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Autore: LittleHarmony13    31/07/2013    2 recensioni
"Con la peggior espressione che potevo assumere, così da far sentire in colpa mia madre, uscii di casa con Al, l'unica persona che avevo trovato che potesse concedermi l'onore di essere il mio accompagnatore.
Non che non me lo avessero chiesto, ma avevo incenerito tutti i ragazzi che avevano osata avvicinarmisi più di mezzo metro.
Così, quella sera del 14 Maggio, mi ritrovai sottobraccio ad Albus, in una sala piena di decorazioni gabbane e pompose, che certamente non si rifacevano con l'idea che avevo dell'eleganza. Nemmeno Al sembrava troppo contento di essere lì, ma ogni tentativo di conversazione che tentavo di avere col mio cuginetto preferito, sembrava essere interrotto dall'arrivo di qualche ragazza che gli chiedeva di ballare. Dopotutto era il figlio del prescelto. E lui, da bravo cavaliere non faceva sentire sola nessuna di quelle dame. "
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, Hermione Granger, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Harry/Hermione, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Storia partecipante alla "Multifandom Challenge" indetta dal gruppo Fb "Fanfiction Challenges."


Di errori da non ripetersi
e Burrobirra.

 

Prompt: Seta.



"They say a few drinks will help me to forget her
But after one too many I know that I’m never
Only they can see where this is gonna end
But they all think I’m crazy but to me it’s perfect sense.
And my mates are all there trying to calm me down
‘Cause I’m shouting your name all over the town."
http://www.youtube.com/watch?v=zIa4xKHQB_k





 

La scuola era addobbata a festa quel giorno. Doveva essere uno dei giorni più felici della mia vita, dicevano. Il problema era che non lo sarebbe stato affatto.
La colpa era solo di mia madre, quella testarda di mia madre.
“Amore, io al ballo della scuola mi sono veramente accorta di quello che provavo per tuo padre, magari a te succederà lo stesso.”
Questo è quello che mi sentivo ripetere da giorni ormai. Mi mordevo la lingua per non rispondergli che si vedeva benissimo che in realtà, a mio parere, lei non aveva scelto proprio niente. Si era resa conto di quello che era più facile da avere a quel ballo, forse, ma non aveva certo scelto quello che voleva. Perché sennò avrebbe guardato lo zio Harry in quel modo?
Decisi però che non era affar mio, ma anzi, sarebbe stato un motivo in più di discussione, e non avevo certo voglia di litigare con mia madre anche quel giorno.
Le nostre litigate erano all'ordine del giorno, ormai.
Così da brava figlia, presi la decisione di andare al ballo della scuola, almeno per non sentir parlare mia madre.
Il vestito scelto era opera sua. Non so bene dove fosse andato a comprarlo, ma dovevo ammettere che era adorabile, e probabilmente era costato anche un bel po' di galeoni. Mi arrivava fino ai piedi, ma era stretto nei punti giunti, di colore viola ed era anche di una bellissima e pregiatissima seta viola.
Dovevo ammettere che stavo proprio bene, ma l'umore non combaciava con il mio aspetto.
Con la peggior espressione che potevo assumere, così da far sentire in colpa mia madre, uscii di casa con Al, l'unica persona che avevo trovato che potesse concedermi l'onore di essere il mio accompagnatore.
Non che non me lo avessero chiesto, ma avevo incenerito tutti i ragazzi che avevano osata avvicinarmisi più di mezzo metro.

 

 

