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Autore: masami_99_    01/08/2013    4 recensioni
Sospesa per modifiche (Capitolo 4/16)
Gli uomini in nero, quando cercano di uccidere Kogoro, vengono ripresi da una telecamera di sorveglianza. Il video viene visto dagli agenti del FBI e vengono a galla dettagli che fino ad allora non avevano attirato l'attenzione degli agenti. Due ragazzi entrano in azione per proteggere il loro obbiettivo dalle grinfie dell'organizzazione : Ai. Ma perché questi due ragazzi vogliono proteggere Ai ? FBI nota la presenza di questi individui misteriosi, ma i vari tentativi di scoprire le loro identità falliscono. Intanto sembra che la piccola scienziata voglia trovare al più presto un antidoto, ma Conan non riesce a capire il motivo di tutta quella fretta. Dopo vari tentativi Ai riesce misteriosamente a trovare l'antidoto. Conan riesce a tornare Shinichi e dopo aver raccontato tutta la storia a Ran le si dichiara. I due riusciranno a mettersi insieme. Intanto anche Ai torna ad essere Shiho e si ricrea una vita con delle nuove amiche allontanandosi sempre di più da Shinichi e da Agasa. Intanto anche i due individui scompaiono, ma qual è il collegamento tra tutta questa assurda storia. Sembra che l'organizzazione abbia paura dei due individui.
RanxConan HeijixKazuha Shihoxsorpresa
Crossover con Death
Genere: Generale, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Nuovo personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
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In quel giorno di giugno sembrava che il tempo si fosse fermato nella scuola elementare Teitan. Nei corridoi regnava un silenzio irreale interrotto dalle voci delle insegnanti che spiegavano la lezione del giorno e assegnavano i compiti per le vacanze. Gli alunni di tutte le classi aspettavano con impazienza la campanella per lasciare la classe e iniziare le vacanze estive.
Quello, infatti, era l'ultimo giorno di scuola prima dell'inizio delle vacanze estive. Gli alunni seguivano in silenzio la lezione. Dopo lunghe ore di scuola la campanella suonò e gli alunni lasciarono la classe augurando buone vacanze alle loro insegnanti. Questo è quello che fecero anche i Detective Boys. Salutarono i loro insegnanti e uscirono dalla scuola soddisfatti di quell'anno scolastico. Mentre Ayumi, Genta e Mitsuiko camminavano velocemente chiacchierando, Conan e Ai li seguivano in silenzio qualche passo pù indietro. All'improvviso il cellulare di Conan squillò e quando lo prese dalla tasca Conan vide comparire sul display il nome del Dottor Agasa. - Pronto ? Salve dottor Agasa. Come mai mi ha chiamato ? -.- Volevo chiedere a te e ai tuoi amici se mi potevate raggiungere nel ristorante vicino casa mia. Per congratularmi volevo offrirvi un pranzo con i fiocchi. Allora verrete ? - chiese ansioso. - Aspetta. Ora chiedo. Ragazzi, il Dottor. Agasa vorrebbe pranzare con noi al ristorante, per voi va bene ? - chiese Conan alzando leggermente la voce per farsi sentire dai tre ragazzi che si trovavano qualche passo più avanti a lui. Questi si girarono urlando una risposta affermativa. Conan chiuse la telefonata dopo che il Dottor Agasa gli diede le informazioni per raggiungere il ristorante dove li stava aspettando. Quando rimise il cellulare in tasca Ai si mise a ridere - Le solite idee del Dottor Agasa -.-In effetti hai ragione, ma è più simpatico così - sorrise Conan. Ai guardò sorridente il cielo. - Vedo che oggi sei di buon umore - notò Conan felice. - Un po' si - rispose la ragazzina "Perché sento che oggi accadrà qualcosa di speciale" si disse poi Ai rivolgendo lo sguardo alla strada.
