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Autore: Mikayla    10/02/2008    9 recensioni
Molti sono i casi della vita, forse anche troppi. Ma siamo sicuri che siano casi? Siamo sicuri che invece tutto questo non sia successo perchè qualcuno ci ha messo qualcosa di suo?
Forse solo indagando si può restituire ad ognuno la propria vita, la propria dignità, o forse siamo destinati a vagare per sempre in quel tunnel buio che chiamiamo vita.
Genere: Romantico, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Seiya, Usagi/Bunny , Inner Senshi
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Casi della Vita


Epilogo

I capelli color del grano catturarono un raggio di sole che passava sbadatamente tra le tende mal tirate. Il corpuscolo s’alzava pigramente vorticando e creando dei bei giochi di luce con tutto ciò che lo circondava. Allegramente i vetri del lampadario in cristallo creavano arcobaleni sui muri; dei campanelli sulla veranda tintinnavano allegri accompagnati da una dolce e delicata brezza.
La quiete più assoluta regnava nella stanza disadorna, come in tutto il resto della bella casa.
Una voce maschile attirò l’attenzione della ninfa sbadata dai setosi capelli d’oro - La casa è da ristrutturare, come potete vedere, però posso già dire che diventerà il gioiello del quartiere. - disse pomposo l’uomo in giacca e cravatta blu scuro che metteva in risalto la targhetta dorata su cui era incisa la scritta “Satomi Yukirai agenzia immobiliare”.
La donna si guardò bene attorno, gli occhi del color dei lapislazzuli scrutarono intensamente l’intero ambiente con uno sguardo misto tra serietà e divertimento, quasi sembrasse indecisa se scoppiare a ridere o stare seria.
Quegli occhi non vedevano il presente, ma il futuro di quella stanza: stava immaginando come sarebbe diventata una volta che sarebbe andata a vivere lì.
L’uomo, non avendo ottenuto risposta alcuna, la guardò crucciato - Signora Chiba-san, ha deciso? - chiese con il tono più dolce e persuasivo che potesse mai avere.
Le labbra rosse si piegarono in una linea dolce rivolgendosi silenziose all’uomo che la teneva stretta per la vita, quasi temesse di poterla perdere. L’azzurro delle iridi di lei si fuse con il blu intenso di quelle di lui, una combinazione semplicemente perfetta.
Poi, quelle stesse labbra, s’aprirono come un bocciolo di rosa in un candido e sincero sorriso - La prendiamo, Yukirai-san. - gli rispose con voce leggiadra e carica d’eccitazione.
L’uomo sorrise di rimando, felicissimo d’aver concluso l’affare, e s’avviò fuori dalla casa pontificando qualcosa riguardo al giardino e alla possibilità di mettere una piscina all’aperto per le calde giornate estive.
Quando la coppia rimase da sola nell’ambiente in penombra e polveroso la risata cristallina della donna risuonò musicale nell’aria limpida.
- Cos’hai da ridere, Usako? - chiese l’uomo dai capelli corvini posandole un dolce bacio sul collo diafano dopo aver spostato con cura il foulard azzurro che la proteggeva dalla brezza.
Usagi attenuò la risata senza però mai smettere di sorridere - Mi fa ancora uno strano effetto essere chiamata signora, sai amore? - rispose lei appoggiando la fronte sulla spalla dell’uomo che la abbracciava.
- Invece a me fa uno strano effetto sentirti chiamare ancora Chiba. - mormorò, fingendosi irritato dalla cosa.
Ma presto lui lasciò cadere la questione ed annuì piano, rivolto all’osservazione precedente - Sei passata ad essere da signorina Chiba a signora… un grande passo il matrimonio, non trovi? - le domando piano all’orecchio posandole un bacio subito dopo.
Lui era davvero felice d’averla accanto a sé. Sapere d’averla resa lui, signora, gli scaldava il cuore e schiariva anche il temporale più scuro.
