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Autore: unicornopunk    02/08/2013    0 recensioni
Ohana significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato, ed Harry sa benissimo che Louis è la sua Ohana.
Harry!Half-blood
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ohana.
 

La vita di Louis Tomlinson era perfetta: capitano della squadra di calcio della scuola, alti voti e ricco. Poteva chiedere di più dalla vita? Ebbene si, era anche tra i ragazzi più carini della scuola.
Era al suo penultimo anno in quella misera scuola e finalmente avrebbe potuto spiccare il volo: sarebbe diventato come suo padre, importante.
Essere importanti però aveva delle responsabilità come dover comandare sugli altri, essere sempre impeccabili e non sbagliare mai.
Louis l’aveva capito da tanto tempo a quello che avrebbe dovuto rinunciare per tutto questo: alla famiglia, all’amore.
A lui non interessava più di tanto, era abituato a non essere circondato da amore nella sua famiglia.
Era abituato a non ricevere e a non dover dare amore.
L’unico obiettivo di Louis era rendere il padre orgoglioso di lui, entrare nella sua azienda e diventare il più forte e importante e, alla morte del padre, guadagnare tutto il patrimonio.

Louis era assetato di ricchezze e bella vita, non avrebbe mai potuto rinunciarci nemmeno per un qualsiasi essere umano di bell’aspetto.
Ma Louis Tomlinson non aveva calcolato una cosa: l’essere che gli fece crollare tutte le sue convinzioni, i suoi obiettivi e il suo futuro non è un umano.
Troppo facile, eh Louis?
La tua vita era troppo perfetta per i gusti di Dio, o vorrei dire degli Dei.
Era successo, si era innamorato.
Non si trattava di una semplice ‘cotta’, Louis in quell’essere metà divino e metà umano aveva trovato l’amore. Aveva, dopo ben 17 anni, scoperto cos’è questo sentimento che tutti i cantanti cantano, di cui tutti i poeti scrivono.*
Se lo era ripromesso, non doveva innamorarsi o avrebbe buttato al vento anni e anni di studio e avrebbe rinunciato anche al rispetto del padre.
Suo padre non avrebbe mai accettato che suo figlio maggiore non fosse entrato nella sua azienda, che avesse rinunciato agli studi per amore.
Louis cercò di non caderci, cercò di evitare l’amore che il riccio voleva donargli e renderlo veramente felice.
Mesi e mesi spesi per dimenticare quegli occhi verdi, di un verde così intenso, che nemmeno con una perdita di memoria avrebbe potuto dimenticare.
Louis lo sapeva che quell’essere non avrebbe portato nulla di buono, lo vedeva.
Se ne stava in disparte, non parlava con nessuno, come se gli altri studenti avessero la lebbra e lui fosse l’unico sano.
La sua voce roca e profonda, le sue labbra rosee e piene e le sue grandi mani.
Louis ama analizzare qualsiasi cosa, ogni particolare di quella cosa sarebbe rimasto nella sua testa. Faceva più fatica a ricordare i nomi ma non i minimi particolari.
 