Proprio in quel momento Ayumi, Genta e Mitsuiko si bloccarono vicino al cancello. Conan che non si era accorto dell'improvvisa frenata dei suoi amici andò a sbattere contro Mitsuiko, mentre Ai si bloccò a pochi millimetri dalla schiena di Ayumi. - Ehi, che succede ? - chiese Conan spostandosi di lato. Ai andò vicino a lui - Cosa state fissando con quelle facce ? - chiese notando le facce sorprese dei suoi amici. “Speriamo che non sia un al’tro omicidio”. Ai guardò il punto che stavano guardando i suoi amici. “Al diavolo le buone prospettive che avevo per questa giornata”. Mitsuiko indicò un punto dall'altra parte della strada. Conan seguì il suo dito. Stavano guardando una moto. Era una moto sportiva nera. Uno degli ultimi modelli. - è davvero bella - commentò Ayumi. Conan dopo averla guardata per un po' si avviò da solo. Non voleva passare tutta la giornata a fissare quella moto. - Allora, andia..-.- Guardate, quello deve essere il proprietario della moto - disse Ayumi. - Come mai indossa già il casco ? - chiese Genta. Conan si voltò nuovamente verso la moto su cui stava salendo un ragazzo. Indossava una tuta da motociclista nera, due guanti dello stesso colore e il casco nero in testa. Un dettaglio che attirò l'attenzione di Conan era il rosario che portava al collo. Era molto particolare. Dietro di lui c’era un altro ragazzo che però non salì sulla moto. L’unica cosa che Conan riuscì a vedere di lui furono i capelli rossi. All’improvviso Conan sentì la voce di Ayumi domandare - Ai... tutto bene ? - guardò Ai che intanto si era nascosta dietro il muretto della scuola, come se non volesse essere vista dal ragazzo della moto. - Ehi, guardate, credo che ci abbia notato - disse Genta. Conan rigirò la testa verso la moto e vide che anche il motociclista li stava guardando.
Dopo un po' se ne andò come se nulla fosse successo. Ai ricomparve da dietro il muretto e si avviò frettolosa verso il ristorante indicato dal Dottor Agasa - Muoviamoci. Non facciamo aspettare oltre il Dottor Agasa -. Detto questo iniziò a camminare senza contare se gli altri la stessero seguendo o meno. Ayumi, Genta e Mitsuiko chiamarono i loro genitori per avvertirli del cambiamento di programma deciso all'ultimo secondo e poi s'incamminarono seguendo Ai verso il ristorante dove il loro amico li attendeva. Mentre il gruppetto di detective continuava a camminare nel bar dove il Dottor Agasa li attendeva il cellulare di Conan squillò un'altra attirando l'attenzione di Ai - Sembra che oggi tutti ti cerchino -.- Già. Questa volta è .... cosa ? -. Mentre Conan continuava a guardare il display i Detective Boys esultavano vedendo che erano arrivati davanti il ristorante. Conan si fermò e ritornò sui suoi passi per allontanarsi. - Conan, dove stai andando ? - chiese Ayumi. - Voi entrate, io vi raggiungo appena finisco di parlare -.Detto questo si nascose dietro ad un muretto e rispose. - Pronto ? -. Una voce femminile lo salutò - Ciao, Conan sono l'agente Jodie. Ti ho chiamato perché devo parlarti di una questione urgente -. Era l'agente del FBI Jodie. Dal suo tono di voce Conan dedusse che quello di cui voleva parlare Jodie riguardava l'organizzazione - Riguarda l'organizzazione ? -.- Si, anche te e la bambina in classe tua, Ai. Posso raggiungerti a casa del dottor Agasa ? -. - Se vuole può venire oggi pomeriggio. Ora stiamo festeggiando le vacanze estive al ristorante-.- Ok. Allora vi raggiungo più tardi. Scusa il disturbo. Ciao – rispose Jodie per poi chiudere la telefonata. Conan raggiunse i suoi amici, che nel erano già entrati nel ristorante dove li attendeva il Dottor Agasa. Conan entrò vedendo i suoi amici seduti a uno dei tavoli. Il locale non era molto affollato, anzi oltre a quello Detective Boys c'erano solo due tavoli occupati. Conan raggiunse quello dove si trovavano i suoi amici e si accomodò vicino ad Ai. La ragazza era stranamente nervosa e guardava in continuazione la porta. All'inizio Conan pensò che stesse aspettando qualcuno, ma poi cercò di scacciare quel pensiero. Ai non conosceva molte persone in quella città a parte bambini. Però dopo la scena che avevano visto fuori scuola Ai si sentiva molto nervosa e continuava a sperare che quei due non l’avessero vista e seguita.
