Era il primo giorno di scuola del terzo anno di liceo.Liceo Sambert.Esther era fuori a fumarsi una sigaretta con gli ACDC nelle sue orecchie.Si soffermò a guardare il liceo.Una struttura alta e grigia in una contea vicino a New Orleans.Tirò dalla sua sigaretta e buttò fuori il fumo biancastro.Si sedette e iniziò a pensare alla sua reputazione.Che reputazione poteva avere,dopo l'estate passata in un centro di riabilitazione?L'essere bulimica non era il suo problema.Il suo problema era la società.E sua sorella Stephanie.Una persona così subdola da approfittare dei problemi della sorella per spompinare qualche quindicenne arrapato,e commosso dalla storia.Una lacrima tagliò il viso di Esther come una lama.Quando tornò nel mondo reale e senza pensieri con una semplice scossa di testa,si accorse che la sua sigaretta era ormai un cumulo di cenere traballante.Fece l'ultimo tiro,e la spense.Quando prese i libri per la scuola e scese giù,aspettandosi una grande colazione,trovò solo la madre stesa sul divano e il padre che beveva un caffè.L'uomo accennò un timido saluto,e continuò a leggere il giornale e a bere il suo cappuccino,che gli aveva lasciato dei teneri baffetti di panna.Esther si mise a ridere e corse per la strada alla ricerca della bicicletta che aveva lasciato sul portone di casa sua.Iniziò a pedalare,e pedalava più forte che poteva.Forse il vento le avrebbe cancellato tutti i brutti ricordi.Prese le cuffie della SONY e se le mise sulle orecchie,con 'Got Dynamite'.Quando iniziò a correre sempre più veloce,iniziò a chiudere gli occhi,forse per la stanchezza,forse per non piangere.Quando ad un certo puntò sentì qualcosa,o qualcuno che bloccava la sua ruota.'Sei impazzita?Una settimana che mi trovo in sta città e già ci sono tizie che mi investono!'sentì la ragazza.Esther riaprì gli occhi per un momento.Era un bel ragazzo,altino,moro,con l'apparecchio e un cappellino dei Chigago Bulls alla testa.'Mi stai ascoltando?Cazzo per fortuna che la bici non si è fatta nulla!'disse il ragazzo 'Ora per rimediare mi devi offrire una cicca'.'Scusa le ho finite stamattina'rispose Esther 'e non regalo cicche agli sconosciuti'.'Beh allora eccomi,sono Austin Mahone.' rispose il ragazzo col sorriso al volto che gli faceva risaltare l'apparecchio quasi trasparente.'Esther..Esther Collins.'disse Esther con una vocina quasi insignificante 'e non mi piace per nulla parlare agli sconosciuti,non mi fido più di nessuno'.'Piacere,sono nessuno.Puoi fidarti di me,sono nuovo qua a Sambert,non mi conosce nessuno,mio fratello fa economia qui e mi sono dovuto trasferire.Sai,non credevo di fare amicizia così in fretta con una ragazza così riservata,anche dopo che mi ha sfasciato la bici.'disse Austin,con la sua voce grossa soffocata nelle risate.Senza dire nulla,la prese e portò la brunetta sulla sua bici.I suoi occhi verdi erano colmi di felicità.Quella senzazione di non essere sola,per la prima volta in 3 mesi,era indescrivibile.Arrivati alla Sambert,Esther vide quello che non voleva vedere.Gli occhi dei liceali erano tutti su di lei.In 10 secondi,era tornata ad essere l'emarginata,la sola,la stupida,la bulimica Esther Collins.Ma non era il fatto di essere sola che la spaventava.Era piuttosto il fatto che la verità avrebbe potuto allontanare Austin.Ma non fu così.Quando il ragazzo video gli occhi lucidi di Esther e gli sguardi della folla ammassati su di lei,iniziò a preoccuparsi.'Beh?'urlò 'Non avete mai visto una ragazza e un ragazzo insieme?Siete dei cazzutissimi liceali,avete gli ormoni a mille e non avete mai visto un ragazzo e una ragazza?Fottetevi tutti!'.E in quel preciso istante,lui guardò Esther,le fece l'occhiolino,e le prese la mano,portandola via con se.Forse Austin non era perfetto,ma diamine,in 10 secondi aveva fatto zittire tutti.Forse non era il ragazzo migliore del mondo,ma di sicuro,il più coraggioso che avesse mai incontrato.

BUONGIORNO A TUTTI.SPERO CHE VIA SIA PIACCIATA,IN SETTIMANA METTERO' LA PROSSIMA.E' LA MIA PRIMA FF,SIATE BUONI COI COMMENTI.:)