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Autore: jawaadsmylife    01/08/2013    26 recensioni
‘Ti voglio bene bro.’
Sorrisi.
‘Io molto di più.’
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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ALLY'S POV:
Ritornare a casa a piedi era sempre stata una delle cose che odiavo di più da quando mi ero trasferita. Non ero mai stata una ragazza a cui piaceva le lunghe camminate a piedi,ero più il tipo che usava qualunque tipo di mezzo di trasporto anche per fare dieci metri.
E di certo lo zaino pesantissimo non mi aiutava. Maledetta professoressa di chimica e maledetti quegli esperimenti dati come compiti delle vacanze che non si era neppure curata di guardare. Odiavo con tutta me stessa quella vecchia zitella,e lei ricambiava in pieno. 
La Mini Cooper si fermò a pochi metri dal marciapiede sul quale mi trascinavo. 
'Ecco lo scassapalle' pensai tra me e me.  Vidi la testa di Zayn sporgersi dal finestrino e un sorriso illuminargli il volto dopo un attimo.
Quel ragazzo era fin troppo testardo per i miei gusti, qaundo si sarebbe stancato di rincorrermi?
'Chi non muore si rivede..'  rise, scendendo dall'auto. Era vestito in modo impeccabile, come sempre. Indossava dei jeans blu con una camicia a quadri e un capello che richiamava gli stessi colori. E blazer rosse,ovviamente. Si avvicinò a me e mi diede un bacio sulla guancia.
'Non sono l'unica ad essere sparita ultimamente.' risposi a tono, sopprimendo un sorriso.
'Sai, col lavoro, la casa..' cercò di giustificarsi, facendo un'espressione buffa che mi fece ridere. 
'Dimenticavo,  il ragazzo impegnato..' lo presi in giro, dandogli uno spintone che lo fece barcollare. Lui scoppiò a ridere.
In effetti erano settimane che non ci vedevamo. Un po'  perchè anche io avevo avuto molti impegni, tra le ultime interrogazioni e le prove con la band, e un po' perchè dopo le ultime risse il moro e la sua gang avevano smesso di ronzare nei locali che di solito frequentavo.
In più Zayn si era trasferito in una casa tutta sua da un paio di mesi, e quindi anche se mi recavo spesso a casa sua con Maddy era praticamente improbabile che ci fosse.
Come sempre, sembrò leggermi nel pensiero.
'Dov'è mia sorella?' mi chiese, guardando dietro di me.
‘Era dietro di me una volta.’ Risposi. Non ero una tipa che dava tante spiegazioni.
'Eccola!' annunciò lui sorridendo.
Maddy si avvicinò affaticata verso di noi. Aveva una borsa stracolma fra le mani,la chitarra appoggiata a una spalla e un sacchetto di plastica contenente qualcosa di sconosciuto. Salutò il fratello con un gesto impecettibile della mano.
'Bastarda, dovevi aspettarmi' mi gridò furiosa. Risi.
'Oh, ha sorriso Maddy,scattale una foto! Nessuno ci crederà se non la scatti subito!' mi prese in giro. Io gli diedi uno ceffone e lui scoppiò a ridere. 
Per mia sfortuna quel ragazzo aveva il brutto vizio di prendermi in giro per qualsiasi cosa, ma in particolare per mia apparente apatia, e quando mostravo di avere dei sentimenti me cominciava a fare commenti stupidi che odiavo con tutta me stessa.
'Saltate in macchina dai,imbranate!' ci ordinò. 
Io aprii la portiera posteriore, ma Zayn mi fermò tenendomi per un braccio. Mi voltai di scatto e lui mi sorrise.
'Tu stai avanti con me.'
'Ma c'è anche Maddy..'
'E allora Maddy si mette dietro!' concluse lui. Io guardai Maddy, lei sorrise e alzò le spalle. 
Avanti con me. Questa cosa mi spaventava.


