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Autore: Sweet black    31/07/2013    6 recensioni
Storia che vede come protagonista Natsumi e Giroro. Ma questa storia sarà diversa dalle altre, perchè qualcosa ha cambiato completamente il ranocchio.. portandolo a trasformare completamente il mondo intorno alla ragazza, che prenderà una decisione disperata!
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Giroro, Natsumi
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Era un giorno come gli altri e il plotone di Keroro, anziché portare avanti l’invasione, stava giocando a carte sul tavolo della cucina. C’era anche Giroro, che non aveva mai amato questi giochi per lui inutili, ma aveva ugualmente deciso di partecipare.
Keroro, come al solito, stava perdendo la partita e si trovava nel panico più totale.
Ad un certo punto però, nel bel mezzo della partita, la porta d’ingresso si senti sbattere e tutti i membri sobbalzarono sulle loro sedie.
Qualcuno camminava con passo svelto per il corridoio, singhiozzando.
Probabilmente stava piangendo.
La porta della cucina venne spalancata e una Natsumi in lacrime entrò.
-Natsumi, cosa ti succede?- fece Keroro, sorpreso.
-Non è niente, stupido ranocchio!- e così com’era arrivata scappò via.
Non voleva assolutamente mostrare la sua debolezza a quella stupida rana, che ne avrebbe sicuramente approfittato.
Giroro, che aveva assistito alla scena, era visibilmente turbato.
Keroro lo guardò con sguardo interrogativo.
-Vado… in bagno- fu la prima scusa che gli venne in mente, per abbandonare la partita.
Si alzò e uscì dalla cucina, poi salì le scale e si diresse verso la porta della camera di Natsumi.
Prese coraggio e bussò.
Nessuno rispose.
-Natsumi, posso entrare?- fece.
-Vattene via!- rispose lei, con voce rotta dal pianto.
Già, se ne sarebbe dovuto andare… ma invece non lo fece, anzi… prese ancora più coraggio.
-Forse hai ragione, forse dovrei andarmene… ma prima lascia che ti dica una cosa: una ragazza bella, coraggiosa e forte come te non dovrebbe piangere! Non so perché piangi, ma so solo che non dovresti farlo! La Natsumi che  conosco io non si abbatte mai, perché ha sempre il coraggio di reagire- disse tutto d’un fiato, poco prima di allontanarsi.
Si bloccò però, quando sentì la porta della stanza aprirsi.
-Dici così perché non sai quello che provo! Dici che sono forte… ma anche i più duri cadono a volte! E ora te ne spiego il motivo, entra…- Natsumi faceva capolinea dalla porta, con ancora il viso bagnato dalle lacrime.
Giroro seguì il suo consiglio e Natsumi si chiuse bene la porta alle spalle, per evitare altre intrusioni.
Il ranocchio era molto imbarazzato, ma altrettanto felice di restare solo con lei.

Si sedettero entrambi sul letto, uno di fronte all’altra e lei incominciò a raccontare:- Tutto è iniziato un paio di giorni fa, quando nella nostra classe è arrivato un ragazzo nuovo e io… diciamo che… mi sono presa una cotta per lui- disse un po’ rossa.
Non era abituata a parlare di quelle cose, tantomeno con ragazzi o con alieni.
Giroro era un tantino sconvolto: la sua Natsumi era innamorata di un altro? Certo, era abituato a Saburo, ma con quel ragazzo Natsumi non era mai stata così esplicita!
-In classe hanno iniziato a prenderci in giro e lui si è arrabbiato con me…- continuò, sotto lo sguardo non poco arrabbiato di Giroro.
-…poi per farsi “figo” mi ha preso di mira e ora mi prende in giro tutti i giorni, anche in modo piuttosto pesante- concluse, rimettendosi di nuovo a piangere.
-Natsumi, non piangere! Che cosa ti dice? Raccontami!- Giroro allungò una mano e le asciugò una lacrima.
