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Autore: Be Only One    01/08/2013    3 recensioni
- Dove porta questa strada? - chiese Albus con voce amabile.
- Avanti - mormorò Grindelwald.
- Cosa c'è avanti? - chiese Silente.
- Tutto quello che non esiste indietro - .
Genere: Introspettivo, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Silente, Ariana Silente, Gellert Grindelwald, Severus Piton
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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<< Severus...ti prego...>>.

Piton levò la bacchetta e la puntò contro Silente.

<< Avada Kedavra >>

Poi tutto si spense.

Non fu doloroso, non fu triste, non fu felice.

Fu solo e basta.

Silente andò nel vuoto, inconsciamente, perse i sensi.

 

 

 

Si risvegliò.

Era su un qualcosa di soffice. Sembrava... dell'erba.

Tenne gli occhi chiusi ancora per qualche minuto.

Era morto. Sono morto, pensò.

Si alzò da terra facendo vagare lo sguardo intorno a sé.

Si trovava in un prato e vicino a lui c'erano un incrocio di strade.

Riconosceva bene quel prato, riconosceva bene quell'incrocio di strade, riconosceva bene quella casa all'angolo, riconosceva bene quell'odore.

Era la sua casa. Il posto dove era cresciuto e dove erano stati una vera famiglia felice.

Nessun padre ad Azkaban, nessuna madre fredda e crudele, nessuna Ariana impazzita, nessun Aberforth rancoroso, nessun grande Albus Silente.

Solo la sua famiglia.

Sentì gli occhi pungere e farsi più duri.

Non poteva piangere adesso, non così, non lì.

Si alzò zoppicando e per un attimo dimenticò tutto.

Voldemort, Piton e...Harry.

Per un momento pensò solo a lui, a Silente. Per un attimo fu egoista.

Camminò lentamente fino alla casa.

Non poteva credere di essere lì, ancora una volta.

Circondato da tutti loro.

Lentamente aprì la porta e trattenne il fiato.

Lei. Sua sorella. Ariana. Non riuscì a trattenere le lacrime.

Lei sorrideva, amabile.

<< A..Aria..na >> mormorò lui senza fiato.

<< Albus >>.

Non riusciva a smettere di guardarla. Si saziava di lei.

<< Dimmelo, Ariana >> disse lui con voce strozzata.

Il sorriso di lei si fece ancora più ampio.

Ariana uscì dalla porta ed iniziò a camminare per il giardino, Silente si affrettò a seguirla.

<< Sei stato un grande mago, Albus. Hai fatto grandi cose. Hai saputo essere te stesso e amare >> disse lei limpida.

Lui cercava di trattenere le lacrime che minacciavano di uscire.

<< Ma tu vuoi sapere. Vuoi rispondere a quella domanda che ti ha aggravato tutta l'esistenza. Vuoi capire.. >> continuò lei.

<< Ariana, non c'è stato giorno in cui io non abbia pensato a te. A mamma. A papà e... >> cominciò Albus.

<< ..e a lui >> concluse Ariana.

Silente annuì e le lacrime finalmente scesero sulle guance.

<< Dimmelo Ariana >> disse singhiozzando << dimmi chi è stato. Dimmi chi ha fatto l'incantesimo. Dimmelo >>.

Ariana prese la mano di Albus tra le sue.

<< Tu mi chiedi molto, Albus. Sei sicuro che questo ti farà sentire meglio se non sei stato tu? E se invece è stata proprio la tua bacchetta a darmi il colpo fatale? Devi dimenticare Albus. Perdonare. Era mio destino morire, non per mano tua, non per mano di Gellert, non per mano di Aberforth, ma per mano del destino. La morte mi ha chiamato a sé >>.

Silente rimase ad osservarla per un lungo momento.

Aveva capito quelle parole, lei, sua sorella, era bellissima anche morta.

Si guardò ancora attorno, impregnando la mente di quella casa, di quel prato, di quell'odore e del viso di lei.

<< Immagino che ora dovrò andare avanti >> mormorò.

<< Esattamente, ma il tuo compito non finisce qui, Albus >> disse lei.

<< Lo so >>.

Le sorrise e poi strinse più forte la sua mano.

<< Sono pronto >> disse.

<< Ti ho sempre voluto bene Albus. Sei stato un grande fratello >> mormorò lei, prima di lasciare la sua mano.

Quelle parole lo rincuorarono più del resto.

Una nebbia bianca lo avvolse non facendoli più scorgere niente intorno a lui. Finalmente avrebbe scoperto i più umani segreti. Il destino che spetta ad ogni uomo.

La nebbia sparì.

Era sopra una strada. Una strada bianca, lucente. Una strada da seguire.

Davanti a lui c'era lui. Tutto quello per cui aveva combattuto, quello in cui aveva creduto, quello che l'aveva distrutto. Era di nuovo lì, bello come sempre, non sembrava essere passato neanche un giorno.

<< Ciao, Albus >> mormorò Grindelwald.

Silente aveva le parole imprigionate in gola e non riusciva a rispondere, non riusciva a capire.

Sorrise.

Poi si mise al fianco di Grindelwald.

<< Dove porta questa strada? >> chiese Albus con voce amabile.

<< Avanti >> mormorò Grindelwald.

<< Cosa c'è avanti? >> chiese Silente.

<< Tutto quello che non esiste indietro >>.

Silente squadrò Grindelwald con il suo solito sguardo penetrante.

Poi mosse un passo verso Avanti. Mosse un passo verso quella strada. Mosse un passo verso la pace.

Mosse un passo, insieme a lui.

Mossero un passo insieme, verso l'infinito e l'ignoto.

 

 

 

 

 

 

Angolo Autrice:

 

Non so come è uscito, ma dovevo assolutamente scriverlo perché Silente è il mio personaggio preferito, e mi piace anche questo suo lato più diciamo umano :)

Adoro Silente e adoro anche sua sorella Ariana.

Volevo solo aggiungere che alla fine della mia storia Grindelward e Silente non stanno insieme, ma sono solo amici, cioè non so come spiegarlo, ma NON stanno insieme, perché sono successe troppe cose ed è impossibile stare insieme dopo averne passate così tante, troppo inverosimile e poi Gridelward non è omosessuale, quindi lui non ama Silente. Infine vorrei sapere cosa ne pensate e aspetto delle recensioni per questa One-Shot :) 

Ps. Ho capito dal l'assenza di recensioni che questa storia deve proprio far schifo. Peccato
  
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