'Una birra per favore!' chiesi a Paul,il barman della discoteca. Lui sorrise e me ne porse una.
'Tieni dolcezza',disse, facendomi l'occhiolino
'Grazie' risposi io, ricambiando l'occhiolino.
Presi la mia birra e mi diressi su una poltroncina a berla. Odiavo con tutto il mio cuore le discoteche, ma alla fine, per qualche strana ragione, finivo sempre lì dentro a ubriacarmi. Vidi avvicinarsi a me un ragazzo riccio, solo dopo alcuni secondi lo riconobbi.
‘Buonasera.’ Mi disse sorridendo. A volte mi sembrava che tutti, parlando con me, si sforzassero di sorridere, come se sparassero che il loro buon umore venisse trasmesso anche a me. Illusi. 
'Ciao Edward' replicai fredda, senza neanche guardarlo. Lui rise.
Odiava profondamente il fatto che io lo chiamassi con il suo secondo nome, ma nonostante questo me lo permetteva.
‘Posso?’ chiese, guardando la poltroncina vuota accanto a me. Io annuii e lui si sedette.
'Mhh,il tuo biondino ti ha dato buca stasera?' gli dissi, abbozzando a un sorriso.
Sorrise anche lui. ‘Aveva da lavorare’ si limitò a rispondere. Io annuii.
‘Non credo che apprezzerebbe il fatto che tu ora te ne stai qui a parlare con me.’ Sospirai scocciata, appoggiando la testa sul tavolino davanti a me. Lui rise.
‘Neanche Zayn lo apprezzerebbe, temo.’ Mi prese in giro sorridendo.
‘Non me ne può fregar di meno Harry.’ Risposi brusca.
‘Si può sapere perché sei sempre incazzata?’ mi chiese irritato.
‘Siete voi che siete sempre troppo felici.’ Lui rise di nuovo. Vedi entrare dalla porta il caro signor Malik, accompagnato dai suoi scagnozzi, il biondino e il simpaticone. Ci mise un attimo per trovarmi in quella marea di gente e mi sorrise. Naturalmente non ricambiai. Poi si occupò di guardare male Harry fino a spingerlo a farlo ricambiare con lo stesso gesto cordiale. ‘Parli del diavolo..’
I tre si avvicinarono a noi.
‘Non capisco perché dovunque vada stai sempre davanti al cazzo, Styles’ ringhiò lui.
‘Hai sempre una parola gentile per tutti,grazie Malik.’ Ripose cordiale. Zayn fece una smorfia. Non mi spiegavo tutto quell’odio di Zayn nei confronti di Harry, e nemmeno il riccio.
Liam mi venne vicino e mi baciò una guancia e io lo salutai nello stesso modo. L’unico con cui non avevo alcun rapporto era Horan, o carinamente chiamato il pulcino da me e Maddy a causa della sua chioma ossigenata, il più antipatico di tutto il gruppo. E Louis, ovviamente, che mi odiava come non so cosa.
Zayn mi guardò finalmente negli occhi e mi salutò, io mi limitai a sorridergli. Vidi Harry alzarsi e dopo un millesimo di secondo, mi alzai anche io. Ci incamminammo entrambi verso le porte. Zayn mi prese per un braccio.
‘Dove cazzo vai?’ mi chiese,incazzato.
‘Fa caldo qui dentro.’ Risposi freddamente. Raggiunsi Harry e ci incamminammo in strada.
 