-C-che sono brutta e stupida…-
-M-ma sai che non è vero!- cercò di tranquillizzarla lui, anche se il più turbato era lui.
-E poi oggi… lui e dei ragazzini mi hanno tirato addosso della ghiaia...e ridevano…- abbassò la testa, dopo l’ennesima lacrima.
-C-CHE COSA???? E tu non gli hai fatto niente? Ma non è da te!- fece lui sbalordito, alzandosi in piedi sul letto.
-No, io provo ancora qualcosa per lui e non ne ho il coraggio!- questa volta il pianto si fece più disperato.
Giroro non sapeva come reagire.
La ragazza lo abbracciò, stringendolo a se.
Ora il ranocchio era più rosso del normale, sia per la rabbia che per l’imbarazzo.
Le lacrime caddero dal viso di lei e bagnarono il corpo del soldato keroniano.
In quel momento, nel suo cervello scattò qualcosa, una scintilla.
-Come puoi provare qualcosa per quel mostro?-
-Non lo so… sono confusa… cosa dovrei fare?- singhiozzò lasciando l’abbraccio.
Lui ci pensò un attimo.
-Tutto si aggiusterà con il tempo, non preoccuparti!-
E con “tempo” intendeva che ci sarebbe voluto poco, prima che lui fosse intervenuto.
-Dici davvero?-
Annuì: -E ora riposati, si vede che sei stanca!-
Scese dal letto e si allontanò da lei.
-Giroro!- lo chiamò.
Lui si voltò senza rispondere.
-Grazie per esserti preoccupato di me, sei un vero amico! Sono sicura che dietro a quel carattere duro c’è un cuore dolce e tenero- sorrise.
Lui arrossì, rispondendo con un debole “Di niente”.
Così il ranocchio uscì.
Povera Natsumi.
Come poteva esserle successa una cosa del genere?
Lei era una donna soldato! Non doveva farsi influenzare dai sentimenti…
Non poteva permettere che questa cosa continuasse, non doveva assolutamente permetterlo!
Così pensò subito ad un modo per sistemare la faccenda: lei aveva detto che tutti la prendevano in giro, giusto?
E allora li avrebbe ammazzati tutti! Tutti quanti!
Giroro era in prenda all’ira e una serie di pensieri gli attraversarono la mente, avrebbe fatto di tutto per lei…
Se i suoi compagni la prendevano in giro allora anche il resto dei pekoponiani l’avrebbe fatto… e ciò non poteva assolutamente succedere alla sua donna.
Scese le scale come un fulmine e aprì violentemente la porta della cucina, facendo nuovamente sobbalzare tutti i presenti.
-Keroro! Dobbiamo parlare!- fece con fermezza.
****
Il mattino seguente decise di accompagnare Natsumi fino in classe.
-Non c’è bisogno che mi accompagni fin qui, Giroro!- fece a bassa voce, per evitare che qualcuno la vedesse parlare da sola.
-Si invece! Voglio vederli in faccia questi tipi!-rispose entrando nella sezione della ragazza.
Non appena varcò la soglia l’antibarriera si disattivò e Giroro fece apparire una strana pistola, direttamente dal suo armamento personale.
Tutti i presenti rimasero sconcertati nel vedere il ranocchio.
-Giroro cosa fai?!?- Natsumi si spaventò a morte nel vedere che tutti si erano accorti di lui e che, per dipiù stava impugnando un’arma.
-Non preoccuparti, va tutto bene!- detto ciò cominciò a sparare, ma i proiettili non erano altro che catene, che imprigionarono tutti i compagni di Natsumi.
-Giroro fermati!- gridò Natsumi.
-EHI! Liberaci immediatamente!- fece uno dei ragazzi.
-Tu devi essere il farabutto che ce l’ha con Natsumi! Benissimo, per te ho un trattamento speciale, ma non lo avvierò ora… più avanti… così avrai modo di soffrire!- fece con tono spietato.
