Giochi di Ruolo > Dolce Flirt
Ricorda la storia  |       
Autore: Siham Sissy    01/08/2013    2 recensioni
questa storia parla di una ragazza di 16 anni,che dalla francia parte per vivere insieme alla zia in italia,ma cosa la veramente portata a questo?
perché non è rimasta in francia con i suoi genitori?infondo lei è una ragazza bella Speciale,gentile,altruista,che non perde mai la speranza,e che non ha mai pianto da quando aveva 7 anni.cosa la portata a questo?se volete saperlo leggete.
avrà una nuova vita,un nuovo liceo,nuovi amici,e magari per la sua prima volta si innamorerà.Perché lei non vuole innamorarsi,pensa che l'amore porti solo sofferenze,ma avrà ragione?
questo ed altro lo scoprirete solo leggendo :D
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dolcetta, La zia/La fata, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve,ho 16 anni e mi chiamo Greta,sono una ragazza abbastanza alta,con dei capelli lunghi fino al sedere color blu si blu e tutti crederanno che siano tinti,ma al’incontrario sono naturali,un blu cosi acceso e brillante davvero splendidi.Poi due occhi grandi,come quelli negli anime uno blu e l’altro rosso fuoco,e per finire una carnagione chiara.Quel giorno partì per l’Italia,per vivere con mia zia.Arrivata presi un taxi e mi avviai verso la villa di mia zia.
Zia- Sei finalmente arrivata Greta,sono felice che verrai a vivere con me- esclamò felice,venendomi incontro.
Io- Ciao zietta,mi sei mancata!- dissi andando ad abbracciarla,pagai l’autista e entrai nel’enorme villa.
Io- Allora zia,in che liceo andrò?- domandai dando le valige ad un maggiordomo.
Zia- Andrai al Dolce Amoris- rispose lei
Io- Ma che diamine di nome è??- chiesi stupita
Zia- Greta smettila,tu andrai a quel liceo e basta- mi ordinò lei
Io- Ok,ho capito,adesso vado in camera mia- affermai 
Zia- tra dieci minuti scendi- mi ordinò
Io- perché?- domandai 
Zia- La cena- disse,per poi sparire tra le mura della casa,io salì in camera mia e rimasi stupita.Era una camera enorme,con pareti azzurre con disegnate sopra chitarre elettriche e note musicali di rosso.Poi un letto matrimoniale,con lenzuola blu e i bordi rossi,un armadio gigante blu e una scrivania rossa con sopra un PC anche esso blu,e per finire una porta/finestra enorme che illuminava la stanza,che infine conduceva al balcone.Dopo aver messo tutti i miei bagagli a posto,scesi di sotto
Io- Scusa il ritardo,ma stavo sistemando le mie cose- mi scusai sedendomi al tavolo 
Zia- Nessun problema piccola mia,ma comunque ti piace la tua nuova camera?-chiese rassicurandomi
Io- Oh si è meravigliosa,non poteva essere meglio di così- risposi felice
Zia- Ne sono felice piccola mia,allora come stai dopo la “tragedia”- domandò preoccupata
Io- Bene,non ho nemmeno pianto,infondo sarebbe quello che vorrebbero anche loro- risposi rassicurandola
Zia- Sono felice che tu stia bene- sorrise,dopo poco mi alzai
Io- Era tutto delizioso,adesso vado ha dormire che domani mi dovrò alzare presto-
Zia- Sogni d’oro- andai ha dormire,e la mattina dopo mi alzai alle 6:00 impunto.feci una doccia,mi asciugai i capelli,e mi vesti con:
Una maglia nera senza maniche,dei pantaloncini blu,una collana con un ciondolo ha forma di delfino azzurro,un braccialetto,e per finire le mie All-star blu.Lasciai i capelli sciolti,e il trucco… non lo misi,non l’avevo mai messo.Scesi di sotto per fare colazione.Rimasi stupita da quello che vidi,sul tavolo c’era di tutto,mangiai di tutto,ma soprattutto la nutella.
Zia- Perché mangi la Nutella con il cucchiaio?sai esiste anche il pane- sbuffò lei
Io- Zia,sai che il pane fa ingrassare- poteva essere vero,ma a me non me ne fregava niente,io la mangiavo così perché era troppo buona.