Lei sorrise solleticata dal bacio - Sì, e ne sono felice. Lo rifarei altre mille volte! - disse alzando lo sguardo per incrociare di nuovo i suoi occhi, così da perdersi in quel mare tempestoso - Ti amo ogni giorno di più. - sussurrò prima di dargli un dolcissimo bacio sulle labbra.
- Per carità divina, smettetela di farlo davanti a noi!! - esclamò schifata una Minako entrata in tutta velocità nella stanza accompagnata da uno Yaten piuttosto imbarazzato per l’entrata infelice della ragazza.
La coppia fu seguita quasi immediatamente da una Ami leggermene imbarazzata ed abbracciata a un Taiki che guardava spaesato la scena, non essendo abituato a simili situazioni. Poco dopo fecero la loro apparizione Makoto, Motoki e Rei che avevano chiacchierato tranquillamente fino a poco prima.
- Ah, ben tornati dalla luna di miele, nostri dolci sposini! - disse allegra Makoto andando ad abbracciare i due innamorati.
Finito il giro dei saluti una domanda premette sulle labbra di Usagi per uscire, come se l’avesse tenuta a freno per un tempo infinito - Chibi-chan dov’è? - chiese con un misto d’ansia ed emozione nella voce.
Una figura imponente entrò proprio in quel momento dalla porta, i capelli sparsi al vento mentre quelli rosa della bambina che portava sulle spalle si confondevano con quelli corvini di lui. Accanto a lui la figura elegante di Setsuna fece la sua apparizione, seguita da Haruka e Michiru che chiacchieravano tranquillamente con la ragazza.
Con un agile balzo la piccola scese dalle spalle dell’uomo guardando leggermente intimorita la coppia abbracciata davanti a lei - Vai dalla mamma, Chibi-chan! - la incoraggiò lui dandole una spintarella gentile sulla schiena.
Prima con passo incerto e via via più sicuro, la bimba colmò la distanza dalla madre che, nel frattempo, s’era inginocchiata sul pavimento incurante dello sporco o del vestito nuovo.
Fu una scenda dolce e perfetta vedere Usagi abbracciare la sua dolce Chibiusa stando ben attenta alla pancia che s’era fatta evidentemente più grande e rotonda mentre la mano dell’uomo si posava sulla spalla della sua compagna con delicata dolcezza.
- Signora Chiba-san, venga a vedere il giard…! - disse Yukirai entrando nella stanza e fermandosi dopo aver visto la scena e tutte quelle persone apparse da nulla.
Alzandosi e sollevando piano la bambina per posarla poi a terra, Usagi rivolse un sorriso raggiante all’agente immobiliare - Arriviamo subito, signor Yukirai-san, attenda solo un attimo. Intanto ci preceda pure. - disse cosicché l’uomo li lasciasse soli con gli amici.
- Ti fai chiamare signora Chiba? - chiese alquanto schifata Minako dimenticandosi del tatto che bisognava riservare alle donne incinte. Ma se avesse badato a quei dettagli non sarebbe stata davvero lei.
Usagi le mostrò poco decorosamente la lingua pronta a controbattere ma fu interrotta da Rei - Il tuo vero cognome non ti piace proprio? - le domandò stranita dopo ventitre anni che era stata lei a portarlo.
Usagi si limitò a sollevare le spalle - Non ci sono abituata, e poi mi fa uno strano effetto. - rispose avviandosi alla porta seguita prontamente dal marito e dalla figlia.
- Signora Tsukino Usagi? - domandò Minako senza riuscire a capire.
Lei sorrise ammiccando - No, non è quello. - disse sibillina, stringendo la mano della figlia e sentendo sulla propria vita la mano calda del marito - È strano essere una Chiba di nuovo, ma non si può far altro, no? Sono Tsukino Usagi in Chiba. - esclamò ridente uscendo.
I ragazzi s’affacciarono alla grande finestra della stanza per godersi lo spettacolo: Usagi con il pancione abbracciata dolcemente a Mamoru mentre osservavano la piccola Chibiusa correre per il prato.
- Il nostro angelo è tornato. - constatò sollevata ed allegra Ami lanciando un’occhiata sfuggente all’indirizzo di Seiya che stava al suo fianco.
Ne erano successe davvero tante, in quei due anni dopo la scoperta fatta da Usagi.
Ma quella è un’altra storia…