-Giroro ora basta!- fece la ragazza, in preda alla disperazione e al panico.
-Ma Natsumi… io lo sto facendo per te! Ora vieni con me, io voglio che tu sia presente!- e così le prese la mano e si alzò in volo, grazie alle ali da guerra.
Uscirono dalla finestra e salirono sempre più in alto, fino a raggiungere il resto del plotone di Keroro, fatta eccezione che per Kururu e Dororo.
Tutti erano armati con quelle dannate pistole spara-catene.
-Abbiamo preso tutta la città, esclusi Fuyuki, Momoka e Mutsumi- fece Keroro.
-Perfetto! Ora l’invasione sarà una passeggiata- affermò il caporale, con un ghigno stampato in faccia.
-C-come l’invasione? C-cosa volete fare?- si agitò Natsumi, ancora aggrappata a Giroro.
-Stai calma, non agitarti!- le mise sulla schiena un dispositivo con un paio d’ali, uguali alle sue.
-Mi dici di non agitarmi? COME POTREI NON AGITARMI?!- gli urlò contro, mentre si alzava in volo.
-Stai calma!- le ripeté. –O sarò costretto a imprigionare anche te… e non voglio che ciò accada!-
Keroro e Tamama si allontanarono, diretti chissà dove, e loro rimasero soli.
-P-perché fai questo? Cosa ti sta succedendo?- Natsumi si avvicinò pericolosamente a lui e il ranocchio fu costretto a spararle.
Le catene avvolsero la ragazza, che non poté più muoversi liberamente.
-C-come puoi farmi questo? Io credevo che fossi tua amica!- Natsumi era più che sconvolta.
-Infatti… sto facendo tutto questo solo per te! Per vederti felice!- sorrise, anche se in modo strano.
-T-tu… non stai bene, sei malato, sei pazzo!-si agitò ancora di più dopo aver visto un esplosione nella direzione che avevano preso il sergente e Tamama.
Quelle parole arrivarono dirette al cuore del soldato, furono un durissimo colpo.
-Si-
Natsumi spalancò gli occhi, sconcertata.
-Hai ragione…- scosse la testa.
Lui non era il solito Giroro.
-…sono malato… malato d’amore per te!-
-C-cos…?-
-Io ti amo!- continuò.
Natsumi si ritrovò stupita, non ci aveva mai pensato, non ci era mai arrivata!
-Perché non me l’hai mai detto?- fece con voce debole.
-Per paura… che sciocco sono stato! So che non ricambi, ma con il tempo imparerai ad amarmi…- fece senza provare il minimo imbarazzo.
-NO!-
-Che cosa?-
-No! Non voglio… tu non sei Giroro! Il vero Giroro non mi incatenerebbe mai, e tantomeno imprigionerebbe i miei amici…-
-Stolta! Sono sicuro che cambierai idea- fece, poco prima di trascinarla in casa.
****
In pochi giorni tutto il Giappone venne schiavizzato dal plotone, forse anche il resto del mondo era stato preso di mira… ma Natsumi non poteva saperlo; il plotone di Keroro aveva tagliato tutti i collegamenti: telefoni, televisori, internet… erano solo un ricordo.
Avevano bloccato la città: tutti i trasporti pubblici e anche tutti i mezzi privati.
Avevano  diviso pure la sua famiglia: Natsumi era bloccata in casa e non poteva uscire ne andare nella base del plotone, dove Fuyuki era rinchiuso, seppur con un trattamento di favore.
Non aveva neanche più avuto notizie di Koyuki o di Mutsumi, o di Momoka…
Non aveva neanche più potuto rivedere sua madre o sua nonna.
Ora era in camera sua, a piangere da sola.
Non c’era nessuno che la poteva consolare o che poteva prendersi cura di lei.
