Slipped
Away
Capitolo Primo.
Halloween, festa molto conosciuta in tutto il mondo, soprattutto dai bambini… non particolarmente amata dai ragazzi in piena età adolescenziale. Tai stava chiudendo la porta a chiave, cercando invano di scappare a sua sorella travestita da strega cattiva. Il ragazzo prese la cartella a tracolla e fuggì letteralmente fuori da casa salutando a malapena i suoi genitori. Sora lo stava già aspettando ai piedi delle scalinate.
-Ciao Sora! Buon Halloween!-
esclamò scoccandole un bacio
sulla guancia.
La ragazza arrossì vistosamente ma Taichi non ci fece molto
caso -Ciao Tai!
Pronto per la verifica di matematica?-
-Verifica? Quale assurda verifica!?- esclamò allarmato.
-Non te lo ricordavi? Oppure non l’hai segnato sul diario?
Guarda che se
continui in questa maniera ti bocciano!-
-Non mettertici pure tu! Mi basta già mamma che continua a
rompermi le scatole
con questa storia! Siamo ancora ad Ottobre! Ho tutto il tempo che
voglio per
recuperare!- incrociò le braccia, sbuffando.
-Ma se ci richiamano a Digiworld! Se per un qualsiasi motivo dovessimo
stare
lontani da casa per tanto tempo tu… tu non saresti promosso
e non saresti più in
classe con me e Matt!-
Taichi e Sora erano cresciuti, avevano entrambi diciassette anni e frequentavano il Liceo, Sora era molto preoccupata per la situazione scolastica del ragazzo non particolarmente brillante, aveva tutte le materie al di sotto della sufficienza, tranne educazione fisica in cui aveva il massimo dei voti.
-Cosa ne sai? Sono tre anni che non
si fanno più sentire,
probabilmente le cose sono tornate alla normalità
laggiù, non credi? Agumon e
gli altri staranno benissimo, altrimenti un segnalo ce lo avrebbero
mandato.-
-Come fai ad esserne così sicuro? Eri tu quello che una
volta si preoccupava in
continuazione per loro, e adesso non te ne importa più
niente? Non pensi ad
Agumon ogni tanto? Non pensi che probabilmente ogni tanto lui stia
pensando a
te? A come stai? Io al mio digimon penso in continuazione nonostante
sia
passato un sacco di tempo!- le lacrime stavano per scivolargli lungo le
guancie
ma il suo orgoglio le fece resistere, ricacciandole indietro. Sora era
sempre
stata così, orgogliosa e testarda.
-…- subito Tai stesse in silenzio, potevano sentire solo il
rumore delle
macchine che ogni tanto gli passavano accanto. -Si… a volte
ci penso anche io…
per quanto possa sembrare strano io… cerco principalmente di
distrarmi,
altrimenti mi affiorano alla mente troppi ricordi e questo mi fa stare
male… si
Sora… stò male anche io…- aggiunse
subito dopo aver visto l’espressione un po’
afflitta
e malinconica dell’amica -Io vorrei tornare a Digiworld ma
sono loro che ci
chiamano… noi non possiamo fare altro che
aspettare…-
-Hai ragione Yagami… hai perfettamente ragione-
Il rumore fastidioso di mille voci che si sovrapponevano l’una all’altra fece capire loro che erano arrivati a scuola, Tai fece una smorfia non appena vide il grande edificio grigio.
-Sora… salvami ti prego,
non ho proprio voglia di mettere
piede li dentro-
-Vedo che sei diretto e conciso come al solito… comunque
carissimo Taichi, ci
tocca entrare per forza. Su! Andiamo!- e cominciò a farsi
largo tra la folla
tirandolo per la maglietta. Giunsero alla loro panchina, dove ad
attenderli c’erano
già Izzy, Matt e Mimi.
-Ciao ragazzi!- esclamò
Sora abbracciandoli tutti -Oddio quanto
è che non vi vedo?-
-Da ieri?- domandò sarcasticamente Matt, mentre teneva per
mano Mimi e con l’altra
finiva di fumarsi la sigaretta, buttandola subito dopo a terra.
-Ma… già è vero- e si mise a ridere
-Ci sono novità?-
-Niente di particolare- disse Matt sedendosi sulla panchina accanto a
Mimi.