Fine





Note dell’autrice:
E così finisce questa storia; dopo un anno e quattro mesi esatti di compagnia mi lascia. Devo dire che mi dispiace salutarla, ma sono lieta d’averla portata a compimento, mi rende davvero felice.
So bene che quest’epilogo rende infelici i fan delle Usa/Seiya, ma l’epilogo era questo fin dal primo capitolo della storia, sarebbe finita così a prescindere da quello che succedeva: infatti scrissi l’abbozzo dell’epilogo dopo aver scritto il prologo.
Per farli felici avevo pure pensato di scrivere una secondo epilogo, a favore di quei lettori, ma allora non sarebbe più stata la mia storia. Per questo vi chiedo pazienza, non lo faccio con cattiveria.

Ed ora vi saluto per l’ultima volta da questa storia. Saluto e ringrazio chi mi ha seguita da quell’ormai lontano 8 ottobre 2006, chi durante il percorso si è perso e chi invece ci ha raggiunti.
Ma un ringraziamento particolare va a chi ha recensito, sostenendomi, invogliandomi a dare il massimo e, perché no, scherzando tra noi. Un grazie di tutto cuore.



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Ora, per ultima volta ma sempre come di consueto, rispondo alle recensioni dello scorso capitolo!

romanticgirl il tuo tifo è stato esaudito ^^ Usagi e Mamoru stanno assieme ed hanno una vera famiglia con la loro piccola Chibiusa. Sono felice che la storia ti sia piaciuta, ciao ciao! ^^

fighterdory heilà, una futura poliziotta! Ma allora frequenti anche il fandom di Detective Conan? (lì di fic misteriose ce ne sono a bizzeffe, com’è ovvio). Comunque il fiuto ce l’hai, non mi resta che augurarti di riuscire ad entrare davvero nell polizia. ^^
Per quanto riguarda la storia la coppia è tornata Usa/Mamo, e ci ero troppo affezionata per non farla finire così. Grazie di tutto, un bacio! ^^

miki90 sono felice che la fic ti sia piaciuta molto, e mi fa piacere sapere che ti ho tenuta sulle spine: ho ottenuto il mio scopo! XD E la coppia finale è proprio quella della tua infanzia, contenta? ^^ Ciao ciao!

Hatori ecco arrivato il capitolo che aspettavi, e a quanto ho capito sei felice di vedere la coppia Usa/Mamo allegramente sposata ed in attesa di un secondo bimbo ^^
Sono felice che la storia ti sia piaciuta, dispiace anche a me lasciarla… ad ogni modo grazie per averla seguita. Ciao ciao! ^^

semplicementeme hem… in effetti non ho fatto alcun riferimento al fatto avvenuto in caffetteria, ma cos’è successo dopo non deve essere difficile da immaginare, no? ^^
L’ira è uno dei sette peccati capitali, e mi sembra di aver inquadrato bene il motivo che lo fa diventare tale: può rovinare davvero delle vite… Hai fatto un’analisi perfetta, non mi viene d’aggiungere nulla in più, davvero. Inoltre la pensiamo allo stesso modo per quanto riguarda Haruka e Usagi: sono proprio l’una l’antitesi dell’altra. Non riuscivo a vedere nessun’altra che potesse far riflettere a fondo Usagi su una simile questione.
Grazie mille per i complimenti, mi fanno davvero un immenso piacere. In bocca al lupo per lo studio. Ciao ciao!

dinny scoprire così, senza alcun preavviso, che due persone non sono fratelli è dura da digerire; e scoprire che non è stato uno sbaglio sconvolse ancora di più! Comunque Haruka ce l’ha un cuore <3 è solo nascosto bene! XD Grazie mille per i complimenti. Un bacio e ciao!

sailormoon81 la mia unica Ruka-chan è una senpai con i fiocchi, nevvero? ^^ Solo una persona legata come lei a Usagi (mettersi di buona lena ed aiutarla negli studi non è facilissimo) e comunque matura e razionale poteva davvero aiutare Usagi a capire. Anche se effettivamente non le ha proprio parlato.
Devo confessarti che ci avevo pensato anche, a scrivere il scorso capitolo dal punto di vista di Usagi, ma due cose mi hanno fatto desistere: non amo cambiare la narrazione all’interno della storia, tranne che con degli espedienti narrativi (vedi quando le ragazze raccontano la festa); in secondo luogo, ma non meno importante, sono incapace a scrivere in prima persona =.=’ mi viene sempre, o quasi, fuori qualcosa di contorto e orrido…
Per altro ti ringrazio per i complimenti (non li meeeritooo! Sei troppo buonaa!) e ti lascio con un salutone ed un abbraccio! ^^

Usagi_84 bentornata, cara! Pure a me piace un mondo andare in moto, però io non mi fido di me stessa e preferisco stare dietro a qualcuno (non importa chi: una volta sono andata in moto con mio zio! XD). E poi è vero, è in quei momenti che la mente divaga, anche perché parlare in quelle situazioni è davvero difficile…
Il tuo ragionamento sul profilo psicologico è corretto, infatti come puoi notare ho fatto un salto temporale di due anni durante i quali ognuno a rivisto la propria posizione, la difficile scelta di restare insieme o meno, perfino quella di troncare completamente il rapporto. Una cosa però ne sono certa: sia Usagi che Mamoru non sono il tipo di persona che si mette insieme ad un’altra solo per scordare il vecchio amore. Perciò Usagi amava Seiya e Mamoru amava Setsuna. Poi ovviamente sono entrati in scena altri fattori e, come vedi, Usagi e Mamoru sono tornati insieme e, tanto per specificarlo, si amano, non l’hanno fatto solo per Chibiusa.
Spero di aver risposto eloquentemente, e non preoccuparti: non hai creato nessuna confusione! ^.^ Un bacio, ciao!
NENACHAN piacere di rivederti! ^.^ Sono felice che lo scorso capitolo ti sia piaciuto e la trama ti abbia intrigata! Ti ringrazio per i complimenti, e spero anch’io di scrivere qualcosa di nuovo (tempo permettendo, ovviamente). Ciao ciao!

Alla prossima storia

Mikayla




   
 
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