Ma era tutta colpa sua…
…se non avesse raccontato a Giroro dei suoi compagni…
 
Quello non era neanche Giroro…
-Natsumi!- si sentì chiamare.
-Tu! Cos’hai fatto alla mia famiglia? E ai miei amici? E a tutto il Giappone?- corse verso la porta, da dove Giroro la stava osservando.
-Natsumi, Natsumi, Natsumi… sono qui per farti una proposta…- fece ignorando le sue domande. -Ti andrebbe di starmi affianco, nella conquista del pianeta?!-
-Sei impazzito veramente, allora!- lei scosse la testa.
-Ma come… non vuoi diventare la mia principessa? Ho anche fatto fuori Keroro, per essere il dominatore assoluto… con te!- sorrise.
-L-lo stupido ranocchio, cosa gli hai fatto? E il resto dei tuoi compagni?- bisbigliò sconvolta.
-Tutti annientati! Ora non sono più un problema!- fece serio.
-Come puoi fare una cosa del genere? E come puoi schiavizzare il genere umano?- la ragazza non riusciva più a ragionare. Era troppo assurdo per essere vero!
-Capisco… ancora non sei pronta-
-Non capisci che quello che stai facendo è sbagliato?-
-E tu non capisci che sto facendo questo per te? Te l’ho già detto!-
-No… se lo stai facendo per me allora puoi anche smettere! Perché io non voglio tutto questo… voglio rivedere Fuyuki, mia madre, Koyuki, Saburo, i miei compagni di classe… voglio che tutto torni come prima!-
-Mi dispiace, ma questo non è più possibile…- fece voltandole le spalle, pronto ad andarsene.
-Ah, quasi dimenticavo… mi andresti a preparare il pranzo? Ho una certa fame!- detto ciò se ne andò definitivamente.
Natsumi si rassegnò.
Giroro era cambiato, qualcosa lo aveva sconvolto e turbato tanto da fargli perdere la ragione? E poi… giorni fa le aveva rivelato di amarla… ma lei non poteva ricambiare! Neanche il tempo poteva stravolgerla… le cose sarebbero rimaste uguali o sarebbero peggiorate…
Se fosse andata avanti così, la sua vita sarebbe stata inutile… un altro giorno, chiusa in quella casa da sola, e sarebbe impazzita anche lei.
Doveva fare qualcosa!
Scese al piano di sotto e si mise a cucinare: magari l’impegnarsi in qualcosa l’avrebbe distratta da quella situazione….
E se avesse messo del sonnifero nel pranzo di Giroro? Non era una cattiva idea… ma il sonnifero dove lo prendeva?
Scosse la testa e scartò l’ipotesi.
Per ora si sarebbe dedicata solo a cucinare normalmente, come faceva di solito.
Ma era difficile, molto difficile.
Come si potevano ignorare le richieste d’aiuto che echeggiavano fuori dalle finestre, stroncate dagli spari…?
Giroro aveva fatto le cose per bene.
Aveva fatto costruire da Kururu, probabilmente poco prima di eliminarlo, un esercito di robot armati, alti e potenti e terrificanti, dotati del sentimento più spregevole che esista: l’odio senza pietà.
Poi tutti i terrestri erano stati fatti prigionieri nelle loro stesse case, proprio come Natsumi.
Lei stessa aveva provato a scappare, ma si era ritrovata faccia a faccia con quelle creature, dagli occhi cibernetici e del colore del sangue.
Erano programmati per uccidere. Erano assassini. Lei l’aveva capito.
Da fuori si sentirono altri spari e altre urla disperate: qualcuno forse era riuscito a scappare dalla sua abitazione, ma era stato preso…
…e annientato…
 
Natsumi cominciò a piangere dalla disperazione e fu presa da scossoni improvvisi.
Le urla e gli spari continuavano a tormentare il quartiere.
Un bambino piangeva.
Un altro sparo e poi…
…il silenzio.
