Who Knows?

“Ciao mamma, io vado!” Ho nascosto la bacchetta nella tasca del vestito.

“Ehi, non andrai ancora in giro con quella? Ne abbiamo già parlato. Ricorda, un'altra magia fuori da scuola e sei espulsa” ha detto mia madre con tono severo.

“Okay, mamma, vado in camera a posarla e poi esco da là, è più rapido, ciao-ciao”

Sono sparita nel corridoio e poi sono volata (non praticamente, eh) fuori dalla porta, addentrandomi a campi.

Okay, lo confesso, non sapevo dove io stessi andando. Voglio solo... del tempo per me stessa. Sono arrivata ad un fiume e mi sono seduta lì vicino.

'Chissà, forse, con Draco potrebbe funzionare di nuovo, o forse.. Zabini?' Mi chiedo, guardando l'acqua limpida e lanciando sassi.

Il mio filo di pensieri però si deve spezzare, perchè mi sento osservata.

Mi giro ed effettivamente trovo qualcuno.

Neville Paciock, con il suo cardigan che sembra comprato da Piazza Italia, i suoi capelli scuri lasciati allungare (benedetta la nonna che gli dà una custodita ogni tanto) ed i suoi bei occhi verdi e marroni.

Diciamocelo, fuori da scuola non era tanto male.

“Oh, scusa, me ne vado, ciao!” Si stava voltando per andarsene.

“Come, Neville, non ti va di passare un po' di tempo con me?”

“Oh, non pensavo io potessi, sai, tu sei così..”

“Fomosa? Eh già, che sfiga.”

“Sfi-sfiga?” ha chiesto, sedendosi vicino a me sull'erba.

“Sì, hai tanti amici, pretendenti, ma non sai mai se lo fanno perchè tu a loro piaci davvero o perchè ti vogliono sfruttare”

“Succede anche a me con Erbologia. Tutti fanno gli amici chiedendomi favori..”

“Sai, Neville, sei proprio dolce.”

'Sam, cosa stai facendo? Nessuno ti parlerà più a scuola dopo questo, massimo i Grifondoro, e tu ODI i Grifondoro.' La voce nella mia testa era insopportabile.

“Ehm, guarda, oggi c'è la luna piena!”

“Sì, è bellissima. ” Ho detto, guardando i suoi begli occhi.

Lui si è girato, di scatto.

“Ho detto qualcosa che non va?”

“No, e, anche se lo avessi detto, qui intorno è deserto.” Ho riso, guardando in giro.

Ha riso anche lui. Il ghiaccio si era rotto in fretta.

Detto questo, mi sono buttata all'indietro.

“Cosa fai?” lui mi ha guardata con aria divertita.

“Da qui si vedono meglio le stelle appena sotto le nuvole, vuoi venire?”

“Mh” ha detto, ptima di mettere la testa pericolosamente vicina alla mia.

Dove ci stavamo sfiorando ho iniziato a sentire dei brividi.

“So che.. bhe.. forse non ne capirai il senso, ma secondo me tu sei solo incompresa.” Ha detto, mettendosi su un fianco per girarsi verso di me.

Ho riso. “Neville, il mondo fa schifo, ma diciamocelo, tu sei un fiore in mezzo al cemento”

“È.. un complimento?”

Ho accennato un sì.

Poi lui ha fatto uan cosa che non mi sarei mai aspettata.

Mi ha abbracciata.

“Tranquilla, il mondo non è poi così brutto.”

È suonato immensamente strano detto da uno che ha i genitori diventati pazzi sotto effetto del crucio.

“Posso ben dirlo, ora che sono tra le tue braccia.” ho detto, girando la testa per incontrare di nuovo quei begli occhi.

“Oh, scusa non ci ho pensato.. tieni, con quel vestito deve essere freddo.” mi stava porgendo il cardigan con le renne (in tema, contando che tra poco sarebbe stato natale).

“Grazie, sei gentile” gli ho sorriso, con vera gratitudine.

“Draco non lo era?” I ruoli si sono invertiti, ora sono io che appoggio la testa al suo petto.

“Neville, mi sembri una vecchietta pettegola” ci interrompiamo un attimo per ridere “Comunque no. Lui era popolare, io ero popolare.. era più che altro una cosa per riscuotere più successo. È dai piccoli gesti che si vede quanto valgono le persone.”

“Mi sembri Silente, con queste frasi poetiche buttare lì a caso.”

“Chi ti dice che sono buttate a caso? Chi ti dice che io non voglia fare colpo?”

“Oh, tu non ne hai bisogno.”

Mi stava per baciare. Vicino, vicinissimo, ma gli mancava una spinta. Spinta che ovviamente ho dato io.

Sinceramente non è stato un bacio da fanfiction babbane, niente danze, intrecci o cose del genere. Solo uno sfioro di labbra. Quando mi sono staccata lui mi ha guardata spaventato, poi mi ha sorriso. Ho tirato fuori la bacchetta ed ho fatto comparire qualche coriandolo, giusto per vedere di nuovo il suo sorriso e sentire la sua risata.