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Autore: LalieDalton    01/08/2013    1 recensioni
« Quante cose sai sui Patronus? »
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Il banchetto era la parte della giornata preferita di qualsiasi studente. Non c’era niente, fuori, paragonabile alle cene di Hogwarts. Un miscuglio di sapori, odori e colori, imbandiva le cinque tavolate della Sala Grande; e se aggiungevi l’incessante chiacchiericcio degli studenti nonostante le bocche piene, beh, avevi un sala completamente in festa ogni sera dell’anno.
Scorpius se ne stava alla fine della propria tavolata, vicino alla porta della Sala. Davanti a sé aveva un piatto ricolmo dei cibi più gustosi dell’intero banchetto che stava guastando a pieno. Portò un riccio di patate alla bocca e lasciò che si sciogliesse sulla lingua. Il suo sguardo vagava sui commensali della sua tavolata, cogliendone ogni dettaglio – seppur minimo – di comportamento. Di certo Lysette Morgan non sapeva affatto di non essere in un fast food babbano, dato che mangiava con le mani quello che sembrava essere un pollo arrosto. Le posate non le usano quelli del Nord?
Fece una smorfia di disappunto e spostò lo sguardo sul tavolo degli insegnanti, dall’altra parte della sala. Silenziosi, si scambiavo una chiacchiera o due solo quando si accingevano a bere, il resto del tempo mangiavano o tenevano sotto controllo l’intera Sala.
Doveva proprio essere una vita avventurosa, la loro. Non avrebbe mai e poi mai fatto il professore. L’Auror, forse, ma non avrebbe seguito un branco di adolescenti. Nemmeno i suoi compagni riusciva a sopportare, ed avevano la stessa età.
Continuò guardarsi intorno finché l’occhi gli cadde su due occhi azzurri che lo fissavano di rimando. Si irrigidì di colpo, confermando con uno sguardo approfondito la proprietaria. Perché diavolo Rose lo stava fissando? E perché adesso che l’aveva colta in flagrante non distoglieva lo sguardo come... come chiunque avrebbe fatto?
Si fissarono a lungo finché due mani non coprirono gli occhi di Rose, e delle labbra le baciarono una guancia. Scorpius inarcò un sopracciglio vedendola sorridere e distogliere l’attenzione da lui per riservarla al Tassorosso che l’aveva salutata.
Per tutto il resto della serata, Rose non guardò più nella sua direzione, e Scorpius se ne accorse.
 

~

 
 
Ora buca tra Incantesimi e Pozioni, a rigor di logica ogni studente dovrebbe approfittare delle ore libere per studiare in vista degli esami. Eppure, Scorpius, se ne stava seduto su una panchina nel cortile interno. In mano recava un mazzo di carte, che lanciava ad una ad una dentro ad un capello da baseball, situato a qualche metro da lui sul pavimento di pietra, fregato ad un Corvonero. Non si potevano tenere cappelli durante le ore di lezione, quindi da bravo Prefetto lo aveva requisito. Fortuna che si era – stranamente – dimostrato utile per abbattere la noia.
Tanto era concentrato nel proprio gioco che non si accorse di Rose prendere posto al suo fianco, sulla panchina.
« Perché non vuoi insegnarmi l’Expecto patronum? » sussurrò con un tono di voce simile ad un bambino imbronciato.
Scorpius sobbalzò, non centrando il cappello con l’ultima carta. Si voltò alla propria sinistra e guardò stralunato la ragazza.
« Pensavo ti fossi arresa al mio no. »
« Non ti chiedo di insegnarmi, voglio sapere perché non lo faresti. »
« Non siamo amici. »
« Questo lo so anche io. »
« Nemmeno ci parliamo »
« Tecnicamente sei tu a non parlare con me. »
« Non mi hai rivolto la parola in cinque anni, Weasley. »
« Rose. Vero, te lo concedo, ma te la sto rivolgendo adesso. »
« Solo perché ti servono informazioni. » Mormorò tranquillo. Rose fece una smorfia ed assunse un’espressione pensierosa, mentre Scorpius appellava a sé le carte e le rimetteva in ordine. « Non ti aiuto perché non ne conosco il motivo. Perché vuoi impararlo? »
« E’ un incantesimo difficile, nonostante non lo sembri. Lo sai che è possibile farli parlare, per portare messaggi? Hai idea di quanto possono essere meravigliosi? » sussurrò con il viso rivolto verso il basso.
« Questo non spiega la tua ossessione. »
« Lascia perdere, non capirai mai, ciao. » sbuffò rialzandosi e allontanandosi, per poi sparire oltre l’arco di pietra.

Scorpius la guardò andarsene e si accigliò.
Cosa nascondeva la Weasley?

   
 
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