Zia- Non me la bevo,lo so che per uno strano motivo non ingrassi- disse ridendo
Io- Ok,è vero,ma adesso devo andare a scuola- le diedi un bacio sulla guancia,e iniziai ha correre verso il liceo.Quando arrivai mi incazzai di brutto,stavo per vomitare.Quel liceo era orribilmente rosa,troppo rosa con troppi cuoricini.Pensai di andarmene via ma ripensai a mia zia e mi decisi a entrare.Da dentro quel edificio era ancora più ripugnante,dovunque io guardassi c’era rosa,rosa,e ancora rosa.Io odiavo con tutto il cuore il rosa,solo un ancora di salvezza,li armadietti erano blu il colore che amavo.Inizi ha camminare,sentendo dei commenti come
??- Guarda quella là com’è strana- si dal mio aspetto si poteva dire che ero strana,ma io non la pensavo come loro,io credevo in quello che mi diceva sempre mia madre.
* Flash Back *
Ero piccola,avevo circa 7 anni e stavo giocando con un mio amico quando
Silvia- Ma guardati,sei cosi strana tu non poi essere una di noi,e adesso non stare insieme a lui- disse sogghignando 
Io- Ma io voglio giocare,e poi non sono strana sono una normale bambina!- affermai alzandomi
Silvia- Tu normale?ma non farmi ridere,hai dei capelli blu,capisci blu!e gli occhi di due colori diversi ,e anche strani,non potresti essere umana- io in quel momento mi arrabbiai,le tirai uno schiaffo e poi iniziai ha piangere,correndo da mia madre
Mamma- Perché piangi piccola mia?- chiese abbracciandomi
Io- Mamma,dicono che sono strana,dicono che non sono umana- dissi piangendo
Mamma- Piccola mia,tu non sei strana..- iniziò a dire accarezzandomi la testa
Io- Allora cosa?- chiesi tra le lacrime
Mamma- Tu sei speciale,sei unica.Quindi adesso fammi un bel sorriso,e non piangere mai più- rispose sorridendo,e sorrisi anch’io
Io- Anche se succederà qualcosa di brutto?- domandai curiosa
Mamma- Si- rispose semplicemente
* fine Flash Back *
Mi girai verso la persona che aveva parlato,una ragazza di preciso,le sorrisi e continuai ha camminare.Quando mi ritrovai davanti una donna bassotta,con capelli grigi avvolta in un vestito rosa,sembrava una caramella gigante.
Direttrice- Buongiorno,tu dovresti essere la signorina Anghelone - disse avvicinandosi
Io- Buongiorno a lei,si sono io- risposi con un piccolo inchino
Direttrice- Allora spero che ti ambienterai bene,intanto adesso si rechi in sala delegati-
Io- Certo,ma non so dove sia!- esclamai
Direttrice- è proprio dietro l’angolo- disse indicandomi la strada
Io- Grazie mille signora direttrice- dissi inchinandomi leggermente un’altra volta.Dopo pochi minuti mi ritrovai davanti alla porta della Sala delegati,bussai e poi udì 
??- Avanti- entrai e mi ritrovai davanti un ragazzo molto carino,con capelli biondi e gli occhi color oro,apparentemente più grande di me
??- Buongiorno,tu devi essere la signorina  Greta Anghelone - disse porgendomi una mano
Io- Chiama Greta,piacere di conoscerti signor…- dissi stringendoli la mano
??- Nathaniel,ma chiamami Nath infondo ho solo 2 anni più di te- continuò sorridendo
Io- Sono qui per sapere se la mia iscrizione è completa- 
Nath- Ah è tutto apposto,mancano 25 euro,e una foto tessera- disse sorridendo
Io- Ecco i soldi,la foto te la porto domani- dissi porgendoli i soldi
Nath- Ok,adesso ti accompagno in classe- e così lo seguì fino alla porta della mia classe.
Io- Grazie Nath,adesso posso cavarmela da sola- 
Nath- Buona fortuna- disse sfoggiando un sorriso splendente.
Bussai e poi entrai
Prof- Lei deve essere la nuova studente- un uomo alto,direi ancora giovane,con cappelli castani e occhi dello stesso colore.Wow questa scuola è strana,il segretario è troppo giovane,e non i soliti segretari,vecchi e brutti,per non parlare del Prof per lo più.
Io- Si,sono io- dissi sorridendo
Prof- Si presenti pure- disse portandomi vicino alla cattedra.
Io- Sono Greta Anghelone,ho 16 anni  sono di origini greche,e attualmente vivo con mia zia- mi presentai sorridendo,tutti mi stavano guardando.
Prof- Per chi abbia domande,chieda pure- continuo il professore,una ragazza bionda,mi pareva la reginetta della scuola
??- Quale tinta usi?- mi chiese semplicemente
Prof- Ti sembrano domande da fare AMBRA?- domandò il pref arrabbiato,ambra così si chiamava.
