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Autore: Commy    01/08/2013    3 recensioni
I veri demoni albergano dentro di noi. Ce li portiamo dietro tutti i giorni e molte volte ci "litighiamo". Quasi sempre abbiamo la meglio...
Ma a volte vincono loro.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Peter Hale, Stiles Stilinski
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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I have control


 


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-La differenza tra di noi, stronzo, è che io ho il controllo.- E sono queste le ultime parole che Stiles dice a Derek prima di ucciderlo.

 

Perché lo ha fatto?

 

Perché Stiles lo sta uccidendo?

 

Cosa gli ha fatto Derek di tanto grave?

 

La domanda giusta è: Cosa gli è successo?

 

Perché all'apparenza quello può sembrare Stiles: solita jeep, solita camicia a quadri, solita iperattività, solita parlantina, solito naso all'insù, soliti nei, solito sorriso sarcast...

 

Forse è quello.

 

Forse è quello che è cambiato, che dovrebbe far notare il cambiamento: quello non è più un sorriso simpatico ed aperto, quello è un ghigno cattivo.

 

Sì, però non è solo quello.

 

C'è un altro particolare, che per ora solo Derek è riuscito a scorgere, che fa davvero pensare al peggio.

 

Perché, sì, certe volte alle persone capita qualcosa di brutto ed un sorriso può trasformarsi in ghigno, ma solo un cambiamento radicale, dal profondo dell'anima, può trasformare un paio di bellissimi occhi nocciola in due pozzi neri.

 

Quindi, perché Stiles sta uccidendo Derek?

 

O, meglio, è Stiles quello che sta uccidendo Derek?

 

Per saperlo meglio occorre ritornare indietro, a tre giorni prima.

 

 

Non è mai stato umiliato tanto in vita sua. Certo Jackson lo aveva preso di mira un milione di volte da quando si erano conosciuti, ma questo è diverso. Dio solo sa quante volte Stiles ci abbia provato e, puntualmente, le altrettante nelle quali ha fallito.

Però, dopo quasi un mese di indecisione, aveva preso il toro per quelle pericolose e fottute corna e si era buttato. Si era buttato in acque troppo profonde per lui, nuotatore inesperto, troppo agitate per lui, ammasso di pelle pallida ed ossa fragili, troppo torbide per poter orientarsi una volta sprofondato.

Se voi foste stati lì non dareste importanza alle mie parole, direste che sto esagerando, che sto amplificando un fatto di minima importanza.

 

Oh.

 

Sapete: questo è l'errore più comune, questo è l'errore che ha commesso anche il giovane Hale. Sì perché era lui il fulcro dell'indecisione dell'adolescente.

 

Era tutto un “glielo dico o non glielo dico”, beh, glielo ha detto.

 

Era andato lì, con tutta la buona volontà di questo mondo, ed ingenuamente gli aveva rivelato i suoi sentimenti. Sentimenti che neanche lui riusciva a catalogare, emozioni del tutto nuove per lui, che però al licantropo puzzavano di vecchio già da un pezzo.

 

L'Alpha aveva, stupidamente, pensato che il cucciolo d'uomo avesse perso la strada come lui fece a suo tempo. Pensava che fosse rimasto abbagliato da una personalità singolare e da un corpo attraente, esattamente come lui. Si era rivisto a quel punto, in Stiles, e aveva pensato al suo bene. Pur combattendo con il suo lupo aveva deciso di fare la miglior cosa per il piccolo, stroncare le speranze sul nascere. Anche lui provava qualcosa per quel ragazzino logorroico ma aveva fatto una lista dei pro e dei contro ed aveva preso una decisione.

 

Aveva preso una decisione per entrambi. Aveva commesso, come già accennato, l'errore di confondere per cotta l'immenso potere dell'amore umano.

 

Se ci fosse stato lì Peter non sarebbe successo nulla. Perché il beta potrà essere un sociopatico, mitomane e inquietante ma lui l'avrebbe capito. Lui dava importanza a queste cose perché interferiscono con la vita di tutti i giorni e potrebbero cambiarla radicalmente.

 

Tutti sappiamo che, come Alpha, Derek non era un granché e questa ne era una prova.

 

Ne era una prova il suo “E' solo una cotta, dimenticatene. Non conta nulla e per di più non potrebbe mai interessarmi un idiota, logorroico come te. Vattene.” che era stato sofferto da entrambi... In modi molto diversi.

 

Derek in quei tre giorni fu più tutto: più brusco, più severo, più incazzato, più stronzo, più triste e più inutile.

 

Inutile perché, pur cercando di far del suo meglio, in quei giorni il suo lupo ululava a gran voce che aveva fatto una cazzata. Gli urlava di rimediare perché sarebbe accaduto qualcosa di brutto. Stremato continuava a ripetere di far qualcosa o qualcos'altro sarebbe successo. Lui però non gli diede ascolto, per la seconda volta.

 

Il fatto è che un altro errore comune è il non sapere abbastanza su vari argomenti.

 

Peter era a conoscenza dell'ignoranza che impregnava quasi tutto il branco, così come era a conoscenza che il piccolo Stilinski non era in grado di lavorare per tutti loro, quindi aveva iniziato a fare ricerche su... ogni cosa che riguardasse il sovrannaturale.

 

Mentre cercava maggiori informazioni su la soulmate di un licantropo si imbatté nella particolarità che anche un umano poteva essere il compagno definitivo, ma li si complicava un po' tutto. Peter era curioso e continuò a cercare.

 

Anche il nipote avrebbe dovuto, altroché se avrebbe dovuto.