Il cameriere andò a prendere le ordinazioni e Genta fu quello che prese più cose. Mentre consumavano il pasto nel ristorante entrò un ragazzo. Indossava una maglietta a righe nere e rosse, dei jeans un po' larghi e degli occhiali da pilota con le lenti arancioni. I capelli erano rossi e fumava una sigaretta. Da quando era entrato non aveva mai staccato gli occhi dal game boy. Il ragazzo attirò anche l'attenzione dei Detective Boys e soprattutto quella di Ai che cercò di nascondere il suo turbamento. Ai appena lo vide si coprì con il cappuccio rosso della felpa per non farsi riconoscere dal ragazzo che intanto si sedeva al tavolo dietro di loro. Un cameriere gli si avvicinò salutandolo amichevolmente - Ciao, Genta. Che piacere vederti -. 
Genta alzò lo sguardo dal suo piatto per guardare il cameriere che l'aveva salutato, ma poi si accorse che il cameriere non stava parlando con lui, ma con il ragazzo che era appena entrato nel locale. Ayumi guardò il suo amico divertita - Hai sentito Genta. Quel ragazzo si chiama proprio come te -. - Già. Per un attimo ho creduto che il cameriere stesse salutando me – disse Genta imbarazzato. Mentre il cameriere conversava con il ragazzo i Detective Boys continuarono a mangiare. L'unica che restò ad ascoltare la conversazione tra i due fu Ai che continuava a cercare una conferma sull'identità del ragazzo. Conan notò lo strano comportamento della ragazza ed iniziò ad insospettirsi - Ai, c'è qualcosa che non va ?-. - No, perché ? – rispose lei guardando Conan. - Ti vedo molto turbata. Quel tizio che dice di chiamarsi Genta è forse .... – ipotizzò Conan a bassa voce. - No, non ti preoccupare. Se fosse stato un membro dell'organizzazione l'avrei intuito subito. Non ti preoccupare – lo tranquillizzò Ai.
Conan tornò a consumare il pasto e Ai face lo stesso. Il ragazzo intanto si alzò e andò al bancone per chiedere dove fosse il bagno. Quella domanda fu la trappola in cui Ai cascò. Alzò la testa portando lo sguardo al ragazzo che seguiva le indicazioni del cameriere. Per sua fortuna i bagni erano sia maschili che femminili quindi avrebbe attirato facilmente il suo obbiettivo. Il ragazzo raggiunse i bagni e si mise in attesa. Ai dopo pochi minuti si alzò raggiungendo il bagno. Appena entrò chiuse la porta e iniziò a guardarsi intorno, ma non vide nessuno. - LO SO CHE SEI QUI. NON CREDEVO CHE MI AVRESTI TROVATO COSì FACILMENTE. VIENI FUORI – urlò cercando di non alzare troppo la voce. Una mano si posò sulla spalla di Ai che subito si scostò. Quando vide a chi apparteneva quella mano restò impassibile. Era il ragazzo dai capelli rossi che aveva visto vicino al ragazzo della moto e che era entrato nel ristorante facendosi chiamare Genta. - Cosa ci fai qui e come hai fatto a trovarmi, Matt ? – chiese Ai sorridente e con le lacrime agli occhi. 

 
  
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