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Autore: eli_horan    01/08/2013    0 recensioni
Non sono abituata a fare presentazioni o a spiegare qualcosa che mi riguardi,agli altri,ma per una volta ci proverò.Sono Al,come avrete già notato, ma il mio vero nome é Allison.Ho 16 anni,sono bassa per la mia età,solo 1,65 di ragazza,wow.Ho i capelli lunghi che arrivano sopra il sedere,neri e mossi.Gli occhi verdi con degli spruzzi dorati accanto alla pupilla, le labbra sottili,un naso un po' lungo,e un corpo a dir poco orrendo.La mia vita é un vero e PROPRIO schifo.I miei sono separati,ho un fratello di 12 anni,ed è una peste.Una madre malata e parecchio rompipalle che non mi capisce per niente,un padre che è sempre stato assente nella mia vita,che mi picchiava,che mi ha sempre ripetuto che sono stata un'errore,che sono una prostituta,che sarebbe stato meglio se appena nata fossi morta.Ah,ed ha anche un'altra 'famiglia'.E indovinate?Ha abbandonato anche quella.Lo odio,da come avrete capito.Non sono una ragazza solare,simpatica o bella.Sono scontrosa,timida e altruista.La mia vita?Uno schifo! L'unica cosa che riesce a salvarmi e a capirmi
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2.

" Ma cosa? "
disse Carl dopo essersi avvicinato al bancone con me alle calcagna.
 
" Cosa?Cosa c'è Carl? ".
 
Sentimmo un'alto tonfo.Il rumore di una bottiglia che si scontra con il pavimento.
" C'è qualcuno? ",
 
Dissi dietro l'imponente figura di Carl. Ed ecco un'altro suono strano. Come di alcune corde di chitarra strimpellate male.
 
" Aspettami qui,Al ", mi disse Carl accarezzandomi un braccio come in segno di rassicurazione.
 
" Ok ".
 
Quasi sussurrai.Si allontanò da me,e rimasi ad aspettarlo per 5 minuti scarsi. Poco dopo lo vidi tornare e tra le braccia teneva qualcosa. Un gatto. Un gatto ? E da dove é uscito quel gatto?!
 
"  Questo piccolino-disse accarezzando il piccolo gatto bianco che aveva tra le braccia-era nascosto dietro il bancone.Probabilmente cercava un po' di latte da bere ".
 
 Rimasi a guardare quel piccolo fagotto di peli dall'aria soffice e pucciosa tra le sue braccia. Ad un tratto una suoneria ruppe quello strano silenzio. Era il telefono di Carl. Rispose.
 
 " Si Mary,arrivo subito.No ,non sono in giro. Cosa ? Ragazze ?! Non ci sono ragazze. Amore, credimi! ",
 
disse ridendo. Lo guardavo e tra me e me pensavo  ' marina,non ti smentisci mai '.
 
" Ok, ti passo Al.Almeno a lei crederai. Al , vuole te ".
 
Mi avvicinai a lui è mi porse il telefonò. Lo afferrai.
 
" Prava pimpa,dimmi la verità: ci sono ragazze? ".
 
Risi." Uuh,una marea! E tutte che gli si strisciano contro,dovresti vederle ".
 
sorrisi.
 
" Ah sì ? Allora arrivò subito! ".
 
 Ah , quella ragazza. É così gelosa. Ho una cugina stupida e gelosa. Siamo simili caratterialmente. Perché fisicamente lei è più magra,ha i capelli castani molto corti,e gli occhi di un'azzurro fantastico,come quelli di Louis. Ah,é la ragazza di Carl,é una delle mie migliori amiche ed è una directioner. In poche parole:PERFETTA.
 
" Mary,calmati,sto scherzando.Non c'è nessuno apparte me , lui è un piccolo gattino bianco ".
 

" Me lo giurì Al? ".
 
 " Giuro ".
 
 " Ecco,adesso va meglio. Potresti dire a quello stupido di venire qui da me,perché deve aiutarmi a pulire l'auto,visto che è anche sua ". 

" Ahahaha, certo. Carl- dissi gridando-fila a casa di Mary,adesso! " mi fissò e rise.
 
Mimò un ' subito ' con le labbra e dopo avermi letteralmente strappato il telefonò dalle mani, si diresse verso l'uscita. E adesso ? Eravamo rimasti solamente io e il piccolo batuffolo bianco davanti a me. Lo presi e lo appoggia sopra un tavolo.
 
" E tu- dissi accarezzandogli il naso con la punta del dito-come ti chiami? ".
 
Alzò di scatto la testolina e rimasi meravigliata dal piccolo paio di occhi blu che mi fissavano. Aveva i suoi stessi occhi. Uguali. Dio,quegli occhi! Avrei fatto qualsiasi cosa pur di vederli almeno una volta dal vivo. Ma era solo un sogno . Quale Directioner non sogna di vedere il proprio idolo e fissarlo negli occhi e dichiarare tutto l'amore che prova?! É il sogno di migliaia di ragazze, e per me, é destinato a rimanere tale. Uno strano senso di umido sul braccio mi riporto alla realtà. Era il gatto che faceva le fusa e mi aveva leccato il braccio,probabilmente per attirare la mia attenzione.
 
" So come ti chiamerò ".
 
 Miagolò dolcemente, come per dirmi di proseguire a parlare e dire il nome. Lo accontentai. " James.Ti chiamerai James ". Si accuccio tra le mie braccia. Gli piaceva. Si,James é il nome perfetto. 
 
CONTINUAAAA
  
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