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Autore: xniallsmine    01/08/2013    3 recensioni
SOSPESA
Harry Styles riceve come regalo per i suoi 11 anni un diario. La sua infanzia e l'adolescenza sono state molto difficili, piene di lacrime e insulti che di sicuro un ragazzo della sua età non merita.
Soffre di autolesionismo e anoressia per colpa dei bulli e pensa diverse volte al suicidio. Un giorno però la fortuna, stranamente, è dalla sua parte e farà un incontro che gli cambierà la vita.
A Darcy, così Harry aveva chiamato il suo diario, racconta tutte le sue esperienze... I pestaggi, le lacrime, Louis...
STORIA LARRY.
Genere: Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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5. Sorry
 
Finii di leggere e alzai la testa... Gemma non aveva una faccia disgustata o spaventata, ma seria, concentrata.
"Fammi vedere i polsi." disse fredda. Senza troppe cerimonie mi levai la maglietta.
"Harry..." sospirò. Prese a toccare i tagli che avevo sparsi su tutto il corpo. Alcuni erano coperti dai numerosi tatuaggi che mi ero fatto in quegli anni. Avevo cicatrici bianche sul petto, sulle spalle, sulla pancia, ma la parte peggiore erano le braccia, sembravano maciullate, piene di grinze causate dalle troppe ferite. Mia sorella non si soffermò troppo su quella zona e non la biasimai, neanche io amavo vedere in che stato versavano i miei avambracci.
"Perché?" disse lei guardandomi negli occhi.
"Per non pensare." dissi rimettendomi la maglietta.
"A cosa?"
"A tutto. Ai bulli, a Louis..." dissi abbassando la testa.
"Chi è Louis?" chiese mia sorella. Ed ora come glielo spiegavo? Louis Tomlinson era la persona più bella, simpatica, gentile ed estroversa a questo mondo. Louis era tutto per me, un amico, un consulente, ma, soprattutto, un fidanzato. E proprio così le dissi. Le dissi chi era per me Louis Tomlinson e sembrò capirmi. Forse amava Tom quanto io amavo Louis, ma non penso. L'amore che provo per Louis è viscerale, maniacale, appena lo vedo con qualcuno che non sono io impazzisco. Ma è meglio non dirlo a mia sorella.
"E se lo amavi così tanto perché ti tagliavi per lui?" disse Gemma curiosa.
Ah, già... Louis mi picchiava.
"Cara Darcy..."
 
                                                                                                                          Holmes Chapel, 24/11/2007
Cara Darcy,
Oggi è stato il giorno più brutto di tutta la mia vita. Odio me stesso, odio il mondo. Fanculo tutto, io voglio morire. La mamma ha Gemma con la sua media perfetta e i suoi successi sportivi, io invece cosa porto a mamma? In cosa le do soddisfazioni? In niente. Nulla. Mi sento così inutile. Vorrei andare al bagno e prendere tutte le pillole che ci sono nell'armadietto delle medicine e buttarle giù, ma in bagno c'è Gemma, quindi non posso. Forse per quando sarà uscita mi è passata la voglia di morire... Vuoi sapere perché sono così triste? Vuoi sapere perché ho altri tagli sulle mie braccia? Beh, è semplice, Louis Tomlinson mi ha picchiato...
 
...
 
Ero in mezzo al gruppo, ancora. Il 'Branco', come lo chiamavo io, era intorno a me e decideva chi di loro dovesse colpirmi. Louis era in disparte e sembrava abbastanza arrabbiato, ma non penso perchè mi stavano picchiando.
"Dai Lou! Vieni qui e sfogati!" urlò John. Louis sembrò riprendersi da un pensiero profondo e si avvicinò a me.
"E picchiarlo vi fa sentire davvero meglio?" disse quasi disgustato.
"Certo! Una volta avevo litigato con Sally e l'ho pestato così tanto che mi sono sentito una favola!" disse John entusiasto.
'Te ne vanti pure.' pensai.
"Ma non avevi motivo di sfogarti su di lui, non aveva nessuna colpa!" disse Louis in mia difesa. Finalmente qualcuno del 'Branco' che capiva.
"E' stato lui a stuzzicarmi rinfacciandomi quello che mi aveva detto Sally!" disse John per difendersi. Che viscido figlio di puttana. Mi alzai, volevo proprio prenderlo a pugni. Avevo una scarica di adrenalina assurda. Come si permetteva di parlare male di me davanti a Louis? Presi la rincorsa con il pugno, ma un colpo più forte mi arrivò sulle costole e poi una ginocchiata in pieno viso. Feci in tempo solo a vedere Louis che si ricomponeva e mi guardava sorpreso, forse del suo gesto, prima di accasciarmi a terra dolorante.
"Voleva colpirti alle spalle, sto frocetto." mi sembrò di sentire mentre si allontanavano. Mi scese una lacrima e "Louis.." sussurrai prima di vedere tutto nero.