Natsumi continuò a cucinare tra le lacrime.
“E’ un incubo… domani ti sveglierai e sarà tutto finito” continuava a ripetersi mentalmente.
-Natsumi- si sentì chiamare.
“E’ lui… no…”
Non era Giroro.
-Natsumi sono io!-
-Dororo!- la ragazza si voltò di scatto.
-Natsumi… sono felice che tu stia bene! Fuori c’è un inferno…-
-Lo so, ho visto, ma… sei ferito!- gli fece notare.
Il braccio del keroniano sanguinava molto, ma lui non mostrava segni di debolezza.
-Ho provato a combattere… ma nemmeno le mie abilità di assassino possono competere con loro…-
Natsumi corse a prendere delle bende e cominciò a medicarlo, dimenticandosi completamente del pranzo.
-Dororo, non sai quanto sia felice di vederti! A quanto pare sei riuscito a non farti eliminare… almeno tu- disse disinfettando la ferita.
-Già, a quanto pare, questa volta,  mi è servito essere dimenticato! Giroro non si è completamente curato di me….- sorrise amaramente.
-E’ un bene…- fece lei, oscurando il suo sguardo. –Ma… che cosa gli è successo?-
-A quanto pare la rabbia deve averlo accecato talmente… da averlo fatto completamente impazzire!- il ranocchio chiuse gli occhi, sopportando il dolore lancinante del braccio.
-Cosa possiamo fare per fermarlo? Ci sarà un modo…- la ragazza cominciò a fasciarli il braccio.
-Si, una soluzione c’è! La sua cintura… dobbiamo trovare un modo per togliergliela… così diventerà fragile!-
-Hai ragione! Come ho fatto a non pensarci prima…- la ragazza si illuminò: aveva già qualcosa in mente.
Fini di fasciarlo e poi chiese:-Ancora non ho capito come è potuto impazzire… com’è successo?-
-Quando gli hai raccontato che ti eri innamorata di quel ragazzo lui è ammattito, ma il peggio è arrivato quando gli hai detto che ti trattavano male…-
-Tu, hai ascoltato la nostra conversazione?- si imbarazzò.
-Non è questo il punto… dobbiamo fermarlo!- le fece capire.
-Già… devo togliergli la cintura-
-E poi proverò ad eliminarlo…-
-C-cosa?-
-Devo farlo… o potrebbe succedere dell’altro…-
Natsumi abbassò lo sguardo… ma cercò di convincersi che fosse la cosa giusta, se questo avrebbe salvato il mondo… lei doveva collaborare al piano di Dororo!
Giroro entrò in cucina, armato come al solito: -Dororo! Sapevo di trovarti qui! Non devi parlare con la mia donna-
-Oh, no… Natsumi, presto!-
-Verrai giustiziato per essere contravvenuto ai miei ordini, e ora… portatelo via!-
-NO DORORO! Ti aiuterò! D-dov’è Koyuki?- fece la ragazza in preda al panico.
Dei robot sfondarono la porta e con alcuni terrestri prigionieri riuscirono a fermare Dororo.
Quelle persone spaventarono molto la ragazza, che indietreggiò istintivamente.
Sembrava quasi che fossero zombie: i vestiti lacerati, la pelle bianca, qualche ferita e lo sguardo perso…
Il keroniano fu incatenato sotto gli occhi sconvolti di Natsumi.
-N-non sono riuscito a proteggerla, mi dispiace Natsumi… ma Koyuki non ce l’ha fatta…- furono le uniche cose che riuscì a dire, poco prima di essere trascinato via.
-NO DOROROOO!- la ragazza cercò di fermare i rapitori di Dororo, ma questi sparirono, utilizzando il teletrasporto.
-Dororo… era l’unico normale qui…- bisbigliò.
La rabbia cresceva dentro la ragazza.