HARRY’S POV:
Erano le tre quando rientrai a casa. Pensavo che Louis stesse dormendo, ma appena entrai mi resi conto che la lucetta nello studio era accesa e che era rimasto ad aspettarmi. Salii velocemente le scale ma la voce assonnata del mio ragazzo mi sorprese alle spalle.
‘Dove sei stato fino a quest’ora?’ mi chiese, senza rabbia nella voce, anche se ero convinto che sapeva con chi ero stato a passeggaire fino alle tre del mattino e che non gli avesse fatto affatto piacere.
‘In giro.’ Mi girai e gli sorrisi,lui non ricambiò. Mi raggiunse sulle scale e mi appoggiò il braccio attorno alle spalle, prima di tirarmi verso di lui e baciarmi.
‘Quante volte ti ho detto che non devi frequentare certa gente?’
Non mi soffermai sul tono della sua voce fino a quando non pronunciò quel ‘certa gente’ così carico di rabbia.
‘Posso sapere cosa ti ha fatto quella ragazza?’ gli chiesi.
‘Non sono cazzi tuoi Harry.’ tagliò corto.
‘Tu e il tuo migliore amico vi divertite ad odiare le persone senza motivo, vero? È il vostro hobby?’ gli gridai.
‘Non alzare la voce e va a dormire Harry.’ Mi disse calmo, come se stesse parlando ad un cane o a un servo.
‘Vacci tu a dormire Lou’
‘Dobbiamo fare discussioni per quella?’ sbottò.
‘Quella ha un nome e un cognome, una vita e una reputazione che tu hai distrutto in parte e una capacità di ascoltarmi di gran lunga più grande della tua!’ gli gridai. Non l’avevo mai visto così arrabbiato.
‘Allora va da lei e andatevene tutti e due a fanculo!’ rispose, gridando più forte di me.
Io come risposta scesi le scale e uscii in strada sbattendo la porta. Non mi curai delle grida di Louis dall’altra parte, né del fatto che il quartiere in cui abitavamo alle quattro del mattino appariva particolarmente spaventoso. Non sapevo nemmeno dove stessi andando. Eppure continuai a camminare.

10 days later..

 
ZAYN’S POV:
Erano più o meno le nove quando mi svegliai. Aprii gli occhi e immediatamente mi resi conto di non essere a casa mia, ma non riuscivo ad orientarmi. Avevo un cerchio alla testa e i postumi della sbornia ancora da smaltire, e di certo la luce che entrava dalla finestra spalancata non mi aiutava in quel patetico tentativo di ricordare dove fossi.
Alzai la testa e inizia a guardarmi attorno, attonito. Poi riconobbi l’armadio da riccone di Niall e la lampada verde che gli avevo regalato a Natale. Mi tuffai di nuovo con la testa nel cuscino, tirandomi l’altro sulla faccia. Poi sentii i passi leggeri del mio biondino preferito nel corridoio e l’aprirsi della porta dopo pochi secondi.
‘Sveglia Zay!’ gridò, scuotendo il letto. Io sbuffai e gli lanciai un cuscino.
‘Maledetto..’ imprecò e io risi, e di conseguenza anche lui. Alzai la testa e presi il cellulare dal comodino, controllando i messaggi. 13 chiamate perse da ‘Lou’ e un paio di messaggi da mia sorella. Lo posai di nuovo.
‘Dalla tua faccia credo di aver capito che non si è fatta sentire..’ cominciò lui. Io risi.
‘Sono più o meno cinque giorni che non si fa sentire, oramai ci ho fatto l’abitudine’ risposi con diffidenza ‘piuttosto, mi spieghi come cazzo ci sono finito qui?’
Lui mi raccontò di avermi trovato davanti al pub in cui era andato a mangiare in stato confusionale e di avermi portato a casa per evitare di farmi ‘cacciare in qualche rissa o roba così’.
‘Tu esageri sempre Niall, avevo solo bevuto un po’..’ replicai ridendo.
‘Un po’..’ mi fece eco,tentando di non scoppiare a ridere. Niall era il ragazzo più buono che conoscevo ed anche il più idiota per certi versi. Aveva un sacco di soldi e  per chi non lo conosceva sembrava il tipo che se la tira, ma in realtà non era così. Sapevo che era un buon amico e che avrei potuto sempre fare affidamento su di lui.
‘Grazie Nialler..’ sospirai.
‘Non ringraziarmi,piuttosto vai giù, mangia qualcosa, poi prendi un’aspirina e fatti una doccia.’ ordinò lui. Io sbuffai. ‘e in fretta anche!’ continuò lui.
‘Sembri mia madre Niall.’ Sbuffai di nuovo e lui rise,mi scompigliò i capelli e se ne andò di sotto. Lo seguii, raggiungendolo nel corridoio. Sentii il telefono che squillava, ma non tornai indietro. ‘Richiameranno’ pensai.
 