Così, quella sera del 14 Maggio, mi ritrovai sottobraccio ad Albus, in una sala piena di decorazioni gabbane e pompose, che certamente non si rifacevano con l'idea che avevo dell'eleganza. Nemmeno Al sembrava troppo contento di essere lì, ma ogni tentativo di conversazione che tentavo di avere col mio cuginetto preferito, sembrava essere interrotto dall'arrivo di qualche ragazza che gli chiedeva di ballare. Dopotutto era il figlio del prescelto. E lui, da bravo cavaliere non faceva sentire sola nessuna di quelle dame. Fatto sta, che passai la maggior parte della serata da sola, a girovagare per la sale come un'ubriaca. Purtroppo a quella stupida festa non potevo essere neppure quello, perché la cosa più pesante che sembravano servire al tavolo delle bevute era un bicchiere di Burrobirra. Con poca schiuma oserei dire.
Nel momento esatto in cui il DJ passò l'ultima canzone dei “Basilischi Striscianti” decisi che era veramente troppo, e mi avviai verso l'uscita, poiché una boccata d'aria mi sembrava l'unico metodo che avevo per non impazzire.
Non stavo nemmeno guardando dove stavo andando, e per poco non finii addosso ad un ragazzo appoggiato al muro, sulla soglia della porta.
“Scusami, non ti avevo visto.” - dissi, senza però guardare il ragazzo in faccia.
“Non c'è problema, non preoccuparti. Prima le donne.” - rispose la voce del ragazzo “sconosciuto.”
Appena alzai lo sguardo, però, capii che il ragazzo non mi era sconosciuto. Per niente. Il ragazzo in questione era Scorpius Malfoy, anche noto come figlio di Draco Malfoy. Scorpius era uno degli studenti di Hogwarts più talentuosi, ma era anche conosciuto per essere un terribile sciupafemmine. Probabilmente mi aveva fatta passare per prima solo per potermi ammirare il fondoschiena.
Era arrogante, e presuntuoso, ed io avevo una terribile cotta per lui. Dal primo anno. Non l'avevo mai detto a nessuno, troppo impegnata com'ero a vederlo passare per i corridoi con il suo gruppetto di amici Serpeverde.
La verità era che mi vergognavo tantissimo ad ammettere che provavo dei sentimenti per quel ragazzo. Certamente i miei amici e tutti i miei familiari non avrebbero approvato, ma loro non sapevano.
Non sapevano di come, quando fra i suoi genitori le cose non andavano troppo bene, lei era solita nascondersi nel ripostiglio delle scope a piangere, tutte le sere.
E non sapevano neppure che una sera Scorpius, sentendo dei singhiozzi provenire da quello stanzino, aveva deciso di andare a vedere cosa stesse succedendo, e dopo avermi trovato in preda alle lacrime, aveva deciso di consolarmi. Niente era successo fra noi, niente di niente, semplicemente lui mi aveva stretta fra le sue braccia fino a che il mio pianto isterico non si era calmato, e in seguito avevamo parlato fino al coprifuoco. E anche un po' dopo.
Ci eravamo rivelati tutto, dai nostri sogni alle nostre paure. E poi più niente, come se quell'attimo non fosse mai esistito. Come se nessuno di noi due se lo ricordasse davvero. Ma io lo ricordavo anche troppo bene, e ben sapendo che fra noi due non sarebbe mai potuto succedere niente mi ero allontanata completamente da lui. Ogni volta che Scorpius cercava il mio sguardo, che fosse in classe, o nei corridoi, o alle partite di Quidditch, io voltavo il mio dall'altra parte.



Ma quella sera era diverso. Non volevo più essere la ragazzina timida timorosa del parere dei suoi genitori. Non mi importava se mia madre aveva scelto ciò che era più facile, io volevo al mio fianco qualcuno che mi guardasse come zio Harry guardava lei. E così decisi di dare una svolta alla mia serata. Tutto o niente. Stavolta mi buttavo sul serio.
Malfoy, scusami, ho cambiato idea. Non esco più. Vado a bere qualcosa. Vuoi venire con me?” - dissi con un tono che forse non ammetteva repliche. Ma ero decisa, quella sera più che mai, ad ottenere ciò che volevo.
Io, io.. Sì certo Rose, come no? Sai non me l'aspettavo. Dopo quella sera io..”
Da quando si era fatto così timido?
Scorpius, non ne parliamo dai, va tutto bene. Andiamo a bere qualcosa vieni.”
E con una spavalderia a me nuova, ma che mi piaceva, lo presi per mano, e insieme ci avviamo verso il tavolo delle bevande. Ma sì, per lui avrei anche bevuto una Burrobirra con poca schiuma,e allungata con l'acqua.







 



Angolo dell'autrice:
Ciao a tutti!
Ringrazio chiunque abbia avuto voglia di leggere questa pazzia, e chi è arrivato anche fino in fondo, ahah ;).
Ormai Rose e Scorpius stanno diventanto uno dei più grandi OTP che abbia mai avuto. Di sicuro è il io OTP nella next-gen, e sinceramente non mi viene proprio da scrivere Angst su di loro. Per me vivranno felici fino alla fine dei tempi <3.
Sarei molto felice se qualcuno volesse dirmi cosa pensa di questa storia roba.
Ok, vi lascio ritornare a quello che stavate facendo.
Grazie dell'attenzione.
 Un bacione, alla prossima.
S. <3



 

  
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