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Autore: Angelo Osaki    31/07/2013    1 recensioni
(dal secondo capitolo)
Sai, stanotte credo di averlo sognato. C’eravamo noi due, in un infinito spazio bianco e stavamo in silenzio. Un silenzio che parlava, sussurrava cose su noi due e io mi stringevo al suo petto, mentre lui mi passava una mano tra i capelli. Mi guardava, con quegli occhi marroni che non sono altro che le porte dell’infinito e sorrideva. E io? Beh, io mi sentivo felice, come se avrei potuto stringermi a lui per sempre e niente avrebbe mai potuto strapparmi via. I sogni non sono la realtà, lo so.
Eppure, dimmi, sono innamorato? Confesso di sentirmi così, onestamente.
Quindi, ancora, dimmi: sono innamorato? Sinceramente, ogni giorno che passa scopro di volergli sempre più bene e di desiderarlo sempre di più.
Dimmi, sarò mai ricambiato o questo amore mi si rivolterà contro e mi ucciderà? Se sarà così, preferisco che la mia anima mi abbandoni ora che non riesco a vedere niente di negativo provenire dal mio Angelo.
Dimmi, è solo un sogno o la realtà veramente mi sta offrendo ciò? In fine, dimmi, sono davvero innamorato?
[ la storia comincia dal secondo capitolo, il primo è una sorta di prologo-premessa]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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AVVISO: tutti i nomi di persone, di luoghi e quant'altro, in quanto reali, sono stati modificati dall'autore, per garantire la privacy di essi.

Lost in you, bound to you, I love you

Amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso.
-David Grossman


 