Ci misi più o meno due ore per prepararmi del tutto ed uscire da casa di Niall in modo decente. Sebbene si fosse offerto di accompagnarmi, decisi che fare due passi a piedi mi avrebbe fatto bene. Pescai una sigaretta dal pacchetto che tenevo in tasca e l’accesi mentre camminavo velocemente nel vialetto. Bradford sembrava una città tranquilla alle undici di mattina, pensai.
Passai per la scorciatoia attraverso il parco, quasi deserto. Poi vidi qualcosa che mi fece fermare di colpo.
Louis era seduto una panchina, con lo sguardo perso e una sigaretta fra le mani. Notai la sua borsa dei disegni buttata in un angolo.
‘Lou’ lo chiamai. Lui si girò e finse un sorriso.
‘Hey Zay.’ Sussurrò. Io mi sedetti accanto a lui, ma mi ignorò e tornò a guardare nel vuoto.
‘Non hai l’aria di uno che se la passa bene.’ Scherzai io. Si sforzò di ridere, ma non ci riuscì.
‘In effetti no.’ Rispose, guardandomi. Io gli appoggiai il braccio sulle spalle e gli diedi una scossa.
‘Lou,che succede? Il tuo caro boy ti ha mandato in bianco stamattina?’ ironizzai. Non facevo altro: ironizzavo. E poi mi lamentavo se mi chiamavano coglione.
‘Se n’è andato, ma il punto non è questo.’ Si limitò a dire.
‘Cosa?’ chiesi,allibito. Harry Styles lascia casa Tomlinson? Dobbiamo festeggiare.
‘Quello è solo l’ultimo dei miei problemi Zay.’
‘Che è successo?’ chiesi. Iniziavo seriamente a preoccuparmi. Lo tirai forte a me,e lui si lasciò abbracciare. Stava per scoppiare a piangere.
‘Oggi,allo studio,avevo una presentazione. Sono entrato nella stanza, senza dire un cazzo, ho steso il foglio bianco sul tavolo e me ne sono andato.’
Si voltò verso di me, con uno sguardo vuoto, come se tutta la sua vita gli fosse scivolata dalle mani mentre pronunciava quelle parole. Lo studio era la sua vita. Erano ormai già due anni che si rompeva il culo là dentro e non si poteva permettere di fare cazzate, dopo tutto quello che aveva fatto per entrarci. Lou aveva a stento finito le superiori e senza la laurea non era nessuno, ma si era rimboccato le maniche e aveva dimostrato a tutti quegli stronzi quanto valeva e ora era il capo.
‘Jim mi ha chiamato. Ho cinque giorni per consegnare il progetto finito, altrimenti mi sbattono fuori. Non aspettava altro,quello stronzo.’ Aggiunse.
‘Non gli daremo mai questa soddisfazione, Lou. Adesso andiamo a casa tua e ci sediamo col culo sulla sedia finché non ci viene in mente qualcosa di decente da disegnare. Certo l’architettura non è il mio forte, come dimostra la mezza sfasciata casa sull’albero che ho costruito per Lottie, ma vedo case ogni giorno e credo di sapere cosa piace alla gente. Lo finiamo questo fottuto progetto,è una promessa.’  Lui sorrise in un modo meraviglioso.
‘Ti voglio bene bro.’
Sorrisi.
‘Io molto di più.’ 


Hola chicoos xx
Questo è il primo capitolo della storia e spero tanto che vi sia piaciuto. Come avrete capito in questa ff si intrecciano le storie di quattro protagonisti principali: Ally,Zayn e i nostri tanto amati Larry. Vi anticipo già che man mano la storia si farà sempre più interessante e che ci saranno anche altri personaggi che la influenzeranno :* Spero di avervi incuriosito,e sel il capitolo vi è piaciuto,vi invito a lasciare una recensione :) un bacione xx
p.s: Sono @tiportodentrome su twitter
  
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