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Autore: IrishBreeze    09/02/2008    6 recensioni
Piccola drabble senza pretese ambientata durante l'infanzia di Shun ed Ikki, quando ancora stavano insieme nell'orfanotrofio.

Nelle avvertenze ho scritto Shonen Ai, ma non c'è nulla di descrittivo. Ognuno può leggerci quello che vuole!
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Andromeda Shun, Phoenix Ikki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wild Honey

“Stai mangiando un lecca lecca come le femminucce, Shun?”

Shun alzò gli occhi e si trovò davanti la figura di suo fratello Ikki, mani sui fianchi, stagliata contro un cielo rosso. Pregò intensamente che la dea Athena, ovunque lei fosse, facesse scomparire all’istante il maledetto lecca lecca, ma evidentemente non stava ascoltando.

“Stai arrossendo come le femminucce, Shun?”

Invadente impiccione dagli occhi lunghi. Shun sentì lacrime di imbarazzo pungergli gli occhi, ma strinse forte i denti, e non appena un sapore di arancia si sprigionò nella sua bocca, riuscì a ricacciarle indietro.

Le dannate minacciarono di tornare non appena sentì Ikki sospirare e sedersi accanto a lui.

“Shun, te lo ho detto mille volte. Siamo soli. Tu hai me ed io ho te, e ci dobbiamo bastare. Ma devi diventare forte, lo sai vero?”

Shun annuì, e lanciò un forte un sasso contro una vecchia pianta. Gli venne da pensare che Ikki l’avrebbe sicuramente lanciato più lontano.

“Non mangiare più i lecca lecca. Ti fanno diventare debole.”

“Davvero?”

Ikki trattenne un ghigno malizioso di vittoria. Gli piaceva conquistare l’assoluta attenzione del fratello. Aveva occhi grandi e stracolmi di paura e terrore.

“Certo. I non ne mangio mai, di lecca lecca.”

Davvero?”

“Davvero. Mai.”

Shun tornò a fissare il terreno, sorpreso dalle parole del fratello. Voleva diventare forte come lui sopra ogni altra cosa al mondo. E le sue parola erano le parole più calde e sincere che avesse mai sentito, e gli piaceva che fossero seduti insieme sotto un albero. Eppure c’era qualcosa di infinitamente sbagliato in tutto quello.

“Tieni. Mangia”

Senza troppi preamboli, infilò con forza il lecca lecca all’arancia nella bocca del fratello, evitando con cura di guardarlo. Non mangia mai lecca lecca…

“Shun!”

Al richiamo, il ragazzino non potè fare a meno di girarsi. Ikki aveva l’aria contrariata, ma non proprio arrabbiata, e questo lo sollevò da molte paure. Le sopracciglia erano aggrottate, la bocca stretta in una smorfia di rimprovero, gli occhi puntati come due fanali sulla sua faccia. Eppure c’era qualcosa di infinitamente sbagliato in tutto questo.

Qualcosa che lo tradiva. L’odore d’arancia che li avvolgeva? O il fatto che avesse ancora la caramella in bocca? Oppure-

“Fratello… Fratello, tu sei arrossito

_________

Ebbene, odio a morte questa FanFiction maledetta! ç___ç

Probabilmente prima o poi la cancellerò, ma dato che la ho scritta mi dispiaceva non pubblicarla....

Ah, rileggerla mi fa venire rabbia perchè odio il modo semplicistico in cui la ho scritta, am spero comunque che ha qualcuno possa piacere XD

Il titolo è l'unica coa decente che mi è uscita, e guarda a caso non è mio, ma è una splendida canzone dl signor Vox Bono, che sempre e comunque mi ispira anche nei momenti bui e emoggianti! Grazie mille!♥

  
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