Ancora oggi è un grande osservatore.
Ora sta osservando il viso del suo amato mentre gli cura, con le sue piccole mani, le ferite sul volto.
L’amato vorrebbe mandarlo a quel paese per tutto il dolore che sta provando ma non lo ferma, perché sa che prima o poi dovrà sottoporsi a quelle cure, che lo voglia o no.
E chi lo avrebbe mai detto che, Louis Tomlinson, sarebbe diventato schiavo di quel ragazzo? Non era lui quel ragazzo che voleva essere grande e potente?
Ma le cose cambiano, anzi l’amore cambia le cose.
Ammettiamolo, un po’ Afrodite ci ha messo il suo zampino. Quella donna è sempre per il motto ‘Felici e contenti’ o ‘Senza amore non c’è vita’.
Louis non smetterebbe mai di ringraziare la dea per avergli fatto incontrare nel corridoio della loro vecchia scuola Harry Styles, semidio, figlio di Ade.
Quando aveva incrociato i suoi occhi, la mente di Louis disse addio alle sue buone intenzioni.
Mentre il bravo innamorato cura le ferite del suo eroe ripensa a quando ha scoperto che l’uomo di cui è innamorato è un semidio. Se pensa alla faccia che ha fatto e alle imprecazioni soffocate scoppierebbe a ridere.
Harry lo guarda perplesso, vede che non c’è con la testa in quel momento.
“Lou, a cosa pensi?” Chiede per levarsi di dosso la curiosità che lo sta divorando.
“A cosa penso secondo te?”
“Che dovrei smettere di battermi contro i mostri nelle foreste? Dai, ma lo sai che io amo il buio e le tenebre.” Risponde abbassando lo sguardo.
Louis gli alza il volto e lo fissa con quegli occhi color ghiaccio. Non era cambiato. Sempre con il suo piercing sul labbro inferiore, con le occhiaie per non aver dormito e la pelle bianca.
Sempre il solito, non cambierà mai.
“Lo sai che non mi dispiace se ti diverte. In verità pensavo a quando ci siamo incontrati.” Rispose con un filo di amarezza.
“E questo ti rende triste?”
“No, mio eroe. Lo sai perfettamente che io ho lasciato quello in cui credevo per te. Per poterti stare accanto, per poter curare le tue ferite quando torni dalle battaglie.”
“Se proprio vuoi potresti ricominciare a studiare ed andare a lavorare con tuo padre.”
“No, non avrei tempo per te. Mio padre riesce ad essere a casa solo la domenica e raramente a cena, come potrei stare accanto a te? Chi starebbe qui ad aspettarti per giorni o addirittura settimane sapendo che sei partito per salvare il mondo e forse non ritornerai più? Io non avrei la forza d’animo ad andare a lavorare con questo peso.”
“Sono un peso per te?”
Questa volta lo chiese con un velo di rabbia, che fece fare un passo indietro a Louis.
Ok, forse avrebbe dovuto usare parole diverse ma ormai è fatta, pensò Louis.
“Tu non sei e non sarai mai un peso. Te l’ho sempre detto, ti amo troppo e ti starò accanto fino a quando gli Dei saranno in nostro favore.”
 
Harry si calmò dopo quella risposta, aveva pensato che Louis lo avrebbe abbandonato come aveva fatto sua madre.
Abbandonato sul ciglio della strada perché ‘Aveva dimenticato una cosa al negozio.’ e poi non si fece più vedere. Harry rimase lì, ad aspettarla per ore.
Niente, non ritornò più.
Fu trovato da una donna anziana e portato da un orfanotrofio lì vicino.
Ma ora Harry non vuole ricordare tutta la sua infanzia dolorosa e difficile, ora ha l’uomo più forte al mondo vicino a lui che lo medica con cura e gli rivolge i sorrisi caldi che dedicata solo a lui.
Non si è mai sentito così completo e amato.
Non è un fidanzato normale e mai potrà esserlo, cavolo è un semidio.
E’ un eroe, come gli ricorda sempre Louis.
Per Harry, invece, è Louis l’eroe della situazione.
Louis ha rinunciato al suo futuro per lui, rimane giorni ad aspettare il suo arrivo, sopporta le sue abitudini da semidio e cura le sue ferite.
E guardatelo: non è mai andato via.
E’ qui vicino ad Harry mentre lo guida verso il bagno per lavarlo per bene, dopo una grande avventura contro i mostri delle tenebre ci vuole un po’ di riposo e tanto amore.
 
“Ti sei mai pentito di aver mollato tutto solo per me?” Chiede il riccio mentre Louis lo spogliava per farlo entrare nella vasca.
“Mai l’ho fatto e mai lo farò, ricordalo sempre, mio eroe.” Così risponde Louis al riccio prima di averlo baciato e messo dentro la vasca.
 
 

“Ohana significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato o dimenticato.”– Lilo & Stitch


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Buonasera semidei e mortali!
Oggi sono tornata con questa one-shot che ho scritto mesi fa e che non volevo pubblicare perchè non mi convinceva.
Ma mi sono detta "Perchè tenerla nella cartella a fargli prendere polvere?" e allora l'ho pubblicata.
Si, io ho già una FF basata su PJO, ma io amo questa saga e quindi mi sono fatta trasportare ed ecco qui il risultato.
Spero vi piaccia e spero che lasciate una piccola recensione, anche negativa se non vi è piaciuta.
Ps. Che ne pensate del banner? Spero sia decente AHAHAH
Ciao ciao <3 *schiocca baci*
  
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