Eccoti qui.

In questo giardino che sembrava così freddo prima del tuo arrivo.

In questa scuola che sembrava così vuota prima di me.

In me che mi sentivo incompleto senza di te.

Lentamente cammini cercando di non pestare le foglie autunnali cadute dagli alberi.

Non ti sei ancora accorta di me. Ma io sono qui.

Una folata di vento ti scompiglia i capelli rossi.

Ti vedo sbuffare mentre cerchi di rimetterteli a posto. Non riesco a non sorridere.

Sei bellissima. Troppo in effetti.

Mi cerchi, ti avevo detto di essere qui cinque minuti fa.

Poi il tuo sguardo si ferma su di me.

Si, sono nell'angolo più remoto del giardino che ti osservo. Sorridi e noto le fossette apparire sul tuo viso radioso.

Io contraccambio.

Ti avvicini. Sempre di più.

<< Ciao, Draco >> sussurri.

Adoro il modo in cui pronunci il mio nome.

<< Ciao >>.

Tu ti siedi al mio fianco e riesco a sentire il tuo profumo.

<< Volevi dirmi qualcosa? >> chiedi con una disinvoltura invidiabile.

<< In realtà si >> borbotto.

Mi fissi e noto dai tuoi occhi cioccolato che non hai la minima idea di quello che sto per dirti.

<< Ginny, sai noi abbiamo un sacco di problemi.. >> iniziò incerto.

Tu sospiri.

<< Lo so, appunto per questo abbiamo deciso di tenere la nostra relazione in segreto no? >> mi chiedi sorridendo.

<< Esatto, ma devi ascoltarmi.. >>.

<< Che barba Draco, tu mi piaci, io ti piaccio. Ci siamo già baciati più volte, nessuno lo sa, mi dici dove sta il problema? >>.

<< Il problema è che tu sei una Traditrice del tuo sangue >> sbottò.

A queste parole tu non sorridi più, ma ti blocchi e ti giri a fissarmi. I tuoi occhi sono di pietra.

<< Mi pare che ne avessimo già parlato e che tu avessi detto.. >> inizi tu con voce piatta.

<< Che non mi importava, si >> ti interrompo << e non mi importa neanche adesso >>.

Notò il tuo sguardo ferito, farsi più tranquillo.

<< Allora non capisco dove sta il problema, Draco >>.

Ti guardo e da tuoi occhi vedo solo esasperazione.

<< Il problema sono gli altri >> sussurrò.

<< Gli altri chi? >> mormori anche tu.

<< Mangiamorte >> sussurrò pianissimo.

Tu mi fissi con uno sguardo freddo.

<< Avevi detto che era finito, avevi detto che dopo che tuo padre.. tu... >>.

<< E infatti era così, ma ci sono state delle...complicazioni >>.

Restammo a fissarci in silenzio. Sentivo la tua mente lavorare frenetica, speravo solo che ti alzassi e mi lasciassi lì solo col mio dolore. Non volevo spiegarti.

<< Non mi importa. Io..bé, Draco, io penso di amarti e non mi importa niente di tutti quelli là >> dissi tu con voce limpida.

Stava andando peggio del previsto. Tu non riuscivi a capire?

Una parte di me gioì delle tue parole. Penso di amarti.

Ma avevo troppe cose in mente.

<< Ginny, ci uccideranno entrambi. Lui lo verrà a sapere, lo viene sempre a sapere >>.

<< Ti ho detto che non mi importa >>.

La mia dolce Ginny. Ma perché non mi ascoltavi? Perché non comprendevi la gravità della situazione?

Poi tu feci una cosa inaspettata.

Presi il mio volto tra le tue mani e lo avvicinasti al tuo.

Mi diedi un casto bacio sulle labbra e poi mi allontanai.

Io volevo scappare, ma invece, non ci riuscii.

Presi il tuo volto e posai le tue labbra sulle mie, ancora una volta.

Le baciai come mai avevo fatto.

Ti accarezzai i capelli rossi e la schiena.

Sentii la tua lingua tracciare il mio labbro inferiore e poi staccarsi.

Era come se una bolla di felicità si fosse aperta tra di noi e poi come tutto era cominciato, io mi staccai e la bolla sparì.

<< Draco, ma che hai... >> iniziai, ma proprio mentre cercavi di richiamare la mia attenzione, strattonai il mio braccio sinistro e davanti a te apparve quella visione che io cercavo di nasconderti da tempo.

Il Marchio Nero.

Mi fissai a bocca aperta.

Vedevo davanti ai tuoi occhi passare alla velocità di un fulmine tutti i nostri baci, le nostre promesse, i nostri momenti passati a chiacchierare, la nostra relazione segreta che durava da due anni..

Poi i tuoi occhi marroni si staccarono dai miei e ti alzai.

<< Addio, Draco >> dissi prima di sparire lontana.

Eri andata via pure tu.

Tu, quella luce di speranza nella mia vita ormai oscura.

Ma come tutte le cose belle, tu durasti poco e sparisti come il vento, in quel pomeriggio autunnale.

Ricordi quando ti avevo detto che non mi importava della tua famiglia?

Ricordi la prima volta che ci siamo baciati? Tenuti per mano?

Ricordi che io ti ero venuta a trovare in quell'estate di nascosto?

Ricordi la prima volta che mi hai raccontato le tue paure?

Bé Ginny, dimenticale.

Dimenticati tutto.

Come farò io.

Angolo Autrice:

Allora questa One-Shot è stata scritta sotto desiderio di RoseSherlockWeasleyMoon, che vorrei ringraziare per l'immensa gentilezza. Volevo anche chiederle di lasciare una recensione per saper cosa ne pensa. Sarei contenta anche di sentire le opinioni degli altri.

Alla prossima. Ciao :)