Un qualche giorno durante la seconda metà di aprile 2012

Credo di essermi accorto di provare qualcosa per Christian: non uso la parola “innamorato” perché sono sicuro di non comprendere a pieno cosa significhi questo termine, ma credo di star provando qualcosa di simile, per la prima volta in vita mia, lasciando perdere la sola attrazione sessuale che provavo per un mio compagno di classe alla scuola media.
Christian non ha preso bene la mia omosessualità, sai? Smise di cercarmi e Io ci stetti  malissimo, non solo per il fatto che lui  espresse a parole ciò che io pensavo di me ma anche per qualcos’altro che ancora non riuscivo bene a comprendere. Le mie giornate a scuola erano diventate buie e senza un motivo valido per continuare ad andarci.
Poi Christian tornò e ti giuro che mi sentii la persona più felice del mondo: ogni volta che stiamo insieme, quei dieci minuti durante l’intervallo, sul suo viso risplende una luce sprigionata dai suoi occhi e quando mi parla io sento una stretta calorosa al cuore. Non significa forse che mi sono preso una cotta? Una settimana fa mi trovai a desiderare di abbracciarlo, stringerlo e baciarlo. Non avevo mai desiderato qualcosa con tale intensità e ammetto di essere rimasto perplesso e spaventato, ma ciò che minaccia di distruggermi è la speranza che io possa mai essere ricambiato. Io so che qualunque cosa mi renda felice è portata a correre via da me e sono sicuro che con Christian sarà lo stesso e non voglio soffrire, perché quello che ho capito in questi  anni è che in amore si soffre parecchio e spesso l’unica cosa che si ottiene sono gli occhi rossi dopo incontabili ore passate a piangere misti a quel senso di morte interiore che ti porta a pensare che è finita lì, perché senza quella determinata persona tu non puoi vivere.
 Quindi, dimmi, cosa c’è di bello nell’amore? Domanda stupida: c’è Christian. Eppure, posso davvero definirmi innamorato di questo ragazzo?  Se ogni volta che guardo i suoi occhi io mi sento la persona più felice del mondo, se provo quel devastante desiderio di stringermi al suo petto e sussurrargli “resta con me”, se vorrei tanto che le nostre labbra si incrociassero e le nostre vite fossero gli stessi punti sui quali passa la nostra retta chiamata “amore”, posso considerarmi innamorato?
Sai, stanotte credo di averlo sognato. C’eravamo noi due,  in un infinito spazio bianco e stavamo in silenzio. Un silenzio che parlava, sussurrava cose su noi due e io mi stringevo al suo petto, mentre lui mi passava una mano tra i capelli. Mi guardava, con quegli occhi marroni che non sono altro che le porte dell’infinito e sorrideva. E io? Beh, io mi sentivo felice, come se avrei potuto stringermi a lui per sempre e niente avrebbe mai potuto strapparmi via. I sogni non sono la realtà, lo so.
Eppure, dimmi, sono innamorato? Confesso di sentirmi così, onestamente. Io potrei uccidermi, se ciò servisse a rendere felice Christian. Lo penso davvero, ogni volta che scendo le scale e lo vedo lì ad aspettarmi, mentre tutti gli altri studenti si riversano con confusione verso il cortile. Se ne sta lì con le mani in tasca e mi aspetta,  con quella maledetta luce negli occhi. A volte accenna pure un sorriso e io mi ritrovo a scendere le scale di corsa, perché le gambe non mi reggono più e so che potrei cadere. Se cadessi,mi prenderebbe? Oso credere di sì. Magari non gliene frega niente di me e mi vede solo come il rompipalle con il quale trascorre l’intervallo, ma io ho bisogno di pensare che lui provi qualcosa per me, perché ne ho bisogno per vivere, per non toccare il fondo in questo periodo nel quale continuo a precipitare.  Christian fermerà la mia caduta?  Spero di sì, perché morirei se non lo facesse.
Quindi, ancora, dimmi: sono innamorato? Sinceramente, ogni giorno che passa scopro di volergli sempre più bene e di desiderarlo sempre di più, finché questo desiderio non mi ucciderà o-osando sperare troppo- mi porterà tra le sue braccia.  Non sono mai stato innamorato prima e non so se è davvero questo che prova una persona innamorata, eppure deve essere così, perché per un  amico non proverei mai qualcosa del genere; non c’è solo il lato sentimentale, ma anche l’aspetto sessuale. Con un certo imbarazzo ammetto di aver spesso pensato o anche sognato che io e Christian facessimo l’amore.  Perché io sono certo che fare sesso con lui non sarebbe solo contatto fisico, ma anche sintonia mentale, felicità e protezione. Sarebbe fare l’amore.  Per gli amici io non provo nulla di tutto ciò, pertanto sono quasi certo di essere innamorato di Christian.
Dimmi, è normale avere così tanta paura di un rifiuto? Certo che è normale! Se lui mi rifiutasse, come potrei tornare alla vita normale? Per me questo è un sogno che in un attimo potrebbe mutare in incubo, sai?
Questo ragazzo è arrivato come un arcobaleno dopo la tempesta, anche  se sta ancora piovendo e io sono più bagnato che mai.
Dimmi, questa pioggia durerà per sempre o io e Christian ci rifugeremo sotto lo stesso ombrello?
Le giornate per me durano solo dieci minuti, il tempo che trascorro con il mio Angelo, dopodiché tutto viene invaso dalle tenebre e in lontananza si fa spazio una luce fioca che continua a essere la mia meta.
Sai, Christian mi chiama “Salvo, perché dice che ho la faccia da “Salvatore”. Non mi è ben chiaro cosa intenda, ma so che voglio riuscire a salvarci entrambi, o anche solo lui, perché è infinitamente più importante di me. Sai, credo che il mio Angelo abbia dei problemi gravi dei quali non parla mai: è chiuso in se stesso, nel suo silenzio e nei suoi sorrisi non espressi.  I suoi occhi parlano al posto suo, ma vorrei tanto che si confidasse con me. Riesco a sentire la sua atroce sofferenza e soffro per lui, mi sento impotente.
Pertanto, dimmi, sono innamorato? Amare è anche sentire il peso della sofferenza dell’altro, sebbene non si conosca nient’altro all’infuori del fatto che essa lo sta uccidendo?
Penso che lui creda di essere solo: se solamente potesse aprire il suo cuore e accorgersi che io sono proprio davanti a lui, in attesa di un suo sorriso. I suoi piccoli accenni di sorriso mi fanno capire che se lui osasse sorridere felicemente io perderei ogni contatto con la realtà e morirei di felicità.  Non so se Christian è oggettivamente bello, ma per me è la perfezione: sia fisicamente ma anche interiormente.  È una bella persona,davvero!  Se solo distruggesse questo muro che si è creato e aprisse il suo cuore al mondo…so che è difficile, credimi, ma in due potremmo farlo insieme e essere felici.
Dimmi, sarò mai ricambiato o questo amore mi si rivolterà contro e mi ucciderà? Se sarà così, preferisco che la mia anima mi abbandoni ora che non riesco a vedere niente di negativo provenire dal mio Angelo.
La notte non riesco a dormire, perché il suo volto invade i miei pensieri e tutto quello che riesco a fare è pregare Dio affinché questa creatura celeste dalle sembianze umane si unisca a me e non mi abbandoni mai. Prego che sia la mia voce nelle notti silenziose, la mia luce nelle mie giornate buie e la mia vista nei sogni incolori. Prego che sia la persona destinata ad amarmi e farmi amare me stesso, perché io so che senza di lui sono perso, abbandonato nell’oceano tenebroso che è la mia vita.
Sai, penso di dovergli confidare cosa provo per lui, ma ho troppa paura e mi manca l’aria. Se mi rifiuta? Non voglio che anche la nostra amicizia finisca, perché senza di lui io non ho luce.  Non posso restare bloccato e non agire, lo so, ma come devo fare? andare da lui e dirgli: “Christian, io credo di essermi innamorato di te!” e sperare pure che finisca tutto con un bacio?
Patetico.
Devo dirgli tutto lo so, magari tra un paio di giorni, così ho il tempo di pensare bene a ciò che dovrò dire e fare. Dio, per favore, non tradire le mie speranze, perché morirò se lo farai. Il mio Angelo deve restarmi sempre accanto, poiché io mi sto appoggiando completamente a lui; Dio, per favore, non farlo spostare, perché morirò se lo farai.
Dimmi, è solo un sogno o la realtà veramente mi sta offrendo ciò? In fine, dimmi, sono davvero innamorato?
   
 
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