Io- Non ne uso nessuna …… a differenza di te- le risposi sempre con il sorriso in faccia.Lei divenne rossa di rabbia.Poi una ragazza dai capelli arancioni che capì chiamarsi Iris,mi chiese
Iris- Perché non vivi con i tuoi genitori?-
Io- Problemi…- fu l’unica parola che pronunciai 
??- Che tipo di musica ascolti?- chiese un ragazzo dai cappelli argentati,e un occhio color oro,e l’altro verde.
Io- Ascolto di tutto,ma   preferisco il Rock- risposi sincera
??- suoni qualche strumento?- mi chiese di nuovo lo stesso ragazzo
Io- La chitarra elettrica,il basso,la batteria,il piano,il violino,e poi canto- tutti rimasero ha guardarmi stupiti.
Iris- Che origini ha il tuo nome?e cosa significa?- rimasi allibita dalla domanda,ma risposi comunque
Io- Ha origini greche,significa Perla simbolo di purezza e bontà,significa anche «Regina delle nevi» e anche «Angelo caduto» oppure «dono del cielo» e il mio cognome significa «Angelo»- dissi
??- Quale lenti usi?i tuoi occhi sono troppo grandi e sembrano veri- disse un ragazzo dai cappelli rossi,con due occhi grigi davvero splendidi
IO-Appunto non ne uso,i miei cappelli e i miei occhi sono veri,non uso ne lenti,ne tinte,ne trucchi.Che sia chiaro!-  esclamai arrabbiata
Prof- Ok si vada pure ha sedere vicino a Castiel- 
Io- E chi sarebbe?- domandai sorpresa
Prof- Quello che ha i capelli rossi,non ti puoi sbagliare-sentì nella sua voce un pizzico di disprezzo.
Io- Grazie mille Prof,ma mi sembra che i capelli di Castiel non le vadano a genio- ridacchiai
Prof- Spero che almeno a lei piacciano..- sbuffo,mi andai a sedere
Io- Certo che mi piacciono Prof,sono stupendi…..- risposi,e poi mi avvicinai al’orecchio di Castiel e li sussurrai - anche se sono tinti- lui si irrigidì,probabilmente nessuno se ne era mai accorto.La lezione finì dopo due ore,e io mi alzai per andare in cortile.
Iris- Aspettami- mi fermai aspettandola
Iris- Volevo farti fare il giro del liceo- dietro di lei c’erano Castiel e Lysandre
Io- Non ci tengo- sbuffai
Castiel- Perché?sua stranezza ha paura?- chiese lui sogghignando 
Io- No,non ho paura- affermai convinta
Castiel- E allora?- sbuffò,già lo odio
Io- Questo Liceo mi DISGUSTA,è troppo rosa,e ci sono troppi cuoricini.Ha dirla tutta io odio il rosa- sputai quelle parole con  disgusto.
Lys- Una ragazza così bella e gentile non dovrebbe odiare il rosa- ok,mi aveva detto di essere bella e gentile,ma che centra con i miei gusti?
Io- Pensala come vuoi,ma io lo odio,e lo continuerò ad odiare per tutta la vita,infatti quando ho visto questo liceo stavo per vomitare e darmela a gambe,ma non lo fatto.Quindi meno tempo passo qui,meglio sto!- esclamai iniziando ha camminare verso il cortile.
Lys- Troppo scontrosa,ma anche gentile..- lo sentì dire,e sentì anche il rosso sbuffare.Poi mi ricordai di aver visto una terrazza quando ero arrivata,iniziai ha salire le scale,fino ad arrivare davanti ad una porta che trovai aperta.Entrai e mi ritrovai davanti un panorama mozza fiato,mi girai e mi ritrovai il dannato rosso seduto su un muretto.
Io- E che diamine ci fai tu qui?possibile che ti deva sopportare come vicino di banco,e ritrovarti anche qui?-domandai incazzata,mi dava sui nervi
Cass- Guarda che questo è il mio posto- sbuffo arrabbiato
Io- Guarda che qui non c’è scritto il tuo nome,brutto verme- dissi arrabbiata,se perdevo il controllo diventavo un diavolo in persona
Cass- Come mi hai chiamato?- disse saltando giù dal muro
Io- Brutto verme,tanto credo che tu lo sia- 
Cass- Te la farò pagare- disse avvicinandosi,ma per mio dispiacere inciampò e mi cadde addosso.Ero stesa per terra con lui sopra di me
Io- Alzati subito- li urlai
Cass- E se non volessi,cosa mai potrebbe farmi una strana come te?- domandò giocando con i miei capelli
Io- Questo..- dissi tirandoli una ginocchiata nei punti bassi,lui urlò e io lo spostai,mi alzai e dissi
Io- Sarò gentile,ma ce l’ho anche io il mio lato da diavolo,e per lo più io non sono strana,sono Speciale, mettitelo in testa.-Lui si alzò ancora dolorante
Cass- Morale della storia:le apparenze ingannano- disse ridendo
Io- Comunque è stato un piacere conoscerti,poi il logo della Band che hai sulla magli,mi piace molto.Sarò felice di rivederti- dissi con voce calma,e ocn un sorriso in faccia-
Cass- Mentirei se dicessi lo stesso- disse con quella sua aria da duro.
