Amavo Jack, anzi amo Jack. Non riesco a capire come in quattro giorni può nascere un amore così forte ma è successo. Ora è notte fonda e io sono qui che scrivo su un foglio immacolato tutte quelle sensazioni che ho provato in quel poco, pochissimo  tempo. Con Jack il tempo passava velocemente. Ero un misto di gioia, felicità, speranza. Speranza che una volta arrivati in America tutto potesse cambiare con Jack al mio fianco. Ma invece non fu così. Mia madre alla fine mi costrinse a sposare Cal. Odio quell’uomo e lui ne è consapevole. Non ha mai approfittato di me. Lui sa che io amo Jack e non smetterò mai di farlo. Ora sono in viaggio di nozze con lui, sono su una nave che ci sta portando in Europa, a Belfast. In Irlanda. Si da dove è cominciato tutto.  Da dove è partito il Titanic. Sono sul pontile, distesa su una panchina a fissare le stelle consapevole che sono su una nave che sta navigando sullo stesso mare dove un anno fa è successa la tragedia. Dove un anno fa promisi a Jack che sarei morta al calduccio nel mio letto con i miei nipotini. La promessa sto cercando di mantenerla ma non è facile. Mi manca la sua voce, il suo modo di comportarsi. Mi manca Jack. Mi affaccio dal bordo e vedo le onde infrangersi sai lati della nave. Guardo l’oceano in tutta la sua bellezza e in tutta la sua maestosità. Le lacrime calde scivolano sulle mie guance mentre penso che ora Jack è un angelo e che mi protegge dal cielo.
Ti amo Jack e non smetterò mai di farlo.