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Autore: Be Only One    01/08/2013    1 recensioni
- Scommettiamo che alla fine pregherai per uscire con me ? - mi chiese sicuro di se.
- Va bene. Tanto vinco io - ribattei.
Mi stavo già per allontanare quando sentii la sua voce chiamarmi.
- Ehi Giada, comunque, sono sicurissimo che tu sia vergine, ma ancora per poco, stai tranquilla -.
Alzai il dito medio in risposta senza girarmi.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero immersa nell'acqua del mare fino al bacino.

Mi sentivo stanca, le onde si infrangevano sulla mia pancia e il vento mi frustrava i capelli.

Mossi un po' i piedi guardando sott'acqua.

<< Vieni qui Giada >> sentii urlare più avanti da mia cugina.

Sospirai.

Iniziai a camminare lentamente nel mare, facendo estrema attenzione a non toccare nulla sul fondo.

Faceva un caldo torrido e non vedevo l'ora di immergere la testa nell'acqua.

<< Sei sicura che non ci siano meduse? >> le chiesi per la terza volta.

Lei annuì divertita e io leggermente rincuorata affrettai il passo, ormai l'acqua mi arrivava alle spalle.

Sorrisi.

<< Ehi >> sentii la voce di un ragazzo urlare alle mie spalle.

Io e mia cugina ci girammo come quasi tutta la spiaggia a quel grido.

Il ragazzo era straordinariamente bello. Fu la prima cosa che notai. Aveva enormi occhi di un blu acceso e spettinati capelli marroni che gli donavano molto. Era parecchio abbronzato, cosa che metteva ancora di più in risalto, il suo sorriso bianco e i suoi addominali.

Era esattamente il tipo di ragazzo che detestavo.

Ovviamente era circondato da altri ragazzi belli quasi quanto lui, tutti incredibilmente alti, che ridevano e da un paio di ragazze, perfette. Di quelle che avrebbero fatto invidia anche alle attrici famose. Ora tutti osservavano lui ridendo.

Ci misi molto tempo prima di capire che lui stava fissando proprio me.

Sperai intensamente che stesse chiamando qualcun altro e mi girai facendo qualche passetto incerto verso la direzione opposta.

<< Ehi, tu, ragazza con i capelli castani, non scappare >> disse lui ridendo ormai apertamente.

Ok, tutta la spiaggia stava guardando noi.

Io mi girai e vidi mia cugina osservarmi stupita, mentre il ragazzo continuava ad avvicinarsi.

Inaspettatamente, iniziai a correre, per quanto fosse possibile nell'acqua.

Sentii ancora più forti le risate dei suoi amici tutti muscolosi e pieni di sé.

Poi mentre tentavo di infilarmi tra una signora e un bambino per scappare, qualcosa mi afferrò il polso.

Fui trascinata indietro, fino al petto di quel ragazzo da cui stavo scappando.

Lui sorrise.

Ok, da vicino era, se possibile, ancora più bello.

<< Ti ho presa eh >> disse e sembrava avesse quasi il fiatone.

Io gli scoccai uno sguardo arrabbiato.

<< Lasciami il polso >> sibilai.

<< Eh no, carina >> ridacchiò lui.

<< Trovati qualcun altro da prendere in giro insieme ai tuoi amici del cazzo >> sbottai.

<< Dio, che caratterino che hai >>.

Si passò la mano libera tra i capelli.

<< Senti, io ti lascio, ma a una condizione >> disse lui sempre sorridendo.

<< Sentiamo >> mormorai strattonando inutilmente il mio braccio dalla sua presa.

<< Tu mi dai il tuo numero e io ti lascio in pace >> disse con disinvoltura.

<< Cos'è una specie di stupida scommessa con i tuoi amici? >> chiesi a denti stretti.

<< Una cosa del genere, si >> rispose sfacciato.

Io feci un sorriso falso e poi tirai un calcio nelle sue parti basse. Lui lasciò immediatamente la presa e io fui libera di scappare il più lontano possibile.

<< Scordatelo >> gli urlai dietro.

Poi guardai davanti a me di nuovo. I bagni non dovevano essere così lotani...

<< Presa di nuovo >> disse ancora quel ragazzo.

Questa volta mi aveva letteralmente preso in braccio e mi teneva alta fuori dall'acqua.

Incominciai ad avere freddo.

<< Rimettimi subito giù >> quasi gli sputai in faccia.

<< Dammi il tuo numero e lo farò >> mi disse con un gran sorriso.