Non riusciva più a sopportare tutto questo…
…doveva uccidere lei Giroro…
…doveva farlo…
…per il mondo…
…per i suoi amici brutalmente eliminati…
…per la sua famiglia…
…per Dororo e per Koyuki…
…e per se stessa…
Presa da un impeto di ira, corse veloce verso Giroro, decisa a strappargli la cintura.
Ma questo si scostò velocemente.
Natsumi riuscì però a sfiorare la cintura, che con un click si aprì al centro.
Una foto cadde dal rettangolo argenteo della cintura.
-Oh… E’ la tua foto Natsumi… è questa che mi da la forza di combattere… cercavi forse di togliermela? E’ il mio bene più prezioso!- le parole sconvolsero non poco la ragazza, che credeva già di vivere al limite dell’impossibile… e ora era seduta a terra dopo aver mancato il bersaglio.
-U-una m-mia foto?- balbettò.
-Si… la tengo qui da quando sono arrivato su questo pianeta…- Giroro si avvicinò alla ragazza, che si ritrasse.
-Ora capisci quanto ci tengo a te? Ti amo follemente Natsumi… e voglio trascorrere la mia vita accanto a te, governando su questo pianeta! Tu sei la mia soldatessa pekoponiana…- fece, cercando di apparire più dolce possibile.
-Si, capisco… ti chiedo perdono per come mi sono comportata e… accetto la tua proposta- fece lei.
Forse se avesse accettato sarebbe riuscita ad avvicinarsi di più a lui, per poi colpirlo a tradimento!
Era un modo subdolo di agire, ma non aveva altra scelta.
-Oh, finalmente hai accettato… non sai quanto io sia felice in questo momento! Ti amo con tutta la mia anima…- il ranocchio si avvicinò di più a lei, ancora seduta per terra.
-Si… d’accordo, ma…- lei non fece in tempo a terminare che Giroro le accarezzò una guancia, per poi baciarla intensamente, con tutto se stesso.
Non riuscì ad opporsi e accettò quel bacio.
Rimase impietrita fino a che il keroniano si allontanò.
Non era possibile… l’aveva baciata… le aveva rubato il suo primo bacio…
E poi, appena l’aveva sfiorata, non era più riuscita a muoversi.
-Interessante, vero?-
-C-che?- fece confusa.
-Il congegno ideato da Kururu… chi ne è sotto l’effetto immobilizza chiunque all’istante, imponendogli la sua volontà…-
-Ma perché hai usato una roba simile?-
-Non ti preoccupare, non ce ne sarà più bisogno tra qualche tempo… ti abituerai a vivere con me e non ti opporrai più al mio volere, mio dolce amore- fece tranquillo.
-Che dici? Io non mi sono opposta!- protestò lei.
-So benissimo che volevi togliermi la cintura…- corrucciò lo sguardo, sotto gli occhi sbalorditi di lei. –Ma ti perdono! Dopotutto ti amo anche per questo… per la tua tenacia…- le sorrise.
-A proposito, amore mio… domani ci sposeremo! Sei contenta?-
-Sposarci?- fece sconcertata più di prima.
-Certo! Così saremo in regola! Oh, ancora una cosa… per il matrimonio verrai trasformata in keroniana… non voglio che ci siano troppe differenze tra noi, mi capisci?-
-K-keroniana?- Natsumi si alzò.
-Già… altrimenti come pensavi di passarla la prima notte di nozze? Giocando a carte?- Giroro scoppiò a ridere, mentre Natsumi per poco non svenne.
Prima notte di nozze?
-Prima o poi dovremmo anche avere dei discendenti che un giorno erediteranno il nostro regno!- lui sorrise, immedesimandosi nei suoi sogni.
Discendenti?
Questo era troppo.
-Ora potresti prepararmi il pranzo, per favore?- e così se ne andò di nuovo, lasciandola sola.
La ragazza era nello sconforto più totale… matrimonio, keroniana, notte di nozze, discendenti… quelle parole le giravano per la mente, senza un senso.
