Shadows and Light

[ La Sombra del Viento ]

Suo padre aveva fatto sì che lei non potesse nemmeno più affacciarsi alla finestra. Le imposte erano state chiuse da lui in persona ed ora una grata di ferro le impediva di raggiungerle.

Penèlope Aldaya la fissava per ore, rannicchiata ai piedi del letto, le ginocchia raccolte e il mento posato sopra di esse.

Avvertì il metallico gracchio del chiavistello. La donna che sedici anni prima l’aveva partorita entrò nella stanza portando con sé un vassoio con del cibo e una nuova candela.

“Che ore sono, madre?” sussurrò.

“Le nove, Penèlope”.

“E’ già tramontato, il sole?”

La signora Aldaya aveva già riestratto la chiave della stanza, dandole le spalle.

“Non ancora”.

***

Si ritrasse dalla porta, le unghie spezzate, le nocche lucide di sangue. Respirando il più profondamente possibile si trascinò fino al letto dove l’aveva deposto qualche minuto prima.

Penèlope Aldaya fissò il volto del suo bambino per quelle che le parvero ore, alla tenue luce di un mozzicone di candela.

Le sembrava strano che non piangesse affatto. Per un attimo pensò che forse era lei a non poterlo sentire a causa del ronzio crescente che le aveva invaso le orecchie.

“Hai i suoi capelli…” mormorò al bambino, prendendolo dolcemente fra le braccia tremanti. Con uno sforzo, si spostò di lato quando si accorse della macchia di sangue fra le sue ginocchia nude.

“Vorrei poterti mostrare il sole. Vorrei poterti guardare alla luce del sole, come quando ho visto lui… la prima volta…”

Strinse più forte la creatura che teneva fra le braccia quando si sentì cadere a terra, distesa sulle assi del pavimento più calde del suo corpo.

“Guarda… sta aprendo le imposte per noi…”

Sorrise, quasi il sole le stesse accarezzando il viso per l’ultima volta.

“Juliàn…”

La candela accanto alla porta serrata si spense, dopo un ultimo, flebile guizzo.

***

Che dire?

Io per Penèlope e il suo bambino ci sono rimasta troppo male.

Spero questa brevissima ff vi abbia detto qualcosa.

Fatemi sapere, mi raccomando!^^

Juls