<< Mangerei cacca piuttosto che dartelo >> dissi.

Il suo sorriso vacillò, ma poi ritornò di nuovo.

<< Bene >> disse molto lentamente << allora sarò costretto a..affogarti >>.

Prima che io potessi anche solo protestare, finii sott'acqua. La prima sensazione che provai fu il sollievo. L'acqua era tiepida e il freddo aveva abbandonato la pelle.

La seconda fu ansia, che cosa credeva di fare quello stupido e pervertito ragazzo?

Mi riportò a galla in breve tempo.

Presi una grande boccata d'aria.

<< Dio santo.. >> furono le uniche parole che riuscii a mormorare.

<< Allora mi dai si o no il tuo numero? >> mi chiese ancora il ragazzo con una nota di impazienza nella voce.

<< Fanculo >> fu la mia risposta.

<< Lo prendo per un no >> mi disse prima di rimettermi sott'acqua.

Mi dimenai, ma lui aveva la presa salta sulle mie gambe e sulle mie spalle.

Quando finalmente uscii quasi urlai.

<< Eh, va bene. Smettila ora >>.

Lui fece un sorriso enorme e mi posò a terra, ma mi tenne per un polso, impedendomi di scappare.

<< Bene, allora, vieni al mio ombrellone, dove ho il cellulare >> disse tirandomi verso riva.

Fu una sensazione stranissima.

Vidi molti volti girarsi nella nostra direzione: mia cugina, molto stupita; gli amici stupidi di quel ragazzo che ridacchiavano, le ragazze che mi osservavano con gelosia, i signori che mi guardavano con disapprovazione.

Dovevo aver urlato molto mentre cercavo di impedirgli di affogarmi.

Quando uscimmo dall'acqua lui girò verso destra e io lo seguii in silenzio.

Dopo pochi secondi sentii la sua mano chiudersi sul mio sedere e palparlo.

<< Ma che cazzo >> fu quello che mi uscì.

Sentii i gridi e i fischi d'ammirazione dei suoi amici e vidi il sorriso soddisfatto di quel ragazzo, prima di toglierli la mano con uno schiaffo. Arrivammo al suo ombrellone.

<< Allora, dimmi >> disse lui mentre prendeva il telefono dallo sdraio.

Sospirai.

<< 3476299845 >>.

Lui sorrise ancora.

<< Non mi hai ancora detto come ti chiami >> mormorò.

<< Sono Fatti-Gli-Affari-Tuoi >> mormorai.

<< e io Riccardo >> disse lui allegramente.

<< Bene, Riccardo>> dissi cercando di suonare pesantemente sarcastica nell'ultima parola << ma tu quanti anni avresti? >>.

<< Diciassette tu ? >>.

<< Uno >> brontolai, mi aveva già stufato.

<< Dai tizia, una cosa puoi dirmela >>.

Lo osservai per un secondo. Alla fine cosa mi importava?

<< Ne ho quattordici. Troppo giovane per te? >>.

<< Adoro le ragazze giovani ed inesperte >> disse lui con malizia e facendomi l'occhiolino.

<< Cosa ti fa pensare che io sia inesperta? E comunque sei un gran pervertito >> dissi.

<< Se sei così esperta, perché non esci con me, Giada? >>.

Lo fissai intensamente.

<< Come sai il mio nome? >> sbottai.

<< Ho sentito la tua amica chiamarti così. Allora? >>.

Mi scappò una risata crudele.

<< Non uscirò con te se è questo che intendi. Hai perso la scommessa. Mi spiace >> dissi in tono divertito.

<< Scommettiamo che alla fine pregherai per uscire con me ? >> mi chiese sicuro di se.

<< Va bene. Tanto vinco io >> ribattei.

Mi stavo già per allontanare quando sentii la sua voce chiamarmi.

<< Ehi Giada, comunque, sono sicurissimo che tu sia vergine, ma ancora per poco, stai tranquilla >>.

Alzai il dito medio in risposta senza girarmi.

 

 

 


 

 

Angolo Autrice:

 

Questa è la mia prima originale. Diciamo che volevo mettermi alla prova e visto che mi è successa una cosa simile ( non uguale, ma simile) volevo provare a scrivere prendendo spunto da quella volta. Mi rendo conto che non sia un granché, ma voi vi prego scrivete una recensione. Accetto qualsiasi commento costruttivo, l'importante è che non contenga insulti :)

Alla prossima. 

  
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