Avrebbe dovuto prendere una decisione drastica, magari quel ranocchio avrebbe capito che stava sbagliando, magari sarebbe tornato normale, quello di un tempo.
Era l’unico modo.
Tutto era cambiato, la sua famiglia, suo fratello e sua madre non li avrebbe più visti, i suoi amici erano morti o erano stati schiavizzati.
Ed era colpa sua.
Se non si poteva avvicinare a Giroro allora se la sarebbe presa con la cosa a lui più cara.
Non voleva sposarsi.
Non sarebbe diventata aliena.
Non poteva avere figli con quel ranocchio.
La terra non sarebbe mai stata governata da lei.
Così avrebbe vissuto ancora di più quel terrore di mondo.
Gli spari e il trambusto esterno, mai cessati, ormai l’erano entrati nel cervello.
 
Non ne poteva più.
Aprì il cassetto della cucina e prese un coltello.
Fece un grande respiro.
 
Se lo conficcò nel petto.
Le faceva male, un dolore che mai aveva provato prima.
Urlò a squarciagola e cadde.
Subito Giroro si precipitò in cucina e la vide.
-Natsumi cos’hai fatto?- disse lui spaventato, forse per la prima volta in vita sua.
-Non aveva più senso vivere, tutte le persone alla quale volevo bene sono morte o, come te, sono impazzite… non sarei riuscita ad andare avanti!- fece, con gli ultimi respiri che le rimanevano.
-Natsumi… no… non puoi morire!- il ranocchio era sconvolto e terrorizzato dall’idea di perderla.
L’amava troppo.
-Resisti, così non può andare… mi dispiace, davvero! Ti prometto che cambierò, ma ti prego… non morire! Ora chiamo aiuto!-
L’amava, ma non aveva capito i suoi sentimenti, era stato egoista.
La ragazza scosse la testa ed esalò l’ultimo respiro.
Giroro era bloccato, davanti al corpo inerme della ragazza…. Priva di vita.
Cosa aveva fatto?
Era stata lui a spingerla a questo?
Non lo sapeva nemmeno.
Era stato veramente troppo egoista.
Ora cosa gli era rimasto?
Un pianeta.
E cosa se ne sarebbe fatto?
 
Estrasse il coltello dal petto della giovane e fece ciò che aveva fatto lei, lasciando così un mondo schiavizzato da nessuno.
Un mondo che in pochi mesi divenne un unico deserto di desolazione, senza più speranze, sogni o sentimenti.
Senza più abitanti, morti per malattia o suicidati per la disperazione.
 
Il mondo di nessuno.


Angolo autrice:
OK! Fine dell'angoscia! XD
Questa fic è venuta in mente ad una mia carissima amica e io, con il suo permesso, l'ho trasformata in quello che vedete ora!
La sua era una breve trama, ma era ricca di contenuti mozzafiato. Spero solo di essere riuscita a mantenerli tutti quando ho allungato la storia...
Ma passando alla trama... che dire... veramente triste, vero? Io sono sempre stata una fan della Giro/Natsu e questa fic è stata veramente struggente per me! T_T
Tuttavia Giroro si è accorto di aver sbagliato...
Morale? Non si prendono in giro i compagni di classe! Potreste ritrovarvi incatenati da un alieno, in un mondo pieno di desolazione e zombie... con pure dei robot killer!
XD

Beh... parlando seriamente, questa storia mi ha fatto riflettere su quanto sia importante rispettare le opinioni altrui e preoccuaprsi per gli altri, senza danneggiare terze persone!
Spero che il messaggio sia arrivato anche a voi! ^^

Grazie in anticipo a chi leggerà, recensirà o condividerà il mio parere! Ma il principale grazie va alla mia amica, che ha inventato la trama di questa storia!
Baci! *-*


Sweet Black
  
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