Io- Sempre come al solito- dissi sorridendo,e andandomene visto che la campanella era già suonata,alla fine delle lezioni tornai a casa felice e contenta.
Pov Cass
Lys- Come ti sembra quella Greta?- chiese il mio amico
Io- La trovo strana- risposi secco
Lys- In che senso?- domandò ingenuo
Io- Ma l’hai vist?ha un occhi di un blu mai visto prima,e l’altro rosso fuoco,e degli occhi anche fin troppo grandi,e per finire i suoi cappelli lunghi e blu,ma insomma blu.Per finire afferma che siano veri,che non porta ne lenti ne tinte,ti sembra normale?- chiesi incazzato
Lys- E allora che c’è  di male?non ti sembra Speciale più che strana?- domandò calmo,era il mio migliore amico ma avvolte credevo davvero che fosse pazzo.Lei cos’ha di speciale?ma anche prima lei aveva detto
Greta- Non sono strana,sono speciale- speciale,che voleva dire.Ma che me ne interessava a me,e perché pensavo a lei?stavo diventando sicuramente matto.
Io- No,solo strana,ma chissà se tu la conoscessi meglio,non è una santa come credi- sbuffai,e me ne andai.
Pov Greta
Ero appena uscita di casa,dirigendomi con la mia chitarra verso un parco.Camminai per 15 minuti,e mi sedetti su una panchina,ad ammirare una fontana,con in mano la mia chitarra blu,con una fiamma rossa.Iniziai a suonare,e cantare,quando notai un cane enorme davanti a me.
Io- Ciao cucciolo,piace anche a te il Rock??- dissi iniziando ha farli delle coccole
Cane- Bau!Bau!- rispose lui
Io- Lo prendo per un si- poi sentì una voce
Cass- Demon! Demon! Dove sei?- disse avvicinandosi
Pov Castiel
Stavo cercando Demon,il mio cane.-quando lo vidi,con una ragazza che li faceva le coccole,si,ne ero sicuro quella era Greta,i suoi capelli sono unici.Mi avvicinai e dissi
Cass- Potresti non importunare anche il mio cane?-chiesi sarcastico,lei alzo la testa per guardarmi,aveva gli occhi pieni di felicità,cosi grandi che mi guardavano stupiti,uno blu che sembrava rappresentare il suo lato da angelo,e l’altro rosso fuoco che raffigurava il suo lato da diavolo,cosi sembrava a me.Il suo viso circondato da quei capelli,potevo ammettere che era una ragazza splendida,con le forme giuste,un fisico perfetto,dei occhi bellissimi,e dei capelli magnifici.Ma che vado ha pensare?sto diventando pazzo.
Greta- No,stavamo giocando- disse sorridendo
Io- Adesso però dobbiamo andare,spero di non rivederti- sbuffai,mettendo il guinzaglio a Demon.
Greta- Ciao,adesso vado anch’io- e cosi io iniziai ha camminare,quando arrivai a casa mi guardai intorno,accorgendomi che Greta era davanti alla porta della villa che affiancava la mia di villa.
Greta- Che cosa ci fai qui?- domandò stupita
Io- Ci abito- risposi secco
Greta- Quindi sei anche mio vicino?sono davvero sfortunata- disse,ma sempre con quel sorriso in faccia,da quel che avevo notato ce lo aveva sempre in faccia
Cass- Potrei dire la stessa cosa- dissi entrando a casa
Pov Greta
Sono messa male,adesso questo Rosso abita anche di fianco a casa mia.entrai e cenai
Zia- Com’è andata?- chiese curiosa
Io- Male,la scuola è tutta rosa con troppi cuoricini,e sai che odio il rosa.C’è uno che mi da sui nervi,è il mio vicino di banco,e per lo più abita nella villa qui di fianco- risposi,vero cass era una seccatura,ma comunque dovevo ammettere che era uno splendido ragazzo.
Zia- Capisco,e poi..- 
Io- Non chiedere altro,sono stanca adesso vado ha dormire- continuai,e poi mi alzai e andai ha dormire,ripensando alla giornata.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Giochi di Ruolo > Dolce Flirt / Vai alla pagina dell'autore: Siham Sissy