 
 
Louis'

Come avevo potuto colpire quel ragazzo solo perché mio padre ha picchiato di nuovo mia madre? Come potevo aver fatto a lui quello che mio padre fa a mia madre? Mi stavo forse trasformando in lui?
"Lo hai ucciso secondo me." disse Lance mentre tornavamo dentro la scuola.
Lo ho ucciso? Oh mio Dio, sono un mostro. Io che odiavo la violenza più di chiunque altro al mondo avevo colpito quel ragazzo senza neanche chiedergli scusa. Mi sentivo malissimo, mi dovevo far perdonare... Però a voce non sarei mai riuscito a chiedergli scusa, soprattutto se in giro c'era John...
"Non lo vedremo per due giorni minimo. Ora si starà vomitando anche l'anima. Sei grande Louis." Sentire il mio nome mi riscosse dai miei pensieri. Sorrisi falsamente per fargli credere che ero uno di loro, che amavo far soffrire quel ragazzo, ma io odiavo quando gli menavano, per questo me ne stavo sempre in disparte... Era simpatico... Harry?
"Harry Styles, così si chiama vero?" chiesi immerso ancora nei miei pensieri.
"Si, ma che importanza ha?" disse Lance ridendo "basta che ce le prende e non dice niente alla mammina." continuò. Feci una risata ancora più finta del sorriso e mi rabbuiai quasi subito. Abbiamo parlato qualche volta in classe, io e Harry, quando non c'era John. Mi piaceva parlare delle partite di calcio con lui, ma anche di cosa ci facesse stare male. Quel ragazzo aveva dei problemi in famiglia... Ancora non mi spiegavo come facesse la madre a non accorgersi dei lividi, dei tagli... Glieli ho visti qualche giorno fa e mi sono sentito una merda. Mi dispiaceva che quel ragazzo si tagliasse per mio cugino e la sua combriccola. Gli chiesi se la madre se ne fosse mai accorta che c'era qualcosa che non andava e lui mi disse: "so mentire bene. E poi lei ha problemi a gestire me e mia sorella da quando mio padre è morto. Non dispiacerti, non l'ho mai conosciuto, Gemma sì perché è morto quando io avevo quasi tre anni e lei sei. Ha detto che era molto violento nei confronti di mia madre, le ha fatto perdere due figli per le botte che le dava... E la sai una cosa? Quando è morto lei è stata molto male... Ti rendi conto? La persona che le ha fatto perdere due figli e che la riempiva di botte tutti i giorni era morta e lei ci stava male! A me non dispiace per niente avere un padre, sai? Insomma, lui ha fatto soffrire mia madre e per me può bruciare per sempre nelle fiamme dell'inferno. Lo odio. Scusami, ti avrò di sicuro annoiato... Te invece? Com'è la tua famiglia?"
Non gli raccontai dei miei genitori e delle sere in cui mio padre tornava a casa ubriaco fradicio.  Gli raccontai un sacco di balle, di una famiglia Tomlinson che non esisteva, di quella famiglia che sognavo ogni volta che sentivo i miei litigare...
Il suono della campanella mi fece ritornare alla realtà e insieme agli altri cominciai a rientrare in classe. Appena mi sedetti al mio banco presi un foglio di carta e scrissi. Parole semplici e concise, ma che pensavo veramente.

 
 
Harry's

'Ho un'altra ora per spiegare a mamma del taglio sul labbro superiore. Posso sempre nascondermi nella sciar...' i miei pensieri si interruppero quando aprii il mio armadietto e da lì uscì un biglietto piegato. Mi guardai intorno, era di sicuro qualche scherzo. Aprii lentamente quel foglio di carta e sorrisi leggendo quello che c'era scritto.
 

'Mi dispiace per oggi, non volevo. Ti voglio bene Styles.'
 
 
....
 
 
... Non era firmato, ma sapevo di chi fosse. Louis Tomlinson mi aveva lasciato un biglietto di scuse nel mio armadietto. Beh, forse la vita non è così brutta... Però questa non è stata la prima volta in cui Louis mi ha menato, e tu lo sai bene. Tutto sommato, questa è la prima volta che si scusa con me. Forse qualcosa sta cambiando nel nostro rapporto! Spero di poterti dare buone notizie presto.
A domani.
Baci, Harry.
 
"Beh, almeno si è scusato." disse mia sorella.
"Il giorno dopo mi ha picchiato ancora più forte." dissi quasi piangendo.
"In quegli anni cominciai a capire la mamma e l'amore che provava per papà, sai? Io amavo Louis anche quando mi faceva tossire sangue dopo avermi dato una ginocchiata in pieno stomaco." continuai guardando il pavimento.
"Forse voleva farsi il grosso davanti ai suoi amici! Forse non voleva farti male sul serio." mi rassicurò Gemma.
Non voleva farmi male sul serio? Certo che no, gli anni successivi mi fece male veramente, ma non solo fisicamente.
 
 
*SPAZIO AUTRICE*
 
Sono in ritardo?? Spero di no D: 
Eeeeh Louis, Louis. Ma che ci combini? Questo ragazzo è un controsenso vivente lol il nostro povero Harry è costretto 
a sopportare questo suo comportamento. Se avete fatto i calcoli Harry ha quasi 14 anni e vuole già morire, pensate un 
po'. Vabbè questo non c'entrava nulla e.e Haz mi sembra molto dolce ed indifeso in questo capitolo, soprattutto quando parla con Louis della sua famiglia, voi non lo pensate? ahdjskjd btw spero che vi piaccia questo capitolo! 
Aspetto molte recensioni e ringrazio come sempre chi ha messo tra i preferiti, tra le sguite e tra le ricordate la mia storia!
Al prossimo capitolo.
Baci, Francesca. 
  
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