 

In quei giorni invece Stiles era cambiato, non sapeva né il perché né il per come, ma lo sentiva.

 

La conferma l'ebbe la prima notte dopo il rifiuto. Durante il suo riposo, solitamente privo di sogni, una voce l'aveva chiamato. All'inizio non si era fidato: sembrava che Crono stesse chiamando uno dei suoi figli dal baratro del Tartaro proponendo loro una pace illusoria. Ma più i richiami divenivano insistenti più la voce diventava dolce e melodiosa, come quella di una sirena.

 

Avrebbe, da parte sua, dovuto capirlo anche lui. Alla fine si vantava di sapere tutte queste cose sui culti stranieri, ma comunque aveva ceduto.

 

Aveva ceduto a quella voce che gli diceva quanto lui fosse speciale, quanto quello stronzo dell'Alpha non lo meritasse, che nessuno lo meritasse. Quella voce così suadente che lo coccolava, che gli dava la sua opinione su ciò che era successo negli ultimi anni e che lui non meritava.

 

Aveva ceduto a quella voce che pian piano lo stava sopraffacendo, ma che comunque era parte di lui.

 

Quando Peter approfondì la ricerca trovo una nota. Quella nota avvertiva di porre attenzione, attenzione all'amore vero. Perché l'anima gemella era già sta scelta per noi e che, quando la trovavamo lei ricambiava il nostro sentimento.

 

Quella nota sarebbe stata la salvezza di Derek.

 

Perché quella nota riportava che l'immenso potere dell'amore umano non è a senso unico.

 

Cosa vuol dire? Semplice: a volte succede quello che è successo al piccolo Stilinski.

 

Così le notti passavano e l'adolescente era sempre più avvezzo a pendere dalle labbra della voce. Un notte però, precisamente l'ultima, la voce sembra entusiasta, eccitata, euforica, elettrizzata...

 

Poi glielo chiese.

 

Gli chiese se voleva giustizia se voleva porre fine alle sue pene d'amore, se voleva, per una notte, spegnere tutto e risvegliarsi senza più problemi.

 

Non ci aveva pensato molto, alla fine era solo una proiezione del suo subconscio no? Beh avrebbe dovuto pensarci di più, perché non sempre le cose sono come appaiono.

 

 

Così arriviamo all'omicidio.

 

Così arriviamo a quelle parole piene di risentimento che, forse, non derivano dal nostro amato umano.

 

Ma questa entità dagli occhi neri parla di controllo.

 

Quale controllo? Quello che ha sul nostro povero amico? Quello che ha esercitato sulla mente dell'ingenuo adolescente.

 

No.

 

No perché quella nota, nella ricerca di Peter, fa notare una cosa: il potere dell'amore umano non è a senso unico.

 

Cosa vuol dire?

 

Vuol dire che, a volte, questo potere può essere incanalato in altro.

 

Quell'altro, più specificatamente, sono i demoni.

 

 

Un altro errore comune è scambiare le anime perdute, recentemente soprannominate demoni, dai demoni interiori. Quelli sono le vere piaghe di una persona. Sono i dubbi, le insicurezze, le debolezze ed i difetti che ci portiamo dentro, che non vogliamo mostrare.


Questi si nutrono del potere che servirebbe per il bene, ma che loro manipolano a vantaggio.

 

Iniziano a parlarti, tramite il mondo onirico, coccolandoti con la loro voce finché non ti fidi di loro. A quel punto di fanno la richiesta. Hai la possibilità di accettarla o meno. Se sei abbastanza forte da disdegnare quell'offerta ti lasciano in pace, ma se cadi nel loro tranello prenderanno il sopravvento.

 

E non farai scherzi stupidi solo per sentirti cattivo, come quando eri piccolo, accumulerai un potere tale da fare ciò che vuoi a chi vuoi per una notte.

 

Solitamente di fanno cose orribili, che scaricano le pile della tua rabbia, dell'angoscia, e se vogliamo soffermarci un attimo non è neanche il peggio.

 

Il peggio è svegliarsi la mattina, nell'appartamento dell'uomo che ami, con lui morto a terra e il suo sangue che ti sporca mani, volto, vestiti e scarpe.

 

Il peggio è realizzare che sei stato tu. Che quella voce non era tua amica e che ti ha indotto a fare quell'atrocità.

 

E quando ti rendi conto di aver tolto la vita ad una persona essenziale per te...

 

L'unico rimedio è punirsi, privandosi tutto, come la luce del sole, il sangue e l'aria.

 

L'unico rimedio è farla finita così da non darla vinta al mostro dagli occhi neri che si è impossessato di te.

 

Ma, aspetta, quel mostro dagli occhi neri eri tu.

 

Inizi a ricordare cosa hai detto, quell'ultima frase che gli hai detto mentre gli aspiravi l'ultimo bagliore di vita, ricordi ciò che farneticavi sul controllo.

 

Quel controllo era quello che non avevi posseduto al momento della sua decisione.

 

Quello che avresti voluto ma che ti era stato immediatamente rubato.

 

Quello che in fondo non possedeva neanche lui.

 

Per questo motivo hai voluto farglielo notare. Hai voluto fargli notare che tu eri presente, che eri lì e sapevi e volevi fare ciò che stavi facendo, perché tu avevi il controllo su te stesso e su di lui.

 

Perché tu alla fine lo volevi ed hai preferito prendere il controllo piuttosto che far fare tutto alla voce, privandoti del merito.

 

Ora che però te ne rendi conto, ora che sei lucido, l'unica cosa da fare....

 

 

 

La fai.

   
 
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