-Io e Matt ci siamo messi insieme!!- disse lei saltando su dalla panca
verniciata di verde, abbracciò una Sora particolarmente
felice per la notizia -Sono
molto felice per voi!-
-Si, anche io!- disse Tai avvicinandosi al gruppetto.
-Ci sei anche tu allora! Pensavo avessi saltato scuola pure oggi,
dall’inizio
dell’anno quante assenze hai fatto?- domandò Izzy
sedendosi a terra,
continuando a picchiettare sul suo portatile.
-Non me le ricordo tutte, circa sedici mi pare…-
Izzy scrollò le spalle -Contento te… guarda che
se poi ti bocciano e cambi
classe non te la prendere con loro dicendo che dovevano perdere
l’anno apposta
per stare con te-
Il silenzio li avvolse, Mimi e Sora si guardavano, cercando di capire i pensieri dell’altra. Matt cercava di spiare sul computer del ragazzo, ma da quella angolazione non si vedeva niente. Izzy picchiettava inesorabile sulla tastiera, con una faccia che andava sempre di più sul preoccupato. Taichi guardava per terra, le mani in tasca, perso nei suoi pensieri.
-Ragazzi… abbiamo un
problema…- cominciò Izzy guardando i
volti dei suoi compagni
-Dobbiamo andare subito in una qualsiasi aula vuota… adesso!-
I quattro non capirono molto di quello che il ragazzo rossiccio stava
borbottando, lo seguirono e basta, correndo per i corridoi vuoti
dell’Istituto,
salendo rampe di scale e spalancando tutte le porte per cercare un
luogo adatto
a quello che Izzy aveva intenzione di fare. Spalancarono una porta e si
buttarono a capofitto dentro, erano tutti ammassati, uno addosso
all’altro
senza capire quello che stesse succedendo, la luce non funzionava e
tutto stava
cominciando a prendere una piega alquanto strana, Izzy racchiuse
nell’angolino.
Matt e Mimi spiaccicati contro la porta e Tai e Sora letteralmente
spalmati
contro la parete di fondo.
-E questo sarebbe un posto adatto???-
domandò Tai infuriato,
mentre cercava di spostarsi dal muro.
-Ahi! Tai non muoverti che mi fai male!-
-Sora non lo faccio apposta!-
-E invece si! Perché stai continuando!-
-Io sono immobile! Non stò facendo niente e…- un
mancamento, si aggrappò alla
spalla di Sora, poi tutto cominciò a girare e tutti si
sentirono cadere nel
vuoto.
Un tonfo sordo e poi Tai aprì lentamente gli occhi, aveva stretto la mano di Sora che si trovava accanto a lui, mollò subito la presa diventando rosso. Gli altri suoi amici si tirarono a sedere.
-Che diavolo è successo?-
domandò Matt mettendosi una mano
dietro la testa.
-Non ne ho la più pallida idea- questa era Mimi.
-Non chiedetelo a me- disse Sora buttando le braccia avanti, come per
giustificarsi.
-E nemmeno a me!- Tai, sempre il solito.
Si guardarono intorno, erano su una spiaggia, davanti a loro il mare scuro si infrangeva sugli scogli e sulla sabbia. Dietro di loro una grande foresta con al centro una montagna gigantesca. Si guardarono tra loro, tutto aveva un’atmosfera cupa e scura.
-Che diavolo è successo
qui?- domandò Sora facendo un passo
verso il bosco -Perché i nostri digimon non sono ancora
arrivati da noi?-
-Non lo so… deve essere successo qualcosa- una vibrazione,
Tai estrasse dalla
tasca un digi-vice…, era un messaggio.
-Ragazzi, Izzy è rimasto nel mondo reale, ha detto che
seguirà i nostri
spostamenti da li, così avrà più calma
per lavorare al computer-
Gli altri tre annuirono, Taichi fece un passo avanti -Qui dobbiamo
scoprire
cosa diavolo è successo…-
Note
dell’autrice: Primissima
fan fiction che
scrivo, non so cosa possa esserne venuto fuori. Ho messo tutto il mio
impegno
per scrivere questo capitolo. Spero possa piacervi, lasciatemi tante
recensioni! Bacio
Castellina