Anime & Manga > Romeo x Juliet
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Autore: Kalheesi    02/08/2013    3 recensioni
Romeo e Giulietta sono l'amore, la purezza, l'innocenza; però l'altra faccia della medaglia è fatta di odio, rabbia e sofferenza.
Tebaldo, è questo, la rabbia ed il dolore, che i suoi occhi azzurri come il ghiaccio trasmettono.
Tebaldo e Romeo sono fratellastri, ma niente li accomuna in realtà; il secondo si sacrificherà per rendere il mondo migliore, ma sopratutto per amore; ma Tebaldo, il giovane cresciuto nelle tenebre del mondo, riuscirà mai a cambiare la sua visione del mondo e della vita?
Genere: Drammatico, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Tebaldo Volumnia Capuleti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tebaldo, il misterioso ragazzo dallo sguardo di ghiaccio e i capelli corvini, assetato di vendetta e cresciuto nel dolore, con un animo forte come i suoi fendenti di spada. Era sempre stato certo di quello che sarebbe stato il suo destino, fin da piccolo aveva già uno scopo nella vita. La Vendetta. Vendetta per la morte della madre. Vendetta per la sofferenza a cui il suo giovane cuore, era stato troppo a lungo sottoposto. Vendetta per il massacro della sua stirpe. Vendetta per tutte le sofferenze a cui era andato incontro. Tutto a causa di un solo uomo; da lui aveva ereditato quegli occhi gelidi, entrambi freddi e distaccati, pieni di odio verso la vita. La sua infanzia era stata come un incubo da cui avrebbe voluto risvegliarsi, ma niente poteva essere più vero di quella sofferenza. Il suo cuore era di ghiaccio, come se non avesse mai visto la luce. Anche se non lo avrebbe mai ammesso, Tebaldo, assomigliava molto all'uomo del suo odio; entrambi avevano forgiato il loro potere e la loro forza nel dolore, nella morte; perché loro erano morti, nell'istante in cui le loro madri morirono a causa di un arrogante nobile; così nacque il loro desiderio di vendetta verso la nobiltà che aveva strappato loro l'amore e verso la vita che aveva scelto questo destino per loro. Il ragazzo era stato adottato da un piccolo aristocratico e così aveva vissuto nell'agio, ma continuando a contrastare la nobiltà e ad alimentare il suo odio per Montecchi. Era sempre stato convinto che la rabbia ed il desiderio di vendetta fossero i sentimenti più forti che un uomo potesse provare; pensava che niente, come queste emozioni, potesse spingere una persona oltre ogni limite segnato dalla vita; era questo quello in cui Tebaldo credeva, fino a quando non vide entrare, come una furia, nella sua casa, una giovane donna che poco tempo prima aveva salvato. Il fuoco che ardeva nella sua anima traspariva dalla forza dei suoi occhi e i riflessi fiammeggianti della coda in cui aveva raccolto i suoi lunghi capelli rossi. Giulietta Fiammata Astro Capuleti, l'ultima discendente dei capofamiglia Capuleti, l'ultima speranza per Neo Verona di ottenere la salvezza dal quel Tiranno. Tebaldo, con un misto di sorpresa e della sua solita spavalderia, la accolse in casa e le chiese di seguirlo fino nel suo studio; aveva una voce incredibilmente seducente e calda, che, fatta uscire da quelle labbra era quasi minacciosa, infatti, appena sentì quel sibilo vicino al suo orecchio destro, trasalì. Il suo passo, nel salire la magnifica scala in marmo, era atletico e deciso; rispecchiava in tutto e per tutto il suo animo, forte, deciso, ma ponderato e cadenzato. Arrivati nell'ampio studio, Tebaldo cerco di dissipare una volta per tutte, i dubbi che affliggevano la giovane Capuleti. Le parlò della sua infanzia, del dolore che aveva dovuto sopportare per tutti quegli anni, ma sopratutto dell'odio che aveva da sempre coltivato verso suo padre Leonte Bando Montecchi. Giulietta rimase sconvolta da quelle rivelazioni, ma Tebaldo poteva ancora leggere nei suoi occhi, quella purezza, ma sopratutto quel l'assenza totale di ODIO, quel l'odio che gli aveva permesso di sopravvivere fino a quel momento in quell'inferno. Però la ragazza gli disse che, nonostante tutto quello che aveva sofferto per colpa di quell'uomo, non odiava né lui né nessun altro; nel suo cuore non c'era posto per sentimenti come l'odio, ma solo per l'amore, e se ama veramente, non può odiare. A quelle parole, Tebaldo, sentì le sue certezze sgretolarsi, qualcosa dentro la sua corazza di ghiaccio impenetrabile si era incrinato. Sentì una forte rabbia montare dentro di lui, la sua voce non era più controllata, non aveva più quel tono volutamente caldo e suadente, ma era forte, però non traspariva più la sicurezza che da sempre lo distingueva, ma l'incertezza, la rabbia per non avere più il controllo. Il suo cuore ormai da troppo freddo si stava finalmente ridestando, grazie al calore degli occhi di quella ragazza dai capelli di fuoco. Da quel giorno Tebaldo cambiò, il suo cuore ricominciò a battere e la speranza tornò nella sua anima; non si sentiva più come un morto nascosto nelle tenebre della terra; adesso non era più l'ombra di Leonte Montecchi.
   
 
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